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Mental health and COVID-19 pandemic: critical issues and perspectives
Francesca Santi, Francesco Scotti, Luigi Ferrannini
DOI: 10.48291/SISA.65.4.2
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.65.4.2 Sistema Salute, 65, 3 2021: pp. 417-427
La salute mentale e la pandemia da COVID-19: criticità e prospettive
Mental health and COVID-19 pandemic: critical issues and perspectives
Francesca Santi 1, Francesco Scotti 2, Luigi Ferrannini 3
1 Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno- Infantili, Università di Genova, Genova, Italia; IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova, Italia.
2 Medico Psichiatra, Perugia 3 Docente di Psichiatria a contratto, Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili, Università di Genova, Genova, Italia
Parole chiave: salute mentale, SARS-COV-2, lockdown, stress, disturbi mentali, benessere, minori
RIASSUNTO
Introduzione: uno degli aspetti più significativi, e probabilmente sottovalutati, prodotti dalla attuale pandemia da SARS-COV-2 è il disagio psichico.
Obiettivi: il lavoro si propone di indagare il disagio psichico prodotto dalla pandemia nella popolazione più vulnerabile: persone affette da disturbo psichiatrico, bambini e anziani.
Risultati: studi nazionali e internazionali evidenziano un peggioramento dei disturbi psichiatrici preesistenti, con un aumento del disturbo depressivo maggiore pari al 28% e un incremento del 26% degli stati ansiosi. In aggiunta all’aumentato rischio per le donne, l’esposizione del rischio di depressione riguarda anche i giovani che hanno assistito a un significativo mutamento della loro quotidianità. Gli anziani rappresentano una categoria particolarmente fragile di fronte a un progressivo isolamento sociale a cui si associa una riduzione significativa della qualità, oltre che dell’aspettativa di vita.
Conclusioni: le criticità strutturali e organizzative del sistema sanitario e dei servizi territoriali evidenzia- no la necessità di rafforzare l’intera rete assistenziale a partire dai medici di famiglia nonché di approcci necessariamente complessi e multidimensionali che possano guidare il cambiamento organizzativo che i servizi di Salute Mentale dovranno affrontare.
Key words: mental health, SARS-COV-2, lockdown, stress, mental disorders, well-being, children
SUMMARY
Introduction: one of the important and underestimated issues of the current health emergency, caused by SARS-COV-2 pandemic, is the impact on mental health.
Objectives: the aim of this study was to investigate the psychological distress due to pandemic in the most vulnerable population: people affected by psychiatric disorders, children and the elderly.
Results: national and international studies indicated worsening of pre-existing psychiatric disorders, with a 28% increase in major depressive disorder and a 26% increase of anxiety. In addition to the increased risk for women, the exposure of the risk of depression also affects young people who have witnessed a significant change in their daily life. The elderly constitutes a vulnerable category in relation to a pro- gressive social isolation associated with a significant reduction in quality, as well as in life expectancy.
Conclusions: the structural and organizational criticalities of the health system and local services high- light the need to redesign health policy thinking the entire healthcare network starting with family physician. In addition, these data suggest identifying complex and multidimensional approaches that can guide the organizational change that Mental Health services will have to face.
Autore per corrispondenza: aferrannini@libero.it
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Covid-19 pandemic psychological support from the population to the territorial network
Luca Biffi, Sara Bernardi, Tania Modesti, Elena Nita, Alessandra Baldi, Barbara Biazzo, Paolo Brambilla, Sara Carminati, Emilio Maino, Carlo Alberto Tersalvi, Stefania Sacchezin
DOI: 10.48291/SISA.65.4.3
DOI: 10.48291/SISA.65.4.3 Sistema Salute, 65, 4 2021: pp. 428-443
Pandemia da COVID-19. Il supporto psicologico dalla popolazione alla rete territoriale
Covid-19 pandemic psychological support from the population to the territorial network
Luca Biffi*, Sara Bernardi^, Tania Modesti^, Elena Nita^, Alessandra Baldi^, Barbara Biazzo^, Paolo Brambilla^, Sara Carminati^, Emilio Maino^, Carlo Alberto Tersalvi^, Stefania Sacchezin^^
*ATS Bergamo – DIPS – UOS Prevenzione dipendenze ^ATS Bergamo ^^Associazione EMDR Italia
Parole chiave: COVID-19; psicologia dell’emergenza; rete territoriale; stress psicologico; operatori sanitari
RIASSUNTO
Obiettivo: l’articolo ripercorre le azioni messe in campo da ATS Bergamo (Agenzia di Tutela della Salute) per fronteggiare il violento impatto emotivo che la popolazione bergamasca da un lato e gli operatori sanitari dall’altro hanno dovuto subire.
Metodi: ATS ha attivato un servizio di supporto psicologico rivolto alla popolazione, agli operatori sa- nitari, alle scuole e alle aziende. Il focus primario è stato quello di ridurre lo stress e contenere gli stati d’ansia. Questa terribile situazione ha causato inevitabilmente una massiccia diffusione nella popolazio- ne di sentimenti di paura, di angoscia per il futuro, ansia, insicurezza e senso di colpa di chi si sentiva responsabile e impotente.
Risultati: sono stati raggiunti grazie a questo servizio 893 persone, per un totale di 2152 colloqui. Gli interventi realizzati sono stati generalmente in grado di abbassare i livelli di arousal, di ridurre gli stati di tensione e di far sentire i soggetti progressivamente in grado di gestire autonomamente il proprio stato emotivo.
Conclusioni: si è osservata l’importanza del dare spazio anche alla salute psicologica, in un momento in cui il pensiero principale della popolazione era la salute fisica.
Keyword: COVID-19; emergency psychology; territorial networks; psychological distress; helthcare workers.
SUMMARY
Objectives: Covid-19 pandemic caused a strong emotional impact for the Bergamo population and its healthcare workers. This paper describes the experience of the psychological support intervention.
Methods: ATS (Bergamo Health Protection Agency) activated a psychological support service to the population, healthcare workers, schools and companies. The primary focus was to reduce stress and to contain states of anxiety. This terrible situation inevitably caused a massive spread of fear, anguish for the future, anxiety, insecurity and feelings of guilt in those who felt responsible, helpless.
Results: the interventions carried out were generally able to lower the arousal levels. They reduced states of tension and made subjects feel better able to manage their own emotional state independently. 893 people were reached by this service, for a total of 2152 interviews.
Conclusions: in this moment the principal thinking is about the physical health, we concluded that it’s important to give space also to the psychological health.
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COVID-19 pandemic and Gambling disorder as complex phenomena: critical reflections on the principles which drive health policies
Aurora Torri, Giulia Parisi, Lia Calloni, Anna Paola Capriulo, Corrado Celata
DOI: 10.48291/SISA.65.4.4
DOI: 10.48291/SISA.65.4.4 Sistema Salute, 65, 4 2021: pp. 444-462
La pandemia da COVID-19 e il Disturbo da gioco d’azzardo come fenomeni complessi: riflessioni critiche sui principi che guidano le politiche per la salute
COVID-19 pandemic and Gambling disorder as complex phenomena: critical reflections on the principles which drive health policies
Aurora Torri, Giulia Parisi, Lia Calloni, Anna Paola Capriulo, Corrado Celata
UOS Prevenzione Specifica della ATS Città Metropolitana di Milano
Parole chiave: principi di promozione della salute; disturbo da gioco d’azzardo; pandemia da COVID-19; politiche di sanità pubblica
RIASSUNTO
Obiettivi: l’articolo intende analizzare se e in che modo i principi di promozione della salute (inter- settorialità, health literacy, empowerment ed equità) costituiscano strumenti utilizzati per orientare le politiche e gli interventi nazionali riguardanti il Disturbo da gioco d’azzardo (DGA) e la pandemia da COVID-19, fenomeni differenti a livello clinico ed epidemiologico, ma notevolmente diffusi nel conte- sto italiano e che si configurano come sfide di sistema.
Metodi: mediante una griglia costruita ad hoc, è stata svolta un’analisi qualitativa esplorativa dei docu- menti legislativi e programmatori nazionali e di articoli scientifici sulle tematiche di interesse.
Risultati: l’analisi ha permesso di rilevare come tutti i principi abbiano orientato le politiche e le azioni volte a prevenire e contrastare sia il DGA, sia l’epidemia da COVID-19, seppur tramite misure e mo- dalità differenti. Se empowerment e intersettorialità mostrano un buon livello di applicazione sia negli interventi di contrasto al DGA che nelle misure di contenimento della pandemia, health literacy ed equità, seppur riconosciute e dichiarate come finalità da perseguire, sembrano essere più difficili da im- plementare a livello operativo.
Conclusioni: nel complesso, le analisi svolte evidenziano la necessità di potenziare ulteriormente lo sviluppo di queste strategie nei termini di maggior continuità, flessibilità e tempestività, in risposta alla complessa evoluzione della pandemia da COVID-19 e del DGA. È auspicabile, inoltre, che l’appli- cazione dei principi propri della promozione della salute possa essere approfondita ed estesa anche ad altre questioni di sanità pubblica.
Key words: health promotion principles; gambling disorder, COVID-19 pandemic; public health policies
SUMMARY
Objectives: the article aims to analyze whether and how the health promotion principles (intersectoral collaboration, health literacy, empowerment and health equity) represent tools used to orient national policies and interventions concerning Gambling disorder and COVID-19 pandemic. In fact, both are characterized by different clinical and epidemiological features but can be considered as health system challenges because of their incidence in the population.
Methods: an explorative qualitative analysis of national legislative and programming documents and scientific articles on the interest subjects was carried out using an ad hoc grid.
Results: the analysis revealed that all the principles have guided policies and actions aimed to prevent and contrast both the Gambling addiction and the Covid-19 epidemic, through different measures and modalities. Empowerment and intersectoral collaboration show a good level of application both in the interventions of contrast to gambling and in the measures of pandemic containment. Instead, health literacy and equity, although recognized and declared as objectives to pursue, seem to be more difficult to implement in practice.
Conclusions: overall, the analysis highlights the need to make the health promotion principles imple- mentation more continuous, flexible, and timely, in order to face the complex evolution of both the COVID-19 pandemic and Gambling addiction. It is also desirable that the application of the health promotion principles can be deepened and extended to other public health issues.
Autore per corrispondenza: atorri@ats-milano.it
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The COVID-19 pandemic experience of umbrian women: A qualitative survey
Elisa Marceddu, Giada Fioretti, Nicola Salvadori, Martina Gradassi, Marco Cristofori
DOI: 10.48291/SISA.65.4.5
DOI: 10.48291/SISA.65.4.5 Sistema Salute, 65, 3 2021: pp. 463-486
L’esperienza della pandemia da COVID-19 nelle donne umbre: Un’indagine qualitativa
The COVID-19 pandemic experience of umbrian women: A qualita- tive survey
Elisa Marceddu*, Giada Fioretti**, Nicola Salvadori***, Martina Gradassi****, Marco Cristofori*****
* Psicologa-Psicoterapeuta, Centro Regionale per la Salute Globale
** Psicologa-Psicoterapeuta, S.S.D. Sorveglianza e Promozione della Salute, USL Umbria 2
*** Psicologo, Centro Regionale per la Salute Globale
**** Statistica, Centro Regionale per la Salute Globale
*****Resp. S.S.D. Sorveglianza e Promozione della Salute Usl Umbria 2, Direttore Centro Regionale per la Salute Globale
Parole chiave: donne, disuguaglianze di genere, pandemia
RIASSUNTO
Obiettivi: descrivere come il fenomeno della pandemia si è dispiegato nell’esperienza concreta delle donne umbre, con un focus sulle donne provenienti da altri Paesi. Indentificare i temi centrali da attenzionare per promuovere un’equa salute di genere.
Metodi: l’indagine ha coinvolto un campione di 39 donne di età compresa tra 16 e 84 anni residenti nella Regione Umbria, di diversa provenienza geografica. Attraverso due World Café, metodologia partecipativa di gruppo, sono state raccolte le esperienze e le opinioni delle donne sull’impatto della pandemia nella loro vita e sulle strategie e azioni prioritarie da utilizzare per ridurre le disuguaglianze di genere. È stata effettuata l’analisi del contenuto, secondo la metodologia della long table analysis, tramite l’uso del software NVivo.
Risultati: la maggior parte dei contenuti riguarda il modo in cui ciascuna ha vissuto la pandemia, riportando in particolare la paura e la solitudine. Insieme all’esperienza emotiva estremamente faticosa, emerge come le partecipanti abbiano saputo utilizzare le capacità di fronteggiare una situazione così complessa e imparare dall’esperienza in termini di crescita personale, di opportunità e di cambiamento. Il primo passo proposto per ridurre le disuguaglianze di genere è cambiare modelli educativi a casa, a scuola e nel mondo fuori. Alcune donne individuano negli uomini il target da cui partire. È molto sentita la necessità di superare gli stereotipi di genere. Molte donne sentono il bisogno di rinegoziare i ruoli nella propria famiglia, in particolare il coinvolgimento e la maggiore partecipazione dei conviventi nella gestione della casa e nell’educazione dei figli. Nel gruppo delle donne immigrate sono emerse priorità più specifiche per ridurre le disuguaglianze di genere, ad esempio materiali in lingua per l’accesso ai servizi sanitari e politiche attive specifiche per l’inserimento lavorativo.
Conclusioni: lo studio è in linea con le evidenze più recenti, che mostrano come la pandemia ampli uno squilibrio preesistente importante nelle condizioni di partenza tra uomini e donne e comporti una ancora maggiore difficoltà a colmare le distanze. È prioritario l’investimento, già da bambini, sulla promozione di processi di socializzazione di maschi e femmine che consentano la messa in discussione dei tanti stereotipi di genere ancora diffusi anche nella popolazione umbra e che talvolta si ripresentano nelle stesse politiche che dovrebbero correggere il gap. Lo studio conferma che le donne immigrate, anche nel contesto umbro, presentano un profilo di fragilità maggiore e sono più penalizzate nel mondo del lavoro. Per questo, per le donne straniere si parla di un caso di doppio svantaggio, poiché alle difficoltà connesse con le disuguaglianze di genere si sommano quelle del processo migratorio, con possibili effetti dal punto di vista socioeconomico e, quindi, di salute. Oltre a ciò, le condizioni di difficoltà aumentano nel momento in cui le donne straniere sono anche madri.
Keywords: women, gender inequality, pandemic
SUMMARY
Objectives: to investigate how women lived the time of the COVID-19 pandemic, with a focus on for- eign women. To identify the core issues to target in order to promote gender equality health policies.
Methods: the survey was carried out in a sample of 39 women aged between 16 and 84 living in Umbria, coming from different Countries. During two World Cafés, methodology for group participation, the experiences and opinions of women about the impact of pandemia on their lives, as well as the strategies and priority actions to implement for reducing gender inequalities, were collected. The content was analysed using the long table analysis method, with NVivo software.
Results: most of the contents concerned the way each one lived the pandemic, with the most feelings reported being fear and loneliness. Despite the emotional burden related to pandemic sequelae, women also implemented the efficient skills to cope with such a challenging situation and learn from experience, their personal growth, opportunities and changes. The first need emerged in reducing gender inequalities is to change educational models at home, at school and in the outside world. Some women identified men and their roles as the target to start from. A strong need to overcome gender stereotypes raised from the survey. Many women felt the need to renegotiate traditional roles in their families, in particular with the wish of more involvement and greater participation as family members in managing domestic daily living and raising children. In the group of immigrant women, more specific priorities emerged as the need to reduce gender inequalities, such as available brochures in native language for access to health services and specific active policies for job placement.
Conclusions: the study confirms recent evidences, which show how the pandemic further increased pre-existing gender inequalities and made it even more difficult to close the gap. The promotion of so- cialization processes for males and females is a priority since in the infanthood, in order to raise question about the several gender stereotypes, still widespread even in the Umbrian population, that sometimes recurr in the same policies that should correct the gap. The study confirms that immigrant women, even in the Umbrian context, have a profile of greater fragility and resulted more disadvantaged in the labour market. For this reason, foreign women represent a case of two-fold disadvantage, since the difficulties related to gender inequalities are associated to those subsequent to the migration process, with negative consequences from a socio-economic and, therefore, healthcare perspective. In addition, this scenario is even more problematic when foreign women are also mothers.
Autore per corrispondenza: marco.cristofori@uslumbria2.it
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Infodemic, vaccine hesitancy and COVID-19: ten priority actions
Fiacchini Daniel, Favaretti Carlo, Gabutti Giovanni, Croci Roberto, Di Rosa Enrico
DOI: 10.48291/SISA.65.4.6
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.65.4.6 Sistema Salute, 65, 4 2021: pp. 487-498
Infodemia, esitazione vaccinale e COVID-19: dieci azioni prioritarie 1
Infodemic, vaccine hesitancy and COVID-19: ten priority actions
Fiacchini Daniel*, Favaretti Carlo**, Gabutti Giovanni***, Croci Roberto+, Di Rosa Enrico§
*Coordinatore Gruppo di Lavoro SItI Comunicazione per la Sanità Pubblica
** Coordinatore Gruppo di Lavoro SItI Leadership in Sanità Pubblica
*** Coordinatore Gruppo di Lavoro SItI Vaccini e Politiche vaccinali
+ Rappresentante Gruppo di Lavoro comunicazione, divulgazione scientifica ed educazione sanitaria della Consulta degli Specializzandi SItI § Coordinatore del Collegio degli Operatori SItI
Parole chiave: esitazione vaccinale, infodemia, COVID-19, salute pubblica
RIASSUNTO
Introduzione: nel corso del 2021 la pandemia da COVID-19 si è manifestata con una terza e quarta ondata di infezioni e in risposta alla diffusione del virus sono state organizzate attività vaccinali in grado di consentire la somministrazione di oltre 110 milioni di dosi di vaccino pandemico in tutto il territorio nazionale. Il fenomeno dell’infodemia e delle molteplici problematiche comunicative connesse alle vaccinazioni rende probabile una esacerbazione del fenomeno dell’esitazione vaccinale, non solo nei confronti del vaccino pandemico ma anche nei confronti delle vaccinazioni del calendario vaccinale nazionale.
Obiettivi: l’obiettivo di questo contributo è riportare i risultati di un percorso condiviso tra gruppi di lavoro della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) che nel corso del 2021 hanno organizzato occasioni di confronto (webinar, tavole rotonde, plenarie congressuali) per definire le problematiche inerenti esitazione vaccinale, infodemia e COVID-19 e proporre azioni prioritarie per contrastare il fenomeno dell’esitazione vaccinale nel prossimo futuro.
Metodi: i Gruppi di Lavoro Comunicazione per la Sanità Pubblica, Leadership in Sanità Pubblica, Vaccini e Politiche vaccinali e il Gruppo di Lavoro comunicazione, divulgazione scientifica ed educazione sanitaria della Consulta degli Specializzandi SItI hanno costruito un percorso di condivisione, confronto e analisi delle conoscenze ed evidenze scientifiche in relazione al complesso fenomeno dell’esitazione vaccinale nel contesto pandemico con la finalità di definire azioni concrete per il contrasto all’esitazione vaccinale.
Risultati: nel corso del 54esimo congresso nazionale della SItI (Lecce, 3-6 novembre 2021) sono state presentate le dieci azioni prioritarie per il contrasto all’esitazione vaccinale, un documento di consenso tra esperti volto a definire una roadmap e l’impegno della SItI nel contrastare il preoccupante fenomeno della vaccine hesitancy.
Key words: vaccine hesitancy, infodemic, COVID-19, public health
SUMMARY
Introduction: during 2021, the COVID-19 pandemic caused a third and fourth wave of cases and, in response to the spread of the virus, immunization activities were organized, allowing the administration of over 110 million doses of the pandemic vaccine across Italy. The infodemic phenomenon and the risk communication problems associated with vaccines substantially exacerbate the complex issue of vaccine hesitancy, not only towards COVID-19 vaccines, but also towards other vaccines within the national vaccination schedule.
Objectives: the objective of this article is to show the results of a shared path between working groups of the Italian Society of Hygiene, Preventive Medicine and Public Health (SItI) which in 2021 organized opportunities for discussion with the aim of defining problems regarding vaccine hesitancy, infodemic and COVID-19 and propose priority actions to counter the complex issue of vaccine hesitancy in the near future.
Methods: four SItI Working Groups have built a path for sharing, comparing and analyzing scientific knowledge and evidence about vaccine hesitancy in the pandemic context with the purpose of defining concrete actions to face vaccine hesitancy.
Results: during the 54th National Congress of the SItI (Lecce, 3-6 November 2021), ten priority actions to contrast vaccine hesitancy were presented; this is a consensus document among experts aimed at defining a roadmap and SItI’s commitment to counteract the worrying phenomenon of vaccine hesitancy.
1 Questo articolo riassume quanto discusso nel corso della Tavola Rotonda “Guidare e comunicare le azioni di contrasto all’esitazione vaccinale durante la pandemia da Sars-CoV-2” (FAD SItI, 30 settembre 2021) che ha coinvolto i seguenti esperti: Roberto Croci+ Enrico Di Rosa§, Teresa Gavaruzzi (Ricercatrice, Università Padova) e Maria Rosaria Gualano (Professore Associato, Università Torino).
Autore per corrispondenza: daniel.fiacchini@gmail.com
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Telemedicine in the pandemic period: what we learned and how we could implement it
Mauro Zampolini
DOI: 10.48291/SISA.65.4.7
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.65.4.7 Sistema Salute, 65, 4 2021: pp. 499 – 506
Telemedicina nel periodo pandemico: cosa abbiamo imparato e come potremmo implementarla
Telemedicine in the pandemic period: what we learned and how we could implement it
Mauro Zampolini
Direttore del Dipartimento di Riabilitazione Usl Umbria 2
Parole chiave: telemedicina, teleriabilitazione, medicina digitale, terapia digitale, intelligenza artificiale
RIASSUNTO
Obiettivi: la contingenza pandemica ha reso necessaria una riorganizzazione delle modalità di supporto delle persone affette da malattie no covid, soprattutto quelle in condizioni di cronicità. In una condizione emergenziale sono stati utilizzati sistemi formali e informali di comunicazione con le persone malate. L’obiettivo è quello di analizzare le modalità introdotte per valutarne l’implementazione anche nella fase post pandemia.
Metodi: sono state descritte le modalità di implementazione di alcune piattaforme sperimentali adattate all’utilizzo durante la fase di pandemia.
Risultati: l’utilizzo di sistemi di telemedicina è stato un modo per supportare persone in condizioni di cronicità e mantenere una presa in carico riabilitativa anche a distanza. I sistemi sono stati implementati con successo anche in condizioni non facili come le televisite per le persone anziane.
Conclusioni: l’utilizzo della telemedicina, anche nella fase post pandemica, può costituire un elemento di innovazione necessario per migliorare la cura delle persone malate ma occorre un cambio di paradigma. Il suo sviluppo deve andare di pari passo con quello della medicina digitale creando un ambiente complessivo di presa in carico costante e integrato. Occorre essere consapevoli dei rischi ma anche considerare che i benefici potranno essere estremamente rilevanti.
Key Words: telemedicine, telerehabilitation, digital medicine, digital therapy, artificial intelligence
SUMMARY
Objectives: the pandemic contingency required a reorganisation of the support services for people suffe- ring from non-covid diseases, especially those with chronic conditions. Formal and informal systems of communication with persons with illnesses were used in an emergency situation. The aim is to analyse the methods introduced in order to evaluate their implementation also in the post-pandemic phase. Methods: the methods for implementing a number of experimental platforms adapted for use during the pandemic phase were described.
Results: the use of telemedicine systems was a mode of supporting people with chronic conditions and maintaining rehabilitation care at a distance. The systems were successfully implemented even in difficult conditions such as telehealth for elderly people.
Conclusions: the use of telemedicine, even in the post-pandemic phase, may constitute a necessary ele- ment of innovation to improve the care of sick people, but a paradigm shift is needed. The development of telemedicine must go together with that of digital medicine to create an overall environment of constant and integrated care. We need to be aware of the risks, but also consider that the benefits could be extremely significant.
Autore per corrispondenza: mauro.zampolini@uslumbria2.it
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Marketing Social Good. Citizen Centric Social Policy Design
Jeff French, Giuseppe Fattori
DOI: 10.48291/SISA.65.4.8
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.65.4.8 Sistema Salute, 65, 4 2021: pp. 507-516
Prospettive
Progettazione della politica sociale centrata sui cittadini. Il marketing sociale1
Marketing Social Good. Citizen Centric Social Policy Design
Jeff French^, Giuseppe Fattori*
^Phd, Leeds Metropolitan University. Visiting Professor, Brighton University Business School Fellow, King’s College University of London. CEO Strategic Social Marketing Attabara, Conford, Liphook, Hants, GU30 7QW. UK
*Marketing sociale – Università di Bologna. Chair of the “ESMA National Representatives and Volunteers Committee”
Parole chiave: marketing sociale; centrato sul cittadino; comportamento; politica sociale; strategia
RIASSUNTO
Questo articolo illustra alcune delle conoscenze e dei principi chiave sul perché una progettazione com- portamentale sociale efficace deve incorporare principi di marketing. Esplora come i social marketer, i politici e altri stakeholder possono costruire strategie che sono migliorate dai principi e dalla metodo- logia di marketing in tutte le politiche sociali. La tesi chiave del documento è che il marketing sociale può contribuire alla strategia, alla selezione e all’implementazione della politica sociale attraverso un processo di sviluppo e realizzazione delle politiche incentrate sui cittadini. Senza questa comprensione gli interventi sociali rischiano una realizzazione parziale e una crescente tendenza al rifiuto totale da parte dei cittadini.
Key words: Social Marketing; Citizen Centric; Behaviour; Social Policy; Strategy
SUMMARY
This paper sets out are some of the key insights and principles about why effective social behavioural design needs to incorporate marketing principles. The paper explores how social marketers, politicians and other stakeholders can build strategies that are enhanced by marketing principles and methodology into all social policy. The key thesis of the paper is that social marketing can help inform social policy. The key thesis of the paper is that social marketing can help inform social policy strategy, selection and implementation through a process of citizen centric policy development and delivery. Without this understanding social interventions risk continued sub optimal delivery and a growing tendency of total rejection by citizens.
1 Questo articolo è tratto dal corso “Social Marketing Key Concepts and Principles” promosso dall’Associazione Internazionale (iSMA) ed Europea (ESMA) di Social Marketing
Autore per corrispondenza: giuseppe.fattori@unibo.it
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Promuovere Case della Comunità a Parma e Provincia: una proposta e un appello
A cura del Gruppo Progetto Casa della Comunità
OPEN ACCESS
Dalla Casa della Salute alla Casa della Comunità
Il progetto che qui presentiamo si propone di contribuire al dibattito in corso sulla revisione e rilancio del welfare e dei servizi territoriali avanzando una proposta articolata sul tema delle Case della Comunità (CdC) focalizzata primariamente sulla città e provincia di Parma. Le CdC costituiscono, nelle intenzioni degli estensori e aderenti a questo progetto, un’evoluzione delle Case della Salute e delle iniziative di prossimità intraprese negli ultimi dieci anni circa sul nostro territorio, ma un’evoluzione che ne muta significativamente l’approccio e le modalità di funzionamento.
………
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Documento degli operatori della Promozione della Salute della Sanità piemontese
OPEN ACCESS
Sono trascorsi quasi due anni dall’inizio della pandemia di Covid 19 … è tempo di fare bilanci e di riorganizzare il nostro presente, prefigurando il nostro futuro!
Noi promotori della salute piemontesi a un certo punto siamo stati fermati. Ma noi abbiamo sentito che non potevamo fermarci e pur continuando ad andare avanti, come potevamo, sentivamo crescere delle domande e sentivamo il bisogno/desiderio di confrontarci e produrre una riflessione comune, per ripensare a quanto accaduto e a quanto stava accadendo.
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Gli operatori della Promozione della Salute della Sanità piemontese: Giorgio Bellan, Antonella Bena, Mauro Brusa, Marcello Caputo, Alda Cosola, Rossella Cristaudo, Mauro Croce, Antonietta De Clemente, Teresa De Villi, Elena Gelormino, Manuela Gobbo, Laura Marinaro, Giorgia Micene, Marilisa Montinaro, Lucia Portis, Raffaella Scaccioni, Claudio Tortone, Serena Vadrucci
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a cura di Paolo Da Col e Antonino Trimarchi Centro Studi CARD
OPEN ACCESS
Questa “Carta di Siena 2021” rappresenta la sintesi dei contenuti della Tavola Rotonda “Residenzialità e /o domiciliarità come risposta a bisogni complessi e alla non autosufficienza” organizzata nell’ambito del Festival della Salute dalla ASP Città di Siena, in collaborazione con la CARD.
I partecipanti-relatori: Mario Valgimigli e Ulderico Izzo (ASP Siena), Gennaro Volpe e Paolo Da Col (CARD), Massimo De Fino (CARD Basilicata), Simona Dei (AUSL Toscana Sud Est), Alfredo No- targiacomo (CARD Umbria), Luigi Rossi (CARD Toscana), Marco Picciolini (SDS Senese), Lorenzo Baragatti (AUSL Toscana Sud Est), Alessandro Campani (AUSL Toscana Nord Ovest).
Il documento è stato discusso in aula ed approvato all’unanimità dai componenti-relatori della tavola rotonda e dai numerosi partecipanti presenti.
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