Archivio Categoria: Eventi

Perugia: Distretto, Comunità, Cure Primarie

PROGRAMMA

 

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Assistenza territoriale e cure primarie in Italia. Il tempo dei distretti

Paolo Da Col, Responsabile Centro Studi CARD Italia

 

Cure Primarie e Prevenzione: missione impossibile?

Paolo Lauriola, Coordinatore Rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente (RIMSA, ISDE/FNOMCeO)

 

Verso un nuovo sistema delle cure primarie in Umbria

Alfredo Notargiacomo, Direttore Distretto del Perugino, Presidente CARD Umbria

 

MMG e cure primarie

Stefania Brogioni e Claudia Bernardini, MMG e coordinatrici di AFT

 

Infermiere di Famiglia e Comunità: da un’assistenza reattiva ad una proattiva

Marina Pettirossi, Responsabile infermieristico, Distretto del Perugino, USL Umbria1

 

Chronic care model: il ruolo del medico di sanità pubblica

Marta Caminiti, Medica in formazione specialistica in Igiene e Medicina preventiva

 

La rivoluzione digitale

Fortunato Bianconi – ICT PuntoZero s.c.a.r.l.

 

 

 

 

Umbria Libri 2020
Presentazione del Dossier de La Salute Umana
I teatri di Igea: una pratica trasformativa per promuovere il benessere delle persone e delle comunità

 

Il tema scelto per questa edizione 2020 di Umbria libri che, dati i tempi, si terrà con pubblico limitato e in modalità mista tra presenza e streaming, a San Pietro a Perugia dal 9 all’11 ottobre e a Terni alla bct dal 23 al 25 ottobre, è “Prossimo Contatto”. Un concetto, e un auspicio, che rimanda a una fase nuova, regole di convivenza diverse, ma anche nuove vie per la trasmissione di conoscenza. Allude, il titolo, anche a un prossimo umano, alle persone con cui condividiamo i nostri spazi e il cui contatto andrà ripensato e raccontato secondo altri paradigmi.

Presentiamo il Dossier de La Salute Umana I teatri di Igea: una pratica trasformativa per promuovere il benessere delle persone e delle comunità a cura di Claudio Tortone e Alessandra Rossi Ghiglione

Domenica 11 ottobre ore 15,30 Complesso Monumentale di San Pietro, Aula Magna

Intervengono in presenza: Filippo Bauleo, editore della Rivista, Giancarlo Pocetta, Centro Sperimentale per la promozione della salute e l’educazione sanitaria (CeSPES) Università di Perugia Intervengono in collegamento: Claudio Tortone – DORS Torino Alessandra Rossi Ghiglione, Direttrice del Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino

Quale sia e quanto sia centrale nel benessere psicosociale e fisico delle persone e delle comunità la vita di relazione e la vita culturale attraverso la partecipazione attiva e sociale dal vivo, ce lo ha dimostrato con evidenza quotidiana il Covid19. Animale sociale e simbolico, l’essere umano ha bisogno di fruire, esprimersi e creare significati attraverso azioni che coinvolgano altri esseri umani e che interagiscano con lo spazio/ambiente in cui abita. Osservando in Italia la reazione spontanea delle persone alla mutata condizione, è possibile notare la crescita di performatività sociale e relazionale con l’invenzione di modi per tenere il contatto dal vivo – e non solo online – e di pratiche ‘casalinghe’ di attività culturali e creative che ingaggiano insieme l’intera famiglia e il vicinato. Per tutti poi, indipendentemente dal credo e proprio per la dolorosa impossibilità di praticarlo, viene in evidenza il fondamentale ruolo che la dimensione rituale e culturale ha nell’elaborazione della sofferenza per la perdita dei propri cari e nella produzione di significati culturali collettivi, che a partire dalla morte, generino valori e visioni condivise di futuri possibili. Così si dice sia nato il teatro nell’antica Grecia, dalla celebrazione dell’eroe morto e dalla necessità di una catarsi e rifondazione collettiva di fronte alle grandi ferite della comunità. È la cultura come fattore di inclusione e coesione sociale che ha fondato il benessere e la salute civile della comunità umana fina dalle sue origini.