.
Indice
Global Health: too many definitions, one goal?
Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.57.2.1
OPEN ACCESS
Salute Globale: troppe definizioni, un solo obiettivo?
Global Health: too many definitions, one goal?
Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.57.2.1
[ DIRECT URL ]
Maurice B. Mittelmark, Torill Bulla
DOI: 10.48291/SISA.57.2.2
Human rights as the basis for defining, measuring and promoting health
Maurice B. Mittelmark, Torill Bulla
DOI: 10.48291/SISA.57.2.2
Department of Health Promotion and Development, Faculty of Psychology, University of Bergen, Norway
Key words: health inequalities; human rights; health promotion
ABSTRACT
This paper describes methodology to measure health from a human rights perspective. We define ‘unjust health gaps’ as departures from normal functioning caused by violations of human rights. Normal functioning has previously been defined as functioning which is statistically typical in an age group of a sex of a species (a reference group). We add the condition that those composing a reference group for normal functioning must live under the environmental conditions that are critical to achieve normal functioning for the function in question. Using work by the WHO Multicentre Growth Reference Study, we illustrate the method for defining normal child physical growth. The Convention on the Rights of the Child states the right of children to grow up in a family environment, in an atmosphere of happiness, love and understanding, with access to health care services, and with caregivers who are informed about issues like the advantages of breastfeeding and good hygiene and environmental sanitation. WHO established an international reference group composed of breastfed children with non-smoking mothers and access to health care, to provide growth data to define normal and abnormal growth (stunting). This is a departure from the typical practice of choosing as a reference group those in a society living under the best socio- economic conditions. The rational for this departure is that even those best off in a society may not live under the essential conditions for normal functioning. We show how this methodology can be used in health promotion settings such as schools and workplaces.
[ DIRECT URL ]
The sustainability of health promotion projects: results of an evaluation study
Donatella Belotti, Giancarlo Pocetta, Laura Pilotto
DOI: 10.48291/SISA.57.2.3
La sostenibilità degli interventi di promozione della salute: risultati di una ricerca valutativa
The sustainability of health promotion projects: results of an evaluation study
Donatella Belotti, Giancarlo Pocetta, Laura Pilotto
DOI: 10.48291/SISA.57.2.3
Donatella Belotti, Dipartimento di Prevenzione – A.S.S. n.4 “Medio Friuli” Udine
Giancarlo Pocetta, Centro Sperimentale per l’Educazione Sanitaria – Università degli studi di Perugia
Laura Pilotto, Dipartimento di Prevenzione – A.S.S. n. 4 “Medio Friuli” Udine
Parole chiave: sostenibilità, promozione della salute, progettazione, valutazione di qualità, stili alimentari
RIASSUNTO
Obiettivo: presentare il concetto di sostenibilità con particolare riferimento alla promozione della salute attraverso i principali autori che si sono soffermati su questo tema; elaborare un approccio empirico alla valutazione della sostenibilità nell’ambito di un progetto comunitario di promozione di stili alimentari appropriati.
Metodologia: revisione della letteratura scientifica; elaborazione e somministrazione di un questionario destinato agli stakeholders del progetto.
Risultati: la sostenibilità è un concetto multidimensionale che si articola intorno a tre ambiti chiave: fattori legati alla progettazione e gestione dell’intervento, agli attori organizzativi, e al contesto in cui si colloca l’intervento. Il questionario basato su questi assunti ha mostrato una discreta affidabilità sia nella fase di somministrazione sia nella capacità di rilevare dati all’interno delle tre aree individuate. Fattori critici sono stati individuati in: variabilità e frequente avvicendamento nella composizione degli stakeholders; gestione dei momenti e dei luoghi di confronto intersettoriale; sul piano valutativo, l’adozione di una solida base teorica.
Discussione e conclusioni: la ricerca oltre a fornire una sistematizzazione teorico metodologica del concetto di sostenibilità applicato al settore della promozione della salute, ha evidenziato come l’inclusione di questa dimensione nella valutazione dell’intervento abbia determinato una consapevolezza maggiore negli attori coinvolti. In questo si ravvisa un contributo allo sviluppo di empowerment comunitario oltre che una facilitazione all’adozione di un approccio intersettoriale.
Key words: sustainability, health promotion, health promotion planning, quality assessment, healthy nutrition
SUMMARY
Objectives: to present the concept of sustainability, with emphasis on health promotion, through a review of the main authors who have focused on this issue; to develop an empirical approach to the evaluation of the sustainability of a community project promoting healthy eating habits in schoolchildren.
Methodology: review of the scientific literature, development and use of a questionnaire directed to the project’s stakeholders.
Results: sustainability is a multidimensional concept that focuses on three key areas: factors related to the design and management of the project, to the organizational actors, and to the context in which the intervention takes place. The questionnaire developed from these assumptions showed a discrete reliability during the phase of administration and in the ability to detect data within the three areas identified. Critical factors have been identified as: diversity in the composition and participation of the stakeholders, manage- ment of time and places for project development, and, at the evaluation level, the adoption of a solid theoretical foundation.
Discussion: this research, in addition to providing a theoretical and methodological framework of the concept of sustainability applied to health promotion, shows that the inclusion of this dimension in the evaluation has led to a greater awareness in all the stakeholders involved. This can be viewed as a step in the development of community empowerment as well as facilitating the adoption of an intersectoral approach.
[ DIRECT URL ]
Football players’ knowledge, attitudes and behaviors towards doping and nutritional supplements: results from a pilot cross-sectional study in Italy
Daniele Masala, Guglielmo Giraldi, Silvia Miccoli, Brigid Unim, Angela Meggiolaro, Walter Ricciardi, Giuseppe La Torre
DOI: 10.48291/SISA.57.2.4
Conoscenze, attitudini e comportamenti in tema di doping e integratori alimentari in un campione di praticanti il gioco del calcio: risultati di uno studio trasversale pilota in Italia
Football players’ knowledge, attitudes and behaviors towards doping and nutritional supplements: results from a pilot cross-sectional study in Italy
Daniele Masala, Guglielmo Giraldi, Silvia Miccoli, Brigid Unim, Angela Meggiolaro, Walter Ricciardi,
Giuseppe La Torre
DOI: 10.48291/SISA.57.2.4
Daniele Masala, Dipartimento di Scienze della salute e dello sport, Università di Cassino
Guglielmo Giraldi, Silvia Miccoli, Brigid Unim, Angela Meggiolaroì, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma
Walter Ricciardi, Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore Roma
Giuseppe La Torre, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma
Parole chiave: doping, conoscenze, attitudini, giovani atleti, giocatori di calcio
RIASSUNTO
Obiettivo: l’obiettivo del presente studio è di valutare attitudini, conoscenze e comportamenti di un campio- ne di giovani calciatori non professionisti riguardo al tema del doping e degli integratori alimentari.
Metodi: l’indagine analizza i dati derivanti da uno studio trasversale che ha previsto la somministrazione di un questionario a giocatori di calcio non professionisti di tre province di residenza italiane (Frosinone, Napoli e Cagliari).
L’analisi descrittiva è stata realizzata attraverso il calcolo di frequenze assolute e relative. E’ stata condotta un’analisi univariata tramite il test del chi-quadrato.
Risultati: i giocatori coinvolti sono stati 80. Per l’88,8% dei responder è importante vincere nello sport, mentre vincere a tutti i costi viene ritenuto essenziale dal 55% ed il 45% invece si dimostra contrario a questa affermazione. Tra coloro che hanno subito infortuni durante l’attività sportiva, il 93,8% ritiene che nello sport sia importante vincere (p=0,003), rispetto al 66,7% che non ne ha subito. Il doping è considerata una pratica illegale (32,5%), diffusa solo nei professionisti (28,8%) o presente a tutti i livelli (22,5%). Riguardo all’assunzione degli integratori, il 45% risponde di non aver mai fatto uso di aminoacidi ramificati o creatina, mentre coloro che dichiarano di aver assunto entrambi sono il 27,5%. Per il 41,3% degli intervistati, per diventare un atleta di altissimo livello occorre una predisposizione individuale, per il 32,5% una preparazione adeguata e per il 26,3% in alcuni casi si deve ricorrere all’assunzione di steroidi anabolizzanti.
Conclusioni: riguardo alle conoscenze dei giocatori sul doping e l’uso degli integratori emerge negli atleti partecipanti una preoccupante disinformazione. Sono necessari programmi educativi che coinvolgano sia la scuola sia le famiglie, anche attraverso il lavoro di diverse figure professionali e professionisti sanitari, in modo da attuare precisi e mirati interventi di prevenzione.
Keywords: doping, knowledge, attitudes, young athletes, football players.
SUMMARY
Objective: the aim of this study is to assess attitudes, knowledge and behaviours of a sample of young non- professional players relating to doping and dietary supplements.
Methods: the survey analyzes data from a cross-sectional study accomplished through the administration of a questionnaire to non-professional soccer players from three Italian provinces of residence (Frosinone, Napoli e Cagliari).
Descriptive analysis was carried out through the calculation of absolute and relative frequencies. Univariate analysis was performed using the chi-square test.
Results: eighty players were included. For 88,8% of responders is important to win in sport, 55% consider essential to win at all costs while 45% declare the contrary. Among those who have suffered injuries during sports, 93,8% believe that to win in sports is important (p=0,003), compared to 66,7% who did not have injuries. About 32,5% consider doping an illegal practice, which is widespread only among professionals for 28,8% or present at all levels for 22,5%. Regarding supplements utilization, 45% had never made use of branched chain amino acids or creatine, while 27,5% claim to have taken both. According to the sample, to become a top level athlete an individual predisposition (41,3%), an adequate preparation (32,5%) and anabolic steroids (26,3%) are required.
Conclusions: regarding the knowledge of the players on doping and the use of nutritional supplements, alarming misinformation emerged from the present study. Educational programs involving schools and families are needed, also through the work of various professional figures and healthcare workers, specific and targeted intervention programs could be realized.
[ DIRECT URL ]
Consumption and addiction to smoking, alcohol and drug use in a sample of 2078 adolescents from Campania: state of the art
Rossella Bellopede, Oreste Caporale, Giuseppina Muto, Renato Caputi, Mario Gaudiosi, Nicola Grimaldi, Marco Amodio, Giovanni Panico, Anna Romano, Gabriella Fabbrocini, Fabrizio Pallotta, Maria Triassi
DOI: 10.48291/SISA.57.2.5
Consumo e dipendenza da fumo, alcol e droga in un campione di 2078 adolescenti campani: lo stato dell’arte
Consumption and addiction to smoking, alcohol and drug use in a sample of 2078 adolescents from Campania: state of the art
Rossella Bellopede, Oreste Caporale, Giuseppina Muto, Renato Caputi, Mario Gaudiosi, Nicola Grimaldi, Marco Amodio, Giovanni Panico, Anna Romano, Gabriella Fabbrocini, Fabrizio Pallotta, Maria Triassi
DOI: 10.48291/SISA.57.2.5
Rossella Bellopede, Oreste Caporale, Giuseppina Muto, Renato Caputi, Mario Gaudiosi, Nicola Grimaldi, Marco Amodio, Giovanni Panico, Anna Romano, Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Gabriella Fabbrocini, Sezione di Dermatologia clinica, allergologica e venereologica, Dipartimento di Patologia sistemati- ca medico-chirurgica, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Fabrizio Pallotta, Comunità La Scheggia, Ente ausiliario Regione Campania
Maria Triassi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
In collaborazione con il Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL NA2 nord Direttore: dott. Giorgio Di Lauro
Parole chiave: alcol, fumo, droga, scuola, locali pubblici
RIASSUNTO
Obiettivo: obiettivo del presente lavoro è stato analizzare, attraverso la somministrazione di un questionario articolato in 47 domande, dati riguardanti l’abitudine al fumo, l’uso e l’abuso di fumo, alcol e droga tra 2078 ragazzi di scuole e locali pubblici (pubs, discoteche, bar) di Napoli e provincia. Importante è stato inoltre valutare i veicoli di informazione che riguardano l’uso e l’abuso di queste sostanze.
Metodologia e strumenti: lo studio ha previsto la raccolta dei dati attraverso la somministrazione di un questionario in 8 strutture scolastiche e 12 locali pubblici di Napoli e Provincia. Il questionario è stato compilato da 1641 ragazzi di diverse scuole e da 437 ragazzi in diversi locali. I dati raccolti sono stati poi elaborati con il software SPPS 17.0 per Windows.
Risultati: i dati analizzati hanno messo in evidenza come ci sia una grande diffusione e conoscenza delle sostanze d’abuso tra i giovani di Napoli e provincia. Maggiore informazione, nonché la consapevolezza dei danni indotti dalle sostanze da abuso rivolta a tutti i cittadini, soprattutto agli adulti e ai medici di base potrebbero indurre un cambiamento radicale nelle abitudini di consumo di queste sostanze tra gli adolescenti.
Keywords: alcohol, smoking, drug, school, public places
SUMMARY
Objective: the objective of this work was to analyze, through the administration of a questionnaire divided into 47 questions, data on smoking habits, the use and abuse of tobacco, alcohol and drug use among 2078 children in schools and public places of Naples and Province. It was also important to assess the vehicles of information regarding the use and abuse of these substances.
Methods and materials: the study involved the collection of data through a questionnaire in 8 schools and 12 public places of Naples and Province. The questionnaire was completed by 1641 students from different schools and 437 children in different local places. The collected data were then processed with the software SPPS 17.0 for Windows.
Results: the analyzed data showed that there is a widespread and knowledge of substance abuse among young people of Naples and the province of Naples. More information, as well as the awareness of the damage induced by drugs of abuse aimed at all citizens, especially for adults and primary care physicians could lead to a radical change in the habits of consumption of these substances among adolescents.
[ DIRECT URL ]
The District, the House of Health and the proactive medicine
Enrico Desideri, Anna Canaccini
DOI: 10.48291/SISA.57.2.6
Il Distretto, la Casa della Salute e la Sanità d’iniziativa
The District, the House of Health and the proactive medicine
Enrico Desideri, Anna Canaccini
DOI: 10.48291/SISA.57.2.6
Enrico Desideri, Direttore Generale ASL 8 Arezzo
Anna Canaccini, Direttore UO Politiche del Territorio e Medicina di Comunità ASL 8 Arezzo
Parole chiave: continuità delle cure, sanità d’iniziativa, pazienti diabetici
RIASSUNTO
Obiettivi: l’articolo riporta l’esperienza dell’ASL di Arezzo finalizzata a costruire una nuova organizzazione centrata su Distretto, Casa della salute e sanità d’iniziativa.
Metodologia: è descritto il modello organizzativo del Distretto con i suoi strumenti di governo/gestione e le modalità operative atte a garantire la continuità di cura ospedale-territorio. Sono riportati i primi risultati dello sviluppo della sanità d’iniziativa aziendale sui pazienti diabetici.
Risultati: la nuova organizzazione e la conseguente operatività ha dato risultati positivi sull’adesione dei pazienti ai percorsi di cura: la sanità di iniziativa dimostra la sua efficacia nella gestione delle malattie croniche.
Key words: continuity of care, proactive medicine, diabetic patients
SUMMARY
Objectives: The paper reports the experience of ASL Arezzo whose aim is to create a new organization which is focused on District, House of Health and proactive medicine.
Methodology: The organizing model of the District with his tools of governance/ management is outlined. Operating procedures intended to ensure continuity of care are outlined as well. The first outcomes of the development of proactive medicine on patients with diabetes are reported.
Results: the new organization and its implementation led to positive outcome on the admission of patients to care pathways: the proactive medicine proves to be effective in the management of chronic diseases.
[ DIRECT URL ]
The Contract for a healthy snack: participating for 5 years improves primary school children’s eating habits
Cecilia Savonitto, Laura Pilotto
DOI: 10.48291/SISA.57.2.7
Il Contratto della merenda: l’adesione per 5 anni migliora le abitudini alimentari dei bambini delle scuole primarie
The Contract for a healthy snack: participating for 5 years improves primary school children’s eating habits
Cecilia Savonitto, Laura Pilotto
DOI: 10.48291/SISA.57.2.7
Cecilia Savonitto, ASS n. 4 “Medio Friuli – Servizio Igiene degli alimenti e Nutrizione
Laura Pilotto, ASS n. 4 “Medio Friuli” – Promozione della salute
Patole chiave: contratto-merenda-frutta/verdura – bambini scuole primarie
RIASSUNTO
Obiettivo: lo studio si è posto l’obiettivo di valutare i cambiamenti degli ultimi 5 anni di un progetto di educazione alimentare proposto alle scuole primarie che richiedeva ai genitori di sottoscrivere un Contratto che li impegnava a dare ai bambini solo frutta e verdura per la merenda di metà mattina.
Metodi: somministrazione di un questionario sugli stili di vita ai genitori dei bambini in prima elementare nel 2007-2008; riproposizione dello stesso questionario 5 anni più tardi quando i bambini erano in 5^ elementare.
Risultati: l’80% dei genitori ha risposto al primo questionario e l’82% al secondo. L’analisi ha dimostrato che i consumi di frutta, verdura e bevande zuccherate/gassate da parte dei bambini dai 6 agli 11 anni, si modificano coerentemente con quanto riportato in altre indagini. Tuttavia i bambini che hanno parteci- pato al Contratto per 5 anni hanno acquisito comportamenti più virtuosi dei non partecipanti: il 78.9% vs il 65.3% (p=<0.01) mangia frutta una o più volte al giorno, il 78.1% vs il 67.3% (p=0.04) verdura una o più volte al giorno, l’81.7% vs 70.3% beve bevande zuccherate meno di una volta al giorno (p=<0.02). In conclusione il Contratto per la merenda si è dimostrata una strategia efficace nel promuo- vere comportamenti alimentari salutari nei bambini delle scuole primarie.
Key words: contract-snack-fruit/vegetables-elementary school-aged children
SUMMARY
Objective: the purpose of this study was to evaluate the last 5 years of an ongoing nutrition education project which asked the parents of primary school children to sign a contract agreeing to send only fruit or vegetables for the midmorning school snack.
Methods: pre-intervention survey on lifestyles conducted among the parents of all the children beginning 1° grade in 2007-08; follow-up survey 5 yrs later when the children were in 5th grade.
Results: the participation to the survey was 80% and 82% in the first and 5th year respectively. The analysis of the consumption of fruit, vegetables and sweetened beverages revealed trends during the 5 years consistent with those reported in the literature. However, the children who participated to the Contract for 5 years did significantly better than the non-participants: fruit once a day or more 78.9% vs 65.3% (p=<0.01), vegetables once a day or more 78.1% vs 67.3% (p=<0.04),sweetened drinks less than once a day 81.7% vs 70.3% (p=<0.02). In conclusion the Contract for a healthy snack proved to be an effective intervention in promoting healthy nutritional behaviors in school children.
[ DIRECT URL ]
a cura della Presidenza del Convegno della SItI
OPEN ACCESS
Castelbrando 6: Documento conclusivo
a cura della Presidenza del Convegno della S.It.I.
[ DIRECT URL ]