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Indice
Un hidalgo della riforma sanitaria italiana
A hidalgo of health italian reform
Giovanni Barro
OPEN ACCESS
Commemorando Maurizio Mori
Un hidalgo della riforma sanitaria italiana
A hidalgo of health italian reform
Giovanni Barro
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Maurizio, an academic who lived as a worker
Cesare Cislaghi
OPEN ACCESS
Maurizio, un accademico che si viveva operaio
Maurizio, an academic who lived as a worker – Cesare Cislaghi
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How is healthy city
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.59.2.1
OPEN ACCESS
Quanta è sana la città
How is healthy city
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.59.2.1
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presentazione
Proseguiamo in questo numero con le Monografie dedicate ai contesti della promozione della salute.
Liliana Minelli ha coordinato i lavori di “I contesti della promozione della salute: la città”; Carlo Signorelli e Stefano Capolongo, introdotto il tema, fornendo un quadro di riferimento internazionale.
Aprono il confronto Simona Arletti e Davide Biagioni, rispettivamente presidente e coordinatore nazionale della Rete “Città Sane” italiana: sono delineate e analizzate le principali caratteristiche del network, in particolare temi e azioni della fase più recente. Deborah Rim Moiso presenta la rete “Città di transizione”, una sperimentazione sociale che intende affrontare le sfide sistemiche globali partendo dal livello locale al fine di costruire, attraverso la partecipazione, sostenibilità e resilienza per le città del futuro.
Seguono alcuni contributi riconducibili al tema della programmazione interistituzionale e degli idonei strumenti per la promozione della salute nel contesto urbano.
Zamaro et al presentano l’esperienza dei Profili e Piani di salute nella città di Udine: un percorso che ha fatto della città – per il suo ruolo di controllo e intervento su molti dei determinanti – il fulcro di tutte le azioni per produrre salute.
Alla “Rete delle Città Sane della provincia di Bergamo” è dedicato l’articolo di Brembilla et al. Promossa dalla ASL, che garantisce il supporto scientifico-metodologico, la Rete coinvolge attualmente sedici comuni che realizzano azioni di comunità basate su solide prove di efficacia.
Il contributo di Barbara Cadeddu e Luigi Minerva riporta strategie e progettualità della città di Cagliari dirette alla riqualificazione urbana per la promozione del welfare locale. E’ proposto un sistema di azioni interdipendenti finalizzato a migliorare spazi fisici e al contempo favorire la relazionalità, l’inclusione sociale e la partecipazione dei residenti alla vita pubblica.
Stefano Capolongo et al presentano una review sistematica della letteratura scientifica sugli esiti di salute relativi a interventi urbanistici di implementazione della rete ciclo-pedona- le sul territorio urbano, un tema fortemente attuale. Si conferma l’importanza di un approccio interprofessionale, in particolare del coinvolgimento di professionalità quali ur- banisti e architetti nelle diverse fasi della progettazione di una ambiente costruito promotore di salute.
Conclude la Monografia una breve esperienza di Tiziano Scarponi e Riccardo Casadei sull’associazionismo a Perugia e sul ruolo nella rigenerazione urbana.
A seguire la Sezione Altri Contributi: Paola Beatini et al riportano i risultati di una ricerca che ha indagato la relazione tra tipologie contrattuali e salute percepita: tema di attualità in considerazione dei forti mutamenti che, a seguito della crisi economica, hanno contraddistinto il mondo del lavoro; Barba- ra D’Avanzo et al descrivono l’indagine effettuata nel Servizio di Salute Mentale di Trento per valutare l’efficacia dell’introduzione degli Utenti Familiari Esperti (UFE) nella pratica del Servizio, una innovativa strategia di supporto all’auto-gestione della malattia mentale all’attenzione dei professionisti per una sua applicazione definita ed estesa. Segnaliamo infine i numerosi Documenti riferiti al tema della Monografia.
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From the city comes health: Healthy Cities Network WHO
Simona Arletti, Daniele Biagioni
DOI: 10.48291/SISA.59.2.2
La salute viene dalla città: la Rete Città Sane OMS
From the city comes health: Healthy Cities Network WHO
Simona Arletti 1, Daniele Biagioni 2
DOI: 10.48291/SISA.59.2.2
1 Presidente Rete Italiana Città Sane OMS (Chair of Italian Healthy Cities Network)
2 Coordinatore Rete Italiana Città Sane OMS (Coordinator of Italian Healthy Cities Network)
Parole chiave: salute, sostenibilità, resilienza
SOMMARIO
Obiettivi: declinare le principali caratteristiche del network della Rete Città Sane europeo e italiano, la sua diffusione e le sue specificità rispetto agli altri network di città.
Metodi: analizzare i principi, specificati dall’OMS, che orientano la Rete in questa fase del lavoro (la sesta), le risorse della Rete e i suoi progetti nazionali più importanti.
Risultati: descrivere quali sono le progettualità che si stanno sviluppando nel prossimo futuro sulla base delle esperienze maturate.
Conclusioni: rendere evidente l’utilità di aderire alla Rete in un momento di difficoltà per i singoli comuni, in modo da beneficiare delle sinergie e della condivisione di buone pratiche sul tema della salute.
Key words: health, sustainability, resilience
SUMMARY
Objectives: to explain the main features of European and Italian Healthy Cities Network, its diffusion and its specificity in comparison with other networks.
Methods: to analyse the principles, specified by WHO, which give the direction to the Network in this phase of work (the sixth), the resources of the network and its most important projects.
Results: to describe the developing projects of the next future, based on the previous experiences. Conclusion: to show with evidence the benefit to join the Network, especially in a moment of difficulty for the single municipalities in order to take advantages of the synergies and of the sharing of best practices, concerning the theme of health.
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Transition initiatives: localisation, resilience and health promotion -Deborah Rim Moiso
DOI: 10.48291/SISA.59.2.3
Le iniziative di Transizione: localizzazione, resilienza e promozione della salute
Transition initiatives: localisation, resilience and health promotion
Deborah Rim Moiso
DOI: 10.48291/SISA.59.2.3
Associazione Transition Italia (Transition Network, Italy Hub)
Parole chiave: transizione, resilienza, localizzazione, salute, cittadinanza, picco del petrolio
RIASSUNTO
L’articolo indaga la relazione tra la promozione della salute e la rete delle iniziative di Transizione. In una prima parte viene descritta l’attività e il worldview dei gruppi ispirati al lavoro del Transition Network (UK). Seguono esempi di analisi partecipate di scenari futuri sul tema della salute pubblica. Chiudono l’articolo due interventi di rappresentanti del movimento di Transizione in Italia, che chiariscono la relazione tra resilienza, localizzazione e salute.
Key words: transition, resilience, localisation, health, community, peak oil
SUMMARY
The article investigates the relationship between the International Transition Network and the health promotion. The first section descrive the Transition Network’s worldview and activities. This is followed by examples of projects on health in transition in the UK, in Brasil and in Italy. The last section contains two interviews with members of the Italian Transition movement clarifiying how concepts such as resilience and re-localisation apply to the healthcare sector.
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Health Profiles and Health Plans: fundamental tools for the local political governance
Gianna Zamaro, Stefania Pascut, Furio Honsell
DOI: 10.48291/SISA.59.2.4
Profili e Piani di salute: elementi fondamentali di governo politico locale
Health Profiles and Health Plans: fundamental tools for the local political governance
Gianna Zamaro 1, Stefania Pascut 2, Furio Honsell 3
DOI: 10.48291/SISA.59.2.4
Gianna Zamaro
1 Direttore del Distretto sanitario di Udine e Direttore sanitario f.f. dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 4 “Friuli Centrale”, Udine; Coordinatore tecnico-scientifico del progetto OMS Città Sane della città di Udine; Componente della Task Force sulla Valutazione del Progetto Europeo Città Sane, OMS, Copenhagen
2 Responsabile dell’Ufficio OMS Progetto Città Sane del Comune di Udine
3 Sindaco della Città di Udine
Parole chiave: Profilo di salute, Piano di salute, partecipazione, empowerment, equità
RIASSUNTO
I Profili e i Piani di salute sono strumenti efficaci di indirizzo per i politici; essi rivestono un ruolo sempre più importante nell’elaborazione condivisa delle politiche per la salute in un contesto locale, nella costru- zione e nell’implementazione delle strategie, dei programmi e delle azioni da porre in essere per migliorare lo stato di salute dei cittadini.
I profili in particolare offrono la possibilità di evidenziare le aree critiche e di bisogno di un contesto in un determinato momento storico; sono diventati, infatti, dei sistemi raffinati, capaci di entrare nel dettaglio delle stesse aree critiche, ricorrendo a indagini via via più adeguate, e di analizzarle in modo approfondito per consentire la predisposizione di Piani di salute coerenti.
I Piani rappresentano il risultato della discussione e della condivisione sugli obiettivi di salute da perseguire tra i cittadini, i tecnici che rappresentano le istituzioni presenti sul territorio, e i politici. Per essere davvero efficaci essi devono non solo essere scritti e condivisi ma inseriti a pieno titolo nel programma elettorale e di mandato dei sindaci. Se consideriamo l’esempio della città di Udine, questo percorso di continuità e coerenza risulta molto evidente: da Profili di salute, aggiornati annualmente, e dal Piano di Salute, dove era emerso che gli anziani costituivano una priorità di intervento, si è passati nel 2008 alla predisposizione di un Profilo di salute della popolazione anziana che ha portato a elaborare specifici programmi e azioni in favore dei cittadini appar- tenenti a questa fascia d’età. L’intero processo è stato sostenuto da una forte volontà politica, da un percorso di empowerment del cittadino e da un approccio intersettoriale alla salute.
Keywords: Health Profile, Health Plan, partecipation, empowerment, equity
SUMMARY
Health Profiles and Health Plans are effective tools for governance for politicians. They represent an increasingly important role in planning shared policies for health in a local context, in designing and implementing strategies, programmes and actions to improve the well-being of citizens.
Especially health profiles give the opportunity to highlight difficult and critical areas of action in a community in a specific historical period. In fact, they have become refined analysis systems, able to investigate critical areas, by using more and more appropriate research tools, and to examine them in depth, in order to allow for the construction of Health Plans.
City Plans are the result of discussions and sharing of health objectives with citizens, professionals who represent local institutions, and politicians. To be really effective, they need not only to be written and shared, but also legitimately included in the election programme and political agenda of local politicians. If we consider the city of Udine as an example, it shows very clearly this coherent and continuous process. It started from the health profiles, updated every year, and from the health development plan, where the elderly were already regarded as a priority area of intervention. It then continued with the Healthy Ageing Profile which has led to the development of specific programmes and actions for older citizens. The whole process has been supported by 1) a strong political commitment, 2) a community empowerment process, and 3) an intersectorial approach to health.
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The Healthy Cities Network in Bergamo province: a network involving the ASL and municipalities to promote evidence based interventions for citizens health and well-being
Giovanni Brembilla, Giorgio Barbaglio, Marco Cremaschini, Graziella Mologni, Roberto Moretti, Iorio Riva, Francesco Sarnataro, Pierangelo Spada, Anna Valle, Marinella Valoti, Mara Azzi
DOI: 10.48291/SISA.59.2.5
La Rete delle Città Sane della provincia di Bergamo: una rete tra ASL e Comuni per promuovere interventi di provata efficacia per la salute e il benessere dei cittadini
The Healthy Cities Network in Bergamo province: a network involving the ASL and municipalities to promote evidence based interventions for citizens health and well-being
Giovanni Brembilla, Giorgio Barbaglio, Marco Cremaschini, Graziella Mologni, Roberto Moretti, Iorio Riva, Francesco Sarnataro, Pierangelo Spada, Anna Valle, Marinella Valoti, Mara Azzi
DOI: 10.48291/SISA.59.2.5
Giovanni Brembilla, Marco Cremaschini, Roberto Moretti, Francesco Sarnataro, Marinella Valoti
Servizio Promozione della Salute, ASL della provincia di Bergamo
Giorgio Barbaglio – Direttore Sanitario, ASL della provincia di Bergamo
Graziella Mologni, Pierangelo Spada – Direzione delle Professioni Sanitarie e Sociali, ASL della provincia di Bergamo
Iorio Riva, Anna Valle – Ufficio Sindaci, ASL della provincia di Bergamo
Mara Azzi – Direttore Generale, ASL della provincia di Bergamo
Parole chiave: città, rete, salute, benessere, buone pratiche, partecipazione, empowerment
RIASSUNTO
Obiettivi: lo scopo della Rete è quello di promuovere a livello locale l’attuazione di politiche e interventi per migliorare la salute e il benessere dei cittadini.
Metodi: i Comuni devono implementare almeno 6 buone pratiche ogni anno per ottenere il riconoscimento di “Comune che promuove la salute”. L’ASL offre il supporto metodologico e scientifico, coordina le attività e gestisce il sistema informativo.
Risultati: la Rete sta crescendo gradualmente, dai 4 comuni del 2013 ai 16 comuni del 2015 con una popolazione residente di circa 150.000 cittadini. Nel biennio 2013-2014 gli 8 Comuni iscritti hanno realizzato 97 buone pratiche.
Conclusioni: i fattori chiave per lo sviluppo e il successo della Rete sono: 1) la costruzione basata sull’esperien- za e sui documenti di “Rete Europea Città Sane OMS”; 2) la stretta collaborazione tra ASL e Comuni nella fase di progettazione e realizzazione; 3) la consapevolezza di politici, amministratori, tecnici e cittadini che l’obiettivo principale è l’attuazione di politiche per la salute e il benessere di tutti.
Key words: city, network, health, well-being, best practice, participation, empowerment
SUMMARY
Objectives: the goal of the network is to promote the implementation of local policies and actions to improve health and well-being of citizens .
Methods: the municipalities must implement at least 6 best practices every year to be awarded “health promoting city”. ASL offers methodological and scientific support, coordinates activities and maintains the information system.
Results: the network is gradually growing from 4 municipalities in 2013, up to 16 municipalities and 150,000 residents in 2015. In 2013-2014, eight municipalities implemented 97 best practices. Conclusions: the key factors for the network development and success are: 1) network structure based on the experience of “WHO European Healthy Cities Network”; 2) collaboration between ASL and municipalities in planning and implementing the network; 3) increasing awareness of politicians, administrators, technicians and citizens, that the ultimate goal is implementation of policies for health and well-being.
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Planning and strategies and for Cagliari Healthy City
Barbara Cadeddu, Luigi Minerba
DOI: 10.48291/SISA.59.2.6
Strategie e progettualità per Cagliari Città per la salute
Planning and strategies and for Cagliari Healthy City
Barbara Cadeddu 1, Luigi Minerba 2
DOI: 10.48291/SISA.59.2.6
1 Assessore alla Pianificazione strategica e Programmazione Europea, Comune di Cagliari / Docente a progetto di Composizione architettonica e urbana, Università di Cagliari
2 Assessore alle Politiche sociali, Comune di Cagliari / Professore di Statistica medica, Università di Cagliari
Parole chiave: integrazione, servizi socio-assistenziali, servizi sanitari, salute
RIASSUNTO
Obiettivi: l’integrazione tra servizi sanitari e servizi socio-assistenziali è uno dei temi più rilevanti per l’ammi- nistrazione comunale di Cagliari che sta realizzando alcuni interventi di recupero funzionale di immobili dismessi in quartieri con particolari problematiche socio-economiche per creare Strutture Sanitarie Inte- grate denominate “Centri di salute”, rivolte in particolare modo agli anziani, ma capaci di avere ricadute sull’intera struttura sociale di riferimento.
Metodi: gli strumenti utilizzati sono quelli della pianificazione strategica e degli investimenti territoriali integrati, secondo una logica di intervento sulla struttura fisica della città coerente con la struttura demografica dei residenti e quindi capace di rispondere ai bisogni reali degli abitanti. I quartieri scelti per la sperimentazione sono “zone di margine” caratterizzati da una condizione di segregazione sociale e spaziale. Il modello di gestione è quello della medicina di iniziativa con intervento proattivo basato sulla partecipazione e coinvolgimento delle persone.
Risultati: i primi risultati mettono in evidenza che l’intervento messo in atto si presta particolarmente al coinvolgimento della popolazione anziana emarginata, che per presenza di barriere sociali, economiche, culturali ed ambientali, sottoutilizza o non si rivolge ai servizi di cura. Inoltre, alle azioni specifiche su target predefinito (ultra 70enni) vengono affiancate attività di promozione sociale del valore della salute e della cultura della responsabilità all’auto-cura individuale e collettiva.
Keywords: integration, health and social services, health
SUMMARY
Objectives: the integration of health and social services is one of the most important issues for the municipal amministration of Cagliari which is building, restoration of functional abandoned buildings in neighborhoods with particular socio-economic problems to create Integrated Medical Information referred to as “health centers”, aimed particularly so for the elderly, but capable of having repercussions on the entire social structure of reference.
Methods: the instruments used are the strategic planning and investment territorial integrated, according to a logic of intervention on the physical structure of the city in line with the demographic structure of the residents and therefore able to respond to the real needs of the inhabitants. The districts chosen for testing are “marginal areas” characterized by a state of social and spatial segregation. The management model is one of medicine’s initiative with proactive intervention based on parteciapzione and involvement of people.
Results: the first results show that the intervention implemented is particularly the involvement of the elderly marginalized, that the presence of barriers to social, economic, and environmental culturalie, does not use care services. In addition, specific actions on target default (over 70years) are flanked promotion of social avlore health and culture of responsibility to self-care individual and collective.
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Physical activity as key strategy for urban health
Stefano Capolongo, Maddalena Buffoli, Andrea Rebecchi, Valentina Di Gregori
DOI: 10.48291/SISA.59.2.7
Attività fisica quale strategia per la promozione della salute urbana
Physical activity as key strategy for urban health
Stefano Capolongo 1, Maddalena Buffoli 1, Andrea Rebecchi 1, Valentina Di Gregori 2
DOI: 10.48291/SISA.59.2.7
1 Dipartimento di Architettura, ambiente costruito ed ingegneria delle costruzioni, Politecnico di Milano
2 Scuola di Salute pubblica, Istituto di Igiene, Università di Bologna
Parole chiave: pianificazione, salute pubblica, malattie cronico degenerative, promozione della salute, attività
fisica
RIASSUNTO
Obiettivi: obiettivo del lavoro di ricerca è quello di effettuare una revisione sistematica della letteratura scientifica pubblicata, in merito alla misurazione degli outcome di salute legati a uno specifico intervento urbanistico di implementazione della rete ciclo-pedonale sul territorio. A partire da tale revisione sistematica, viene quindi focalizzata l’attenzione sulle influenze che ambiente costruito e progettazione dello spazio pubblico hanno sulla Physical Activity e quindi sulla salute fisica e mentale della popolazione. Metodi: lo studio intrapreso si basa sulle modalità della revisione sistematica. Sono state definite e concordate alcune parole chiave combinate in stringhe di ricerca specifiche, che potessero essere utilizzate nel settore urbanistico in associazione con patologie sanitarie. I database utilizzati per questo lavoro sono stati: Pubmed, Cinhal, Ebsco, Proquest, Psychinfo, SSRN e Google Scholar.
Risultati: la revisione è terminata con 3567431 risultati inclusi nella nostra valutazione qualitativa, di cui n° 63+9 (revisioni non sistematiche) Pubmed e n° 44 sono stati presi in considerazione per la analisi specifica descrittiva degli outcome. La maggior parte dei lavori trovati confermano il rapporto tra attività fisica, salute, e contesto urbano, ma pochi analizzano correlazioni effettive e dati epidemiologici specifici Conclusioni: si evidenzia quindi l’importanza di sviluppare ulteriori ricerche epidemiologiche specifiche e di promuovere l’attività fisica e il movimento attivo nelle aree urbane, attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione di altre professionalità che esulano dall’ambito strettamente sanitario, quali urbanisti e architetti, capaci di progettare un ambiente costruito favorevole all’adozione di corretti stili di vita.
Keywords: planning, public health, non-communicable disease, health promotion, physical activity
SUMMARY
Objectives: objective of the research is to conduct a systematic review of the published scientific literature on the measurement of health outcomes related to a specific urban intervention implementation of pedestrian and cycle network in the territory. From this systematic review, it has been focused the attention on the influences that built environment and design of public space have on Physical Activity and then on the physical and mental health of the population.
Methods: the study being undertaken is based on how the systematic review. They have been defined and agreed upon a few key words combined in specific search strings, which could be used in the urban sector in association with health disorders. The database used for this work were: PubMed, CINAHL, Ebsco, Proquest, PsychInfo, SSRN and Google Scholar.
Results: the review ended with 3567431 results included in our qualitative assessment, of which No. 63 + Pubmed and No. 44 were considered for the analysis of specific descriptive outcomes. Most Jobs found confirm the relationship between physical activity, health, and urban context, but few analyse effective correlations and specific epidemiological data.
Conclusions: it therefore highlights the importance of developing more specific epidemiological research and to promote physical activity and active movement in urban areas, through the involvement and awareness of other skills which fall outside the strictly medical, such as urban planners and architects, capable to design a built environment supports the adoption of healthy lifestyles.
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Citizens association and urban regeneration, some experiences in Perugia
Riccardo Casadei, Tiziano Scarponi
DOI: 10.48291/SISA.59.2.8
Associazioni di cittadini e rigenerazione urbana, alcune esperienze perugine
Citizens association and urban regeneration, some experiences in Perugia
Riccardo Casadei 1, Tiziano Scarponi 2
DOI: 10.48291/SISA.59.2.8
1Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria, Università degli Studi di Perugia
2 Società Italiana di Medicina Generale, Perugia
Assistiamo nella nostra città a una rigogliosa fioritura di organizzazioni, meglio parlare senza dubbio di aggregazioni, gruppi di cittadini che, in maniera spontanea, decidono di mettersi insieme con lo scopo di recuperare le proprie tradizioni, la propria storia e identità, la vivibilità del proprio territorio. Si sta creando un fenomeno spontaneo di “ Rigenerazione Urbana” intesa come un’attività mirante non solo ad una riqualificazione fisica, necessaria per rilanciare l’immagine urbana, a livello estetico, ma è affiancata da interventi di natura culturale, sociale, economica ed ambientale, finalizzati ad un incremento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di partecipazione sociale.
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Employment and perceived health
Paola Beatini, Filippo Bauleo, Luca Meletti, Riccardo Casadei, Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.59.2.9
Condizione occupazionale e salute percepita
Employment and perceived health
Paola Beatini, Filippo Bauleo, Luca Meletti, Riccardo Casadei, Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.59.2.9
Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria, Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: stato di salute auto-riferito, condizione occupazionale, crisi economica
RIASSUNTO
Obiettivi: in considerazione del notevole incremento della disoccupazione e dei contratti di lavoro non standard, il contributo si pone l’obiettivo di analizzare la relazione tra precarietà, disoccupazione e salute dei lavoratori, in particolare di indagare come disoccupazione e aumento dei contratti di lavoro non-standard abbiano esiti sulla salute percepita, in riferimento all’età, al genere e alla distribuzione nel nord, centro/sud Italia
Metodi: sono stati utilizzati i dati dell’Indagine sul reddito delle famiglie italiane (Survey on Households Income and Wealth – SHIW), costruito e utilizzato un modello logit ordinale a effetti fissi per l’analisi.
Risultati: i lavoratori a tempo determinato in cerca di prima occupazione e disoccupati riferiscono una condizione di salute peggiore rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato, soprattutto maschi, giovani e residenti nel centro e nel sud Italia.
Keywords: Self-reported health status, Employment status, Economic crisis, Fixed-effects ordered logit model
SUMMARY
Objectives: in consideration of the significant increase in non-standard employment contracts and unemployment the paper analyze the relationship between job insecurity and unemployment and the workers health and investigate how the employment opportunities and the rising of non-standard employment contracts on perceived health outcomes, in reference to age, gender and distribution in the north, central / southern Italy
Methods: we used data from the Survey on Households Income and Wealth (SHIW) and built an ordinal model fixed effects for the analysis
Results: the temporary workers looking for their first job and unemployed refer worse health condition than permanent workers, especially males, young, residents in central and southern Italy.
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Survey on the introduction of Users and Family Members(UFE) in Trento Mental Health services, according to UFE and operators
Barbara D’Avanzo, Stefania Arici, Stefania Biasi, Renzo De Stefani
DOI: 10.48291/SISA.59.2.10
Indagine sull’introduzione degli Utenti e Familiari Esperti (UFE) nel servizio di salute mentale di Trento secondo gli UFE e gli operatori
Survey on the introduction of Users and Family Members(UFE) in Trento Mental Health services, according to UFE and operators
Barbara D’Avanzo 1, Stefania Arici 2, Stefania Biasi 2, Renzo De Stefani 2
DOI: 10.48291/SISA.59.2.10
1 Laboratorio di Epidemiologia e Psichiatria Sociale, IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
2 Servizio di Salute Mentale di Trento
Parole chiave: empowerment, recovery, partecipazione degli utenti, stigma
RIASSUNTO
Obiettivi: gli UFE sono gli utenti e i familiari esperti che prestano la loro attività retribuita nel Servizio di salute mentale di Trento con competenze e compiti propri che svolgono accanto agli operatori. L’articolo vuole confrontare le opinioni degli UFE stessi e quelle degli operatori sui temi relativi alla introduzione degli UFE nell’attività di routine del servizio.
Metodologia: sono stati sviluppati sugli stessi aspetti due questionari diversi, uno per gli UFE e uno per gli operatori, con le formulazioni opportune. I questionari sono stati distribuiti a tutti gli UFE e a tutti gli operatori prima nel 2010 e poi nel 2012.
Risultati: i dati hanno messo in evidenza un apprezzamento dell’istituzione degli UFE molto marcato da parte degli UFE stessi e più incerto negli operatori, con una quota comunque estremamente limitata di giudizi negativi nella maggior parte delle variabili. Gli aspetti su cui le due figure si distinguevano di più riguardavano lo svolgimento di compiti impropri da parte degli UFE, più frequenti secondo gli operatori, la formazione e l’efficacia dello scambio di informazioni tra UFE e operatori in relazione all’attività, più carenti secondo gli operatori, e il beneficio complessivo per il servizio derivante dalla presenza degli UFE, che gli operatori giudicavano più limitato. Gli operatori erano critici anche sui criteri di selezione degli UFE.
Key words: empowerment, recovery, user participation, stigma
SUMMARY
Objectives: the UFEs are the expert users and family members who are rewarded for their activity in the Mental Health Service of Trento. They work together with the professio- nals, with specific competencies and tasks. This paper aims at describing issues related to their introduction in the Mental Health Service of Trento according to the UFEs themselves and to the professionals, and to compare their positions.
Methods: a questionnaire was developed for the UFEs and one for the professionals, investigating the same areas with the appropriate phrases. The first survey was conducted in 2010 and the second in 2012.
Results: the UFEs’ opinions were highly positive, and showed some differences from the professionals’ ones, less positive in some items: relevance of tasks performed by the UFEs, training, effectiveness of the information exchange between UFEs and professionals con- cerning the routine practice, overall improvement of the service attributable to the UFEs. The professionals were also worry about the selection criteria of the UFEs.
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a cura di Edvige Mancinelli 1 e Vincenzo Piro 2
1Centro sperimentale per la promozione della salute e l’educazione sanitaria dell’Università degli Studi di Perugia 2 Area Risorse Ambientali Smart City e Innovazione, Comune di Perugia
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