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Indice
Il Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia celebra il suo sessantesimo anno di vita. Fondato da Alessandro Seppilli nel lontano 1954, oggi ha rinverdito la sua attività, con un nuovo Statuto al quale hanno aderito la Regione dell’Umbria, la Provincia e il Comune di Perugia, nell’ambito del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Ateneo perugino, con un gruppo di giovani ricercatori per proseguire e ampliare il cammino percorso sinora.
Convinti che stiamo attraversando un momento in cui si evidenzia ancora maggiore la necessità di un più forte coinvolgimento e responsabilizzazione dei cittadini nella tutela e protezione della salute, per la ripresa di un rapporto fiduciario con il Servizio sanitario e le istituzioni che lo governano.
Per la composizione di questo numero, nell’intenzione di sollecitare colleghi e lettori, è stata decisa la composizione di una Monografia dal titolo Educazione sanitaria, Servizio Sanitario e Partecipazione. Apre la monografia una serie di contributi del professor Alessandro Seppilli selezionati dal Comitato di redazione sugli specifici argomenti. La scelta degli articoli è stata basata sul criterio delle “origini” di concetti e principi delle azioni, quale prova dell’antesignanità del Suo pensiero. Riaffermare i principi, non per vantare la primazia dell’“io lo avevo detto”, ma ad uso del tempo corrente per l’azione culturale che si vuole proseguire. Giancarlo Pocetta, Fulvio Forino, Angelo Stefanini e Chiara Bodini commentano e indicano gli sviluppi dei temi e le relative problematiche.
Seguono la Monografia significativi studi e lavori su temi di interesse e attualità. Segnaliamo il contributo di Fabrizio Bert et al che presenta una accurata revisione della letteratura sul ruolo dei Social Media e del Web 2.0 per iniziative nell’ambito della educazione sanitaria e promozione della salute e analizza potenzialità e rischi di tali mezzi di comunicazione. Analisi e problematiche assai coinvolgenti per tutti gli addetti ai lavori. L’articolo di Gabriele Cavazza e Aldo Trotta propone uno studio sulle disuguaglianze di accesso ai programmi di prevenzione (screening mammografico) realizzato a Bologna. L’analisi – molto dettagliata sotto il profilo socio-economico – ha riguardato anche il confronto sui livelli di non-adesione tra quartieri della città: i risultati offrono spunti di riflessione davvero interessanti. All’educazione tra pari per la prevenzione delle MST è dedicato il contributo di Marta Dotto et al che riporta i risultati del progetto nazionale InAdolescenza-Guadagnare Salute in termini di valutazione. La valutazione ha coinvolto tutti i soggetti partecipanti: studenti, peer educator e insegnanti. E’ parte del numero la Rubrica Dibattito che riporta le riflessioni di Paolo Vineis sul tema significativo e controverso del conflitto di interessi nel mondo della ricerca.
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Now and forever (resistance) promotion, prevention, education
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.1
OPEN ACCESS
Ora e sempre (resistenza) promozione, prevenzione, educazione
Now and forever (resistance) promotion, prevention, education
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.1
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Conflict of interess
Paolo Vineis
Imperial College London -DOI: 10.48291/SISA.58.3.2
OPEN ACCESS
Sul conflitto di interessi
Conflict of interess
Paolo Vineis
Imperial College London
DOI: 10.48291/SISA.58.3.2
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Monografia Educazione Sanitaria, Servizio Sanitario, Partecipazione
Tre contributi di Alessandro Seppilli (1902-1995) – Educazione Sanitaria (1958), Intervento alla Tavola rotonda sulle Unità Sanitarie Locali (1969) e La popolazione: soggetto del sistema (1971) – compongono la parte iniziale della Monografia. Nel primo sono poste basi concettuali, scopi e contesti dell’educazione sanitaria, nel secondo una anticipatrice e completa visione del servizio sanitario nazionale italiano. Infine un contributo sul ruolo centrale della popolazione nel progetto di Riforma.
Una sollecitazione alla riflessione per esperti di sanità pubblica: Giancarlo Pocetta esamina le possibilità di nuovi percorsi per rilanciare e rimotivare un discorso sull’educazione sanitaria oggi; Fulvio Forino descrive la crisi sistemica – culturale, organizzativa e gestionale – che attanaglia attualmente il nostro Servizio Sanitario;
Angelo Stefanini e Chiara Bodini indagano e riaffermano la partecipazione della comunità come processo politico.
L’insieme dei lavoro al fine di accendere il dibattito e il confronto su temi centrali dei nostri studi e delle azioni.
Health Education, Health Service, Partecipation
The Monography begins with three contributions by Alessandro Seppilli (1902-1995) – Health Education (1958), Speech at the workshop on local health units (1969) and The people as subject of the system (1971). The first one illustrates the conceptual foundations, aims and contexts of health education, while the second provides a pioneering and complete vision of the Italian National Health Service. Finally, a contribution on the crucial role played by the people within the project of reform.
Experts of public health are invited to reflect: Giancarlo Pocetta examines new ways to promote health education these days; Fulvio Forino describes the systemic crisis – which is a cultural, organizational and management one as well – that our Health System is now experiencing; Angelo Stefanini and Chiara Bodini explore community participation and reaffirm it as a political process. The three contributions differ deeply, reflecting the diffe- rent ways of responding the issues that arose through the basic documents. The whole work is aimed at enriching the debate on issues which are central to our studies and actions.
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Health Education and Public Health
Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.3
OPEN ACCESS
Educazione sanitaria e salute pubblica
Health Education and Public Health
Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.3
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Speech at Workshop on Local Health Units
Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.4
OPEN ACCESS
Intervento alla Tavola Rotonda sulle Unità Sanitarie Locali
Speech at Workshop on Local Health Units
Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.4
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The people: subject of the system
Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.5
OPEN ACCESS
La popolazione: soggetto del sistema
The people: subject of the system
Alessandro Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.58.3.5
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Reflections on health education. There is still health education?
Giancarlo Pocetta
DOI: 10.48291/SISA.58.3.6
OPEN ACCESS
Riflessioni sull’educazione sanitaria. Esiste ancora l’educazione sanitaria?
Reflections on health education. There is still health education?
Giancarlo Pocetta
DOI: 10.48291/SISA.58.3.6
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On the side of health: the National Health Service between prevention, care and health
Fulvio Forino
DOI: 10.48291/SISA.58.3.7
OPEN ACCESS
Dalla parte della salute: il servizio sanitario nazionale tra prevenzione, cura e salute
On the side of health: the National Health Service between prevention, care and health
Fulvio Forino
DOI: 10.48291/SISA.58.3.7
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Health and community partecipation. A political issue
Angelo Stefanini, Chiara Bodini
DOI: 10.48291/SISA.58.3.8
OPEN ACCESS
Salute e partecipazione della comunità. Una questione politica
Health and community partecipation. A political issue
Angelo Stefanini, Chiara Bodini
DOI: 10.48291/SISA.58.3.8
Centro di salute internazionale, Università di Bologna
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Health promotion through Social Media: a challenge for healthcare in the future
Fabrizio Bert, Maria Rosaria Gualano, Giacomo Scaioli, Stefano Passi, Roberta Siliquini
DOI: 10.48291/SISA.58.3.9
La promozione della salute attraverso i Social Media: una sfida per la sanità del futuro
Health promotion through Social Media: a challenge for healthcare in the future
Fabrizio Bert, Maria Rosaria Gualano, Giacomo Scaioli, Stefano Passi, Roberta Siliquini
DOI: 10.48291/SISA.58.3.9
Dipartimento di Scienze della sanità pubblica e pediatriche, Università degli studi di Torino
Parole chiave: e-Health, mobile Health, promozione della salute, digital divide
RIASSUNTO
Obiettivi: il presente lavoro si pone l’obiettivo di valutare potenzialità e rischi dei Social Media nella condivisione di iniziative di promozione della salute attraverso l’esposizione di iniziative condotte a livello nazionale e internazionale.
Metodi: attraverso una revisione delle linee guida nazionali in materia di e-Health, delle testimonianze fornite dalla letteratura scientifica internazionale reperibile su Pubmed e della letteratura grigia rintracciabile attraverso i motori di ricerca generici è stata condotta un’analisi dello strumento dei Social Media per iniziative di ambito sanitario.
Risultati: lo studio dell’applicabilità del Web e di smartphones e tablets per la ricerca di informazioni sanitarie, per la gestione delle patologie croniche e per la pratica quotidiana da parte dei clinici è materia propria dei filoni di ricerca noti come e-Health e mobile health (m-Health). Con il progredire dell’evoluzione tecnologica e in particolar modo di Internet e della penetrazione di nuovi dispositivi utilizzabili a fini sanitari nella popolazione generale e nel mondo lavorativo è necessario che i professionisti sanitari ne conoscano usi e potenziali rischi. Se è vero che le potenzialità di successo delle campagne di promozione della salute possono essere notevoli, a destare preoccupazione sono soprattutto i rischi di un uso sconsiderato del Web quali l’insorgenza di diseguaglianze di accesso e di salute (nota come digital divide), la privacy dei dati e la difficoltà di verificare l’evidenza scientifica dei contenuti delle pagine Web e delle applicazioni per smartphones e tablets.
Key words: e-Health, mobile Health, health promotion, digital divide
SUMMARY
Aims: the present paper aims to assess potentialities and risks of social media in sharing initiatives to promote health through the exhibition of national and international experiences.
Methods: through a review of national guidelines on e-Health, of evidences provided by the international scientific literature available on PubMed, and of gray literature retrievable through general search engines, we conducted an analysis of the role of social media as tool to carry out public health initiatives.
Results: the study of applicability of Internet, smartphones and tablets to search for health information for the management of chronic diseases and for daily practice by clinicians is a main topic of new research areas known as e-health and mobile health (m-Health). With the progress of technology evolution and especially of internet and with the penetration of new devices that can be used for health purposes both in the general population and in the working world, it is necessary that health professionals are thoroughly familiar with their uses and potential risks. Considerable success can be reached by health promotion campaigns designed through Social Media, however particular concern derives from the risks of an irresponsible use of the Web, such as the occurrence of digital divide and health inequalities, the data privacy and the difficulties in verifying the scientific evidence of health information retrievable through these tools.
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The promotion of mammographic screening: aspects of inequalities in the access
Gabriele Cavazza, Aldo Trotta
DOI: 10.48291/SISA.58.3.10
La promozione dello screening mammografico: aspetti delle diseguaglianze nell’accesso
The promotion of mammographic screening: aspects of inequalities in the access
Gabriele Cavazza, Aldo Trotta
DOI: 10.48291/SISA.58.3.10
Gabriele Cavazza, Direttore del Distretto di committenza e garanzia AUSL Bologna
Aldo Trotta, Sociologo, Distretto di committenza e garanzia AUSL Bologna
Parole chiave: screening mammografico, disequità nell’accesso, fattori socio-economici, condizioni di contesto, estensione della partecipazione.
RIASSUNTO
Obiettivi: analisi di alcune caratteristiche che la partecipazione ai programmi di prevenzione oncologica al seno assume nella realtà di Bologna, quale presupposto fondamentale per pianificare e realizzare iniziative volte a contrastare le disparità nell’accesso ampliando i livelli di copertura dello screening mammografico.
Metodologia: concentrando l’analisi in particolare sull’indicatore del rapporto di non-adesione, a partire dal quadro generale vengono brevemente descritte e commentate le variazioni dei livelli di partecipazione allo screening in relazione ad alcune variabili socio-economiche, indicative della condizione materiale di vita delle donne. Il confronto tra i due quartieri cittadini con i livelli più elevati e più bassi di partecipazione, l’analisi dell’impatto che le medesime variabili socio-economiche hanno in tali realtà territoriali e l’esame dei rapporti di non-adesione delle donne delle dieci nazionalità con i livelli maggiori offrono lo spunto per una riflessione interessante.
Risultati: dallo studio sono emersi un significativo divario nell’accesso allo screening tra italiane e straniere, un livello di partecipazione più basso nella classe d’età 55-59 anni, tra le donne sole e, in generale, con una condizione di vita svantaggiata, nonché una peculiare polarizzazione territoriale indipendente dai livelli socio-economici delle diverse aree della città.
Key word: mammographic screening, inequalities on the access, socio-economics factors, context conditions, extension of the participation.
SUMMARY
Objectives: analysis of some characteristics that the participation to the programs oncological prevention of the breast assumes in reality of Bologna, as a fundamental precondition to plan and to realize some initiatives aimed at opposing the inequalities in the access exstending the coverage levels of mammographic screening.
Method: focusing the analysis particularly on the indicator of non-adherence ratio, starting from the general picture the changes of the levels of the participation to the screening are briefly described and commented in relation to some socio-economic variables, indicative of material condition of women’s life. The comparison between the two discricts of the city which have the highest and the lowest participation, the analysis of the impact that these socio-economic variables have in the same territorial realities and the examination of non- adherence ratios of women of the ten nationalities with the higher levels offer the opportunity for an interesting reflection.
Results: the study reveals a significant gap between the access to the screening of the italian women and the one of foreign women, a lower level of participation in the age 55-59 years, among lonely women and, in general, among women with a disadvantaged condition of life, as well as a particular territorial polarization independent of socio-economic levels of the different areas of the city.
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Peer education for prevention of sexually transmitted infections: the experience of “Gaining Health in Adolescence” national programme
Marta Dotti, Mauro Croce, Rosanna D’Ambrosio, Antonella Ermacora, Giusy Famiglietti, Claudia Ratt
i DOI: 10.48291/SISA.58.3.11
Un progetto nazionale di prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili: la peer education in InAdolescenza-Guadagnare Salute
Peer education for prevention of sexually transmitted infections: the experience of “Gaining Health in Adolescence” national programme
Marta Dotti, Mauro Croce, Rosanna D’Ambrosio, Antonella Ermacora, Giusy Famiglietti, Claudia Ratti
DOI: 10.48291/SISA.58.3.11
Marta Dotti, Dipartimento di culture, politica e società, Università Studi di Torino,
Mauro Croce, S.S. Educazione Sanitaria, ASL VCO, Verbano Cusio Ossola
Rosanna D’Ambrosio, SSD Epidemiologia, Dipartimento di Prevenzione, ASL TO 1
Antonella Ermacora, Giusy Famiglietti, Eclectica, Torino
Claudia Ratti, Associazione Contorno Viola, Verbania
Parole chiave: peer education, infezioni sessualmente trasmissibili, prevenzione, valutazione, adolescenti
RIASSUNTO
Obiettivi: nell’articolo vengono presentati i risultati di un’attività di valutazione sviluppata nell’ambito del progetto nazionale InAdolescenza-Guadagnare Salute sul tema delle Infezioni Sessualmente Trasmissibili.
Metodologia: l’attività di valutazione ha coinvolto sia gli studenti, tramite la compilazione di due questionari pre e post intervento, sia i peer educators e gli insegnanti che hanno partecipato a dei focus group. Risultati: punto di forza del progetto è stato quello di lavorare su un coinvolgimento attivo da parte di tutti i soggetti interessati: formatori, peer educators e insegnanti, in modo da sviluppare un lavoro che fosse il più possibile integrato con le stesse attività scolastiche.
Keywords: peer education, sexually transmitted infections, prevention, evaluation, teenagers
SUMMARY
Objectives: the article describes the results of the evaluation within the national project “Gaining Health in Adolescence” on the topic of Sexually Transmitted Infections.
Method: the evaluation plan involved both the students, who filled two questionnaires, one before and one after the peer intervention in their class, and peer educators and teachers, who participated to the focus groups.
Results: the main strength of the project was the active involvement of all stakeholders: educators, peer educators and teachers, so that a work as integrated as possible with the same school activities could be developed.
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a cura di Fulvio Forino, presidente di Dedalo 97
OPEN ACCESS
Oltre la crisi sistemica del Servizio Sanitario Nazionale: immaginare il futuro
a cura di Fulvio Forino, presidente di Dedalo 97
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