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Volume 63, N.3 Monografia
20,00€
Monografia online open access
Determinanti distali del tabagismo
Ricollocare il discorso dai determinanti prossimali di salute e dalla responsabilità e dai comportamenti individuali sui determinanti distali e dunque sul rapporto tra produttori di rischio – l’industria del tabacco in tutte le sue articolazioni e i suoi principali strumenti – e bisogni e condizioni di salute dei cittadini esposti, è cruciale per ripensare ruolo e azione dei professionisti dei servizi di promozione della salute e di prevenzione. È l’obiettivo di questo numero della rivista.
Indice
Tobacco Endgame: chaos and power take shape
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.1
OPEN ACCESS
Editoriale
Tobacco Endgame: il caos e la potenza prendono forma
Tobacco Endgame: chaos and power take shape
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.1
OPEN ACCESS
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Tobacco industry interference in the health policy-making process: storytelling and action strategies
Vieri Lastrucci, Eugenio Racalbuto, Maria José Caldés Pinilla
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.2
OPEN ACCESS
Le interferenze dell’industria del tabacco nelle politiche per la salute: storytelling e strategie di azione
Tobacco industry interference in the health policy-making process: storytelling and action strategies
Vieri Lastrucci, Eugenio Racalbuto, Maria José Caldés Pinilla
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.2
*Centro di Salute Globale, Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer/Regione Toscana
Parole chiave: revisione narrativa, industria del tabacco, strategie di interferenze, politiche per la salute, Convenzione Quadro per il controllo del tabacco (FCTC)
RIASSUNTO
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Risultati: nel suo complesso l’approccio utilizzato dall’industria del tabacco per resistere alle politiche per la salute consiste nello sviluppare una narrazione basata su previsioni di un futuro negativo e pericoloso che si verificherà a seguito dell’attuazione di una determinata politica, e nel diffondere questa narrazione il più possibile così da aumentarne il livello di persuasività. Questa narrazione distopica è elaborata e disseminata attraverso tre strumenti principali – l’attività di lobby diretta con i decisori pubblici, la creazione di alleanze strategiche e la gestione e manipolazione delle informazioni – e due ausiliari – il commercio illecito e il contenzioso giudiziario. Le strategie narrative e quelle strumentali utilizzate dall’industria risultano fluide e altamente interdipendenti tra loro. |
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Conclusioni: l’industria del tabacco adotta un processo altamente dinamico e sofisticato per interferire con le politiche per la salute. Ad oggi, molti Paesi risultano ancora impreparati a contrastare le pressioni che l’industria del tabacco esercita. La regolamentazione – secondo i principi della trasparenza- delle attività di lobby delle industrie del tabacco risulta di fondamentale importanza per mettere al riparo le politiche per la salute da influenze nascoste e informali. |
Key words: Narrative review; tobacco industry; strategies of interference; health policy-making process; framework convention on tobacco control (FCTC) |
SUMMARY
Objectives: this article aims to point out the strategies that the tobacco industry adopts to interfere with the health policy-making process providing a general framework and specific examples. |
Methods: a review of evidences in the scientific literature and in the internal documents of the tobacco industries was conducted. |
Results: the overall strategy used by the tobacco industry to counter health policies is the development of a narrative based on predictions of a negative and dangerous future that will occur following the im- plementation of a given policy, and the spread of such narrative to increase the level of persuasiveness. This dystopian narrative is elaborated and disseminated through three main action tools – the direct involvement in the policy-making process, the creation of alliances, the management and manipulation of information and – and two ancillary instruments – the illicit trade and the legal dispute. |
Conclusions: The tobacco industry adopts a highly dynamic and subtle process to interfere with health policy-making process. To date, several countries are still unprepared to counter the pressure that the tobacco industry exerts. The regulation of the lobbying activities according to the principles of tran- sparency has a fundamental importance to protect health policy-making from hidden and informal influences of tobacco industries. |
Autore per corrispondenza: vieri.lastrucci@gmail.com |
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The Elementary Structures of Fatalism. Tobacco Coltivation and the Management of Medical risks in the Upper Tiber Valley, Italy
Lorenzo Alunni
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.3
OPEN ACCESS
Le strutture elementari del fatalismo. Coltivazione del tabacco e gestione del rischio sanitario in Alta Valle del Tevere The Elementary Structures of Fatalism. Tobacco Coltivation and the Management of Medical risks in the Upper Tiber Valley, Italy
Lorenzo Alunni
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.3
CERMES3 – IFRIS, Parigi
Parole chiave: tabacco, tumore, Alta Valle del Tevere, rischio, agricoltura, pesticidi
RIASSUNTO
Obiettivi: l’Alta Valle del Tevere è una delle zone d’Europa a più alta concentrazione di coltivazioni di tabacco e un territorio in cui l’incidenza e la mortalità per tumore gastrico, soprattutto per gli uomini, sono costantemente e nettamente superiori alla media regionale e nazionale. Molti cittadini attribuiscono questa duplice caratteristica alla presunta nocività dei prodotti chimici utilizzati. Questo articolo si concentra sulla genealogia, la gestione politica e gli effetti sociali di tale “rumore di fondo”, concentrandosi sugli elementi alla base del posizionamento, da parte della comunità locale, della soglia di tolleranza rispetto al supposto nesso fra coltivazione del tabacco e incidenza tumorale.
Metodi: la ricerca etnografica alla base di questo contributo si è svolta attraverso una serie di interviste semistrutturate con imprenditori, rappresentanti istituzionali, famiglie di ex malati oncologici, altri cittadini, esperti di storia locale, ricercatori in campo agronomico e naturalistico, dipendenti delle imprese tabacchicole e membri di associazioni locali di volontariato, oltre a una rassegna bibliografica internazionale e degli archivi storici locali.
Risultati: la ricerca ha individuato in particolare cinque elementi centrali nella genealogia delle logiche le istanze morali alla base della gestione locale del rischio oncologico: l’uso della complessità epidemiologica come strumento di governo; la memoria storica come inibitore di cambiamento sociale; l’ambiguità del concetto di social responsibility da parte delle imprese locali e dei loro rappresentanti politici; la necessità di un’analisi delle forme di comunicazione e del linguaggio rispetto al legame potenziale fra coltivazione del tabacco e incidenza del cancro gastrico; e, infine, le concezioni conflittuali di principio di precauzione.
Conclusioni: l’articolo evidenzia la necessità di rispondere ai processi di normalizzazione e invisibilizzazione del rischio attribuendo ai vissuti locali del nesso potenziale fra coltivazione del tabacco e incidenza oncologica una forma dialettica che lo renda visibile, analizzabile e politicamente affrontabile. La necessità è dunque quella di rendere ascoltabili tanto le storie e le preoccupazioni dei cittadini che di quel nesso fanno esperienza – in quelle che possiamo definire “biografie tossiche” – quanto le istanze scientifiche che quelle preoccupazioni possono inquadrarle con precisione.
Keywords: tobacco, cancer, Upper Tiber Valley, risk, agriculture, pesticides.
SUMMARY
Objectives: upper Tiber Valley is one of the European areas with the highest concentration of tobacco cultivation and, at the same time, an area where the incidence and the rate of mortality due to gastric cancer, especially for men, is constantly above the regional and national average. Many citizens ascribe this double characteristic to the supposed harmfulness of the chemical products used for the farming. This article focuses on the genealogy, the political management and the social effects of this “rumor”. It identifies analyzes the elements underlying the social positioning of the “threshold of tolerance” about the supposed link between tobacco cultivation and cancer rates.
Methods: this ethnographic research was carried out through a series of semi-structured interviews with tobacco businessman, politicians, former oncological patients and their families, others citizens, experts in local history, researchers in agronomy, tobacco workers and members of the local associations and political parties, in addition to an international bibliographical review and research in the local historical archives.
Results: this research underlines five main elements at the core of the logics and the morals underlying the local management of the oncological risk: the use of the epidemiological complexity as a tool of government; historical memory as inhibitor of social change; the ambiguity of the conception of social responsibility local tobacco companies and their political representatives express; the need to analyze the forms of communication and language with regards to the potential link between tobacco cultivation and cancer; and the conflicting conceptions of “precaution principle”.
Conclusions: this article underlines the need to respond to the processes of normalization and invisibilization of the risk through the attribution to the local experiences of the potential nexus between tobacco cultivation and oncological incidence a dialectical form that makes that nexus visible, analyzable, and politically manageable. The article thus stresses the need to make audible both the stories, the “toxic biographies” and the concerns the citizens express, and the scientific instances that can frame those concerns.
Autore per corrispondenza: lorenzo.alunni@gmail.com
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Alternative crops for tobacco: an agroecological point of view
Maristella Pitzalis
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.4
OPEN ACCESS
Introduzione di colture alternative al tabacco: una riflessione agroecologica
Alternative crops for tobacco: an agroecological point of view
Maristella Pitzalis
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.4
già docente di Ecologia agraria all’Università di Perugia
Parole chiave: tabacco, coltivazione, rischi ambientali, colture sostitutive
RIASSUNTO
Sono accertati i rischi per la salute dell’uso di tabacco e ormai noti anche i danni ambientali derivanti dalla coltivazione della pianta. L’intensità di questi varia in relazione al tipo di coltivazione ed ai mezzi utilizzati per aumentare la produzione. In molti paesi sono presenti norme e divieti che scoraggiano il fumo e ne aumentano la riprovazione sociale, ma questo ha finora avuto scarsa incidenza sulla coltivazione e sulla estensione delle aree coltivate. Dalla consultazione della letteratura corrente emerge che in diversi paesi, in cui il tabacco è coltura affermata o in via di affermazione, molti studi sono stati condotti per individuare e valutare colture sostitutive, che possano garantire un reddito equivalente agli agricoltori. Un percorso più blando, pure studiato, è quello di modificare le tecniche colturali per ridurre l’impatto sull’ambiente. Dalla rassegna presentata appare evidente che non sono mancati risultati tecnicamente positivi, ma che raramente questi hanno trovato applicazione su larga scala, modificando estensione e tecniche della tabacchicoltura. A fronte della insostenibilità ambientale e umana della tabacchicoltura prevale l’interesse economico immediato. |
Key words: tobacco crop, environmental risk, alternative crops
SUMMARY
Tobacco growing, as the manufacture of tobacco products, have severe environmental consequences, including use of agrochemicals, deforestation, use of fossil fuels. A lot of studies are promoted to find alternatives to tobacco crop in different countries. No universally valid solution for all tobacco farmers: decision criteria are environmental requirements, economic situation, investments and labour demand. |
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In many countries successful pilot projects show that it is possible to provide sustainable alternatives, especially in low- or middle-income countries and in situation of food insecurity. |
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More difficult to find viable alternatives for tobacco farmers in Europe, due to high income and to work involved in the traditional tobacco crop. Some projects are also developed to reduce environmental im- pact in agricultural phases, but a complete agroecological cultivation it’s not achievable. |
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Based on literature a wide range of different crops can substitute tobacco crop with respect to climatic
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Use, risk and damage from tobacco smoking
Michela Caricato, Andrea Franzoni
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.5
OPEN ACCESS
Consumo, rischio e danno da fumo di tabacco
Use, risk and damage from tobacco smoking
Michela Caricato, Andrea Franzoni
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.5
Scuola di specializzazione di Igiene e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: fumo, tabagismo, esposizione, oncogenesi, prevenzione
RIASSUNTO
Introduzione: il consumo di tabacco è in forte aumento nella popolazione mondiale, soprattutto per l’incremento registrato nei Paesi di recente industrializzazione.
In Italia si stima che ogni anno al fumo di tabacco siano da attribuire dalle 70.000 alle 83.000 morti. L’assunzione costante e prolungata di tabacco incide sulla durata della vita media, oltre che sulla qualità della stessa e, inoltre, alti sono i costi pubblici legati al consumo di tabacco.
Obiettivi: descrivere numeri e costi dell’abitudine tabagica e le sue ripercussioni sulla salute dell’individuo, alla luce delle ultime analisi effettuate dalla comunità scientifica.
Metodi: sono stati definiti tre campi d’interesse che possono portare a raccomandazioni di sanità pubblica per l’attivazione di interventi di prevenzione primaria e secondaria dell’abitudine al consumo di tabacco: caratterizzazione epidemiologica, danni per la salute e strategie di intervento in ambito preventivo sul territorio. A supporto sono state utilizzate tre linee di ricerca bibliografica sugli argomenti sopracitati.
Risultati: in Italia si rileva una sostanziale stabilità nel numero dei fumatori dal 2014, con una preponderanza nel sesso maschile e nelle classi sociali più svantaggiate, a fronte di un invecchiamento generale della popolazione dei fumatori, distribuita in modo disomogeneo a livello regionale. L’assunzione di fumo di tabacco danneggia la salute sotto diversi punti di vista: aumentano il rischio cardiovascolare, il rischio di insorgenza di patologie respiratorie croniche, la possibilità di sviluppare neoplasie maligne e l’infertilità. E’ importante considerare come tali rischi siano presenti sia tra i fumatori che negli esposti al fumo, i cosiddetti fumatori passivi. L’interruzione dell’abitudine tabagica diminuisce, ma non azzera, se non a 10 anni di distanza, la riduzione dell’aspettativa di vita rispetto ad un individuo che non abbia mai fumato.
Conclusioni: appare evidente la correlazione tra l’abitudine al fumo e l’aumento del rischio per numerose patologie, con conseguente diminuzione della qualità e dell’aspettativa di vita e, dunque, risulta cruciale incentivare sia l’interruzione di tale abitudine che prevenire l’instaurarsi della stessa. E’ plausibile che la riduzione della pubblicità sui media e in particolare il divieto di fumare nei luoghi pubblici abbiano portato alla stabilizzazione nel numero dei fumatori in Italia. Occorre, però, riflettere sull’aumento del fenomeno nella popolazione giovanile e ipotizzare un intervento mirato sulle categorie sociali più svantaggiate, in cui tale abitudine appare più marcata.
Keywords: smoke, smoking habit, exposure, oncogenesis
SUMMARY
Introduction: tobacco use is strongly growing in world population, thanks to the increase we see in developing countries mainly. Tobacco smoking is responsible for a number in deaths that spans fron 70.000 to 83.000 per year. Costant and prolonged tobacco assumption affects the mean lifespan and its quality, increasing public expenses at the same time.
Objectives: the aim is to describe numbers and costs about the tobacco’s habit and its consequences on people’s health, in the light of new scientific information available.
Methods: three areas of interest have been outlined to develop public health recommendations in order to create primary and secondary prevention’s interventions against tobacco consumption: epidemiological characterisation, damages on health, and preventive interventions strategies on the territory. Three lines of bibliographic research on the abovementioned arguments have been carried out to support the study.
Results: we observed a substantial steadiness in smokers number till 2014, with a predominance in men and deprived social classes, in a more general aging picture and noticing a patchy distribution among the regions. Tobacco smoking harms people’s health in many ways: both cardiovascular, respiratory and oncologic risks increase and so does the infertility. This happens both in smokers and in the exposed to smoking, the so called passive smokers. Smoking habit’s interruption decreases the lifespan shortening in front of a non-smoker, nullifying it in 10 years.
Conclusions: correlations between smoking habit and risk increase have been established for various diseases; they bring to a diminishing in lifespan and its quality, so it is crucial to prevent the habit and encourage its dismissal. Advertisements reduction and public smoking prohibition are likely to have stabilized the number of smokers in Italy. Nevertheless, we have to think very carefully about the increase of the habit in young and develop a targeted action on the most disadvantaged social groups, in which the phenomenon is quite spread.
Autore per corrispondenza: michela.caricato@gmail.com
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Experiences of exposed to tobacco-growing: a survey in Valtiberina, Tuscany
Michele Guida, Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.6
OPEN ACCESS
Vissuti di esposti alla tabacchicoltura: una indagine in Valtiberina Toscana
Experiences of exposed to tobacco-growing: a survey in Valtiberina, Tuscany
Michele Guida, Carlo Romagnoli
Michele Guida1, Carlo Romagnoli 2
1 Medico odontoiatra, Presidente ISDE Arezzo
2 Medico igienista, ISDE Umbria
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.6
Parole chiave: tabacchicoltura, esposizione a rischio, spossessamento, negazionismo scientifico
RIASSUNTO
Introduzione: mentre le conoscenze scientifiche individuano il tabacco da diversi decenni come un potente fattore di rischio per gran parte delle patologie cronico degenerative più diffuse, la tabacchicoltura resta una pratica diffusa in molti territori, tra cui la Valtiberina toscana.
Obiettivo: studiare l’impatto sui vissuti di soggetti che risiedono sui territori in cui viene praticata la tabacchicoltura.
Metodi: studio qualitativo basato su interviste non strutturate e analisi di contenuto.
Risultati: emergono tra le tante indicazioni: 1) il divenire asistemico delle pratiche colturali; 2) importanti effetti di spossessamento sugli esterni alla filiera produttiva; 3) limiti nei processi di soggettivazione connessi con l’esposizione involontaria alla tabacchicoltura; 4) potenzialità ed i limiti della produzione di prove degli effetti sulla salute degli esposti; 5) politiche pubbliche di supporto ad una produzione intrinsecamente nociva.
Conclusioni: vengono: a)sviluppate le problematiche inerenti i punti salienti emersi dall’inchiesta: approcci lineari in scienza ed agricoltura, gerarchie tra regimi proprietari, soglia di tolleranza all’inquinamento ambientale, limiti nella soggettivazione della classe media impoverita, scissione tra qualità dell’evidenza e forza della raccomandazione in sanità pubblica, sostituzione dei fini da parte del potere istituito; b) avanzate proposte tese a: 1) rafforzare l’interazione tra esposti, Comitati ambientali e associazioni che come ISDE si pongono il problema di una efficace e partecipata “advocacy” degli esposti, attivando dispositivi di prevenzione primaria quali gli ecodistretti, i regolamenti comunali di igiene e opportuni momenti partecipativi; 2) favorire un approccio globale alla tutela delle matrici ambientali con soluzioni specifiche tese a supportare sul territorio il diritto alla salute e ad un ambiente salubre.
Keywords: tobacco growing, exposure to risk, dispossession, scientific negationism
SUMMARY
Introduction: while scientific knowledge has identified tobacco for several decades as a powerful risk factor for most of the most common chronic degenerative diseases, tobacco growing remains a widespread practice in many territories, including the Tuscan Valtiberina.
Objectives: to study its impact on the experiences of subjects living in the territories in which it is practiced tobacco growing.
Methods: qualitative study based on unstructured interviews and content analysis.
Results: among the many indications in the results are: 1) the asystematic becoming of cultivation practices; 2) important effects of dispossession on those outside the production chain; 3) limits in the subjective processes connected with unintentional exposure to tobacco cultivation; 4) potential and limits of the production of evidence of the effects on the health of those exposed; 5) public policies to support intrinsically harmful production.
Conclusions: a) the development of problems related to the salient points emerged from the survey: linear approaches in science and agriculture, hierarchies between ownership regimes, threshold of tolerance to environmental pollution, limits in the subjectivation of the impoverished middle class, split between the quality of evidence and strength of the recommendation in public health, substitution of the aims by the established power; b) advanced proposals aimed at a: 1) to strengthen the interaction between the exposed, environmental committees and associations that, like ISDE, pose the problem of an effective and participatory “advocacy” of the exposed, activating primary prevention devices such as ecodistricts, common hygiene regulations and other participatory moments 2) to promote a global approach to the protection of environmental matrices with specific solutions aimed at supporting the right to health and a healthy environment in the territory.
Autore per corrispondenza: Carlo Romagnoli: surfcasting.dakhla@gmail.com
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Smoking: new products and damage reduction. Lights and shadows on the impact of electronic cigarettes and heated tobacco
Rossana Pasquini
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.7
OPEN ACCESS
Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno. Luci ed ombre sull’impatto delle sigarette elettroniche e tabacco riscaldato
Smoking: new products and damage reduction. Lights and shadows on the impact of electronic cigarettes and heated tobacco
Rossana Pasquini
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.7
Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione, Università degli studi di Perugia
Parole chiave: sigarette elettroniche, diffusione internazionale e nazionale, efficacia, effetti sulla salute
RIASSUNTO
Obiettivi: valutare, in base ai risultati di specifici lavori bibliografici, se le sigarette elettroniche (e-cig), si sono rivelate efficaci come ausilio per smettere di fumare sigarette, pipe e sigari, senza indurre danni alla salute.
Metodi: sono stati presi in esame numerosi studi, sia di tipo sperimentale, che epidemiologico, condotti per evidenziare sia la validità dell’utilizzo delle e-cig per l’abbandono dei sistemi tradizionali per fumare, sia gli effetti sulla salute dei liquidi ed aromi contenuti nelle e-cig che scaldandosi producono un aerosol gassoso, spesso aromatico.
Risultati: ancora oggi le prove a sostegno dell’efficacia della sigaretta elettronica per ridurre il fumo o smettere di fumare non sono conclusive, in quanto il numero e soprattutto il tipo di studi disponibili non permette un giudizio definitivo sull’efficacia della e-cig. Senza contare che i liquidi e gli aromi utilizzati possono essere nocivi, mentre le sigarette a tabacco riscaldato possono dar luogo alla formazione di composti, come le nitrosamine, altamente tossici. Senza dimenticare che rimane poi del tutto aperta la problematica di chi, nel tentativo di smettere di fumare, si ritrova a farne un uso duale: non esiste, infatti, studio che quantifichi la riduzione dei danni per la salute nel passaggio parziale da sigaretta tradizionale a e-cig. Anche se sono molti i ricercatori e i medici a ritenere i dati a disposizione incoraggianti, c’è la necessità di ulteriori studi di alta qualità per determinare se e in che misura la e-cig sia effettivamente efficace.
Keyword: e-cigarettes, international and national reach, effectiveness, health effects
SUMMARY
Objectives: to evaluate, based on the results of specific bibliographic works, whether electronic cigarettes (e-cig) have proven to be effective as an aid to quitting cigarettes, pipes and cigars, without causing damage to health.
Methods: numerous studies have been examined, both experimental and epidemiological, conducted to highlight both the validity of the use of e-cig for the abandonment of traditional smoking systems, and the effects on health of liquids and aromas contained in the e-cig that when heated produce a gaseous aerosol, often aromatic.
Results: even today the evidence supporting the efficacy of the electronic cigarette to reduce smoking or to stop smoking is not conclusive, since the number and above all the type of studies available does not allow a definitive judgment on the effectiveness of the e-cig. Not to mention that the liquids and aromas used can be harmful, while heated tobacco cigarettes can give rise to the formation of compounds, such as highly toxic nitrosamines. Without forgetting that the problem of those who, in an attempt to quit smoking, find themselves making a dual use of it remains completely open: in fact, there is no study that quantifies the reduction of health damage in the partial transition from traditional cigarette to e-cig. Although there are many researchers and physicians who believe the data is encouraging, there is a need for further high-quality studies to determine whether and to what extent e-cig is indeed effective.
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Increasing the effectiveness of smoking cessation treatments with an integrated network of interventions
Luciano Bondi, Antonella Lucantoni
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.8
OPEN ACCESS
Aumentare l’efficacia dei trattamenti del tabagismo con la costituzione di una rete integrata di interventi
Increasing the effectiveness of smoking cessation treatments with an integrated network of interventions
Luciano Bondi, Antonella Lucantoni
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.8
Centro Antifumo Distretto del Perugino – USL Umbria 1
Parole chiave: trattamento tabagismo, motivazione al cambiamento, rete di interventi
RIASSUNTO
L’abitudine al fumo è un problema rilevante in Italia e in particolare nella regione Umbria, che presenta la percentuale di fumatori significativamente più alta nella popolazione di età 18-69 anni (30% contro la media nazionale del 26%), sostanzialmente stabile nel tempo. Quattro fumatori su dieci tentano di smettere di fumare nel corso di un anno, ma la percentuale di successo non raggiunge il 10%; tra i metodi utilizzati per smettere di fumare, resta esiguo il ricorso al sostegno specialistico offerto dalle Aziende Sanitarie, cosi come l’utilizzo di farmaci sostitutivi della nicotina. Per raggiungere l’obiettivo di aiutare un numero maggiore di fumatori a smettere occorre realizzare una rete di interventi efficaci, attuati in setting differenti da operatori sanitari di varie professionalità, integrati tra loro e capaci di offrire risposte adeguate allo stato motivazionale del fumatore.
Keywords: smoking treatment, motivation to change, network of interventions
SUMMARY
Smoking is a significant problem in Italy and in particular in the Umbria Region, which has a significantly higher percentage of smokers in the population aged between 18 and 69 years (30%, compared to the Italian average of 26%), substantially stable over time. Four out of ten smokers try to quit smoking during one year, but the success rate does not reach 10%; among the methods used to quit smoking, the use of a specialist support offered by Health Agencies remains very low, as is the use of drugs and nicotine substitutes.
Autore per corrispondenza: luciano.bondi@uslumbria1.it
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Tobacco smoking at workplaces
Eleonora Angelucci, Giacomo Muzi, Carmen Rundo, Marco dell’Omo
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.9
OPEN ACCESS
Il tabagismo nei luoghi di lavoro
Tobacco smoking at workplaces
Eleonora Angelucci, Giacomo Muzi, Carmen Rundo, Marco dell’Omo
DOI: 10.48291/SISA. 63.3.9
Medicina del Lavoro, malattie respiratorie e tossicologia professionali ed ambientali, Dipartimento di Medicina, Università di Perugia
Parole chiave: tabagismo, fumo passivo, rischi lavorativi, effetti sulla salute, promozione della salute nei luoghi di lavoro
RIASSUNTO
Obiettivi: scopo della presente review narrativa è di esaminare le caratteristiche peculiari dell’abitudine al fumo nei luoghi di lavoro.
Metodi: è stata effettuata una ricerca bibliografica di articoli e documenti pubblicati negli ultimi venti anni e indicizzati in database online (pubmed, scopus) e nella letteratura grigia, e sulla normativa italiana inerente il divieto di fumo; sono stati inoltre consultati siti web nazionali ed internazionali inerenti la tematica.
Risultati: l’abitudine al fumo è tuttora diffusa in Italia ed in numerosi altri Paesi del mondo. Nei Paesi industrializzati, la prevalenza di fumatori è risultata maggiore tra lavoratori addetti a mansioni manuali di bassa specializzazione (cosiddetti blue-collar e service workers), comunemente esposti a significativi rischi lavorativi. L’abitudine al fumo di tabacco nei luoghi di lavoro può aumentare il rischio di sviluppare malattie correlate con il lavoro o aggravarne il decorso, favorire il verificarsi di infortuni, incendi ed esplosioni ed interferire sul monitoraggio biologico di specifici inquinanti.
Conclusioni: oltre a rendere il rispetto della legislazione sul divieto di fumo quanto più ampio e condiviso, è necessario potenziare le politiche di contrasto attivo al tabagismo nei luoghi di lavoro. I medici del lavoro, in particolare quelli che svolgono le funzioni di medico competente possono essere un punto di riferimento per promuovere stili di vita sani tra i lavoratori, collaborare alle attività di promozione della salute nei luoghi di lavoro e fornire brevi consigli ai lavoratori per smettere di fumare.
Keywords: smoking habit, second hand smoke, occupational risks, health effects, health promotion at workplace
SUMMARY
Objectives: the aim of this narrative review is to examine the characteristics of smoking habits in the workplace.
Methods: a bibliographic search of articles and documents published in the last twenty years and indexed in online databases (pubmed, scopus) or from the gray literature, and on the Italian legislation about smoking
ban at workplaces; national and international websites concerning the topic were also consulted.
Results: the prevalence of smoking is high in the general population. In the workplaces this habit is widespread, especially in those with low level of education and performing manual tasks of low specialization (so-called blue-collar and service workers), which are commonly exposed to significant occupational risk factors. Workplaces are a potentially privileged site to implement policies aimed at health promotion and smoking cessation among those who smoke, because you can reach a large number of smokers and implement simultaneously interventions at the workplace, to groups of employees and to individuals.
Conclusions: in addition to improving compliance with the legislation on smoking ban at workplaces it is necessary to reinforce active policies against tobacco smoking in the workplace. The Specialists in Occupational Medicine who work as “Medico Competente”(i.e. the Doctor who is legally entitled to perform health assessment for fitness to work)may be a point of reference to promote healthy lifestyles among workers, to collaborate on workplaces health promotion activities and to give brief advices to workers for smoking cessation.
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Nerina Dirindin, Enza Caruso “Salute ed economia. Questioni di economia e politica sanitaria” Bologna: Il Mulino; 2019
Nerina Dirindin, Enza Caruso “Salute ed economia. Questioni di economia e politica sanitaria”
Bologna: Il Mulino, 2109
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Part I: Training for policy-makers: Developing and implementing health systems policy to improve the delivery of brief tobacco interventions World Health Organization
OPEN ACCESS
Strengthening health systems for treating tobacco dependence in primary care – Part I: Training for policy-makers: Developing and implementing health systems policy to improve the delivery of brief tobacco interventions
World Health Organization
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