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In questo numero
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Apre questo numero l’articolo di Flavio Lirussi ed Erio Ziglio sulla Carta di Ginevra. Il documento, presentato alla conferenza curata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e tenutasi nel dicembre 2021, segna una ulteriore spinta innovativa in ambito di salute pubblica per uno sviluppo equo e sostenibile.
Gli Autori analizzano come la Carta di Ginevra arricchisca la cornice concettuale della promozione della salute e sottolineano come il prerequisito per costruire le società del ben-essere sia costituito da un sistema equo di protezione sociale, un impegno per i diritti civili e un riorientamento delle istituzioni. Si evince l’urgenza di cambiare gli attuali canoni per lo sviluppo economico: dare priorità alla promozione della salute e alla lotta alle iniquità sociali, creare una cultura di cooperazione a tutti i livelli per la pace e lo sviluppo sano e sostenibile è di fondamentale importanza per la salute e la vita stessa sul nostro pianeta.
Le azioni di prevenzione e promozione della salute dovrebbero superare la dimensione individuale, coinvolgere la comunità e il territorio, chiamare in causa tutte le politiche e prestare particolare attenzione alle fasce di popolazione più fragili e vulnerabili, anche attraverso strumenti che facilitino l’individuazione delle azioni già sperimentate e valutate in contesti simili. Su questa premessa il contributo di Renata Leardi et al descrive il catalogo CARE – Catalogo di Azioni ben descritte Rivolte all’Equità – un repertorio open access disponibile sul web che attualmente riporta 97 interventi selezionati da fonti nazionali ed internazionali riconducibili a due tipologie: Portali e Progetti. Sono esplicitati i criteri di selezione e, ad ogni pratica, descritta in una scheda sintetica, è associato un punteggio che valuta la completezza della descrizione rispetto a quattro dimensioni: equità, trasferibilità, valutazione e documentazione.
Al tema del marketing sociale è dedicato il lavoro di Philip Kotler e Giuseppe Fattori. Lo scopo del marketing sociale è quello di modificare o cambiare i bisogni dei consumatori se dannosi per la persona, per gli altri o per la società. Con l’aumento delle preoccupazioni per la sostenibilità, il marketing sociale assume anche un ulteriore obiettivo: quello di esortare le persone nei paesi avanzati a ridurre i loro consumi sulla base del principio “meno è meglio”. Sono urgenti campagne per scoraggiare il consumo di acqua, di carne bovina, di imballaggi pesanti con plastica, così come progetti che favoriscano la decrescita.
Le restrizioni sociali imposte dalla pandemia COVID 19 hanno rappresentato una seria preoccupazione per i giovani, in particolare per gli adolescenti. In Umbria, il Piano Regionale di Prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico ha portato alla realizzazione di reti a livello locale per ascoltare le esigenze sociali dei cittadini e orientare la creazione di nuove opportunità di salute. L’articolo di Elisa Marceddu et al riporta due iniziative di partecipazione finalizzate a raccogliere informazioni e indicazioni sulle esigenze di un gruppo di adolescenti in Umbria per individuare politiche operative da condividere con le amministrazioni regionali e locali. Nel corso di due eventi 128 soggetti hanno partecipato ad un World Cafè: le produzioni scritte sono state lette e analizzate attraverso un metodo induttivo, i dati testuali trattati con il software NVivo, e l’analisi dei contenuti è stata effettuata mediante una lunga tabella di analisi. La ricerca sottolinea l’importanza di ascoltare i giovani e di sostenere le loro esigenze al fine di creare nuove opportunità di salute. Emerge il bisogno di buone relazioni, e la necessità di spazi fisici confortevoli, dove i ragazzi possano prendersi il loro tempo e la loro crescita possa svilupparsi.
Il progetto “La bocca centro di relazioni ed espressione di sé” è descritto nell’articolo di Valeria Massei et al. Presentato in modalità online ai referenti dell’educazione alla salute degli istituti comprensivi delle province di Massa Carrara e Lucca, si è svolto in due fasi: una di attuazione del percorso educativo ed una di monitoraggio dei risultati ottenuti. Obiettivo del percorso: restituire contatto e consapevolezza dell’organo bocca e dell’importanza di prendersene cura, organo “mutilato” nel periodo pandemico dall’uso della mascherina. Sono stati realizzati laboratori ed esperienze, che veicolavano l’apprendimento d’informazioni scientifiche e pratiche di salute attraverso l’allenamento delle life skill, per agevolare negli studenti l’acquisizione di competenze che favorissero scelte consapevoli di salute. Hanno partecipato al corso 19 insegnanti con ricaduta su circa 540 alunni. Dal questionario di gradimento è emersa una risposta positiva in relazione al corso. La scheda di monitoraggio ha evidenziato alcune criticità in relazione alla messa in pratica delle attività proposte (tempi e spazi scolastici insufficienti), a fronte di un grande coinvolgimento degli studenti.
Al tema della transizione delle cure dall’età pediatrica all’adulta, momento chiave per la salute dei giovani e delicato da un punto di vista organizzativo, è dedicato lo studio riportato da Elisa Camussi et al che valuta l‘efficacia di un modello realizzato nell’Azienda Ospedaliera di Torino. Lo studio conferma che la transizione è un processo complesso, che non riguarda solamente il paziente ma coinvolge l’intero nucleo familiare, e come tale richiede flessibilità nella sua gestione. L’individuazione precoce delle complessità tramite scheda di transizione, con l’attivazione di percorsi dedicati e di uno stretto monitoraggio clinico, garantisce una buona riuscita della transizione anche per i pazienti più critici.
Il Pronto Soccorso è l’epicentro di una crisi sistemica che si è aggravata negli ultimi anni per alcune concause che coinvolgono tutto il SSN, in particolare il dislivello tra domanda ed offerta che interessa tutta la filiera sanitaria. A causa della sua delicata posizione di interfaccia tra sistema e ambiente, è la struttura che più ne risente essendo in relazione, da un lato, con la rete sociosanitaria territoriale e, dall’altro, con la struttura nosocomiale attraverso alcuni circuiti a feedback che amplificano le perturbazioni convergenti sulla struttura di confine. L’articolo di Giuseppe Belleri propone un’analisi sistemica delle inter-retroazioni tra medicina territoriale e Pronto Soccorso che si manifestano con la combinazione tra boarding ed accesso inappropriato dei cosiddetti “codici minori”.
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Medicina Narrativa in Italia: una revisione della letteratura internazionale
Narrative Medicine in Italy: a review of the international literature
Ilaria Palla, Stefania Polvani, Giuseppe Turchetti
DOI: 10.48291/SISA.67.2.1
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.67.2.1 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 155-158
Medicina Narrativa in Italia: una revisione della letteratura internazionale
Narrative Medicine in Italy: a review of the international literature
Ilaria Palla1, Stefania Polvani 2, Giuseppe Turchetti1
1Istituto di Management, Scuola Superiore Sant’Anna Pisa
2 Sociologa, Formazione Azienda USL Toscana Sud Est, Presidente SIMeN – Società Italiana di Medicina Narrativa
In sanità, il ruolo e il coinvolgimento del paziente è cambiato così com’è cambiata la sua relazione con il clinico. Il paziente non è più passivo ma è parte del processo di cura. Negli ultimi anni, molti concetti e significati hanno ruotato intorno al paziente; si è parlato di patient’s engagement, patient’s empowerement, expert patient e non solo.Il patient’s engagement è correlato alla qualità della cura ed è considerato un obiettivo dichiarato per le organizzazioni sanitarie. La qualità della cura come «rispettosa e rispondente alle preferenze, ai bisogni e ai valori individuali» è incentrata sulla centralità della persona. Da una recente revisione sistematica che si propone di analizzare le strategie, che consentono un coinvolgimento ottimale del paziente nella progettazione, erogazione e valutazione dei servizi sanitari e l’esperienza del paziente nell’essere coinvolto, emerge che la leadership e la tempistica del coinvolgimento rappresentano fattori significativi. Il livello di coinvolgimento dei pazienti influenza i risultati della riprogettazione dei servizi sanitari, che vanno dallo sviluppo di strumenti educativi al miglioramento dei processi di cura. [Bombard Y, Baker GR, Orlando E, Fancott C, Bhatia P et al., Engaging patients to improve quality of care: a systematic review, Implementation Science, 2018; 13:98]
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Giving priority to health promotion to create well-being societies: from Ottawa to Geneva
Flavio Lirussi, Erio Ziglio
DOI: 10.48291/SISA.67.2.2
DOI: 10.48291/SISA.67.2.2 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 159 -167
Da Ottawa a Ginevra: dare priorità alla promozione della salute per creare società del ben-essere
Giving priority to health promotion to create well-being societies: from Ottawa to Geneva
Flavio Lirussi1, Erio Ziglio 2
1 Già Scientist e Senior Adviser per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è Docente nel Master in Comunicazione delle Scienze dell’Università di Padova
2 Già direttore dell’Ufficio Europeo per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo dell’OMS, è professore onorario alla Health University of Applied Science, FhG, Austria e visiting professor alla Glasgow Caledonian University, Regno Unito; Membro della Wellbeing Economy Alliance
RIASSUNTO
Nel 1986 la Carta di Ottawa per la promozione della salute indicava come si potesse proteggere e migliorare la salute delle persone e delle comunità. La promozione della salute veniva definita come “il processo che rende i cittadini capaci di avere un maggior controllo sulla propria salute al fine di proteggerla e migliorarla”. Trentacinque anni dopo, la 10a Conferenza Globale sulla Promozione della Salute (Conferenza di Ginevra), organizzata dall’OMS e tenutasi online il 13-15 dicembre 2021, ha approvato un documento che segna una ulteriore spinta innovativa in ambito di salute pubblica: la Carta di Ginevra per il Ben-essere. Il suo contenuto aiuta a riposizionare e rafforzare le strategie e programmi di promozione della salute come elemento centrale per uno sviluppo equo e sostenibile.
In questo articolo gli autori analizzano come la Carta di Ginevra arricchisca la cornice concettuale inerente alla promozione della salute. Sottolineano l’urgenza per la creazione delle società del ben-essere dando così una chiara direzione strategica per la promozione della salute. Nel commentare la Carta di Ginevra, gli autori sottolineano che il prerequisito per costruire le società del ben-essere si deve basare su un sistema equo di protezione sociale, sull’impegno per i diritti civili e sul riorientamento delle nostre istituzioni. Dal punto di vista strategico affermano l’urgenza di cambiare i criteri esistenti per lo sviluppo economico. Enfatizzano la necessità di cambiamenti decisionali che portino ad una economia del ben-essere, intesa come un modello economico che beneficia le persone ed il pianeta innalzando i livelli di equità e sostenibilità. Concludono quindi affermando che in questo contesto dare priorità alla promozione della salute e alla lotta alle iniquità sociali, creare una cultura di cooperazione a tutti i livelli per la pace e lo sviluppo sano e sostenibile è di fondamentale importanza per la salute e la vita stessa sul nostro pianeta.
Key words: Geneva Charter, Well-being economy, inequities, environment, One Health, health promotion
SUMMARY
In 1986, the Ottawa Charter for Health Promotion outlined how the health of individuals and communities could be protected and improved. Health promotion was defined as “the process of enabling people to increase control over, and to improve, their health”. Thirty-five years later, the 10th Global Conference on Health Promotion (Geneva Conference), organized by WHO and held online on 13-15 December 2021, approved a document that marks a further innovative push in the field of public health: the Charter of Geneva for well-being. Its content helps to reposition and strengthen health promotion strategies and programs. Health promotion is maintained as central to equitable and sustainable development.
In this article, the authors analyse how the Geneva Charter enriches the conceptual framework related to health promotion. They underline the urgency for the creation of well-being societies, thus giving a clear strategic direction for health promotion. Commenting on the Geneva Charter, the authors underline that the prerequisite for building well-being societies must be based on an equitable system of social protection, a commitment to civil rights and the reorientation and strengthening of our institutions. From a strategic point of view, they affirm the urgency of changing the existing criteria for economic development. In order to pursue well-being societies, they emphasise the need for changes in decision-making. They advocate a well- being economy, based on an economic model that benefits people and the planet by raising levels of equity and sustainability. They therefore conclude by pointing out the importance to prioritise the promotion of health and the fight against social inequities. Hence the authors emphasise the urgency to foster a culture of cooperation at all levels for peace and healthy and sustainable development as being of fundamental importance for health and life itself on our planet.
Autore per corrispondenza: ziglioe@gmail.com
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CARE: a repository of equity oriented actions
Renata Leardi, Luisella Gilardi, Paola Capra, Alessandra Casano, Umberto Falcone
DOI: 10.48291/SISA.67.2.3
DOI: 10.48291/SISA.67.2.3 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 168-178
CARE: una banca dati di azioni orientate all’equità
CARE: a repository of equity oriented actions
Renata Leardi1, Luisella Gilardi1, Paola Capra1, Alessandra Casano2, Umberto Falcone1
1 Dors, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 Regione Piemonte
2 Sepi, Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, ASL TO3 Regione Piemonte
Parole chiave: equità, banca dati, interventi, sanità pubblica, politiche
RIASSUNTO
Introduzione: le azioni di prevenzione e promozione della salute dovrebbero superare la dimensione individuale, coinvolgere la comunità e il territorio e chiamare in causa tutte le politiche. Soprattutto dovrebbero prestare particolare attenzione alle fasce di popolazione più fragili e vulnerabili. Il Piano Nazionale di Prevenzione 2020-25 e i relativi Piani Regionali investono fortemente sull’equità promuovendo interventi e azioni in questo senso. È dunque necessario avere a disposizione strumenti per facilitare l’individuazione delle azioni già sperimentate e valutate in contesti simili.
Obiettivi: descrivere il catalogo CARE – Catalogo di Azioni ben descritte Rivolte all’Equità, anche con esempi di azioni puntuali su piccole realtà territoriali e su realtà politiche più ampie applicate a contesti comunali o regionali, con esplicita attenzione all’equità, realizzate in Italia, in Europa e in altri Paesi con caratteristiche simili al nostro.
Metodi: le azioni presenti in CARE provengono da una lista di fonti: JAHEE (Joint Action – Health Equity Europe) e altri repertori di pratiche accreditati a livello nazionale e internazionale. I criteri di selezione sono due: focus sull’equità e disponibilità di documentazione di supporto utile ad implementare la pratica nel proprio ambito territoriale. Ad ogni pratica, descritta in una scheda sintetica, è associato un punteggio che valuta la completezza della descrizione rispetto a quattro dimensioni: equità, trasferibilità, valutazione e documentazione. Il punteggio complessivo è convertito in un’immagine (da una a tre faccine) e in un giudizio finale (descrizione sufficiente, buona, ottima). La piattaforma sviluppata in linguaggio PHP si interfaccia a un database MySQL.
Risultati: CARE è liberamente consultabile all’indirizzo https://www.dors.it/tooldis/CARE/index.php. Attualmente contiene 97 schede sintetiche di interventi orientati all’equità, ma è in aggiornamento. L’utente può selezionare i contenuti di CARE mediante due modalità di ricerca: libera e guidata. Quest’ultima offre la possibilità di selezionare gli interventi per area tematica, target, e completezza della descrizione.
Conclusioni: il catalogo CARE è uno dei pochi strumenti in lingua italiana accessibile in modalità open access, dotato di un’interfaccia di semplice consultazione, si rivolge a operatori della sanità pubblica, stakeholder, decisori politici, associazioni del terzo settore e comprende interventi che affrontano il tema della riduzione delle disuguaglianze.
SUMMARY
Introduction: health prevention and promotion actions should go beyond the individual dimension, engage the community and the territory, and involve all policies. Above all, there should pay special attention to the most fragile and vulnerable segments of the population. The National Prevention Plan 2020-25 and the related Regional Plans invest strongly in equity by promoting fair interventions and actions. It is therefore necessary to have the availability of tools to simplify the identification of interventions that have already been tested and evaluated in similar contexts.
Objectives: to describe the CARE – Catalogo di Azioni ben descritte Rivolte all’Equità, a catalog, with examples of punctual actions on small territorial realities and broader policies, applied to municipal or regional contexts, with explicit focus on equity, implemented in Italy, Europe and other similar countries.
Methods: the interventions in CARE come from several sources: JAHEE (Joint Action – Health Equity Europe) and other nationally and internationally accredited practice repositories. Two are the criteria of selection: focus on equity and availability of supporting documentation, useful for the implementation of the practice in your own local area. Each practice, described in a summary sheet, is associated with a score that assess the completeness of the description in relation to four dimensions: equity, transferability, evaluation process, and documentation. The overall score is converted in image (one to three smiles) and in a final judgment (sufficient, good, excellent description). The platform developed in PHP language interfaces to a MySQL database.
Results: CARE is freely available at https://www.dors.it/tooldis/CARE/index.php. It actually contains summary sheets related to 97 interventions, but is being updated. The user can select the contents of CARE through two search modalities, free and guided. The latter offers the possibility to select interventions by subject area, target audience, and completeness of description.
Conclusion: the CARE catalog is one of the few Italian-language tools accessible open access, with a user- friendly interface addressed to public health practitioners, stakeholders, policy makers, and third sector associations and includes interventions that address the issue of reducing inequalities.
Autore per corrispondenza: luisella.gilardi@dors.it
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La battaglia tra il marketing commerciale e il marketing sociale
Philip Kotler, Giuseppe Fattori
DOI: 10.48291/SISA.67.2.4
DOI: 10.48291/SISA.67.2.4 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 179-190
The Battle between Commercial Marketing and Social Marketing
La battaglia tra il marketing commerciale e il marketing sociale
Philip Kotler, Giuseppe Fattori
Philip Kotler, Professor Emeritus of Marketing at the Kellogg School of Management at Northwestern University
Giuseppe Fattori, Marketing Sociale Università di Bologna
Key words: Social marketing, demarketing, curtailing consumption, degrowth, less is more
SUMMARY
The purpose of commercial marketing is to sell products that satisfy customers’ needs at a profit, without judging the rightfulness of those needs. Social marketing’s purpose is to modify or change consumer needs when they are harmful to the person, other persons, or society. Social marketing therefore acts as a corrective to harmful commercial marketing practices. With the rise of sustainability concerns, social marketing takes on the additional objective of urging persons in advanced nations to reduce their consumption on the grounds of ”less is more”. Social marketers will mount more campaigns to discourage water consumption, beef consumption, heavy packaging with plastics, and so on. To preserve the planet, an emerging goal of social marketing is Degrowth.
Parole chiave: Marketing sociale, demarketing, riduzione dei consumi, decrescita, meno è meglio
RIASSUNTO
Lo scopo del marketing commerciale è quello di vendere prodotti che soddisfino i bisogni dei clienti con profitto, senza giudicare la correttezza di tali bisogni. Lo scopo del marketing sociale è quello di modificare o cambiare i bisogni dei consumatori quando questi sono dannosi per la persona, per gli altri o per la società. Il marketing sociale agisce quindi come correttivo alle pratiche di marketing commerciale dannose. Con l’aumento delle preoccupazioni per la sostenibilità, il marketing sociale assume l’ulteriore obiettivo di esortare le persone nei paesi avanzati a ridurre i loro consumi sulla base del principio “meno è meglio”. Il marketing sociale organizzerà più campagne per scoraggiare il consumo di acqua, di carne bovina, di imballaggi pesanti con plastica e così via. Per preservare il pianeta, un obiettivo emergente del marketing sociale è la decrescita.
Autore per corrispondenza: giuseppe.fattori@unibo.it
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Reconstructing after pandemic. Listening to needs of a group of umbrian teenagers and participatory planning of extracurricular spaces
Elisa Marceddu, Giada Fioretti, Nicola Salvadori, Marco Cristofori
DOI: 10.48291/SISA.67.2.5
DOI: 10.48291/SISA.67.2.5 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 191-212
Ricostruire dopo la pandemia. Ascolto dei bisogni di un gruppo di adolescenti umbri e progettazione partecipata di spazi extrascolastici
Reconstructing after pandemic. Listening to needs of a group of umbrian teenagers and participatory planning of extracurricular spaces
Elisa Marceddu 1, Giada Fioretti 2, Nicola Salvadori 3, Marco Cristofori 4
1 Psicologa della salute, psicoterapeuta, SSD Sorveglianza e promozione della salute AUSL Umbria 2, Centro Regionale per la Salute Globale (CERSAG)
2 Psicologa della salute, psicoterapeuta, SSD Sorveglianza e promozione della salute AUSL Umbria 2, Centro Regionale per la Salute Globale (CERSAG)
3 Psicologo, SSD Sorveglianza e promozione della salute AUSL Umbria 2, Centro Regionale per la Salute Globale (CERSAG)
4 Epidemiologo, Direttore della SSD Sorveglianza e promozione della salute AUSL Umbria 2, Direttore del Centro Regionale per la Salute Globale (CERSAG)
Keywords: pandemic; peer education; participatory planning; health promotion; World Cafè
Introduzione: la crescente letteratura si concentra sulle sequele psicosociali della pandemia in diversi tipi di popolazione, compresa l’adolescenza. Le restrizioni sociali imposte dalla pandemia hanno rappresentato una seria preoccupazione per i giovani, in particolare per gli adolescenti, che hanno sperimentato una grande limitazione di opportunità sociali ed esistenziali. In Umbria, il Piano Regionale di Prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico e la successiva pianificazione delle attività correlate hanno portato alla realizzazione di reti a livello locale per ascoltare le esigenze sociali dei cittadini e orientare la creazione di nuove opportunità di salute.
Obiettivi: raccogliere informazioni e indicazioni sulle esigenze di un gruppo di adolescenti in Umbria; individuare politiche operative da condividere con le amministrazioni regionali e locali e da attuare per la promozione della salute nel progetto YAU (Young Angles Umbria).
Materiali e metodi: un gruppo di partecipanti si è riunito durante due eventi. Complessivamente 128 partecipanti hanno partecipato ad un World Cafè, una metodologia di brainstorming in cui ogni soggetto condivide con il gruppo idee e proposte su un argomento centrale.
Risultati: le produzioni scritte sulle tovaglie sono state lette e analizzate attraverso un metodo induttivo. I dati testuali sono stati trattati con il software NVivo, e l’analisi dei contenuti è stata effettuata mediante una lunga tabella di analisi.
Discussione e conclusioni: la presente ricerca sottolinea l’importanza di ascoltare i giovani e di sostenere le loro esigenze al fine di creare nuove opportunità di salute. Un’affermazione che emerge chiaramente dai partecipanti è il bisogno di buone relazioni, come realizzato attraverso l’ascolto, il sostegno, la comprensione. Un altro tema che gli adolescenti segnalano è la necessità di spazi fisici, confortevoli, dedicati a loro, dove possano prendersi il loro tempo e la loro crescita possa svilupparsi. Infine, il quadro che emerge è una comunità solidale e sana in cui gli attori
SUMMARY
Introduction: growing literature is focusing on psychosocial sequelae of pandemic in different types of population, including adolescence. Social restrictions imposed by pandemic represented a serious concern for young people, especially for teenagers, who experienced a great limitation of social and existential opportunities. In Umbria, the Regional Plan for prevention, cure and rehabilitation of pathological gambling and the subsequent planning of related activities led to the implementation of networks at local level for listening to social needs of citizens and orienting the creation of new opportunities of health.
Objectives: to collect information and indications about the needs of a group of teenagers in Umbria; to identify operational policies to share with regional and local administration and to be implemented for health promotion in the YAU (Young Angles Umbria) project.
Materials and methods: a panel of participants met together during two events. Overall 128 participants participated to a World Cafè, a methodology of brainstorming in which each subject shares with the group ideas and proposals about a core argument.
Results: Written productions on the towels have been read and analyzed through an inductive method. Textual data have been processed with the software NVivo, and content analysis has been carried out by means of long table analysis.
Discussion and conclusions: the present research highlights the importance to listen to young people and to support their needs in order to create novel opportunities of health. A claim that clearly raises from the participants is the need of good relationships, as realized through listening, support, understanding. An other topic that teenagers report is the need of physical, comfortable spaces, dedicated to them, where they can take their time and their growth can develop. Lastly, the picture that raises is a supportive, healthy community in which the social agents can play an educative role, contributing to build up a sense of belonging, active and participated citizenship, and creating opportunities of health.
Autore per corrispondenza: marco.cristofori@uslumbria2.it
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Experimental Project: the mouth is the center of relationships and self-expression. Life skills educations and oral health at school
Valeria Massei, Paolo Rolla, Sonia Manuguerra, Gioia Farioli, Elisabetta Battistoni, Gabriella Lucchesi, Prisca Tommasini, Dania Paganini
DOI: 10.48291/SISA.67.2.6
DOI: 10.48291/SISA.67.2.6 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 213-225
Progetto Sperimentale: la bocca centro di relazioni ed espressione di sé. Life skills educations e salute orale a scuola
Experimental Project: the mouth is the center of relationships and self-ex- pression. Life skills educations and oral health at school
Valeria Massei*, Paolo Rolla **, Sonia Manuguerra***, Gioia Farioli***, Elisabetta Battistoni***, Gabriella Lucchesi***, Prisca Tommasini****, Dania Paganini*****
* Responsabile U.O.S. Educazione e Promozione della Salute area nord (Massa, Versilia, Lucca), Azienda USL Toscana Nord Ovest |
** Responsabile U.O.S.D. Odontoiatria Aziendale, Azienda USL Toscana Nord Ovest |
*** U.O.S. Educazione e Promozione della Salute area nord, Azienda USL Toscana Nord Ovest |
**** U.O.S.D. Odontoiatria Aziendale, Azienda USL Toscana Nord Ovest |
***** Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia Università di Pisa |
Parole chiave: Promozione della Salute; life skills; didattica esperienziale; cura della bocca; insegnanti
RIASSUNTO
Obiettivi: il progetto “La bocca centro di relazioni ed espressione di sé” è stato pensato dall’U.O.S. Educazione e Promozione della Salute Area Nord dell’Azienda USL Toscana nord ovest e dall’U.O.S.D. Odontoiatria USL Toscana nord ovest, per restituire contatto e consapevolezza dell’organo bocca e dell’importanza di prendersene cura, organo “mutilato” nel periodo pandemico dall’uso imprescindibile della mascherina. Questo obiettivo è stato perseguito attraverso laboratori ed esperienze, che veicolano l’apprendimento d’informazioni scientifiche e pratiche di salute attraverso l’allenamento delle Life Skill, per agevolare negli studenti degli Istituti Comprensivi l’acquisizione di competenze che favoriscano scelte consapevoli di salute.
Metodi: è stato attivato un percorso sperimentale, fortemente interattivo, di formazione a “cascata”, da formatori ad insegnanti e da insegnanti a studenti. Il progetto, presentato in modalità online nel mese di ottobre 2021 ai referenti alla salute degli istituti comprensivi delle province di Massa Carrara e Lucca, si è svolto in due fasi: una di attuazione del percorso educativo ed una di monitoraggio dei risultati ottenuti. Con ogni gruppo di lavoro sono stati svolti 3 incontri on-line da 2 ore (FaD sincrona) nei mesi di novembre 2021, febbraio 2021 e marzo 2022, per un totale di 6 ore complessive per ciascun gruppo. In relazione al monitoraggio, sono stati somministrati: un questionario sulle conoscenze teoriche prima e dopo il corso, una scheda di monitoraggio e un questionario di gradimento.
Risultati: hanno partecipato al corso 19 insegnanti con ricaduta su circa 540 alunni. La media complessiva delle risposte corrette prima del corso è stata del 33%, contro il 61% del post-corso. Dal questionario di gradimento è emersa una risposta positiva in relazione al corso. La scheda di monitoraggio ha evidenziato alcune criticità in relazione alla messa in pratica delle attività proposte (tempi e spazi scolastici insufficienti), a fronte di un grande coinvolgimento degli studenti.
Conclusioni: riteniamo di aver sperimentato con questo progetto, trasversale alle diverse materie d’insegnamento, che è possibile allenare le life skill affrontando argomenti curricolari e auspichiamo per il futuro che il mondo della scuola diventi sempre più recettivo e permeato dalle tematiche e dalle attività relative al benessere.
SUMMARY
Objectives: the project “The mouth, center of relationships and self-expression” was conceived by the U.O.S. Education and Health Promotion North Area of the North West Tuscany USL and by the U.O.S.D. North West Tuscany USL Dentistry to restore contact and awareness of the mouth organ and the importance of taking care of it, since the mouth has been “mutilated” in the pandemic period by the use of the mask. This objective was pursued through workshops and experiences, which convey the learning of scientific information and health practices through the training of Life Skills, to facilitate the acquisition of skills in students of comprehensive schools that favor informed health choices.
Methods: a highly interactive experimental “cascade” training path was activated, from trainers to teachers and from teachers to students. The project, presented online in October 2021 to the health representatives of the comprehensive institutes of the provinces of Massa Carrara and Lucca, took place in two phases: one for implementing the path and educational one for monitoring the results obtained. Three 2-hour online meetings (synchronous FaD) were held with each working group in November 2021, February 2021 and March 2022, for a total of 6 hours for each group. In relation to monitoring, the following were administered: a questionnaire on theoretical knowledge before and after the course, a monitoring form and a satisfaction questionnaire.
Results: 19 teachers took part in the course with repercussions on about 540 students. The overall average of correct answers before the course was 33%, versus 61% after the course. A positive response emerged from the satisfaction questionnaire in relation to the course. The monitoring form highlighted some critical issues in relation to the implementation of the proposed activities (insufficient school time and space), in the face of a great involvement of the students.
Conclusions: we believe we have experienced with this project, transversal to the various teaching subjects, that it is possible to train life skills by addressing curricular topics and we hope for the future that the school world will become increasingly receptive and permeated by the related topics and activities to well-being.
Autore per corrispondenza: valeria.massei@uslnordovest.toscana.it
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Transition from paediatric to adult care in Turin (Italy): patient characteristics, outcomes and personal experiences
Elisa Camussi, Daniela Corsi, Elena Olivero, Michele Corezzi, Ida Marina Raciti, Antonio Scarmozzino
DOI: 10.48291/SISA.67.2.7
DOI: 10.48291/SISA.67.2.7 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 226- 245
La transizione dall’assistenza pediatrica a quella per adulti a Torino: caratteristiche dei pazienti, risultati ed esperienze personali
Transition from paediatric to adult care in Turin (Italy): patient characteristics, outcomes and personal experiences
Elisa Camussi 1, Daniela Corsi 2, Elena Olivero 3, Michele Corezzi 4, Ida Marina Raciti 4, Antonio Scarmozzino 3
1 SSD Epidemiologia e screening – CRPT. AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
2 SSD Integrazione Ospedale-Territorio. AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
3 SC Direzione Sanitaria Presidio Molinette. AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
4 SC Qualità, Risk Management e Accreditamento. AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
Parole chiave: transizione delle cure, malattie pediatriche, malattie croniche, adolescenza
RIASSUNTO
Obiettivi: il passaggio dall’assistenza pediatrica a quella per adulti per i pazienti cronici rappresenta un momento critico. Questo studio valuta l’efficacia del modello di transizione dell’AOU Città della Scienza e della Salute di Torino.
Metodi: é stata compilata una scheda di transizione per i pazienti transitati dal 2017 al 2019. Sono stati considerati come outcome: il drop-out entro le prime due visite nel setting adulto e il numero di visite pre/post-transizione. A un campione di pazienti è stato proposto il Patient Assessment of Chronic Illness Care (PACIC).
Risultati: sono stati inclusi 149 pazienti. Il drop-out ha raggiunto il 20% alle prime due visite. Nel 37,6% dei casi si è rilevato un aumento del numero di visite post-transizione. Le complessità rilevate tramite scheda di transizione erano associate a un follow-up più frequente post-transizione ma non a un aumento del drop-out. Sono state riscontrate differenze tra i due setting rispetto al coordinamento dell’assistenza (p=0,039) e nella definizione degli obiettivi (p=0,09), con un punteggio PACIC più alto nel setting pediatrico.
Conclusioni: l’individuazione precoce delle complessità tramite scheda di transizione, con l’attivazione di percorsi dedicati e di uno stretto monitoraggio clinico, garantisce una buona riuscita della transizione anche per i pazienti più critici.
Keywords: transitional care, paediatric diseases, chronic diseases, adolescence
SUMMARY
Objectives: transition from paediatric to adult care for chronic patients represents a criticality. This study evaluates the effectiveness of the transition model of the City of Science and Health of Turin.
Methods: a transitional evaluation form was completed. Transitional outcomes were considered: drop- out within first two adult visits and pre-/post-transition visit rate. Additionally, Patient Assessment of Chronic Illness Care (PACIC) was proposed to a sample of patients.
Results: 149 patients were included. Drop-out reached 20% at first two adult visits. A post-transition increase in follow-ups was common (37.6%). Complexity score was associated to a more intensive post- transition follow-up, but not to increased drop-out. Eighteen patients completed the PACIC assessment. Differences between settings were retrieved for care coordination (p=0.039) and goal setting (p=0.09), both with a higher scoring in paediatric care.
Conclusions: the early identification of complexities through the transition form, with the activation of dedicated pathways and close clinical follow-up, ensures a successful transition even for the most critical patients.
Autore per corrispondenza: eolivero@cittadellasalute.to.it
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Emergency room and local healthcare: managing overcrowding and inappropriate access with a systemic perspective
Giuseppe Belleri
DOI: 10.48291/SISA.67.2.8
DOI: 10.48291/SISA.67.2.8 Sistema Salute, 67, 2, 2023: pp. 246-263
Pronto soccorso e medicina territoriale: la gestione del sovraffollamento e degli accessi inappropriati in una prospettiva sistemica
Emergency room and local healthcare: managing overcrowding and inappropriate access with a systemic perspective
Giuseppe Belleri
Medico di medicina generale
Parole chiave: Pronto soccorso, sovraffollamento, codici minori, approccio sistemico, rete territoriale
RIASSUNTO
Il Pronto Soccorso è l’epicentro di una crisi sistemica che si è aggravata negli ultimi anni per alcune concause che coinvolgono tutto il SSN, in particolare il dislivello tra domanda ed offerta che interessa tutta la filiera sanitaria. A causa della sua delicata posizione di interfaccia tra sistema e ambiente il PS è la struttura che più ne risente essendo in relazione, da un lato, con la rete sociosanitaria territoriale e, dall’altro, la struttura nosocomiale attraverso alcuni circuiti a feedback che amplificano le perturbazioni convergenti sulla struttura di confine. L’articolo propone un’analisi sistemica delle inter-retroazioni tra medicina territoriale e PS che si manifestano con la combinazione tra boarding ed accesso inappropriato dei cosiddetti “codici minori”.
Kay word: Emergency Room, overcrowding, minor codes, systemic approach, territorial network
SUMMARY
The Emergency Room is the epicenter of a systemic crisis, which has worsened in recent years due to several contributing causes involving the entire national healthcare system, such as a stark mismatch between supply and demand affecting the entire healthcare chain. Due to its delicate position at the interface between system and environment, the ER is the structure that suffers the most, as it connects the local health- and social network with the nosocomial structure through feedback circuits that amplify perturbations converging on the boundary structure. The article proposes a systemic analysis of the feedback-loops between local healthcare and ER, including the combination of boarding and inappropriate access of the so-called “minor codes”.
Autore per corrispondenza: bllgpp@gmail.com
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Mauro Volpi
OPEN ACCESS
Un’autonomia contro la Costituzione
Mauro Volpi
Professore di Diritto Costituzionale, Università degli Studi di Perugia
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