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Health promotion from theory to practice, a difficulted advanced
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.57.4.1
OPEN ACCESS
Promozione della salute dalla teoria alla pratica, una difficile avanzata
Health promotion from theory to practice, a difficulted advanced
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.57.4.1
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Investigation on health of the students of Perugia University: consumption of tobacco, alcohol and energy drinks
Silvano Monarca, Luca Dominici, Manola Peverini, Milena Villarini
DOI: 10.48291/SISA.57.4.2
Indagine sullo stato di salute degli studenti dell’Università di Perugia: i consumi di tabacco, alcol e energy drink
Investigation on health of the students of Perugia University: consumption of tobacco, alcohol and energy drinks
Silvano Monarca, Luca Dominici, Manola Peverini, Milena Villarini
DOI: 10.48291/SISA.57.4.2
Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: indagine epidemiologica, consumi di alcol, consumi di tabacco, consumi di energy drink, studenti universitari
RIASSUNTO
Obiettivi: gli studenti universitari, a causa della tensione nervosa e/o dello stress conseguenti l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi accademici, sono considerati ad alto rischio per i consumi di alcol, tabacco e di energy drink. Nonostante ciò gli studi dedicati a tale problematica sono numericamente molto ridotti.
Lo scopo della presente ricerca è stato quello di rilevare i consumi di sostanze psicotrope legali (tabacco, alcol e energy drink) e di analizzare gli atteggiamenti e le conoscenze nei confronti di queste sostanze di oltre 300 studenti universitari ospiti delle residenze universitarie dell’ADISU (Agenzia per il Diritto allo Studio Univer- sitario per l’Umbria) di Perugia.
Metodologia: a tale scopo è stato condotto uno studio trasversale e lo strumento utilizzato è stato un questionario anonimo auto-compilato.
Risultati: l’abitudine al fumo si è rivelata molto diffusa (maschi: 29,5% con un consumo medio di circa 11 sigarette/die; femmine: 21,4% con circa 8 sigarette/die) ed è risultata associata sia con le abitudini familiari che, in maniera ancora più evidente, con le abitudini degli amici. Le conoscenze dei danni tabacco-correlati sono risultate buone anche se solo un terzo circa degli studenti ha riferito correttamente la stima del numero di morti tabacco-correlate in Italia mostrando una preoccupante sottostima degli effetti negativi del tabagismo. Le principali fonti di informazione sui danni tabacco-correlati sono risultate essere i genitori (64,2%), mentre percentuali molto più basse di studenti hanno riportato nell’ordine: la scuola, i medici, i mass media e gli interventi mirati di educazione sanitaria.
Relativamente al consumo di alcolici è risultato che i soggetti astemi sono una minoranza (10% dei maschi e 17,2% delle femmine), poco frequente è risultato essere il consumo giornaliero (7,1% tra i maschi e 5,6% tra le femmine), mentre l’abuso episodico ma massiccio (binge drinking) ha visto coinvolti un maggior numero
di studenti (8,7% dei maschi e 9,1% delle femmine). Le conoscenze dei danni alcol-correlati sono risultate abbastanza diffuse circa gli effetti tossici più noti.
È infine risultato che gli energy drink sono consumati solo da una minoranza degli studenti.
Le principali associazioni tra i consumi in esame sono risultate quelle tra consumo di tabacco e consumo alcol e tra consumi di tabacco e alcol degli studenti e quelli dei loro genitori ed amici.
Key words: epidemiological investigation, alcohol consumption, tobacco consumption, energy drinks consumption, university students
SUMMARY
Objectives: university students face multiple stressors, especially academic overload and competition with peers, which can cause potential health risk behaviors such as smoking, alcohol drinking and energy drink use. To date very few studies have explored this field.
The aim of this study was to determine the prevalence of legal psychotropic substance use among over 300 college students of the University of Perugia (Italy) and to verify their attitudes and knowledge toward these substances.
Method: a descriptive cross-sectional study was conducted. Data were collected from university students on a voluntary basis using an anonymous self-administered questionnaire.
Results: the results showed a widespread use of tobacco: 29.5% daily smokers for males (11 cigarettes smoked per day) and 21.4% for females (8 cigarettes smoked per day) and these habits were closely related to peer and parental smoking. The level of the student knowledge concerning the health consequences of smoking was good, except for the even if only one third of students have reported correctly the number of tobacco-related deaths per year in Italy which was correctly reported only by one third of students. This result clearly shows that the interviewed students tend to underestimate the health risks of smoking. The principal source of information about health effects of smoking resulted to be their parents (64,2%), whereas lowest scores were reported for teachers, physicians, mass media and health education/promotion campaigns.
The results about alcohol consumption among enrolled university students showed that females were non- drinkers more frequently than males (17,2% of females and 10% of males). The prevalence of daily alcohol use was low (7,1% for males and 5,6% for females), whereas the most prevalent alcohol use was the heavy episodic drinking or binge drinking (8,7% for males and 9,1% for females). Among the interviewed university students there was an encouraging baseline level of knowledge regarding alcohol use and its toxic effects.
Finally, we found that energy drink consumption was not a popular practice among the university students. An expected relationship between use of tobacco and alcohol consumption was confirmed in this study, as well as their habits and the relationship between friend and parental use of tobacco and alcohol.
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Adolescence and perceived health. HBSC study results in Torino (Italy)
Silvio Geninatti, Alessandro Tricomi, Alessandra D’Alfonso
DOI: 10.48291/SISA.57.4.3
Adolescenza e salute percepita. Dati dello studio HBSC a Torino
Adolescence and perceived health – HBSC study results in Torino (Italy)
Silvio Geninatti, Alessandro Tricomi, Alessandra D’Alfonso
DOI: 10.48291/SISA.57.4.3
Silvio Geninatti, ASL To 2, Responsabile Ricerche Statistiche ed Epidemiologiche
Alessandro Tricomi, Statistico
Alessandra D’Alfonso, ASL To 2, Responsabile Sistema Qualità e Gestione del Rischio
Parole chiave: adolescenza, salute percepita, HBSC, profili di rischio
RIASSUNTO
Obiettivi: nell’ambito dello studio HBSC applicato agli studenti del 1° anno della Scuola Media Superiore (n=2123) di Torino, una città del Nord Italia (900.000 abitanti) è stato indagato lo stato di salute percepito e la relazione con altre variabili di interesse.
Metodologia: è stato somministrato un questionario anonimo validato. Sono state applicate statistiche descrittive, test di consistenza interna Alfa di Cronbach, misure di associazione e relativi intervalli di confidenza ed infine un modello di Analisi delle Componenti Principali.
Risultati: a differenza di quanto risulta dagli indicatori utilizzati dagli epidemiologi (ospedalizzazione e mortalità) che suggeriscono come l’adolescenza sia una età caratterizzata da buona salute, è risultato che il 24% delle femmine e il 14% dei maschi sarebbe afflitto da un quotidiano malessere di tipo somatico mentre il 32% e il 22% da disturbi di tipo psicologico rispettivamente. Valori di OR positivi sono osservabili per fattori potenzialmente esplicativi quali esposizione a PC, TV e non fare colazione. Bassi punteggi nella sfera delle abilità sociale e fiducia in se stessi, del successo e integrazione scolastica e nelle relazioni tra pari sono associati a OR elevati (statisticamente significativi). Tre profili di adolescente sono stati poi estratti con l’ausilio della tecnica dell’Analisi delle Componenti Principali.
Key words: adolescence, perceived health, HBSC, risk profiles
SUMMARY
Objectives: in the framework of HBSC study applied to fifteen years high school students (n=2123) from Turin, a Northern Italy city (900.000 people) has been investigated perceived health status and relationship among other interested variables.
Methods: a validate anonymous questionnaire has been administered. Statistical analysis has been performed by application of common descriptive statistics, Cronbach Alpha internal consistency test, association measures including confidence interval calculation and finally a Principal Components Analysis has been applied.
Results: despite evidences from epidemiological commonly used indicators (hospitalization and mortality rates) that suggest adolescence like a healthy age, results show that 24% of girls and 14% of boys has been affected by everyday somatic symptomatology while 32% and 22% by psychological disorders respectively. OR significant scores have been observed analyzing potentially explanatory factors like video and TV exposure and no-breakfast habits. Lower scores in social skills, self-esteem, successful outcomes and scholastic integration domains are associated with high OR scores (statistically significant). Three adolescent profiles have been extracted using Principal Components Analysis Methods.
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Implementing and evaluating an intervention to prevent domestic injuries in 3-6 years old children
Fabio Previtali, Sonia Visioli, Lucia Zannini
DOI: 10.48291/SISA.57.4.4
Implementazione e valutazione di un progetto per la prevenzione degli incidenti domestici in bambini dai 3 ai 6 anni
Implementing and evaluating an intervention to prevent domestic injuries in 3-6 years old children
Fabio Previtali, Sonia Visioli, Lucia Zannini
DOI: 10.48291/SISA.57.4.4
Fabio Previtali, Dipartimento di Prevenzione, Azienda Sanitaria Locale di Novara
Sonia Visioli, Lucia Zannini, Dipartimento di Scienze Biochimiche per la Salute, Sezione di Igiene e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Milano
Parole chiave: infortuni domestici, scuola dell’infanzia, bambini 3/6 anni, prevenzione, valutazione
RIASSUNTO
Obiettivi: nei Paesi occidentali, gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte nei bambini e del 20% dei ricoveri in età pediatrica. Il Ministero della Salute italiano ha inserito nel Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 una linea di azione sulla sicurezza in casa. Nel 2011 è stato avviato un progetto specifico di prevenzione per la scuola dell’infanzia, ad uso delle educatrici (La valigia di Affy Fiutapericolo). Il progetto é stato finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) e hanno aderito le Regioni: Piemonte (coordinatore), Valle d’Aosta, Veneto, Campania e Sicilia. Dopo una fase sperimentale, il proget- to è stato proposto alle scuole dell’infanzia di Novara e provincia e 16 hanno aderito. Al termine dell’inter- vento, è stata approntata una ricerca per valutare: a la ricaduta in termini di aumento delle conoscenze dei bambini sui pericoli domestici e il gradimento del progetto.
Metodologia: dodici sezioni delle scuole d’infanzia aderenti al progetto hanno partecipato, per un totale di 274 bambini. Per valutare la loro ritenzione delle informazioni, è stato utilizzato il disegno, in linea con le indicazioni della letteratura sulla ricerca con bambini. La valutazione di gradimento del progetto è stata effettuata con un questionario somministrato alle educatrici.
Risultati: i disegni utilizzabili per la ricerca sono risultati 175 e sono stati analizzati da due ricercatori in cieco, che hanno individuato le tematiche in essi rappresentate. Le cadute, gli annegamenti, le ustioni e le lesioni da taglio sono i più rappresentati, mentre lo sono meno le folgorazioni, le intossicazioni e il soffocamento, con delle differenze nelle diverse fasce d’età. Per quel che riguarda invece gli ambienti degli incidenti domestici, risultano maggiormente rappresentati il giardino, le scale e la cucina.
I questionari segnalano che i bambini hanno espresso un alto gradimento del compito loro assegnato.
Conclusioni: benché il disegno si sia rivelato un ottimo strumento di valutazione della comprensione nei bambini dei messaggi preventivi relativi agli incidenti, esso non è particolarmente approfondito. In studi futuri, sarebbe auspicabile integrare i disegni con altri dati, per esempio discussioni di gruppo dei bambi- ni, facilitate dalle educatrici. Inoltre, nelle aree in cui si è effettuato l’intervento, è auspicabile il monitoraggio dell’incidenza degli incidenti domestici, andando a verificare se, rispetto a popolazioni di controllo, si registra una diminuzione di mortalità e ricoveri.
Key words: domestic injuries, nursery schools, 3/6 year children, prevention, evaluation
SUMMARY
Objectives: in western countries, domestic injuries represent the primary cause for children’s death and the cause of 20% of pediatric patients’ hospital admissions. The Italian Health Minister has inserted in the National Prevention Plan 2005-2007 a line of action to improve security at home. In 2011, a specific project of prevention (named La valigia di Affy Fiutapericolo) was developed for nursery schools, involving also teachers. The project was funded by the Center for Diseases Control, and the following Regions participated: Piemonte (coordinator), Valle d’Aosta, Veneto, Campania and Sicilia. After an experimental phase, the project was proposed to all the nursery schools of Novara and surroundings and 16 participated. At the end of the preventive intervention, a research was designed in order to evaluate: children’s outcomes in terms of knowledge achievements on domestic injuries, and participants’ satisfaction with the project. Methods: among the nursery schools that adhered to the project, 12 classes participated in the study, involving a total of 274 children. To evaluate youngsters’ knowledge achievements, drawings were utilized, in line with indications given by the literature on doing research with children. Satisfaction with the project was evaluated through an open ended questionnaire, filled out by teachers.
Results: for the research purposes, 175 drawings resulted appropriate, and they were analyzed by two blind researchers, who individuated the subjects represented in the drawings. Falls, drowning, burns and cut injuries were the most represented, while electrocutions, poisonings, suffocations were less outlined, and differences in children at different ages were found. Referring to the environments in which injuries took place, garden, stairs and kitchen resulted the most represented.
Questionnaires results show that children expressed high satisfaction with the assigned task.
Conclusions: even if drawings have revealed as an excellent instrument for evaluating the children’s comprehension of the preventive messages on domestic injuries, they are not particularly detailed. In future studies, integrating drawings with other data, i.e. children’s focus groups facilitated by teachers, could be more effective. Furthermore, it would be useful to monitor incidence of domestic injuries in those areas in which the preventive intervention has been carried out, verifying if a lower mortality and fewer hospital admissions are registered, when compared to control groups.
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Health and active ageing in Italy and Lazio Region: the surveillance system “Passi d’Argento”
Lilia Biscaglia, Benedetta Contoli, Alberto Perra, Maria Alessandra Brandimarte, Silvia Iacovacci, Maria Chiara Antoniotti, Amedeo Baldi, Elvira Bianco, Giuliano Carrozzi, Luciana Chiti, Marco Cristofori, Amalia De Luca, Teresa Di Fiandra, Luana Penna, Rita Ferrelli, Stefania Salmaso e i coordinatori locali della Regione Lazio
DOI: 10.48291/SISA.57.4.5
Salute e invecchiamento attivo in Italia e nel Lazio secondo il sistema di sorveglianza “Passi d’Argento”
Health and active ageing in Italy and Lazio Region: the surveillance system “Passi d’Argento”
Lilia Biscaglia, Benedetta Contoli, Alberto Perra, Maria Alessandra Brandimarte, Silvia Iacovacci, Maria Chiara Antoniotti, Amedeo Baldi, Elvira Bianco, Giuliano Carrozzi, Luciana Chiti, Marco Cristofori, Amalia De Luca, Teresa Di Fiandra, Luana Penna, Rita Ferrelli, Stefania Salmaso e i coordinatori locali della Regione Lazio
DOI: 10.48291/SISA.57.4.5
Lilia Biscaglia, Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio
Benedetta Contoli, Alberto Perra, Luana Penna, Rita Ferrelli, Stefania Salmaso, ISS-CNESPS, Roma
Maria Alessandra Brandimarte, ASL Roma E
Silvia Iacovacci, ASL Latina
Maria Chiara Antoniotti, ASL Novara
Amedeo Baldi, ASL1 Massa e Carrara
Elvira Bianco, ASL Avellino
Giuliano Carrozzi, AUSL Modena
Luciana Chiti, ASL 3 Toscana
Marco Cristofori, ASL 2 Terni
Amalia De Luca, Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza
Teresa Di Fiandra, Ministero della Salute
Parole chiave: sorveglianza di popolazione, invecchiamento attivo, salute pubblica
RIASSUNTO
Obiettivi: obiettivo del sistema di sorveglianza sulla popolazione con 65 anni e più, denominato “PASSI d’Argento”, è quello di fornire informazioni precise e tempestive, confrontabili nel tempo e fra diverse ASL/Regioni, sull’evoluzione dei fattori determinanti di salute e di invecchiamento attivo.
Metodologia: l’approccio è quello della sorveglianza di popolazione con indagini ripetute su campioni rappresentativi della popolazione in studio, costituita da soggetti con 65 anni e più, non ospitati in RSA al momento della rilevazione. In ogni Regione è stato estratto un campione rappresentativo mediante campionamento casuale semplice, stratificato per classi di età e genere, o mediante campionamento a cluster. La rappresentatività è stata sempre garantita a livello regionale, in alcuni casi anche a livello di ASL. Per la raccolta dei dati è stato utilizzato un questionario standardizzato, somministrato con intervista telefonica o faccia a faccia, da operatori delle regioni appositamente formati. L’analisi è stata condotta su dati pesati del pool nazionale utilizzando il software Epiinfo ver 3.5.3.
Risultati: dopo due indagini sperimentali condotte in 16 Regioni italiane, il sistema di sorveglianza “Passi d’Argento” è stato incluso nel Piano Nazionale di Prevenzione 2010-2013 ed è stato implementato in 19 tra Regioni e Province autonome. L’indagine 2012-2013 ha permesso di raccogliere informazioni su un campione di 24.131 persone con 65 anni e più. Nel Lazio sono state raccolte informazioni su un campio- ne rappresentativo di 2011 persone con 65 anni e più. Il tasso complessivo di risposta nel Lazio è stato del 86,6% (88,5% a livello nazionale), il tasso di rifiuto è stato del 9,4% (9,6% a livello nazionale).
Keywords: population surveillance, active ageing, public health practice
SUMMARY
Objectives: the Surveillance System on Population over 64 years (PASSI d’Argento – Silvery Steps) aims to provide reliable, accurate and comparable information on health determinants and factors related to active ageing.
Methods: surveillance is done on a sample of home resident population over 64 years, stratified by sex and age classes, randomly selected from Local Health Units’ list of resident. For the collection of data a standardised questionnaire has been developed. Phone or face-to-face interviews have been administered by trained social and health professionals involved in the surveillance. Uni- and multivariate analysis of data collected was performed using Epi-Info ver 3.5.3.
Results: after 2-year experimentation in 16 Regions, under technical and scientific coordination of the National Institute of Health, the Surveillance System on Population over 64 years has been included into the National Prevention Plan (2010–2013). The 2012-2013 survey was conducted in 19 Italian Region and information on a sample of 24.131 people aged 64 years and more were collected. In Lazio Region, information on a representative sample of 2011 people aged 64 years and more were collected. In Lazio response rate was 86,6% (88,5% at national level), refusal rate was 9,4% (9,6% at national level).
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Phisical activity in primary, secondary and tertiary prevention of youth problems
Claudia Frangella, Serena Fabri, Sergio Fazioli, Vincenzo Romano Spica
DOI: 10.48291/SISA.57.4.6
Attività motoria nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria del disagio giovanile
Phisical activity in primary, secondary and tertiary prevention of youth problems
Claudia Frangella, Serena Fabri, Sergio Fazioli, Vincenzo Romano Spica
DOI: 10.48291/SISA.57.4.6
Claudia Frangella, Dottore di ricerca in attività motoria e salute: aspetti biomedici e metodologici, Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
Serena Fabri, Laureato magistrale in scienze delle attività motorie preventive e adattate, Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
Sergio Fazioli, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, Cultore della Materia, Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
Vincenzo Romano Spica, Professore Ordinario di Igiene, Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
Parole chiave: disagio giovanile, attività motoria, responsabilità sociale e personale, attività fisica e salute, prevenzione del disagio giovanile, educazione alla legalità
Obiettivi: approfondire il tema della morbosità evitabile connessa al disagio giovanile con particolare riguardo al ruolo preventivo delle attività motorie, al fine di considerare interventi pilota di promozione della salute nelle diverse dimensioni psicologiche, fisiche, sociali e spirituali. Modello applicativo ed esperienza di un intervento pilota integrato nel contesto di una struttura casa-famiglia.
Metodologia: stato dell’arte e selezione studi presenti in letteratura, definizione di progetti pilota adattati a diverse realtà tra cui: città dei ragazzi, carceri, casa famiglia. Sono stati inclusi un diario di bordo, un questionario, programmi di attività motoria personalizzati.
Risultati: l’attività motoria preventiva e adattata può svolgere un ruolo non solo nella prevenzione di malattie multifattoriali, ma anche nel contesto sociale nel disagio giovanile, anche attraverso l’educazione
alla legalità, la riabilitazione ed il reinserimento nella comunità. Si riporta un modello di impostazione per il coinvolgimento sistematico in attività sportive e ludico-ricreative di giovani in una casa famiglia. La letteratura e l’insieme delle osservazioni sostiene il ruolo delle AMPA anche nel superamento dell’emarginazione e del disagio, fondamentalmente attraverso dinamiche di gruppo. Elementi essenziali: stimoli sotto la guida di un adulto, rispetto di regole e compagni, raggiungimento di obiettivi comuni, incremento del senso di autoefficacia e autostima in una cornice più ampia di educazione alla corporeità ed alla legalità.
Key words: youth, physical activity, personal and social responsibility, physical activity and mental health, prevention
SUMMARY
Objective: to analyze the theme of preventable morbidity related to youth problems with particular regard to the preventive role of physical activities, in order to implement a pilot study of health promotion at psychological, physical, social and spiritual level. Application of the integrated pilot study in a young house family context.
Methods: state-of-the-art literature review, definition of a pilot study adapted to different situations including prisons and young house families. Daily diary, questionnaire and individualized physical activity programs have been included in the project.
Results: preventive and adapted physical activity can play a role not only in the reduction of non-communicable diseases, but also in the elimination of youth social problems, also through the diffusion of the principle of legality, the rehabilitation and reintegration into the community. Results confirmed that preventive and adapted physical activities play a role also in reducing marginalization processes, mainly through group dynamics. Essential elements: incentives under the guide of an adult person, rules and playmates respect, common goals achievement, increase of the sense of forcefulness and self-confidence in a wider context of education about corporeity and legality.
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OPEN ACCESS
Tabacco Nota informativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (aggiornata al maggio 2013)
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Gruppo di lavoro Diseguaglianze nella Salute, SItI
OPEN ACCESS
Documento finale del XLIII Corso della Scuola Superiore di Epidemiologia e Medicina Preventiva “Giuseppe D’Alessandro”: Chi ha e chi non ha: le disuguaglianze di salute evitabili e le azioni di contrasto
Erice, 10-14 aprile 2013
Gruppo di lavoro ‘Diseguaglianze nella Salute’, Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.)
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OPEN ACCESS
Congresso S.It.I. Sezione Emilia Romagna 2013
“Alimentazione, salute, ambiente ed equità sociale”
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Conferenza europea sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro
Dichiarazione di Bruxelles
OPEN ACCESS
Bruxelles, 23 ottobre 2013
Comunicato stampa
Pratiche per la salute nei luoghi di lavoro rivolte ai lavoratori con malattie croniche
Conferenza europea sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro
Dichiarazione di Bruxelles
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