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Valuable meanings
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.60.1.1
OPEN ACCESS
Le espressioni significanti
Valuable meanings
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.60.1.1
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Monografia Educazione sanitaria, educazione alla salute: riflessioni e sviluppi nel nuovo millennio
presentazione della monografia
Apriamo l’annata del 60° tornando a discutere di un tema centrale e storico della nostra Rivista, l’attenzione sul quale rischia di passare in secondo piano, quasi di essere dimenticato: l’educazione sanitaria o alla salute. Discutendo in questo numero – nella Sezione monografica – dei principi nello scenario culturale contemporaneo e di concetti e metodi secondo la “nostra vecchia e buona abitudine”, applicata ai contesti, ai temi, al target, nei prossimi numeri.
Apre la Monografia Paolo Contu che ci presenta un quadro di riferimento e di azione contemporaneo all’interno del quale coesistono visioni e approcci diversi della promozione della salute ed educazione sanitaria. All’interno di tale framework è il concetto di empowerment l’elemento strategico per l’educazione sanitaria in quanto unico strumento che consente al cittadino di operare un cambiamento sociale e politico in favore della salute.
A sessanta anni dalle prime esperienze di educazione alla salute in Italia è profondamente mutato il contesto valoriale- culturale- sociale del Paese, così come la situazione epidemiologica: quale educazione alla salute è oggi possibile ipotizzare? Questo il quesito posto da Massimiliano Minelli e Tullio Seppilli. E’ indispensabile, affermano gli Autori, coniugare attività di educazione sanitaria e impegno per il cambiamento, specificare possibilità e spazi di partecipazione; in sintesi una ridefinizione etico politica della stessa educazione sanitaria.
Il saggio di Marco Ingrosso analizza, quindi, la situazione italiana della promozione della salute dalla prospettiva organizzativa collegata ai recenti indirizzi ministeriali e ai nuovi sistemi di sorveglianza; l’Autore propone un’educazione alla salute come apprendimento continuo nel corso della vita: solo attraverso un assetto culturale e scientifico fortemente adeguato al vissuto del soggetto, l’educazione sanitaria potrà “inverare le intuizioni da cui è nata”.
Bengt Lindström esplora comparativamente i paradigmi di educazione sanitaria, health literacy, promozione della salute in riferimento alla definizione di salute dell’OMS, al modello salutogenetico di Antonovsky, alla carta di Ottawa e delinea il concetto di “apprendimento sano”: l’apprendimento sano è un processo permanente attraverso il quale persone e i sistemi aumentano il controllo sulla salute, il benessere e la qualità della vita e li migliorano attraverso la creazione di ambienti di apprendimento caratterizzati da strutture chiare e condizioni significative di empowerment, in cui ciascuno diventa soggetto attivo di partecipazione nella reciproca interazione con gli altri.
Al tema del rapporto tra marketing sociale ed educazione alla salute è dedicato il contributo di Giuseppe Fattori et al.: sono discusse differenze e interconnessioni, gli specifici contesti applicativi. E’ approfondito l’ambito di azione del marketing sociale, i contesti di utilizzo e le prospettive per questo nuovo strumento per la promozione della salute.
Per la Sezione Altri Contributi riportiamo il contributo di Masci et al. relativo a un progetto di educazione continua nella scuola caratterizzato dalla costruzione di importanti e stabili alleanze interistituzionali e un’esperienza di Banducci et al. che descrive le attività di Servizio di Medicina del Viaggiatore in una ASL toscana, settore emergente e di interesse per la sanità pubblica. Nelle Note di Aggiornamento l’analisi di Gianfredi e Moretti su documenti, articoli scientifici relativi al quadro epidemiologico e agli aspetti di prevenzione dello Zika Virus.
In conclusione nella Sezione Dibattiti Francesco Calamo Specchia riallacciandosi al tema della Sezione monografica introduce il concetto e il modello di educazione critica alla salute, processo relazionale educativo, lavoro culturale del singolo e del gruppo, complessa condotta di educazione profonda.
SISA_2016_1_presentazione_monografia
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Health Education?
Paolo Contu
DOI: 10.48291/SISA.60.1.2
Educazione Sanitaria?
Health Education?
Paolo Contu
DOI: 10.48291/SISA.60.1.2
Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Clinica e Molecolare – Università di Cagliari
Parole chiave: educazione sanitaria, promozione della salute, empowerment, life skills
RIASSUNTO
Il glossario OMS di promozione della salute definisce l’educazione alla salute come “l’insieme delle opportunità di apprendimento consapevolmente costruite, che comprendono alcune forme di comunicazione finalizzate a migliorare l’alfabetizzazione alla salute, compreso l’aumento delle conoscenze, e a sviluppare life skills che contribuiscano alla salute del singolo e della comunità”.
In questo approccio l’educazione sanitaria può giocare un ruolo cruciale nel processo di empowerment facilitando in persone e comunità lo sviluppo di competenze e life-skills che accrescano la loro capacità di controllo sulla salute. Una visione meno ampia dell’educazione sanitaria pone l’enfasi solo sulle conoscenze e influenza sulle attitudini trascurando sia lo sviluppo delle life skills che l’attenzione al cambiamento sociale ed economico. L’educazione sanitaria è definita come “una combinazione di esperienze di apprendimento progettate per aiutare individui e comunità a migliorare la loro salute accrescendo la loro conoscenza o influenzando le loro attitudini”.
La coesistenza di visioni e approcci diversi può creare malintesi e conflitti e rendere difficile un processo condiviso. E’ pertanto importante porre basi chiare per interpretare con coerenza le strategie di promozione della salute e le azioni di educazione sanitaria.
Comprendere nel suo pieno significato il concetto di empowerment può rappresentare l’elemento chiave.
Key words: health education, health promotion, empowerment, life skills
SUMMARY
WHO glossary of health promotion defines health education as “consciously constructed opportunities for learning involving some form of communication designed to improve health literacy, including improving knowledge, and developing life skills which are conducive to individual and community health”.
In this approach, health education can play a crucial role in the empowerment process enabling people and communities to develop competencies and life-skills increasing their capacity to control their health.
A narrower vision of health education emphasizes only knowledge and influencing attitudes ignoring both the development of life skills and the attention to social and economic change.
Health education is defined as “any combination of learning experiences designed to help individuals and communities improve their health, by increasing their knowledge or influencing their attitudes”.
The co-existing of different visions and approaches can create misunderstandings and conflicts making difficult a shared process. It is therefore important to establish clear basis to implement coherently health promotion strategies and health education actions.
To fully understand the meaning of empowerment can represent the key element.
Autore per corrispondenza: Paolo Contu – Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Clinica e Molecolare – Università di Cagliari, Cittadella Universitaria 09124 Monserrato – Cagliari Tel / Fax 070 7654658 Mail pcontu@unica.it
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Rethinking health education today
Massimiliano Minelli, Tullio Seppilli
DOI: 10.48291/SISA.60.1.3
Ripensare l’educazione alla salute, oggi
Rethinking health education today
Massimiliano Minelli*, Tullio Seppilli^
DOI: 10.48291/SISA.60.1.3
*Ricercatore confermato in discipline demoetnoantropologiche, Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione, Università degli studi di Perugia
^ Presidente della Società italiana di antropologia medica e della Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia)
Parole chiave: antropologia medica e salute collettiva, educazione alla salute e opzioni politiche, sistema sociale e promozione della salute, reti di comunicazione e stili di vita
RIASSUNTO
A oltre sessant’anni dalle prime moderne esperienze teorico-pratiche di educazione alla salute (ES), in Italia, questo scritto tenta schematicamente di valutare come nel frattempo siano cambiati nel nostro Paese il contesto economico-sociale e quello culturale, la situazione epidemiologica e i problemi che essa pone, i valori e gli stili di vita connessi alla difesa della salute, le stesse strutture e tecnologie della comunicazione e degli assetti di egemonia e di potere. Nel ventaglio delle iniziative che ne derivano si pongono in sostanza due problemi: (a) la preliminare valutazione, in ogni impresa di ES, del grado di possibile successo senza il cambiamento di alcuni equilibri nel sistema sociale, e (b) una concorde opzione in merito al quesito: fino a dove possono spingersi le attività di ES e dove invece inizia un impegno per il cambiamento che assume necessariamente un significato politico, e in questo caso se e come partecipare. Occorre dunque precisare ed esplicitare una sorta di etico-politica dell’ES, ossia una chiara opzione di valori connessi alla salute, in base ai quali la ES è chiamata comunque ad agire e a intervenire con le proprie competenze e con i propri mezzi, anche a fronte di grossi ostacoli, e a coinvolgere la popolazione in processi di conoscenza e mobilitazione rispetto alla natura degli agenti patogeni e delle loro matrici.
Key words: medical anthropology and collective health, health education and policy options, social system and health promotion, communication networks and lifestyles
SUMMARY
Over sixty years after the first theoretical-practical experiences of health education (HE), this article aims to assess the changes that occurred in Italy in the socio-economic and cultural context, the epidemiological situation and the problems it poses, the social values and lifestyles related to health promotion, the media, networks and technologies of communication and of hegemony and power relations. Among the initiatives of health education stemming from such analytic choice, two major problems arise: (a) for every initiative of health education it is to be assessed if and to what extent the planned interventions can be successful without changing some balances in the social system; (b) how far the HE activities can go and in what circumstances, instead, a commitment to change that has a political meaning arises. In this case, it is necessary to understand whether and how to get involved. Therefore, it is important to declare an ethics-and-politics of health education, namely a clear option of values connected to health based on which HE should act and intervene, through its skills and equipment, even confronting great obstacles, involving people in social processes of knowledge and mobilization, with a specific reference to the nature of the pathogens and their social matrices.
Autore per corrispondenza: Massimiliano Minelli – Dipartimento di filosofia,scienze sociali, umane e della formazione – Università degli studi di Perugia – Mail massimiliano.minelli@unipg.it
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Health education as lifelong learning. Reflections within and beyond the contemporary crisis
Marco Ingrosso
DOI: 10.48291/SISA.60.1.4
L’educazione alla salute come lifelong learning. Riflessioni dentro e oltre la crisi contemporanea
Health education as lifelong learning. Reflections within and beyond the contemporary crisis
Marco Ingrosso
DOI: 10.48291/SISA.60.1.4
Professore di Sociologia della salute, Università di Ferrara
Parole chiave: educazione alla salute, apprendimento nel corso della vita, cura di sé
RIASSUNTO
Obiettivi: il saggio propone una interpretazione dell’educazione della salute come lifelong learning health promo- tion che si propone di favorire una lifelong self-care.
Metodi: viene analizzata la situazione italiana della promozione della salute sotto l’aspetto organizzativo eviden- ziando le novità costituite dai sistemi di sorveglianza in tutte le fasce d’età e dalle diverse alleanze interistituzionali che hanno dato vita a significative esperienze locali; vengono poi confrontate sul piano teorico diverse proposte favorevoli e sfavorevoli alla prospettiva della lifelong learning evidenziando gli elementi comuni e le divergenze di impostazione.
Risultati: il riferimento alla lifelong learning indica l’esigenza di un apprendimento continuo nel corso della vita sostenuto da una combinazione di percorsi formativi formali, informali e autogestiti; questa impostazione richiede lo sviluppo di ambienti favorevoli alla salute, di cui il primo esempio e prototipo può essere quello scolastico. Conclusioni: è solo ritrovando un assetto culturale e scientifico più adeguato alla situazione vissuta dai soggetti nella contemporaneità che l’educazione e promozione della salute possono ritrovare nuovo slancio e inverare le intuizioni programmatiche da cui sono nate.
Key words: health education, lifelong learning, self-care
SUMMARY
Objectives: the paper proposes an interpretation of health education as a lifelong learning health promotion that aims to foster a lifelong self-care.
Methods: it analyses the Italian situation of health promoting organizations highlighting the innovations constituted by the monitoring systems in all age groups and from different inter-institutional alliances that have generated significant local experiences; theoretically different proposals, which are favourable or unfavourable to the perspective of lifelong learning, are then compared by highlighting the common elements and setting differences.
Results: the reference to lifelong learning indicates the need for continuous learning throughout life supported by a combination of formal, informal and self-managed training; this approach requires the development of environments for health, of which the first example and the prototype may be the school environment.
Conclusions: it’s just finding a cultural and scientific framework which is more appropriate to the situation experi- enced by subjects in the contemporary world that education and health promotion can find new impetus and carryout the purposes from which they originated.
Autore per corrispondenza: marco.ingrosso@unife.it
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Dall’educazione alla salute all’apprendimento sano: implementare la salutogenesi nelle scienze dell’educazione
Bengt Lindström, Monica Eriksson
DOI: 10.48291/SISA.60.1.5
From health education to healthy learning: implementing salutogenesis in educational science
Dall’educazione alla salute all’apprendimento sano: implementare la salutogenesi nelle scienze dell’educazione
Bengt Lindström 1,2 Monica Eriksson 3
DOI: 10.48291/SISA.60.1.5
1 Nordic School of Public Health, Gothenburg, Sweden 2 Folkhälsan Research Centre, Helsinki, Finland
3 Department of Nursing, Health and Culture, University West, Division of Health and Culture, Trollhättan, Sweden
Key words: health, health education, health in the river of life, health literacy, health promotion, healthy learning, quality of life, salutogenesis, sense of coherence
SUMMARY
Aim: the aim is to scrutinise the concept of health education (HE) and to broaden the concept of health literacy (HL) towards a lifelong healthy learning concept. HL is a broader concept than HE. This paper dissects both the health and the education concepts, and puts them into the value system of health promotion (HP) of the Ottawa Charter (OC) using the core principles and values of HP, HL, and action competence (AC) in the light of the salutogenesis (SAL). Conceptually the salutogenic model focuses on the direction towards the healthy end of the health continuum. The salutogenic theory, based on resourcesand comprehensibility, manageability, and meaning- fulness, can be integrated into a learning model. People are seen as active and participating subjects shaping their lives through their AC.
Methods: a combination of an analysis of the values and intentions of health promotion according to the OC combined with the existing evidence on the salutogenic approach to health, stemming from a systematic research synthesis 1992–2003 and an ongoing analysis 2004–2009 by the authors. In addition, the views from a discussion with the participants of a session in the NHPR Conference 2009 are integrated.
Results: the similarities and differences between the salutogenesis, the OC and healthy learning were shown in a graph. Integrating the salutogenesis in educational sciences further expands the concepts of HE and HL into healthy learning.
Conclusions: the results of the discussions will further develop and strengthen the concept of healthy learning.
Parole chiave: salute, educazione alla salute, la salute nel fiume della vita, health literacy, promozione della salute, apprendimento sano, qualità della vita, salutogenesi, senso di coerenza
RIASSUNTO
Obiettivi: esaminare il concetto di educazione alla salute (ES) e ampliare il concetto di health literacy (HL), come apprendimento lungo tutta la vita. La HL è un concetto più ampio di quello di ES. L’articolo analizza sia il concetto di salute che quello di educazione e li inserisce nel sistema di valori della promozione della salute (PS) della carta di Ottawa, utilizzando i principi e i valori chiave della PS, della HL e delle competenze di azione, alla luce della salutogenesi. Concettualmente il modello salutogenico si focalizza in direzione di un risultato di salute, di un con- tinuum di salute. La teoria salutogenica, basata su risorse, comprensibilità, governabilità e sigmificatività può essere integrata in un modello di apprendimento. Le persone sono viste come soggetti attivi e partecipi che modellano la vita attraverso le competenze di azione.
Metodi: una combinazione di analisi dei valori e dei fini della PS, in accordo con la carta di Ottawa, uniti alle evi- denze esistenti sull’approccio salutogenico alla salute, che derivano da una sintesi sistematica di ricerche dal 1992 al 2003 e da continue analisi svolte dagli autori dal 2004 al 2009. In aggiunta, sono integrate le idee derivanti dalla discussione con i partecipanti alla conferenza del Centro Nordic Health Promotion Research (NHPR) del 2009. Risultati: sono evidenziate affinità e differenze tra salutogenesi, Carta di Ottawa e apprendimento sano. Integrare la salutogenesi nelle scienze dell’educazione amplia ulteriormente e rafforza il concetto di ES e HL nel concetto di apprendimento sano.
Conclusioni: i risultati della discussione sviluppano e rafforzano ulteriormente il concetto di apprendimento sano.
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Health between education and social marketing
Giuseppe Fattori, Michelangelo Bonì, Maria Monica Daghio
DOI: 10.48291/SISA.60.1.6
La Salute tra educazione e marketing sociale
Health between education and social marketing
Giuseppe Fattori, Michelangelo Bonì, Maria Monica Daghio
DOI: 10.48291/SISA.60.1.6
Programma Promozione della Salute – Azienda USL di Modena
Parole chiave: promozione della salute, educazione alla salute, marketing sociale, politica, community based prevention marketing
RIASSUNTO
Obiettivi: riflettere su quali leve si basano marketing sociale ed educazione alla salute, sulle loro differenze e inter- connessioni diventa essenziale per promuovere sani stili di vita e garantire un futuro libero e sostenibile.
Metodi: per promuovere salute è necessario utilizzare tutte le leve che concorrono al raggiungimento di questo fine. L’educazione alla salute, il marketing sociale e le normative (espressione della policy) sono da considerarsi i medium funzionali della promozione della salute da utilizzare in simultanea o singolarmente, a seconda dei target/contesti. Risultati: le metodologie per promuovere salute sono un work in progress, il Community Based Prevention Marketing ne è una espressione.
Conclusioni: considerare la salute come risorsa di vita quotidiana significa farla uscire dal perimetro della responsabilità esclusivamente sanitaria. La salute dovrebbe diventare scopo delle azioni che, in modo sinergico e intersettoriale, coinvolgono i diversi segmenti della società civile, in primis le agende politiche.
Key words: Health Promotion, Health Education, Social Marketing, Politicy, Community Based Prevention Marketing
SUMMARY
Objectives: reflecting upon which incentives social marketing and health education are based on, and their differen- ces and interconnections becomes essential to promote healthy lifestyles and ensure a free and sustainable future. Methods: in order to promote health, it is necessary to use all the incentives that contribute to achieving this end.
Health education, social marketing and laws (expression of the policy) are to be considered the functional medium of health promotion to be used generally or individually, according to the targets/contexts.
Results: the methods used to promote health are work in progress, the Community Based Prevention Marketing is such an expression.
Conclusions: considering health as a resource for everyday life means externalizing it from what is seen as the sole responsibility of the health system. Health should become the purpose of actions which, through cross-sector synergies, concern the different components of civil society, particularly political agendas.
Autore per corrispondenza: Giuseppe Fattori, Programma Promozione della Salute AUSL di Modena
Via S. Giovanni del Cantone, 23 – 41121 – Modena. Tel. 059/435677 e.mail: g.fattori@ausl.mo.it
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Wellbeing Program “The world... by us! Healthy recipes, beverages and other”
Silvia Masci, Virginio Beacco, Manuela D’Andrea, Roberta Sabbion, Elisa Salamon, Fabiola Stuto, Monica Vanzella
DOI: 10.48291/SISA.60.1.7
Percorso Benessere “Il mondo… da noi! Le ricette e le bevande per star bene e non solo”
Wellbeing Program “The world… by us! Healthy recipes, beverages and other”
Silvia Masci 1, Virginio Beacco 1, Manuela D’Andrea 2, Roberta Sabbion 1, Elisa Salamon 1, Fabiola Stuto 3, Monica Vanzella 2
DOI: 10.48291/SISA.60.1.7
1 Dipartimento delle Dipendenze, Aas 5 Pordenone
2 Associazione volontariato Pordenone
3 Dipartimento di Prevenzione, Aas5 Pordenone
Parole chiave: benessere, scuola e territorio, educazione permanente, adolescenti, integrazione di culture diverse, stili di vita, relazioni interpersonali
RIASSUNTO
Obiettivi: creare un’alleanza di rete, continuativa nel tempo, tra due Istituti professionali della provincia di Porde- none, il Dipartimento delle Dipendenze e il Dipartimento di Prevenzione dell’Aas5 Friuli per favorire l’integrazio- ne fra giovani di diverse culture, promuovere comportamenti rispettosi tra pari, promuovere un’alimentazione sana e uno stile di vita sano senza alcol e senza fumo di tabacco.
Metodi: è stata utilizzata una metodologia attiva, partecipativa ed esperienziale: un laboratorio sul benessere e felicità, sulla cultura culinaria e bevande analcoliche di alcune etnie, un laboratorio pratico di cucina e uno di grafica per realizzare poster “Liberi dal fumo”; creazione e degustazione di ricette e bevande sane selezionate durante la “Festa della Salute” finale; questionario per gli adolescenti sul benessere “Warwick Edinburg Mental Wellbeing Scale”. Risultati: alfabetizzazione sanitaria dei dirigenti scolastici, insegnanti e alunni sui temi della salute, sui fattori di protezione e sull’utilizzo di metodologie attive. Il progetto è riuscito a dar vita ad uno spazio di confronto come esempio di una buona pratica da inserire nell’educazione permanente, nel contesto scolastico. L’esperienza è stata per gli studenti un’occasione per riflettere sul proprio stile di vita e sull’importanza di un’alimentazione sana. La strategia di affrontare il tema dell’alimentazione è risultata un elemento di forte aggregazione per i giovani. I que- stionari sul benessere, come test-retest, dimostrano che il 58,3% degli studenti ha avuto un punteggio totale di benessere percepito superiore a conclusione del progetto.
Key words: wellbeing, school and environment, lifelong education, adolescents, integration of different backgrounds, healthy lifestyles, relation- ships
SUMMARY
Objectives: the purpose of the program is to establish a long-term partnership between two schools (professional institutes, Pordenone district,) the Department for Addiction and Friuli Aas5 – Department for Prevention to develop cultural integration among different backgrounds adolescents, to promote respectful behaviors among peers, a healthy diet and a healthy lifestyle free from alcohol and cigarette smoking.
Methods: the study employed an active, participatory and experiential method: a laboratory on wellbeing and happiness, culinary tradition and non-alcoholic beverages of particular ethnic groups, a cooking workshop , a graphic workshop for making “Free from smoke” posters. Moreover, healthy dishes and beverages were tasted at the final “Health party”. All adolescents completed the questionnaire on wellbeing Warwick-Edinburg Mental Wellbeing Scale.
Results: health literacy of school teachers and students, knowledge on protective factors and active methodologies use to be considered the main outcomes of the program. The project managed to establish an opportunity for discussion that turned out to be a good practice which could usefully be included in lifelong education and school programs. Adolescents were given the chance to consider critically their own lifestyle and recognise the importance of a healthy diet. Basing the program on culinary matters turned out to be a good strategy to bring together young people of different cultural backgrounds. Questionnaires on wellbeing like the test-retest measurement showed that the 58,3% of adolescents who took part in the program perceived an increased level of personal wellbeing at the end of it.
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The education to the travel, from the Grand Tour to the Travel Medicine. The experience of a Tuscany ASL
Riccardo Banducci, Gregorio Loprieno, Mariapia Macchiarulo, Silvia Memmini, Alberto Tomasi
DOI: 10.48291/SISA.60.1.8
L’educazione al viaggio dal Grand Tour alla Medicina dei Viaggiatori. L’esperienza di una Asl Toscana
The education to the travel, from the Grand Tour to the Travel Medicine. The experience of a Tuscany ASL
Riccardo Banducci 1, Gregorio Loprieno 2, Mariapia Macchiarulo 3, Silvia Memmini 3, Alberto Tomasi 2
DOI: 10.48291/SISA.60.1.8
1 Specialista igiene
2 Dipartimento Prevenzione Azienda Toscana Nord Ovest
3 Scuola di specializzazione Igiene e Medicina Preventiva, Università Pisa
Parole chiave: medicina dei viaggiatori, vaccinazioni, chemioprofilassi, rischi per la salute
RIASSUNTO
Obiettivi: valutare il volume di attività del centro di medicina dei viaggiatori dell’ASL Toscana Nordovest, zona di Lucca, nel periodo compreso tra gennaio 2009 e dicembre 2014, analizzare le caratteristiche demografiche degli utenti, i motivi del viaggio, gli eventuali interventi di vaccinoprofilassi e/o chemioprofilassi, la percezione degli utenti sui rischi correlati al viaggio prima della loro partenza e una volta rientrati in Italia.
Metodi: sono state selezionate le schede anamnestiche degli utenti che avevano effettuato un nuovo accesso presso il servizio di medicina dei viaggiatori dell’ASL Toscana Nordovest, Lucca, nel periodo oggetto di studio. Sono state considerate solo le prime visite e le seconde visite solo se la destinazione del viaggio era differente rispetto alla prima. Sono state individuate sei categorie di viaggiatori: turisti, visiting friends and relatives (VFR), lavoratori, migranti e rifugiati, missionari. Per valutare la percezione del rischio correlato al viaggio l’utente veniva invitato a rispondere a un questionario esprimendo la risposta secondo lo score Likert.
Risultati: i viaggiatori afferenti all’ambulatorio descritto erano quasi tutti di nazionalità italiana (87,8%), i rimanenti erano cittadini non comunitari: senegalesi, marocchini e nigeriani. È stata riscontrata una prevalenza di soggetti maschi (56%). L’età media degli utenti era di 36 anni. Il motivo del viaggio era prevalentemente il turismo (55%) seguito dal lavoro (12%). Complessivamente sono state somministrate 1812 dosi di vaccino e la profilassi antimalarica è stata proposta a 1065 viaggiatori, di cui il 13,7% l’ha rifiutata. La percezione del rischio è stata indagata in 97 utenti e ha mostrato uno score di 3,44 prima del viaggio e di 2,72 al ritorno. Le mete considerate più a rischio erano l’Africa (3,7 score pre-viaggio) e l’America Centrale (score pre-viaggio 3,17).
Conclusioni: la medicina dei viaggiatori è una branca della medicina preventiva che si occupa dei rischi sanitari legati ai viaggi. Negli ultimi anni, il numero dei viaggiatori è aumentato e sono emerse nuove categorie di viaggiatori oltre ai turisti: i lavoratori, i visiting friends and relatives, i migranti e i rifugiati politici. Questa evoluzione della figura del viaggiatore sottolinea la necessità che vengano coinvolte nell’aggiornamento nella medicina dei viaggiatori numerosi professionisti quali i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, i medici competenti, i farmacisti e anche chi opera nel settore del turismo. La finalità dell’ambulatorio di medicina dei viaggiatori è quella di orientare i comportamenti da seguire durante il periodo all’estero nonché di proporre chemioprofilassi e/o vaccinoprofilassi, somministrando dosi di richiamo anche contro tetano e difterite che, di fatto, rappresentano un rischio anche in Europa.
Key words: counseling, vaccinations, chemoprofylaxis, health hazards
SUMMARY
Objectives: assessing the activity of a travel health care service in an italian local health autority, ASL northwest Tuscany, in Lucca, between 2009 and 2014. Our purpose is to describe: typology of travellers, immunizations, chemoprophylaxis and risk perception about the prevalent diseases/health hazards in the destination country. Methods: data have been collected from medical records of patients, 1877 data have been analyzed: 86,4% related to a first-time access and 13,6% to a second-time access with a new destination. We have considered 6 kinds of travellers: tourists, visiting friends and relatives, business travellers, migrants and refugees, mission/disaster relief officers/volunteers. To evaluate the benefits of pre-travel counselling, a risk perception score has been introduced in the medical history card.
Results: population characteristics show a moderate prevalence of male gender (56%) and the average age was 36. Most of travellers were Italians (87,8%), the remainder were non-EU citizens: mainly Senegalese, Moroccans and Nigerians citizens. The purpose of the travel was in the 55% recreational, in the 12% business trip, in the 8,7% mission relief services, in the 4,5% international cooperation and in the 7,9% for sport, study or religious purposes. The average trip length was 31 days. 1812 doses of vaccines were administered in 5 years of activity. Malaria prophylaxis has been recommended in 1065 travellers and only 13,7% refused. A risk perception analysis was conducted in 97 travellers, showing a score of 3,44 in pre-travel consultation and 2,72 in post-travel evaluation. The most dangerous destinations were found to be Africa (pre-travel average score of 3,7) and Central America (pre-travel average score of 3,17).
Conclusions: travel medicine is a new and evolving field of preventive medicine. With increasing global mobility, health and safety issues for everyone becomes more and more critical. This applies to the movement of refugees and migrants, tourists, humanitarian aid workers, business travellers, the military and government employees, and even to sports and entertainment figures. Globalization facilitates the spread of disease and increases the number of travellers who will be exposed to a different health environment. This underlines the necessity of a multidisciplinary team approach in pre-travel care involving occupational medicine, general practitioner, pharmacists and travel agency. Pre-travel health assessments aim to promote risk reduction through preventive measures and safe behaviour, including ensuring travellers are up-to-date with their immunizations in particular for diphtheria and tetanus, actual hazards and underestimated risks in Europe and not only in developing countries.
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Zika virus infection, epidemiology and prevention
Vincenza Gianfredi, Massimo Moretti
DOI: 10.48291/SISA.60.1.9
Infezione da Zika virus, epidemiologia e prevenzione
Zika virus infection, epidemiology and prevention
Vincenza Gianfredi 1, Massimo Moretti 2
DOI: 10.48291/SISA.60.1.9
1School of Specialization in Hygiene and Preventive Medicine, Department of Experimental Medicine, University of Perugia, Perugia, Italy. orcid.org/0000-0003-3848-981X
2 Department of Pharmaceutical Sciences, Unit of Public Health, University of Perugia, Perugia, Italy
Parole chiave: Zika virus,epidemiologia, microcefalia, Guillan Barrè
RIASSUNTO
Obiettivi: l’epidemia di Zika virus in America del Sud e Caraibi continua a evolvere rapidamente, contribuendo a creare uno stato di preoccupazione intercontinentale. La veloce diffusione del virus, la presenza in Europa dell’Aedes albopticus, e l’assenza di precedente immunità, determinano un rischio concreto di contagio anche tra la popola- zione europea. L’obiettivo del presente lavoro è dunque quello di presentare le conoscenze ad oggi disponibili su ZIKV e il suo potenziale ruolo patogenetico su microcefalia e Guillan Barrè syndrome (GBS); nonché presentare le misure messe in atto dalla Unione Europea per fronteggiare il rischio di contagio.
Metodi: la ricerca è stata effettuata utilizzando i principali documenti prodotti dalle agenzie internazionali come CDC di Atlanta (Centre for Disease Control), ECDC (European Centre for Disease Control and prevention), OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), documenti ministeriali e articoli scientifici disponibili su Pubmed. Risultati: il quadro sintomatologico dell’infezione da ZIKV decorre nell’80% dei casi in modo asintomatico, rara- mente si riscontra artomialgie, febbre <38°C, congiuntivite e rush cutaneo. La principale modalità di trasmissione dello ZIKV è attraverso puntura di zanzara (Aedes aegypti) seppur recenti evidenze mostrerebbero una possibile trasmissione anche attraverso liquidi biologici come sangue e sperma; pertanto l’ECDC, tra le misure precauziona- le, consiglia di porre attenzione ai rapporti sessualità (utilizzo del condom per almeno 28 giorni dopo il rientro da Paesi endemici) e alle trasfusioni ematiche.
Conclusioni: i dati a oggi disponibili non sono al momento sufficienti per confermare il nesso causale tra diffusione dell’epidemia e incremento dei casi segnalati di microcefalia e GBS. È necessario però non creare allarmismi e, allo stesso tempo non sottovalutare il rischio. Sono diverse infatti, le iniziative di protezione transfrontaliera che l’Unio- ne Europea e gli altri enti internazionali stanno sviluppando, così come la possibilità, da parte dell’EMA (European Medicines Agency), di mettere a punto un nuovo vaccino contro ZIKV.
Key words: Zika virus, epidemiology, microcephaly, Guillan Barrè syndrome
SUMMARY
Objectives: Zika virus epidemic in South America and the Caribbean continues to evolve rapidly, contributing to create intercontinental concern. The rapid spread of the virus, the presence of Aedes albopictus in Europe and the absence of previous immunity result in a real risk of contagion in the European population. The aim of this paper is therefore to present the knowledge available today on ZIKV and its potential pathogenic role in microcephaly and Guillain-Barré syndrome (GBS) as well as the measures put in place by the European Union to address the risk of contagion.
Methods: the research was carried out using the main documents produced by international agencies such as CDC in Atlanta (Centre for Disease Control), ECDC (European Centre for Disease Control and prevention), WHO (World Health Organization) as well as ministerial documents and scientific papers available on PubMed.
Results: ZIKV infection is asymptomatic in 80% of cases, rarely are documented arthritis, myalgia, fever <38 ° C, conjunctivitis and skin rash. The primary transmission is through the mosquito bites (Aedes aegypti), although recent evidence shows a possible transmission through body fluids such as blood and semen. Therefore, precautio- nary measures given by the ECDC include being careful about sexual intercourses (condom use for at least 28 days after their return) and blood transfusions.
Conclusions: the current data available are not sufficient to confirm the causal link between the epidemic and the increasing reported cases of microcephaly and GBS. However, it is necessary not to create alarm and, at the same time, not to underestimate the risk. The European Union and other international bodies are currently developing different kinds of cross-border protection initiatives. Moreover, the EMA (European Medicines Agency) is trying to develop a new vaccine against ZIKV.
Autore per corrispondenza: Vincenza Gianfredi, Tel: 075 5857417 Fax: 075 5857428 email: vincenza.gianfredi@ studenti.unipg.it. Via del Giochetto, 2. Perugia – 06126
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“Critical health education” (CHE): a new difficult change for educational approach in public health
Francesco Calamo-Specchia
DOI: 10.48291/SISA.60.1.10
“L’educazione critica alla salute” (ECAS): una difficile nuova frontiera per l’approccio educativo in sanità
“Critical health education” (CHE): a new difficult change for educational approach in public health
Francesco Calamo-Specchia
DOI: 10.48291/SISA.60.1.10
Professore associato di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore
Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli”, Roma
Parole chiave: educazione critica alla salute, principio di autonomia, principio di beneficenza
RIASSUNTO
Obiettivi: valutare se, in relazione ad una pur superficiale analisi dei mutamenti socio-antropologici intercorsi nella modernità, sia configurabile un nuovo approccio alla educazione sanitaria.
Metodi: sintetica riflessione su una serie di dinamiche sociologiche che fondano la consapevolezza che la salute (e conseguentemente ciò che va fatto per mantenerla o recuperarla) non è ormai più definibile per tutti e una volta per tutte, né del tutto liberamente da soggetti e gruppi autonomamente deliberanti,
Risultati: il modello della ECAS prevede che la salute – prima di pensare a poterla rendere oggetto di una qualsiasi “Educazione” – venga ridefinita il più frequentemente (si vorrebbe dire in continuo, come processo più che come momento), il più diffusamente (si vorrebbe dire da ogni persona, o da ogni gruppo di persone che si possa individuare intorno ad una propria specificità), il più approfonditamente (si vorrebbe dire davvero come stile di vita complessivo) che sia possibile.
Key words: critical health education, principle of autonomy, beneficence principle
SUMMARY
Objectives: assessing the hypothesis that a new health education approach is still available according to the current socio-anthropological changes, though the context analysis is quite superficial.
Methods: a synthetic reflection on several sociological dynamics that underpin the awareness that health (and conse- quently what must be done to maintain or recover it) is no longer definable just once and evenly for all. In addition, health is not definable quite freely by individuals and groups deliberating autonomously.
Results: the ECAS model provides that health – before being made the object of any “Education” – needs to be rede- fined as frequently (which means continuously, as a process more than as a time trial), as widely (which means by each person, or by any group of people you could find that has its own particular features), and as deeply (it really means as a global lifestyle) as possible.
Autore per corrispondenza: Francesco Calamo-Specchia, Università Cattolica, largo F.Vito, 1, 00168 Roma, 335.409480, calamospecchia@alice.it
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Convention Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione 8 aprile 2016
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I)
Società Nazionale Operatori Prevenzione (SNOP)
Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP)
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