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Indice
Social cohesion, partecipation, health services
Maria Antonia Modolo
DOI: 10.48291/SISA.58.2.1
OPEN ACCESS
Coesione sociale, partecipazione, sistemi sanitari
Social cohesion, partecipation, health services
Maria Antonia Modolo
DOI: 10.48291/SISA.58.2.1
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A survey on health in the European Union: individual and environmental determinants
Giuseppe Masanotti
DOI: 10.48291/SISA.58.2.2
Una rassegna sullo stato di salute nell’Unione Europea, determinanti individuali e ambientali
A survey on health in the European Union: individual and environmental determinants
Giuseppe Masanotti
DOI: 10.48291/SISA.58.2.2
Centro sperimentale per la Promozione della salute e l’Educazione sanitaria, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: epidemiologia, Europa, livelli di salute
RIASSUNTO
Obiettivi: redigere una rassegna sullo stato di salute nell’Unione Europea, cercando di dare una dimensione dei determinanti individuali ed ambientali maggiori.
Metodologia: esame e analisi dei dati pubblicati dalla Commissione europea, dall’OMS o da ricerche finanziate dall’Unione Europea.
Risultati: in media, la speranza di vita nell’UE è passata da 65 anni negli anni cinquanta a 80 anni nel 2010. C’è da registrare una differenza ancora di circa 9 anni tra i singoli paesi dell’UE per questo indicatore. Complessivamente, il tasso di mortalità infantile è sceso di oltre l’80% tra il 1975 e il 2010. Dal 1985 il numero di decessi per cancro è aumentato del 12% tra gli uomini e del 9% tra le donne, ma si registra anche un aumento del tasso di sopravvivenza per diversi tipi di cancro, tra cui il cancro del colon retto e del seno, grazie alla diagnosi precoce e a terapie più efficaci. Per quanto riguarda l’invecchiamento della popolazione si stima che, in Europa, tra le persone di età superiore a 65 anni la probabilità di sviluppare demenza raddoppia ogni cinque anni. Infine esistono enormi differenze, a livello dei determinanti di salute individuali ed ambientali, tra i paesi e le regioni dell’UE e al loro interno. I singoli determinanti sono fortemente influenzati da fattori quali cultura, storia, ma anche dall’occupazione, il reddito, l’istruzione, l’appartenenza etnica e l’accesso all’assistenza sanitaria.
Key words: epidemiology, Europe, health status
SUMMARY
Objectives: compile a surveyon health in the European Union, trying to include also a some kind of the dimensions of the individual and environmental determinants of health.
Methodology: review several fonts of information coming from the European Union or from WHO, including the results of some research projects financed by the EU.
Results: on average, life expectancy in the EU increased from 65 years in the 1950s, to 80 years by 2010. Life expectancy still varies by around 9 years between EU countries. There was a cumulative reduction in infant mortality of over 80% between 1975 and 2010. Since 1985, EU cancer deaths have increased by 12% for men and by 9% for women, but have been registered an increase in the survival rates for different types of cancer, including colorectal and breast, thanks to earlier detection and better treatment. Regarding the aging issue the likelihood of developing dementia in people aged 65+ roughly doubles every five years in Europe. Huge differences in individual and environmental health determinants exist between and within EU countries and regions. The single determinants are strongly influencedby factors such as culture, history, but also from employment, income, education and ethnicity, as well as access to healthcare.
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Healthy life expectancy in Europe
Donatella Lanari, Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.58.2.3
Salute e qualità della sopravvivenza in Europa
Healthy life expectancy in Europe
Donatella Lanari, Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.58.2.3
Donatella Lanari
Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi di Perugia
Liliana Minelli
Centro sperimentale per la Promozione della salute e l’Educazione sanitaria, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: qualità della sopravvivenza a 65 anni; Europa; disuguaglianze territoriali e di genere
RIASSUNTO
Introduzione: gli ultimi decenni sono stati segnati da un aumento senza precedenti della speranza di vita della popolazione europea. E’ tuttavia necessario domandarsi se al progressivo allungamento della vita corrisponda un aumento degli anni vissuti in buona salute o, al contrario, questo si traduca in una crescita del numero di anni in condizioni di malattie e disabilità più o meno gravi.
Obiettivi: in questo lavoro ci proponiamo di verificare se (e in che misura) in Europa si stia verificando una compressione o espansione della morbosità, attraverso l’analisi degli indicatori sulla qualità della salute che rappresentano dei validi strumenti per evidenziare le disuguaglianze di genere e territoriali tra i vari stati membri.
Metodologia: gli indicatori analizzati, disponibili nel database Eurostat e Ehemu, sono tre: speranza di vita a 65 anni senza disabilità, senza malattie croniche e in buona salute percepita.
Risultati: i risultati evidenziano, da un lato, la presenza di una sorta di spartiacque tra l’Europa Occidentale e i paesi dell’Est Europa e quelli Baltici in cui, generalmente, si riscontrano situazioni più svantaggiate, come confermato da tutti e tre gli indicatori. Dall’altro lato, emerge uno svantaggio di salute delle donne rispetto agli uomini, in quanto passano un numero maggiore di anni della loro vita in cattive condizioni di salute e spesso sono soggette a gravi problemi di salute.
Key words: Healthy Life Years at age 65; Europe; geographical and gender inequalities
SUMMARY
Introduction: the past few decades have been marked by a strong increase in life expectancy of the European population. It’s interesting to know whether the years gained are spent in good health or with disabilities and in a state of dependence.
Objectives: this paper aims to determine whether (and to what extent) Europe is experiencing a compression or expansion of morbidity, through the structural indicators of Healthy Life Years that represent valuable tools to highlight territorial and gender inequalities.
Method: the three types of indicators used, which are available in the Eurostat and Ehemu database, concern life expectancy at age 65 without disabilities, without chronic diseases and in good perceived health.
Results: results show a divide between Western and Eastern Europe and the Baltic States, the latter characterised by a health disadvantage according to the three indicators. Moreover, gender differentials in health emerge since women live with health problems for substantially more years of their lives than men.
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From “Health for All” to “Universal Health Coverage”
Gavino Maciocco
DOI: 10.48291/SISA.58.2.4
Da “Health for All” a “Universal Health Coverage”
From “Health for All” to “Universal Health Coverage”
Gavino Maciocco
DOI: 10.48291/SISA.58.2.4
Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze
Parole chiave: diritto alla salute, diseguaglianze nella salute, sistemi sanitari, Messico, Cina
RIASSUNTO
Obiettivi: esaminare la capacità dei servizi sanitari di garantire il diritto alla salute, copertura universale, uguaglianza di accesso.
Metodologia: analisi dei documenti e degli indirizzi strategici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, delle Nazioni Unite; studio di casi: Messico e Cina.
Risultati: sono tre i problemi, fondamentali e tra loro collegati, che impediscono ai paesi del mondo di raggiungere la copertura universale. Il primo è la disponibilità di risorse; la seconda barriera è il pagamento diretto delle prestazioni. L’obbligo di pagare nel momento del bisogno impedisce a milioni di persone di accedere ai servizi oppure di dovere andare incontro a spese catastrofiche e spesso di finire in povertà. Il terzo impedimento verso un rapido raggiungimento della copertura universale è l’inefficiente e iniquo uso delle risorse. Secondo una stima prudente, il 20-40% delle risorse sanitarie sono sprecate. Ridurre questi sprechi migliorerebbe grandemente la capacità dei sistemi sanitari di fornire servizi di qualità e di migliorare la salute della popolazione.
Key words: health as right, inequalities in health, health systems, Mexico, China
SUMMARY
Objectives: to examine the healt sistem ability to provide health right, universal coverage, access equality.
Method: World Health Organization and United Nations document and strategic guidelines analysis. Case studies: Mexico and China.
Results: three fundamental, interrelated problems restrict countries from moving closer to universal coverage. The first is the availability of resources; the second barrier to universal coverage is an overreliance on direct payments at the time people need care. The obligation to pay directly for services at the moment of need prevents millions of people receiving health care when they need it. For those who do seek treatment, it can result in severe financial hardship, even impoverishment. The third impediment to a more rapid movement towards universal coverage is the inefficient and inequitable use of resources. At a conservative estimate, 20–40% of health resources are being wasted. Reducing this waste would greatly improve the ability of health systems to provide quality services and improve health.
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Goals and tools for a better organization of European health promotion activities
Paolo Contu
DOI: 10.48291/SISA.58.2.5
La promozione della salute in Europa: alcuni obiettivi e strumenti per una migliore organizzazione
Goals and tools for a better organization of European health promotion activities
Paolo Contu
DOI: 10.48291/SISA.58.2.5
Vicepresidente IUHPE per Capacity Building, Education and Training, Dipartimento di Sanità Pubblica, medicina Clinica e Molecolare, Università di Cagliari
Parole chiave: Europa, promozione della salute, formazione dei professionisti della salute
RIASSUNTO
Obiettivi: individuare obiettivi condivisi e conseguenti strumenti applicativi per i professionisti europei della pds per una migliore organizzazione delle attività.
Metodologia: analisi dei documenti internazionali, in particolare il progetto ComPH.
Risultati: per rilanciare la sanità pubblica e trasformare l’erogazione dei servizi è necessario riformare il sistema educativo e formativo dei professionisti della salute”. Alla base delle politiche di salute ci deve essere una forza lavoro più flessibile, dotata di competenze multiple, orientata al lavoro di gruppo, capace di sostenere l’empowerment del cittadino e la sua autonomia, con migliori capacità a livello di pianificazione strategica, gestione, attività intersettoriale e leadership.
Key words: Europe, health promotion, health professionals training
SUMMARY
Objectives: to identify shared goals and consequent application tools for european health promotion professionals to a better organization of activities.
Method: analysis of international documents, in particular the draft ComPH.
Results: to boost public health and transform the delivery of services is necessary to reform the health professionals education and training. “At the base of health policies, there must be a more flexible workforce, with multiple skills, teamwork-oriented, able to support the empowerment of citizens and their autonomy, with better capacity at the level of strategic planning, management, intersectoral activities and leadership.
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Health in check of international finance and austerity polices. Europe headquarters for rethinking the governance
Enza Caruso
DOI: 10.48291/SISA.58.2.6
La sanità sotto scacco della finanza internazionale e delle politiche di austerità: l’Europa la sede per ripensarne la governance
Health in check of international finance and austerity polices. Europe headquarters for rethinking the governance
Enza Caruso
DOI: 10.48291/SISA.58.2.6
Università degli studi di Perugia – Dipartimento di Economia; Centro di analisi delle politiche pubbliche dell’Università di Modena e Bologna.
Parole chiave: Europa; Italia; crisi economica e finanziaria, spesa sanitaria, governance
RIASSUNTO
Obiettivi: il saggio si concentra sulla debolezza dei governi nazionali nella capacità di salvaguardare le risorse per la copertura universale del diritto alla salute e pone l’accento sulla necessità di ripensare i vincoli sugli obiettivi di salute ad un livello sovraordinato europeo.
Metodologia: il saggio analizza l’impatto della crisi finanziaria ed economica e delle politiche di austerità imposte dalla nuova governance europea, che hanno aggredito pesantemente i budget governativi, sulla spesa sanitaria italiana e dei principali paesi europei. Il saggio utilizza sia i dati Oecd 2013 per le comparazioni di spesa sanitaria (pubblica e privata) tra i paesi europei sia i dati ministeriali del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) per gli approfondimenti delle politiche di contenimento dei costi e dei deficit in sanità.
Risultati: la sanità è stata il principale bersaglio delle politiche di contenimento della spesa pubblica in tutti i principali paesi europei. In Italia il controllo della crescita della spesa sanitaria è iniziato però ben prima. Le manovre finanziarie cumulativamente caricate sul settore stanno producendo risultati migliori delle previsioni. Con risorse scarse i governi nazionali, sempre più deboli, faticano a garantire la tutela del diritto alla salute con prestazioni di buona qualità e oggi è a rischio la sopravvivenza dei sistemi sanitari a copertura universale. Il problema della sostenibilità dei sistemi sanitari dovrebbe essere assunto come una priorità politica della governance europea con vincoli forti e gli obiettivi di salute non dovrebbero essere subordinati agli obiettivi macroeconomici dei bilanci in pareggio.
Key words: Europe, Italy, financial and economic crisis, health expenditures, governance
SUMMARY
Objectives: the paper focuses on the weakness of National governments in the ability of preserving resources to safeguard the universal coverage of the right to health. It also emphasizes the need to constraint health goals at higher level of government (European level).
Methods: the paper analyzes the impact of financial and economic crisis, which has attacked severely the National government budgets, due to the austerity policies imposed by the new European governance, on health public spending in Italy and many European countries. The paper uses both OECD 2013 health data and Italian Health Ministery data of the New health information system (NSIS). The former to make comparisons on public and private expenditures among countries, the latter for further details of cost-containment policies on Italian health expenditure and deficits.
Results: health care has been the main target of curbing public expenditure in almost all European countries. However, Italian policies aimed to control the growth of public health spending began before the crisis. The corrective measures cumulatively charged on health budget, have been producing results better than projections. Weak National governments, that have to make decisions with increasingly scarce resources, are struggling to ensure the right to health and to provide appropriate care of high quality. Now, the survival of universal health care systems is at risk. The issue of healthcare sustainability should be assumed as a political priority of European governance with strong constraints and health goals should not be subordinated to other macroeconomic objectives of balanced budgets.
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Mental health in time of crisis: from contexts to people
Alice Cervetti, Giorgio Rinosi, Lucio Ghio, Luigi Ferrannini
DOI: 10.48291/SISA.58.2.7
Salute mentale in tempo di crisi: dai contesti alle persone
Mental health in time of crisis: from contexts to people
Alice Cervetti, Giorgio Rinosi, Lucio Ghio, Luigi Ferrannini
DOI: 10.48291/SISA.58.2.7
Alice Cervetti, Giorgio Rinosi, Lucio Ghio
IRCCS AOU San Martino-IST, DINOGMI, Clinica Psichiatrica, Genova
Luigi Ferrannini
Consulente Agenzia Sanitaria Regione Liguria, Past President Società Italiana di Psichiatria
Parole chiave: crisi economica, salute mentale, isolamento, diseguaglianza.
RIASSUNTO
Obiettivi: analizzare l’impatto dell’attuale crisi economico/sociale/relazionale sui servizi di psichiatria di comunità e sugli approcci di salute mentale.
Metodologia: analisi di casi clinici.
Conclusioni: gli esempi clinici sottolineano come la crisi economica abbia spostato il peso della bilancia dei fattori determinanti verso i fattori socio-esistenziali e ha portato ancor più alla luce il tema delle diseguaglianze in salute mentale. I professionisti dovranno utilizzare -ampliandola- la capacità di individuare i bisogni reali e le attese realistiche, introducendo compatibili dimensioni del senso e della speranza nei processi di cura e lavorare al contempo sulla progettualità, sulla costruzione di reti, di servizi non solo sanitari di prossimità ed auto aiuto, di accompagnamento vero e non burocratico.
Key words: economic crisis, mental health, isolation, inequality
SUMMARY
Objectives: analyze the impact of the current economic/social/relational crisis on the services of community psychiatry and on the approaches on the mental health.
Methodology: clinical cases analysis.
Conclusions: the clinical examples highlight how the economic crisis has shifted the weight of the balance of determinant factors to socio-existential factors and brought even more to light the issue of inequalities in mental health. The professionals will have to use – enlarging – the ability to identify the real needs and realistic expectations, introducing compatible dimensions of meaning and hope in the processes of care and work at the same time on the design, the construction of networks and services related not only to health care, but also related to proximity and self-help, to true, non-bureaucratic support.
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DOI: 10.48291/SISA.58.2.8
L’Information Communication Technology (ICT) al servizio dell’empowerment e della qualità dei servizi integrati domiciliari. Quale possibile impatto per i distretti?
The Information Communication Technology (ICT) at the service of empowerment and quality of integrated home services. What possible impact for the districts?
Paolo Da Col, Marco d’Angelantonio
DOI: 10.48291/SISA.58.2.8
Paolo Da Col
CARD Italia
Marco d’Angelantonio
Health Information Management – HIM SA, Bruxelles
Parole chiave ICT, Europa, assistenza domiciliare integrata, distretti, cronicità, empowerment
RIASSUNTO
Obiettivi: con questo contribuito si intendono descrivere alcuni scenari di Paesi europei riguardo alla diffusione della ICT nel campo della sanità territoriale, in cui grande e crescente rilievo è assegnato all’assistenza domiciliare. Viene inoltre presentata una testimonianza diretta di una sperimentazione di successo di assistenza domiciliare avanzata nei quattro Distretti dell’Azienda Sanitaria di Trieste.
Metodologia: si descrivono alcuni tratti fondamentali delle infrastrutture informatiche in uso o in sperimentazione in molti Stati europei, per costruire sistemi integrati di eHealth (sanità elettronica) ed eInclusion (inclusione sociale supportata dall’elettronica). Nella seconda parte sono presentati i risultati di una sperimentazione dell’uso di nuovi dispositivi per il telemonitoraggio utilizzati in un campione di 60 pazienti (30 nel gruppo d’intervento e 30 in quello di controllo) a Trieste, parte del “Progetto DREAMING”, trial multicentrico europeo randomizzato che aveva lo scopo di verificare accettazione e benefici dell’uso dell’auto-telemonitoraggio in una popolazione di anziani fragili.
Risultati: la ricognizione delle realtà europee descritte indica che i sistemi basati sulla ICT sono in rapida diffusione e sono ormai considerati un investimento di sicuro successo. L’uso delle tecnologie di home care e le nuove piattaforme informatiche consentono di far rimanere a casa più a lungo e con maggiore qualità di vita e sicurezza pazienti anziani fragili, di utilizzare in modo più appropriato i servizi sanitari e ritardare o evitare il ricorso all’istituzionalizzazione. A Trieste, in un sottocampione del Progetto DREAMING (in 30 dei 175 casi del gruppo generale di intervento) si è osservato che questi anziani fragili (età m. 76 anni) che si sono serviti della ICT, con BPCO, scompenso cardiaco, diabete riescono ad utilizzare senza problemi i dispositivi di misurazione (17.000 automisurazioni nell’arco di 15.000 giorni di osservazione, in un periodi di 30 mesi) ed a questo si associa una riduzione dei ricoveri ospedalieri (-33 vs controlli) e delle giornate di degenza (-272). I fatti mostrano che è possibile elevare l’attitudine al self care e valorizzare l’empowerment dei pazienti seguiti nel lungo termine a domicilio. Anche i dati di analisi economica suggeriscono un favorevole ritorno degli investimenti per queste nuove soluzioni. Viene prospettato che il Distretto deve assumere in Italia il ruolo leader per l’innovazione nella home care avanzata, che può avvalersi del supporto di tecnologie ormai mature, poco costose ed affidabili.
Key words: ICT, Europe, integrated home care, Health Care Districts, chronic diseases, empowerment
SUMMARY
Objective: to illustrate some scenarios in several European States in the field of the deployment of ICT facilities, in particular in support of integrated home care. In addition, the Authors present the results of an experience of integrated home care supported by ICT carried out in the four public Health Care Districts in Trieste.
Method: the fundamental characteristics of ICT solutions in use in many European Countries aimed to build new eHealth and eInclusion services are presented. In addition, the results in 60 elderly frail subjects (30 in the intervention group and 30 in the control one) enrolled in Trieste in the context of the DREAMING Project – a multicentre randomized trial in six Countries aimed to verify the acceptance and effectiveness of ICT solutions – are illustrated.
Results: the observations of the current trends in Europe and the Projects using new ICT solutions, particularly in home care, strongly indicate that these are reliable and can generate good cost/effective outcomes, improving quality of life, use of the resources. In Trieste, in 30 elderly subjects (m. age 76 year), with chronic diseases (COPD; heart failure; diabetes mellitus), followed up for 30 months, 17.000 self- measurements were carried out (in average 1,2 measurement/day per person – blood pressure, weight, glycaemia, oxygen saturation) with a high degree of acceptance and satisfaction of the users. The number of hospital accesses and of bed-days were reduced in the intervention group vs controls (-33 and -272, respectively). It is suggested that in Italy new policies should guide the Health Care Districts to a new organization of the health system, putting emphasis on integrated home care supported by ICT.
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Investing in health Commission staff Working Document Social Investment Package
February 2013
OPEN ACCESS
Investire in salute. Documento di lavoro dei servizi della Commissione UE Pacchetto per gli investimenti sociali Investing in health Commission staff Working Document Social Investment Package
Febbraio 2013
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In ricordo di Guido Guarnieri
L’amico Guido Guarnieri ci ha prematuramente lasciati il 14 marzo scorso.
Nato a Polistena (RC) il 08/08/1948 si è laureato a “La Sapienza” di Roma, ma si è voluto specializzare in Igiene a Perugia, con Alessandro Seppilli.
Ha svolto tutta la sua attività professionale in Umbria. Appassionato igienista, uomo di grande cultura e sensibilità, ha assimilato e fatto proprio l’insegnamento della scuola di sanità pubblica umbra, principi e idee che ha portato nell’attività quotidiana, all’interno della USL di Foligno dove ha operato per oltre 30 anni.
Responsabile del Dipartimento di Prevenzione negli anni 90 e 2000, si è trovato a operare con grande efficacia nel territorio maggiormente colpito dal sisma dell’Umbria e delle Marche del 1997, dimostrando, anche in questi frangenti, l’importanza dell’organizzazione di sanità pubblica impostata dalla riforma sanitaria.
Aperto all’innovazione, è stato un pioniere nell’utilizzo del computer a servizio dell’epidemiologia e della sanità pubblica (è dagli anni ottanta che nella USL di Foligno si producono report annuali relativi alle cause di morte), ma aveva anche compreso che l’innovazione in sanità pubblica non è solo tecnologica, anzi che la novità più importante degli ultimi anni è stata il cambio di paradigma scientifico rappresentato dalla promozione della salute.
Ha rappresentato la SItI Umbria nel Collegio nazionale degli operatori nel biennio 2007-2008 ed è stato presidente della SItI Umbria dal 2009 al 2012. Tra le tante iniziative scientifiche organizzate da Guido ricordiamo l’iniziativa di Bevagna, la sua casa umbra, nel luglio 2010, il seminario nazionale di studio del Collegio operatori “La nuova sanità pubblica: il ruolo e l’impegno dell’igienista”.
Filippo Bauleo e Ubaldo Bicchielli
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