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OPEN ACCESS
Towards a European Health Service
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA.58.1.1
OPEN ACCESS
Verso un servizio sanitario europeo
Towards a European Health Service
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA.58.1.1
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Elderly, general medicine, complexity medicine
Tiziano Scarponi
DOI: 10.48291/SISA.58.1.2
OPEN ACCESS
Anziani, medicina generale, medicina della complessità
Elderly, general medicine, complexity medicine
Tiziano Scarponi
DOI: 10.48291/SISA.58.1.2
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The aging condition as a “contradiction” in late-capitalist society: an anthropological gaze
Tullio Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.1.3
La condizione anziana come “contraddizione” nella società tardo-capitalistica: uno sguardo antropologico
The aging condition as a “contradiction” in late-capitalist society: an anthropological gaze
Tullio Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.1.3
presidente della Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia) e della Società italiana di antropologia medica [SIAM]
Parole chiave: beni comuni, condizione anziana, cambiamento sociale, formazione economico-sociale, tardo- capitalismo
RIASSUNTO
Viene tentato qui un esame del perché la condizione anziana si presenta nelle attuali società tardo-capitalistiche come una vera e propria “questione”, con pesanti implicazioni oggettive e soggettive per gli stessi anziani e per i loro rapporti con gli altri attori sociali. A tal proposito vengono considerati: (a) il peso che vi esercita la rapidità degli attuali ritmi di cambiamento sociale, in particolare il rapido cambiamento delle tecnologie, dei valori e dell’assetto dei rapporti interindividuali, oltreché degli stessi contesti materiali; (b) il peso della caduta dei tradizionali supporti sociali costituiti dalla famiglia estesa e dalle relazioni di vicinato; e (c) il peso dello stesso progressivo aumento della fascia anziana di popolazione e dei nuovi bisogni (la dilatazione delle patologie croniche, ad esempio) che così ne risultano.
Viene poi sottolineato come una efficace strategia di risposte a tale “questione” passi inevitabilmente attraverso politiche di riaggiustamento e rafforzamento del welfare e – per quanto in questa sede più direttamente ci riguarda – dei servizi sanitari pubblici e universalisti e del loro porsi come effettivi “beni comuni”. Infine viene posto il quesito del grado di compatibilità fra una tale strategia e la “logica di mercato” che sta alla base degli attuali regimi neo-liberisti e che costituisce oggi la struttura portante del nostro sistema sociale o, più precisamente, della nostra formazione economico-sociale. È in tal senso che la condizione anziana (e le politiche che dovrebbero utilmente concernerla) si presentano oggi almeno per certi versi, come una “contraddizione” rispetto alle regole sociali oggi dominanti.
Key-words: commons, aging condition, social change, socio-economic formation, late-capitalism
SUMMARY
Here the Author attempts an examination of the reasons why the aging condition occurs in current late- capitalist society as a real “question”, with serious objective/subjective implications both for the elderly themselves and their network with other social actors. In this framework several topics are considered: (a) the heavy influence exerted on aging condition by contemporary fast paces of social change, above all in the field of technology, values, set of inter-individual relations, as well as on the material contexts themselves; (b) the weight of the fall of traditional social supports such as extended family and neighbourly relations; and (c) the weight of the increasing rate of aging population and the related new social needs (for instance the increasing rate of chronic diseases).
Then it is highlighted how an effective strategy for giving responses to this “question” should concern policies of reassessing welfare and – as far as we are concerned here – strengthening public and universalistic health services conceived as “commons”.
In the concluding remarks, it is evaluated the degree of compatibility between such a strategy and the underlying “logic” of current neo-liberal regimes. Such a logic is today the backbone of our social system or, more precisely, of our socio-economic formation. The Author’s claim is that to some extent the aging condition (and the policies which should usefully be related to it) must be considered today as a “contradiction” toward contemporary dominant social rules.
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The frail elderly in the economic crisis
Simona Gotelli, Pietro Calcagno, Lucio Ghio, Luigi Ferrannini
DOI: 10.48291/SISA.58.1.4
L’anziano fragile nella crisi economica
The frail elderly in the economic crisis
Simona Gotelli, Pietro Calcagno, Lucio Ghio, Luigi Ferrannini
DOI: 10.48291/SISA.58.1.4
Simona Gotelli
Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, ASL3 Genovese / Associazione Idea Genova Onlus
Pietro Calcagno, Lucio Ghio
Clinica Psichiatrica, IRCCS San Martino-IST, Genova
Luigi Ferrannini
Agenzia Sanitaria Regionale, Regione Liguria, Past-President Società Italiana di Psichiatria
Parole chiave: anziani, crisi economica, fragilità, organizzazione sanitaria
RIASSUNTO
Gli ultimi anni sono stati dominati dalla profonda crisi economica che ha colpito varie nazioni nel mondo con un importante impatto sulla vita del singolo, delle famiglie, della comunità. Gli effetti sulla salute sembrano essere indotti principalmente da due fattori: la riduzione dei budget sanitari e il taglio delle risorse sociali, che vanno a incidere in particolare sulle fasce deboli della popolazione come gli anziani. I rischi sono quelli di una maggiore morbosità, mortalità e istituzionalizzazione, per cui rispetto al passato, diventa ancora più importante organizzare reti di assistenza multidisciplinari, in grado di offrire interventi integrati e una razionalizzazione delle risorse. L’insostenibilità della logica del “tutto a tutti” fa sì che si debba provvedere ad una logica di definizione di priorità, affinché la risposta dei servizi diventi flessibile, integrata, collegata alla domanda attesa e a quella rilevata.
Keywords: older, economic crisis, frailty, health organization
SUMMARY
Last years have been dominated by the deep economic crisis which has affected several nations worldwide with a strong impact on lives of individuals, families and communities. The adverse health effects seem to be mainly induced by two factors: the health care budget reductions and social welfare cuts, which primarily hit the vulnerable sections of the society, such as elderly. The risks are those of an higher morbidity, mortality and institutionalization; for that reason organizing multidisciplinary care networks becomes more important than it was in the past, in order to provide integrated health service interventions and in order to rationalize the resources. Since the unsustainability of “everything for everyone”, it becomes compulsory to provide a definition of priorities, so that the health interventions become flexible, integrated, linked to the expected and observed demand.
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Corporeity and decorporeity: the elderly lived body
Francesco Scotti
DOI: 10.48291/SISA.58.1.5
Corporeità e decorporeizzazione. Il corpo vissuto dell’anziano
Corporeity and decorporeity: the elderly lived body
Francesco Scotti
DOI: 10.48291/SISA.58.1.5
Parole chiave: corpo vissuto, alienazione consumistica del corpo, anziano
RIASSUNTO
Obiettivi: comprendere il vissuto che l’anziano ha del proprio corpo, descrivere il cambiamento subito dalle potenzialità della vita nella terza età e quali vincoli sociali e culturali impediscano il loro pieno dispiegarsi. Metodologia: a partire dall’uso e del vissuto della corporeità nella nostra cultura, percorrere le tappe attraverso cui l’alienazione del corpo come oggetto di consumo influenza negativamente soprattutto la vita degli anziani.
Risultati: si mettono in evidenza i punti di svolta del processo di impoverimento del vissuto corporeo dell’anziano quali possibili situazioni in cui l’intervento potrebbe modificare per tempo il destino sfavorevole di una frazione sempre più consistente della popolazione.
Keywords: lived body, consumer alienation of the body, elderly
SUMMARY
Objectives: the aim of the paper is to understand how the elderly experience his own body and to describe the change of the life in old age and which social and cultural influences can affect negatively this experience. Method: going through the stages from the use and experience of the body in our culture, to the body alienation as an object of consumer and how this can negatively affect the life of the elderly.
Results: the paper underlines the stages of the process of impoverishment of body experiences in the elderly and suitable action that can be taken to change the unfavorable destiny of the growing part od the population.
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The evidence-based policies for the elderly: the lifetime perspective
Guido Giarelli
DOI: 10.48291/SISA.58.1.6
Le politiche per gli anziani basate sull’evidenza: la prospettiva del corso della vita
The evidence-based policies for the elderly: the lifetime perspective
Guido Giarelli
DOI: 10.48291/SISA.58.1.6
Professore associato di Sociologia generale e della salute, Dipartimento di Scienze della salute, Università “Magna Græcia”, Catanzaro
Parolechiave: corso della vita, politiche per anziani, evidenza, invecchiamento sano e attivo
RIASSUNTO
Obiettivi: una politica per gli anziani fondata sulle evidenze deve possedere anzitutto una vision strategica scientificamente fondata: la prospettiva interdisciplinare emergente del corso della vita è in grado di offrire tale vision per politiche sociali e sanitarie che intendano operare nei confronti degli anziani in una logica preventiva e promozionale, anziché meramente curativa o riparatoria.
Metodologia: complessità del reale, divergenze di valori e incertezza rendono comunque alquanto complesso il rapporto fra scelte politiche ed evidenze scientifiche.
Risultati: se una politica per gli anziani fondata sull’evidenza rimane quindi ancora più un’aspirazione che non un risultato acquisito, è possibile comunque individuare alcune strategie, metodologie e strumenti che consentano nel prossimo futuro di rendere davvero praticabile e fondata sulle evidenze una politica per l’invecchiamento sano e attivo.
Key-words: lifetime, elderly policies, evidence, active and healthy aging
SUMMARY
Objectives: an evidence-based policy for the elderly must possess above all a scientifically founded strategic vision: the emerging interdisciplinary perspective of the life course is able to offer such a vision for health and social policies that intend to operate for the elderly with a preventive and promotional rationale, rather than with a purely curative or restorative one.
Method: complexity of the reality, differences of values and uncertainty make quite complex, however, the relationship between policy choices and scientific evidences.
Results: if an evidence-based policy for the elderly remains therefore more an aspiration than an outcome, we can find anyway some strategies, methodologies and tools to allow in the near future to really make it viable and evidence-based a policy for healthy and active aging.
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Elderly condition and private care work: historical elements and future prospects
Marco Cerri
DOI: 10.48291/SISA.58.1.7
Condizione anziana e lavoro privato di cura: elementi storici e prospettive future
Elderly condition and private care work: historical elements and future prospects
Marco Cerri
DOI: 10.48291/SISA.58.1.7
sociologo, formatore e consulente
Parole chiave: senilizzazione, lavoro di cura privato, lavoro servile
RIASSUNTO
In questo articolo si indaga come i bisogni di assistenza delle famiglie italiane, connessi al crescente processo di senilizzazione della popolazione, abbiano trovato una risposta significativa nell’ampia disponibilità di forza lavoro femminile migrante. Si è trattato di un processo spontaneo autoregolato che ha confermato la cultura familistica e privata del nostro welfare. Nelle nostre case si sono sviluppati complessi processi produttivi e relazionali improntati a codici servili: spesso sincera dedizione, condivisione e intimità affettiva convivono con incomprensioni, ricatti emotivi, conflitti.
La profonda crisi economica degli ultimi anni sta cambiando lo scenario: se da una parte le aspettative della nuova generazione di donne migranti stanno orientandosi verso prestazioni lavorative meno totalizzanti rispetto alla presenza 24 ore su 24, dall’altra sempre più donne italiane sono presenti nel mercato del lavoro di cura privato. Nell’ultimo paragrafo di questo articolo si avanzano ipotesi sul prossimo futuro, quando la numerosa generazione dei baby boomers diventerà anziana.
Key words: aging of society, care work, servile work
SUMMARY
In this paper Italian families assistance needs are examined. These needs are due to the growing ageing process of the population and a very important response in the great availability of workforce by migrant women is found. This natural and self-adjusted process confirmed the family-based and private culture of the Italian welfare. Based on servile codes productive and relational complex processes have been developed in our homes: genuine dedication, sharing and affective intimacy often coexist with misunderstandings, emotional blackmails, conflicts.
The recent deep economic crisis has changed the scenario: on one side aspirations of the migrant women new generation are addressed to less intense jobs (no more twenty-four hours a day employment), on the other side an increasing number of Italian women is on the private care labour market. Hypothesis about the near future when the baby boomers generation will get old are presented in the last paragraph of this paper.
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Mapping Alzheimer’s services: the Umbria experience between local deals and needs
Carlotta Bagaglia, Chiara Polcri
DOI: 10.48291/SISA.58.1.8
Per una mappatura dei servizi per l’Alzheimer: l’esperienza umbra tra offerte territoriali e bisogni
Mapping Alzheimer’s services: the Umbria experience between local deals and needs
Carlotta Bagaglia, Chiara Polcri
DOI: 10.48291/SISA.58.1.8
Carlotta Bagaglia
Antropologa, ricercatrice, Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia)
Chiara Polcri
Antropologa, ricercatrice, Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia) Parole chiave: Alzheimer, Umbria, mappatura, servizi dedicati
RIASSUNTO
Obiettivo: con questo contributo si intende restituire i principali esiti di un progetto di mappatura, promosso dalla Regione Umbria e realizzato dalla Fondazione Angelo Celli (Perugia), il cui obiettivo è stato quello di disporre di un quadro complessivo delle strutture che in Umbria si occupano di diagnosi, cura e assistenza a soggetti colpiti da Alzheimer. A tale proposito sono stati esaminati sia i servizi socio-sanitari prevalentemente dedicati a malati di Alzheimer (Centri di valutazione, Centri diurni Alzheimer, Laboratori di stimolazione cognitiva, Servizi forniti dall’associazionismo), sia quelle strutture che, pur non essendo direttamente preposte a tale patologia, si trovano comunque ad accogliere questo tipo di utenza (Residen- ze protette, Residenze sanitarie assistenziali e Centri diurni anziani).
Metodologia: per ciascuna tipologia di servizio sono stati messi a punto specifici questionari attraverso i quali sono stati rilevati dati relativi all’utenza, con approfondimenti specifici sui pazienti con Alzheimer, e indicazioni circa le caratteristiche del servizio non solo in riferimento agli utenti ma anche ai loro caregiver (indagando la presenza di attività ad essi dedicati in termini di valutazione dello stress e sostegno psicologi- co). Sono state raccolte inoltre opinioni rispetto a suggerimenti, eventuali difficoltà incontrate con i malati di Alzheimer e peculiarità specifiche del servizio.
Risultati: la mappatura ha messo in luce una notevole eterogeneità dei servizi offerti, della loro organizzazio- ne e della loro distribuzione nel territorio (in particolare in relazione ai Centri di valutazione), evidenziando la ricchezza che caratterizza la regione Umbria, ma anche la disomogeneità delle sue offerte territoriali. Sono apparse, inoltre, prioritarie alcune principali questioni quali la necessità di attivare specifici percorsi formativi per il personale impiegato nelle strutture e il bisogno di implementare e/o rafforzare la rete dei servizi per l’Alzheimer formalizzando percorsi che definiscano un sistema di presa in carico complesso. A tale proposito, questo progetto di mappatura ha rappresentato la fase iniziale di un processo già attivato dalla Regione Umbria per l’individuazione di strategie condivise tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell’esperienza dell’Alzheimer e la definizione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale di livello regionale.
Key words: Alzheimer, Umbria, mapping, dedicated services
SUMMARY
Objectives: this paper is aimed at showing the main outcomes of the mapping project promoted by Umbria Region and carried out by Fondazione Angelo Celli (Perugia), whose purpose was to get a framework of the services located in Umbria that carry out diagnosis, therapy and care for people affected by the Alzheimer’s disease. For this purpose, both the health and social services mainly addressed to the people affected by the Alzheimer’s disease (Assessment centres, Alzheimer daily centres, Cognitive stimulation laboratories, and those provided by non profit organizations and those services that – despite not being focused on the Alzheimer’s disease – take care of patients affected by the Alzheimer’s disease (Residential homes with permanent hospitalization and Residential homes with short hospitalization, Daily centres for the elderly) have been reviewed.
Methods: a specific questionnaire for each service allowed to collect information related to the users, with a focus on the patients affected by the Alzheimer’s disease, and informations about the service as regards both the users and their caregivers (focusing on the activities dedicated to them, such as stress evaluation and psychological support). Suggestions from the health workers have been collected in order to improve the service and understand the main needs as well as the features of the service.
Results: the mapping has shown a significant diversity in the services provided, their organization and distribution in the region (particularly as regards the Assessment centres), highlightening the richness and diversity of the services provided in the Umbria Region. Issues such as the necessity to plan specific training courses for the workers and the need to implement and/or strengthen the network of services devoted to the Alzheimer’s disease – thus formalizing pathways that define a complex take in care system – have appeared to be critical. With this regard, this mapping project has represented the beginning of a process already started by Umbria Region in order to find strategies shared with all the subjects involved in the Alzheimer’s disease experience and in the definition of a regional pathway of care.
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PASSI d’Argento surveys for health promotion actions for the elderly
Letizia Damiani, Ubaldo Bicchielli, Marco Cristofori
DOI: 10.48291/SISA.58.1.9
Le indagini PASSI d’Argento per interventi di promozione della salute nell’anziano
PASSI d’Argento surveys for health promotion actions for the elderly
Letizia Damiani, Ubaldo Bicchielli, Marco Cristofori
DOI: 10.48291/SISA.58.1.9
Letizia Damiani
scuola di Specializzazione in igiene e medicina preventiva, Università degli studi di Perugia
Ubaldo Bicchielli, Marco Cristofori
AUSL Umbria 2, U.O. Epidemiologia e promozione della salute
Parole chiave: invecchiamento attivo, sorveglianza, promozione della salute
RIASSUNTO
Obiettivi: costruire mediante Il Sistema di Sorveglianza Passi d’Argento, insieme ad altri sistemi di rilevazione dati tramite analisi di tipo epidemiologico (descrittiva e di associazione complessa e multivariata) indicatori socio-sanitari e di profili di salute e di rischio della popolazione anziana.
Metodi: le informazioni fornite dal sistema di sorveglianza sono state utilizzate per una serie di analisi di tipo descrittivo poi verificate (per confondimento ed interazione) con analisi di regressione logistica multivariata. Il tutto è stato utilizzato per individuare i principali determinanti modificabili di salute su cui mettere in atto azioni di promozione della salute.
Risultati: descrivere il sistema di sorveglianza PASSI d’Argento, le sue caratteristiche, le peculiarità che lo rendono un prerequisito indispensabile per qualsiasi progetto in promozione della salute ha permesso di individuare alcun determinanti modificabili dello stato di salute psico – fisica dell’anziano con la messa in atto di alcune esperienze di promozione del “benessere” e della salute nelle persone con più di sessantaquattro anni. (gruppi di cammino, attività motoria adattata, promozione sociale di alcune attività ecc.) Conclusioni: le informazioni dell’ultima indagine PASSI d’Argento del 2012 devono diventare la base per la stesura del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 e di conseguenza dei rispettivi Piani Regionali, riguardante la condizione socio-sanitaria degli anziani, ma anche una forte motivazione per la programmazione, a tutti livelli, dello sviluppo delle competenze, sia organizzative che professionali, riguardanti la progettazione ed attuazione della promozione della salute.
Key word: active aging, sourveillance, health promotion
SUMMARY
Objectives: build through the Surveillance System Passi d’Argento, along with other data collection systems, through epidemiological analysis (descriptive and association complex and multivariate) and social indicators health profiles and risk of the elderly population.
Method: the information provided by the monitoring system has been used for a number of descriptive analysis and then verified (for confounding and interaction) with multivariate logistic regression analysis. Everything has been used to identify major modifiable determinants of health to implement actions to promote health.
Results: describe the Passi d’Argento surveillance system, its characteristics and peculiarities that make it an indispensable prerequisite for any project in health promotion has allowed us to identify any modifiable determinants of health status psycho – physical with the Elder implementation of some of the experiences of promoting “wellness” and health in people over sixty-four years. (groups of walking, adapted physical activity, social promotion of certain activities etc.).
Conclusions: the information of PASSI d’Argento surveillance system 2012 should become the basis for the drafting of the new National Prevention Plan 2014-2018 and as a result of their Regional Plans concerning the socio-health conditions of the elderly, but also a strong motivation for programming at all levels, development of skills, both organizational and professional, regarding the design and implementation of health promotion.
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Fragility mapping. An experience of proactive and systematic interception of unexpressed care needs by the elderly in a “Lower Friuli” district
Luciano Pletti, Marta Pordenon, Dina Pecini, Mauro Prati, Giuseppe Tellini, Cristina Zanon, Simonetta Giolo
DOI: 10.48291/SISA.58.1.10
La mappatura della fragilità. Un’esperienza di proattiva e sistematica intercettazione dei bisogni assistenziali inespressi dagli anziani in un distretto della “Bassa Friulana”
Fragility mapping. An experience of proactive and systematic interception of unexpressed care needs by the elderly in a “Lower Friuli” district
Luciano Pletti, Marta Pordenon, Dina Pecini, Mauro Prati, Giuseppe Tellini, Cristina Zanon, Simonetta Giolo
DOI: 10.48291/SISA.58.1.10
Luciano Pletti, direttore Distretto Est A.S.S. n. 5 “Bassa Friulana”
Marta Pordenon, referente infermieristica di struttura operativa, Distretto Est
Dina Peciniì, coordinatrice Servizio infermieristico domiciliare, Distretto Est
Mauro Prati, medico di distretto
Giuseppe Tellini, medico di Medicina generale e Assessore Comune di Palmanova
Cristina Zanon, infermiere di comunità di Palmanova
Simonetta Giolo, infemiera del P.U.A., Distretto Est
Parole chiave: anziano, fragilità, PRISMA 7, indice di vecchiaia, screening, proattivo, prevenzione
RIASSUNTO
Il tema dello screening proattivo della fragilità nell’anziano si caratterizza come una delle sfide principali per la sostenibilità dei servizi sociosanitari nei Paesi ad elevata presenza di anziani tra la popolazione. Obiettivi: il progetto “Nautilus” ha avuto come obiettivo l’emersione e la creazione di una mappa della fragilità tramite l’utilizzo di uno strumento semplice e validato a livello internazionale (scheda PRISMA 7) relativamente alla popolazione ultrasettantacinquenne del comune di Palmanova (UD) caratterizzato da elevati indici di vecchiaia (213,4) e di dipendenza strutturale (58,8).
Metodologia: a partire dall’ottobre del 2011 sono state inviate tramite servizio postale 545 schede PRISMA 7 ad altrettanti cittadini con età e”75 anni residenti nel Comune di Palmanova. Successivamente è stata condotta una stratificazione in classi di fragilità ed effettuata una valutazione multidimensionale (VMD) tramite scheda ValGraf FVG-versione domiciliare essenziale 2012 tra coloro che sono stati individuati come a rischio di fragilità.
Risultati: 321 utenti (58,8%) hanno risposto autonomamente. Per altri 102 anziani è stata condotta una rilevazione al domicilio da parte di volontari della Croce Rossa Italiana opportunamente addestrati. Le persone che non hanno partecipato sono state 115. In base ai risultati della scheda gli anziani sono stati suddivisi in classi di fragilità dalla 1 alla 7. Sono stati considerati a rischio di fragilità i soggetti dalla classe 4, compresa, in poi (169, 38,32%). Per 53 utenti appartenenti alle classi 6 e 7 è stata effettuata una valutazione multidimensionale (VMD) al fine di creare la mappa della fragilità e dei bisogni.
Conclusioni: lo studio ha consentito la presa in carico proattiva di soggetti anziani non noti in precedenza ai servizi sociosanitari territoriali e che sono stati avviati a specifici programmi di prevenzione. E’ auspicabile che lo screening della fragilità sia esteso anche ad altre realtà territoriali. Lo strumento PRISMA 7 necessita di una validazione a livello locale. E’ opportuno prevedere uno studio prospettico caso-controllo per la definzione dell’efficacia a lungo termine.
Key words: older adult; frialty; PRISMA 7; ageing index; screening, proactive, prevention
SUMMARY
Proactive identification of frialty in the older adults is a key concept when sustainability of welfare state in Countries with high ageing index comes into account.
Objectives: the object of project “Nautilus” was to detect and identify frail elders using a validated tool (PRISMA 7 test) among those people over the age of 75 living in the Municipality of Palmanova, a high ageing index (213,4) and dependency ratio (58,8) area in Italy.
Method: starting from October 2011, 574 people ageing 75 or over and living in the Municipality of Palmanova, received the PRISMA 7 test at home. On that basis they were then assigned to a specific frialty class. Those who resulted with a high frialty score were then tested with a multidimensional evaluation using ValGraf FVG assessment.
Results: 321 (58,8%) persons spontaneously answered to the questions in the PRISMA 7 test. 102 people received an announced visit at home by volunteers of Italian Red Cross appropriately trained for that task. 115 persons decided not to partecipate to the study. On the basis of the results from the PRISMA 7 test the older adults were then each assigned to a specific frialty risk class ranging from 1 to 7. We considered with high frialty risk those who were assigned to classes from 4 to 7 (169, 38,32%). For those who fell into class 6 and 7 (53) a multidimensional evaluation using ValGraf FVG assessment was then perfromed to build a frialty and needs map.
Conclusions: this study allowed a proactive identification of frail older adults who were not known before by the territorial healthcare teams. It has been then possibile to lead them to specific individual care and prevention programs. We strongly suggest to apply this methodology to a wider area. PRISMA 7 tool needs to be validated on a local basis. Long term efficacy needs to be tested with a case-control study.
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Action for the prevention and treatment of overweight-obesity in a population of employees of the city of Naples
Giuseppina Muto, Oreste Caporale, Rossella Alfano, Rossella Bellopede, Biagio Nunziata, Carla Novi, Maria Triassi - DOI: 10.48291/SISA.58.1.11
Intervento per la prevenzione e cura del sovrappeso-obesità in una popolazione di lavoratori del comune di Napoli
Action for the prevention and treatment of overweight-obesity in a population of employees of the city of Naples
Giuseppina Muto, Oreste Caporale, Rossella Alfano, Rossella Bellopede, Biagio Nunziata, Carla Novi, Maria Triassi
DOI: 10.48291/SISA.58.1.11
Giuseppina Muto, Dottorato di Ricerca in Economia e Management delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Oreste Caporale, Rossella Alfano, Rossella Bellopede, Biagio Nunziata, Carla Novi, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Sanità Pubblica
Maria Triassi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Parole chiave: sorveglianza sanitaria, obesità, promozione della salute
RIASSUNTO
Obiettivi: sovrappeso ed obesità sono ormai da alcuni anni considerati globalmente, in particolare nei paesi occidentali, un problema di Sanità Pubblica con enormi conseguenze a livello sanitario, sociale ed economico. La prevenzione nei luoghi di lavoro e la Sorveglianza Sanitaria, hanno ormai un ruolo consolidato nell’ambito delle politiche sanitarie nazionali. Scopo del presente lavoro è stato l’implementazione di un sistema di Sorveglianza Nutrizionale integrato nell’ambito delle attività di Sorveglianza Sanitaria dei dipendenti del Comune di Napoli.
Metodologia: nell’anno 2012 hanno partecipato allo studio, su base volontaria, 2191 lavoratori in sovrappeso ed obesità. Durante il primo incontro nell’Ambulatorio di Sorveglianza Nutrizionale sono stati valutati gli esami ematochimici, le misure antropometriche ed effettuato un esame impedenziometrico con valutazione della massa grassa, massa magra e stato di idratazione. La compilazione di un questionario sulle abitudini e sui consumi alimentari dei lavoratori partecipanti allo studio ci ha consentito di valutare lo stato nutrizionale dei pazienti e di elaborare degli schemi dietetici personalizzati per consentire una maggiore compliance allo dieta ed evitare dei drop out.
Risultati: l’analisi dei dati del nostro studio ha sottolineato la necessità di programmi permanenti di promozione della salute nell’ambito delle attività di Sorveglianza Sanitaria già previste per legge, al fine di migliorare l’efficienza del servizio e la presa in carico del paziente ottimizzando la spesa pubblica.
Key words: health surveillance, obesity, health promotion
SUMMARY
Objectives: currently in Western countries overweight and obesity are considered a public health problem with enormous consequences for the health, social and economic. The workplace prevention and the health surveillance play an essential role in the context of national health policies. The aim of this work is the implementation of a nutritional surveillance system integrated into the framework of the activities of the Health Surveillance of employees of the municipality of Naples.
Method: in 2012, 2191 workers affected by overweight and obesity have been voluntary enrolled in our study. During the first medical examination at Nutritional Surveillance Surgery, blood tests and anthropometric measurements were evaluated and workers were subsequently subjected to a impedenziometric examination with assessment of fat mass, lean mass and hydration status. A questionnaire on the habits and food consumption of the workers enrolled in the study allowed us to assess the nutritional status of patients and to establish appropriate dietary patterns customized to set a greater compliance to diet and to avoid drop outs.
Results: analysis of the data of our study pointed out the need for permanent programs of health promotion in the context of health monitoring activities, that are already required by law in order to improve the efficiency of the service and the taking care of the patient by optimizing the public spending.
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A European policy framework and strategy for the 21st century
World Health Organization Regional Office for Europe, 2013
OPEN ACCESS
Anziani in salute
Da Health 2020 – A European policy framework and strategy for the 21st century – World Health Organization Regional Office for Europe, 2013
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