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Indice
Dedichiamo questo primo numero di “Sistema Salute. La Rivista italiana di educazione sanitaria e promozione della salute” agli Atti del Convegno La Sanità Pubblica in Umbria a 150 anni dell’Unità, tenutosi alla Sala dei Notari di Perugia il 16 dicembre 2011, inserito all’interno delle Celebrazioni per i Centocinquantanni dell’Unità d’Italia. Il Convegno è stato congiuntamente organizzato dalla Regione Umbria, dall’Università degli Studi di Perugia e dalla Società italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Con il primo numero del 2012 assieme al titolo una variazione nell’assetto redazionale. Maria Antonia Modolo consegna a Filippo A. Bauleo il ruolo di Direttore responsabile della Rivista. Non si tratta di “un abbandono di campo”. La Direttrice, che ha perseguito per oltre 20 anni – anche attraverso queste pagine – l’opera di diffusione della cultura e della ricerca in educazione sanitaria e promozione della salute, continua a essere presente come punto riferimento di scienza ed esperienza, in qualità di Presidente del Comitato scientifico della Rivista. Le subentra Filippo Bauleo, medico igienista, allievo di Modolo e Briziarelli, formatosi alla Scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell’Università degli studi di Perugia diretta dal fondatore dell’allora “Educazione Sanitaria” Alessandro Seppilli. Membro del Collegio operatori S.It.I., presidente regionale Confederazione Associazioni Regionali di Distretto (CARD), con una ampia esperienza di direzione nelle strutture territoriali del Servizio Sanitario, da anni Bauleo collabora alle attività di ricerca e formazione del Centro sperimentale per l’educazione sanitaria e della Scuola di specializzazione in igiene di Perugia. Un cambiamento nella continuità.
La Redazione
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About the title
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.56.1.1
A proposito del titolo
About the title
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.56.1.1
I nostri lettori hanno ben conosciuto il processo di innovazione impresso alla nostra testata con l’allargamento della platea disciplinare di riferimento e l’ingresso nei Comitati scientifico e di redazione di nuovi numerosi specialisti accanto al nucleo tradizionale.
Nell’intero anno di rodaggio appena conclusosi (avendo presentato il nuovo titolo accanto al vecchio) avrete visto lo sforzo di revisione ed allargamento dei temi e dei contenuti, in una nuova veste anche della copertina. Noi della redazione siamo sostanzialmente contenti del prodotto realizzato, chiediamo a tutti di darci la loro opinione spassionata e sincera; anche le critiche più severe servono a migliorare la qualità del prodotto e rinsaldano le alleanze. Purché vogliate sempre accordarci la vostra amicizia e la vostra adesione, chiedendoVi anche di rinnovare gli abbonamenti ed anzi, ove il prodotto Vi abbia soddisfatto, di trovare nuovi adepti, non solo per il sostegno della Rivista ma soprattutto per diffondere le idee che abbiamo sempre cercato di difendere e di diffondere; quelle che oggi – tanto sulla Promozione che sull’Educazione alla salute – sembrano sempre meno diffuse ed applicate. Il quadro di sfondo generale, cui abbiamo fatto riferimento negli ultimi numeri del- l’anno appena concluso, soprattutto in riferimento alle prese di posizione più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (ad esempio con l’indice di Sviluppo Umano Globale e gli obiettivi per il suo raggiungimento, con le prese di posizione sui Determinanti Sociali della Salute) ma non solo, sembra presentare alcune schiarite. Tuttavia non siamo certi che “le condizioni meteo” migliorino in fretta e nel senso voluto. Anche per queste ragioni, abbiamo voluto ripensare il titolo nuovo da dare alla Rivista, chiarendo meglio, inequivocabilmente e più visibilmente i nostri obiettivi. Così il sottotitolo da aggiungere a Sistema salute, abbiamo ritenuto opportuno ricondurlo alle radici primigenie: La rivista italiana di educazione sanitaria e promozione della salute.
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Hygiene at Perugia, from Carlo Ruata to Alessandro Seppilli
Francesco Bistoni
DOI: 10.48291/SISA.56.1.2
Francesco BISTONI, L’Igiene a Perugia, da Carlo Ruata ad Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.56.1.2
RIASSUNTO
Si analizza l’impostazione scientifica e organizzativa della prevenzione dei due docenti di Igiene che hanno operato nella università di Perugia in due periodi di grande evoluzione, a distanza di un secolo l’uno dall’altro.
Ruata ha sostenuto il concetto di Igiene Pubblica come diritto della persona verso lo Stato contro tutti quei mali che sono una conseguenza del modo di vivere sociale, dovere che ha lo Stato di riconoscere interamente tale diritto. Base delle battaglie contro le malattie infettive, quali il vaiolo; anche oltre la vaccinazione dare preminenza all’impegno dei comuni con gli ufficiali sanitari alla rimozione delle disastrose condizioni ambientali. Proclamò l’esigenza di un Diritto sanitario, per una politica di affermazione del diritto. Vengo- no citati altri studiosi impegnati sulla stessa linea, quale Angelo Celli, impegnato in un’azione concreta dello Stato contro la malaria. Sostenne con forza che gli stessi medici non dovevano limitarsi alla cura del malato a se stante, per guardare a orizzonti più ampi verso la prevenzione. Un legame con Alessandro Seppilli, igienista operante nella Università di Perugia, padre della Riforma Sanitaria, nel passaggio dal sistema mutualistico centrato sulle cura al servizio centrato sulla promozione della salute. Un nuovo servizio che, pur dovendo superare molti ostacoli per gli interessi precostituiti, doveva essere centrato sulla persona a mantenere l’equilibrio di salute, con l’impegno diretto dei comuni responsabili dell’ambito sociale e con adeguata formazione della popolazione. Testimone l’impegno per il Centro Sperimentale per l’Educazione Sanitaria, fondato negli anni cinquanta, che ha conquistato alla Scuola perugina rinomanza nazionale e internazionale. Formazione del cittadini, formazione degli operatori: evoluzione culturale dalle cure mediche, verso la promozione della salute, responsabilità dello Stato nel suo complesso, sistema sanitario e amministrazioni locali, responsabili della cura delle condizioni di vita. Non solo ospedali e terapie, una trasformazione culturale, per la quale ha lasciato la Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute.
Francesco BISTONI, Hygiene at Perugia, from Carlo Ruata to Alessandro Seppilli
ABSTRACT
This study analyzes the scientific and organizational approach to disease prevention of two teachers of preventative medicine who worked in Perugia University in two periods of rapid evolution separated by a century.
Ruata supported the concept of Public Health as an individual right to be vigorously defended by the state against the consequences of the prevailing social conditions. He cited campaigns against infectious diseases such as smallpox which, alongside vaccination, gave prominence to the efforts of municipalities to remove disastrous environmental conditions. He supported the need for a legally defined health policy statement and cited other scientists including Angelo Celli who was working in a similar direction in his battle, on behalf of the State, against malaria. He argued strongly that physicians should not confine themselves to the care of the sick but also towards wider horizons for disease prevention.
Alessandro Seppilli, a hygienist working in the University of Perugia and father of Italian Health Reform was a distinguished protagonist of the shift from clinically centred care to a system centred on health promotion. He promoted a new service that, despite having to overcome many obstacles posed by vested interests, was centred on the person to maintain the balance of health involving a collective responsibility and adequate training of the population. The nationally and internationally renowned Experimental Center for Health Education in Perugia is a witness to the success of his work. The Center offers education and training to citizens, operators covering cultural evolution, medical care, health promotion, the responsibility of the State, the health system and the responsibility of local government for the management of living conditions. The legacy of the Angelo Celli Foundation is a cultural transformation not only in hospitals but also therapies and a culture of health.
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Relaunch of an action
Maria Antonia Modolo
DOI: 10.48291/SISA.56.1.3
Rilancio di una azione
Relaunch of an action
Maria Antonia MODOLO
DOI: 10.48291/SISA.56.1.3
RIASSUNTO
L’incontro, inserito nelle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ricorda le conquiste epocali di un secolo e mezzo di storia, rispetto alla prevenzione e alla cura, alla conoscenza del nostro stesso organismo, base concreta per il nuovo paradigma” la promozione della salute”.
Per l’Università di Perugia esso ha un ulteriore significato: l’aggiornamento dello Statuto del Centro Speri- mentale per l’Educazione Sanitaria, la cui storia iniziava mezzo secolo fa.
Il Centro è realtà che, a partire dall’ Umbria, ha sviluppato per l’intero Paese le basi culturali e le esperienze operative per l’educazione alla salute della popolazione, indispensabile alla evoluzione della sanità pubblica. Il Centro fu fondato con il supporto della World Health Organization in un’azione congiunta dell’Università e degli Enti responsabili della salute della popolazione a livello territoriale. I rapporti internazionali sono stati molto attivi, soprattutto con l’Unione Internazionale per l’Educazione Sanitaria, per la quale ha ospitato l’Ufficio Europeo e ha organizzato le due prime conferenze europee, a Madrid e a Varsavia. Le esperienze internazionali hanno consentito l’adozione metodi innovativi basati su coinvolgimento e partecipazione, centralità della persona e della comunità. Salute, coesione sociale, società della comunicazione: costruire competenze per la promozione della salute. Sono questi i temi delle relazioni.
Maria Antonia MODOLO, Relaunch of an action
ABSTRACT
As part of the celebrations for the 150th anniversary of the Unity of Italy, the conference recalled the history of disease prevention and treatment and its eventual conquest throughout the last century and a half leading to the foundation of a new paradigm ‘The Promotion of Health’.
For the University of Perugia this progress now has an ulterior importance as defined in a redefinition of the statute of the Experimental Centre for Health Education, whose history began fifty years ago.
From its base in Umbria, the Centre has diffused the indispensible cultural health foundations and operational experience on which public health education is founded.
The Centre was launched with the support of the World Health Organization in collaboration with the University of Perugia and other regional institutions. International relationships have been very active particularly with the International Union for Health Education the European office of which was hosted by the Centre. The first two conferences of the International Union for Health Education were held in Madrid and Warsaw and were organised by the Experimental Centre for Health Education of Perugia. International experience and collaboration has resulted in the development of innovative methodologies based on people and community involvement. Health, social cohesion, communications: creating skills and comptencies for health promotion. These are the themes of the following contributions.
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The evolution of Hygiene from prevention to promotion
Walter Ricciardi, Antonio Giulio De Belvis
DOI: 10.48291/SISA.56.1.4
Walter RICCIARDI, Antonio Giulio DE BELVIS, L’evoluzione dell’Igiene, dalla prevenzione alla promozione
DOI: 10.48291/SISA.56.1.4
RIASSUNTO
150 anni di problematiche e sfide affrontate e vinte, hanno fatto raggiungere al Paese livelli di salute tra i migliori nel contesto europeo e internazionale, in base a indicatori di maggiore rilevanza: speranza di vita, condizioni di salute, erogazione dei servizi, costi e finanziamento. Nei primi anni di vita l’Italia ha affrontato i fantasmi delle epidemie, oggi gli spettri delle malattie del benessere. Esamina il senso di “medicina pubblica” e del ruolo dell’Igiene come disciplina nella sua impostazione, dalla cura delle malattie alla prevenzione alla promozione. Esamina il contributo degli igienisti nel percorso dalla protezione assicura- tivo previdenziale al SSN, in base ai principi di garanzia della Costituzione del 1948 (art.7). Ripercorre il percorso dell’azione verso nuovi problemi e situazioni, dall’educazione sanitaria del cittadino per le decisioni sugli stili di vita all’azione sull’ambiente e i determinanti sociali, richiamando l’impegno delle amministrazioni locali. Fattori biologici, determinanti sociali e ambientali, servizi sanitari ,incidono su morbosità e mortalità, esaminate nell’andamento dei 150 anni. Nel nostro paese oggi si richiede di affrontare i problemi di salute della popolazione con azioni congiunte dell’intera società, multidisciplinari, multi professionali, multisettoriali. Fondamentale è non ostinarsi a modifiche di struttura, ma agire sul modo di lavorare e pensare. Focalizzarsi sui problemi dei cittadini e sui sistemi in grado di risolverli. Mettere la persona al centro. Gestire conoscenze e talento con la stessa attenzione con cui si guarda alla finanza, nell’operare nel sistema dei servizi, confrontarsi con i risultati di benessere, della intera popolazione.
Walter RICCIARDI and Antonio Giulio DE BELVIS, The evolution of Hygiene from prevention to promotion
ABSTRACT
This study reviews 150 years of challenges ranging from nineteenth century epidemics to today’s illnesses rooted in well-being, demonstrating that Italy maintains a level of Public Health comparable to other leading advanced economies as measured in terms of longevity, health, the availability of services, cost and finance.
It esamines the meaning of “public medicine” and the role of hygiene as a discipline in its approach, from disease treatment to prevention and health promotion and considers the contribution of hygienists in the path from the pension insurance protection to the NHS, according to the principles guaranteed in the Constitution of 1948 (art. 7). It retraces the path of action as new problems and situations have been confronted, from public health education and lifestyle decisions to the environmental determinants of social action, recalling the commitment of local governments. Biological, social and environmental determinants, health services and their collective impact on morbidity and mortality are examined. Public Health organizations today are required to address health problems with a multidisciplinary, multiprofessional and multisectorial approach. The key to success is not to insist on changes in structure, but focus on ways of working and thinking targeting the problems of citizens and creating systems capable of solving them, locating people at the center. Working in public health to improve the well- being of the population requires the same dynamic management of knowledge and talent that is found in the financial sector.
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The evolution of the italian health system
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.56.1.5
Lamberto BRIZIARELLI, L’evoluzione del sistema sanitario italiano
DOI: 10.48291/SISA.56.1.5
RIASSUNTO
L’Autore segue lo sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale italiano attraverso cinque elementi principali. Prima di tutto si domanda se sia possibile parlare sia di evoluzione che di involuzione. Quindi richiama tre fondamentali elementi del Sistema Sanitario in riferimento alla Legge 833/78, aspetti istituzionali, finanziari e organizzativi vengono descritti così come il passaggio da un sistema assicurativo ad un sistema unico di sicurezza sociale. Si delinea chiaramente lo sviluppo di un lungo, complesso percorso dal modello bismarkiano al sistema Beveridge. Dalla fine degli anni ’80 in coincidenza con il prevalere del contesto economico neo-liberista – signora Thachter e signor Reagan docent – sono stati portati numerosi attacchi al Servizio Sanitario Nazionale dalla condivisione del rischio alla responsabilità individuale.
L’antica legge “dell’assistenza inversa” potrebbe essere ancora in vigore. Ineguaglianze e iniquità crescono in molte parti dell’intero Paese. Alla fine degli anni ’90 e agli inizi del 2000 è stato dimostrato un uso privato del servizio pubblico. Vengono infine riportate alcune osservazioni sul Servizio Sanitario Regionale umbro. Sebbene goda di una situazione buona – tra i migliori esempi di sanità in tutt’Italia – l’Autore sollecita a porre attenzione ad eventuali possibili rischi.
Lamberto BRIZIARELLI, The evolution of the italian health system
ABSTRACT
The Autor follows the development of italian national health service troughout five main items.
First of all asking if we can speak either of evolution and involution. Then recalling three fondamental elements of health system according to the law 833/78, institutional, financial and organizational aspects are described as well the patway from insurance system to the social security one.
A complete long way from the Bismarckian model to the Beveridge system as definetely established clearly appears.Since late eighties, according to the domination of neoliberal economic environment – Mrs Tachter and Mr Reagan teachers – into the NHS many attempts from risk pooling to the individual responsibility have been introduced. The ancient “inverse care law” could be again in force, Inequalities and inequities growt in many parts of the entire Country.
Late on, late ninties and two thousand a private use of public services is demonstrated.
Eventually some remarcks on region Umbria regional health service are done. Also in a quite good situation – into the first good examples all over Italy – the Autor pay attention to the possible risks.
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The citizen health care evolution
Marcello Catanelli
DOI: 10.48291/SISA.56.1.6
Marcello CATANELLI, L’evoluzione dell’assistenza al cittadino
DOI: 10.48291/SISA.56.1.6
RIASSUNTO
L’evoluzione dell’assistenza sanitaria in Umbria, dalla prima legge nazionale del 1888, della quale si celebrò il centenario in Roma con la partecipazione di una mostra della Regione Umbria e il discorso dell’Igienista Alessandro Seppilli, alla stesura delle basi del Piano Sanitario Regionale 2009-2011 dal titolo “La persona al centro del sistema”. Il Piano presenta l’evoluzione di concetti: da “cliente” proprio del concetto azienda, a “persona” al concetto base della legge del SSN 1978. Supera la categoria “utente” solo che entra in contatto con un servizio, e anche “cittadino” che si limita a coloro che hanno diritto di cittadinanza. “Persona” considera in modo comprensivo le singole esperienze di vita, e le competenze proprie acquisite rilevanti per l’equilibrio di salute. Persone anziane, persone malate di tumore, persone non autosufficienti, cancerosi, i non autosufficienti, ma “persone”. Interventi non standardizzati, mirati sui bisogni e le aspettative. La continuità della cura per mantenere in salute, approccio fondamentale in tema delle malattie croniche da eziologia incerta e cause multiple, con lunga latenza e durata. Sul piano gestionale: “gestione per malattia” per singolo caso, percorso integrato socio-sanitario. SSR universalistico, pari opportunità di accesso ai servizi,base solidarietà fiscale. Lievito: la partecipazione, possibilità per il cittadino di acquisire maggiore potere all’interno della comunità, con aumento delle informazioni necessarie a indirizzare scelte. Per gli operatori attribuzione di maggiori responsabilità. Un cammino lungo, ma essenziale al successo.
Marcello CATANELLI, The citizen health care evolution
ABSTRACT
The centenary of the evolution from the first national health law of 1888 was celebrated in Rome in 1988 with an exhibition by the Umbria Region and a speech by professor Alessandro Seppilli. The existing Regional Health Plan 2009-2011 titled “The person at the centre of the system” is an evolution of the concepts, such as “customer” as owner of the enterprise, to the fundamental concept of “person” of the NHS Act 1978, and includes the idea of categories such as “user” underlining contact with a service, and even “citizen” embracing those who have a right of citizenship. The concept of “person” comprehensively considers the individual life experiences and accumulated competencies relevant to the balance of health focusing not on categories such as the “elderly” but “elderly people”, “people with cancer”, dependent people, non-self-sufficient, but “people”. Intervention is non-standardized and focused on needs and expectations. The continuity of care to maintain a healthy status is a fundamental approach in terms of chronic diseases of uncertain etiology and multiple causes involving long latency and duration.
“Disease management” for individual cases presupposes the integration of health and care with a universal SSR, equal rights of access to services financed through tax contributions. This promotes participation: opportunities for citizens to gain more influence within the community through better information needed to guide choices and the devolution of greater responsibility to operators. The road is long but necessary for success.
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Round Table: “The New Public Health”
Andrea Cerniccchi; Filippo Antonio Bauleo, Wladimiro Boccali; Damiano Parretti, Rosalba Armati; Fausto Francia; Giuseppe Vinazzani
DOI: 10.48291/SISA.56.1.7
Tavola Rotonda: “La Nuova Sanità Pubblica” – Round Table: “The New Public Health” – Andrea Cerniccchi; Filippo Antonio Bauleo, Wladimiro Boccali; Damiano Parretti, Rosalba Armati; Fausto Francia; Giuseppe Vinazzani
DOI: 10.48291/SISA.56.1.7
RIASSUNTO
Andrea CERNICCHI coordina la Tavola Rotonda e mette in evidenza “una delle caratteristiche sostanziali dei tempi che siamo chiamati non solo a vivere, ma anche a partecipare in qualità di costruttori: quella dell’accele- razione” e la difficoltà di agire e prendere decisioni. Si pone quale assoluta necessità la costruzione di un nuovo patto sociale che renda possibile la riprogettazione di una sanità attenta all’oggetto dell’intervento: la persona. Filippo BAULEO focalizza il suo intervento sui contenuti di una nuova Sanità pubblica in Umbria e sulle relazioni tra Distretto e Comuni. Centrata sul binomio promozione della salute e continuità delle cure, al servizio della persona, la famiglia la comunità, focalizzata sui bisogni dei cittadini e non sulla prospettiva del servizio e della prestazione. Si evidenzia il ruolo centrale del Distretto di coordinamento e gestione unitaria dei servizi e la necessità di una forte interazione con i comuni. Come costruire un’alleanza organica tra distretto e amministrazioni locali? Una domanda aperta per il Sindaco di Perugia.
Wladimiro BOCCALI, Sindaco di Perugia, contestualizza la discussione all’interno dell’attuale crisi economica. Alle criticità attuali connesse alla crisi economico-finanziaria globale la risposta non può essere una riduzione di diritti e servizi pubblici. L’organizzazione della sanità pubblica deve saper rispondere alle nuove domande della società. Nuovo peso al ruolo dei comuni, forme di programmazione e di analisi condivise tra distretti e realtà locali, luoghi di partecipazione della comunità: queste, alcune ipotesi di lavoro per una riorganizzazione della sanità pubblica in una regione da sempre attenta alle problematiche di salute della popolazione.
Damiano PARRETTI evidenzia il ruolo sempre più complesso e centrale di “cura alla persona” svolto dal medico di famiglia. Necessità di un vasto patrimonio culturale che abbracci la trasversalità delle conoscenze mediche, la promozione della salute quale compito primario. La relazione riporta anche dati sul lavoro di ricerca svolto dalla SIMG finalizzato alla rilevazione di dati derivanti direttamente dai pazienti; il lavoro, realizzato a livello nazionale, è stato trasferito anche in Umbria per la creazione di una banca dati regionale. Per la formazione del medico pre e post laurea, ribadisce la necessità di inserire nei corsi di laurea di Medicina e Chirurgia la medicina generale quale disciplina. Sotto il profilo organizzativo sono richieste nuove forme associative di medicina generale complesse che diano risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione. La Casa della Salute è un modello coerente e rispondente a tali bisogni.
Rosalba ARMATI presenta quindi, a seguire, il modello di Casa della Salute individuato dal Piano Sanitario Regionale dell’Umbria 2009-2011, delineando punti di forza degli attuali Centri di salute che possono evolvere verso la struttura Casa della Salute. Presenta un caso concreto: il Centro di salute di Colleluna nel territorio del ternano.
Fausto FRANCIA presenta le caratteristiche del Dipartimento di Prevenzione all’interno del “progetto” Nuova sanità pubblica. Il Dipartimento è per definizione il luogo dell’approccio ai problemi per processi integrati. La prevenzione è infatti multidimensionale, è intersettoriale, andando ben al di là di quelli che sono i confini del mondo sanitario, è interdisciplinare in quanto non esiste un ambito scientifico da solo in grado di fornire risposta alla complessità di queste problematiche ed infine è multiprofessionale, in quanto è dall’apporto di diverse formazioni lavorative che si riescono ad ottenere le migliori risposte possibili alle questioni sul campo. Per gestire questa complessità tre obiettivi: una più stretta interazione con la ricerca; l’acquisizione di migliori competenze comunicative; lo sviluppo di doti di meta- leadership. Queste le caratteristiche del meta-leader: capacità di autovalutazione in termini di adeguatezza professionale e volontà di migliorarsi; flessibilità nei confronti del contesto; capacità di rappresentare un elemento trainante per i collaboratori; attitudine a dialogare e a interagire positivamente con i committenti; abilità nel creare reti di connessione con gli stakeholder.
Giuseppe VINAZZANI riporta un’esperienza di partecipazione della comunità nella difesa della salute del cittadino attraverso l’azione costante e determinata dell’Associazione Italiana per l’Educazione Sanitaria (AIES) di Ortonovo un piccolo Comune della Regione Liguria. L’Autore descrive le diverse azioni e iniziative che hanno impegnato l’AIES in politiche socio-sanitarie, ambientali, educative e i successi ottenuti.
ABSTRACT
Andrea CERNICCHI coordinated the roundtable and highlights “one of the essential features of the times that we are called not only to live in, but also to participate in as builders: the acceleration” and the difficulty of acting and making decisions. It stands as an absolute necessity to build a new social compact that makes it possible to respond attentively to the object of health intervention: the person.
Filippo BAULEO focused his remarks on the contents of a new Public Health in Umbria and the relationship between the District and Municipalities. He centered on the combination of health promotion and continuity of care, the service of individual, family, community, focused on the needs of citizens and not on the perspective of the service and performance. He highlighted the central role of the District of coordination and joint management of services and the need for a strong interaction with municipalities and addressed how to build an organic alliance between local government and district. This remains an open question for the Mayor of Perugia.
Wladimiro BOCCALI, Mayor of Perugia, contextualized the discussion within the current economic crisis. At critical points related to the current global financial and economic crisis refuting the idea that of reducing rights and public services. The organization of public health must be able to meet the new demands of society. New weight to the role of the common forms of programming and analysis shared between districts and local places of community participation: these, some working hypothesis for a reorganization in a region that has always assumed its responsibilities regarding issues of public health.
Damiano PARRETTI highlighted the increasingly complex and central role of “personal care” played by the family doctor. The need for a vast cultural heritage that embraces cross-disciplinary medical knowledge and health promotion as a primary task. The report also showed information on the research by SIMG order to survey data derived directly from patients and the work done at national level which has also been transferred to Umbria for the creation of a regional database. For the training of physicians, pre-and post-graduate, he emphasizes the need for the degree course to include family Medicine as a discipline. From an organizational perspective this requires new forms of association of general health structures that will respond adequately to the health needs of the population. The House of Health is a consistent pattern, and responds to those needs.
Rosalba ARMATI has therefore to follow the pattern identified by the House of Health Umbria Regional Health Plan 2009-2011, outlining the strengths of existing health centers able to evolve towards the structure of the Health Center. She presented a case study: the Colleluna Health Center in the territory of Terni.
Fausto FRANCIA outlined the characteristics of the Department of Prevention within the “project” New Public Health. The Department is by definition a place for an integrated approach to problems. Prevention is indeed multidimensional, it is intersectoral, going well beyond the boundaries of the health care sistem, as only a an interdisciplinary science alone can provide response to the complexity of these issues and finally multiprofessional as it is by the contribution of different formations work you can get the best possible answers to the questions in the field. Managing complexity requires three objectives: a closer interaction with the research for acquiring better communication skills and developing skills of meta-leadership. These the features of the meta-leader: the ability to self-evaluation in terms of adequacy and professional desire to improve; flexibility toward the environment, ability to be a driving force for employees; ability to communicate and interact positively with customers, ability to create connection networks with stakeholders.
Giuseppe VINAZZANI reported on community participation in the defense of public health through the constant and determined action of the Italian Association for Health Education (AIES) of Ortonovo a small town of the Liguria Region. The Author described the various actions and initiatives that have engaged the AIES in social and health policies, environmental and educational and the successes achieved.
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