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Health promotion in the anthropocene
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA.60.4.1
OPEN ACCESS
Promozione della salute nell’antropocene
Health promotion in the anthropocene
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA.60.4.1
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Health promotion in the anthropocene
Concludiamo l’annata della rivista dedicando la Monografia di questo numero al tema “Promozione della salute nell’antropocene”, che ben esprime la nostra testata editoriale “Sistema Salute”. Termine introdotto dalle scienze naturali, Antropocene designa l’attuale era geologica in cui l’ambiente terrestre, inteso come l’insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si svolge ed evolve la vita, è fortemente condizionato a scala sia locale che globale dagli effetti dell’azione umana; periodo in cui l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi si è a tal punto progressi- vamente potenziato, fino a tradursi in alterazioni sostanziali degli equilibri naturali. L’argomento chiama a sé – dunque – la necessità di abbandonare il pensiero lineare e di adottare quale fondamento epistemologico il pensiero sistemico/circolare per affrontare i mutati sistemi di rappresentazione della complessità delle relazioni tra ambiente e salute, e i sistemi di interventi sulla natura.
Gianni Tamino apre i lavori con un articolo che mette a confronto da una prospettiva epistemologica, storica e strategica l’economia circolare propria della Natura e il sistema produttivo lineare, che caratterizza oggi la produzione industriale e agricola – all’origine di disastri per l’ambiente e di malattie per l’uomo. È presentata e discussa l’ipotesi di una nuova economia circolare rigenerativa.
L’argomento è ripreso a seguire da Carlo Romagnoli. L’autore propone una esaustiva analisi delle diverse accezioni che l’espressione “economia circolare” ha assunto in numerosi ambiti di ricerca. Segue una importante rassegna sulle principali evidenze relative all’impatto sulla salute dell’uomo e dell’ambiente di alcune applicazioni dell’economia circolare in specifici contesti socio-economici.
Il contributo di Pellicciari e Flamini espone il dibattito sviluppato da autorevoli antropologi ed epistemologi della scienza sul tema “Antropocene”: nodi critici e prospettive soprattutto in funzione dell’esigenza di nuovi indirizzi nelle politiche sanitarie e ambientali. Si impone un interrogativo sulla responsabilità collettiva e individuale e sulle contraddizioni che hanno portato ad una così grave alterazione dell’ecosistema.
Anche lo studio della salute-malattia dell’uomo richiede un approfondimento non solo dei determinanti sociali e culturali della comunità, ma anche degli aspetti legati alla sostenibilità ambientale ed ai processi produttivi collegati. Casadei e Minelli riportano una sintetica rassegna di letteratura ed esperienze di insegnamento-apprendimento per studenti delle Facoltà mediche che affrontano i problemi di salute della popolazione in contesti complessi attraverso modelli e strumenti educativi innovativi riconducibili alla strategia di promozione della salute.
Serra e Romizi riferiscono un’esperienza di educazione, promossa da ISDE/Italia, sul tema “Ambiente e salute” che ha coinvolto sette regioni e circa 2600 studenti italiani: sono i giovani in primis i soggetti ai quali noi educatori dobbiamo rivolgere la nostra azione per la salvaguardia della salute.
Per la Sezione Altri contributi Liguori e Miele analizzano il ruolo del Laureato in Scienze Motorie per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro, inserendo il tema nel più ampio framework prodotto dall’European Network Workplace Health Promotion.
Alice Scavarda et al illustrano dettagliatamente un progetto di cittadinanza attiva finalizzato alla promozione di stili di vita sani, rivolto ai giovani tra 15 e 25 anni: importanti le metodologie e gli strumenti di valutazione qualitativa e quantitativi utilizzati.
In conclusione Sensi et al riferiscono sull’avvio dell’esperienza di riorganizzazione territoriale di un Distretto toscano, con particolare riferimento al ruolo dell’infermiere di cure primarie. Nella Sezione Documenti una proposta di Delibera comunale sull’economia circolare riconducibile al tema della monografia e la Dichiarazione di Vienna prodotta recentemente dall’European Public Health Association con assunti totalmente coerenti con le analisi prodotte dai Contributi di questo numero.
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Environment, health and circular systemic thought
Gianni Tamino
DOI: 10.48291/SISA.60.4.2
OPEN ACCESS
Ambiente, salute e pensiero sistemico circolare
Environment, health and circular systemic thought
Gianni Tamino
DOI: 10.48291/SISA.60.4.2
Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, Comitato scientifico di ISDE
Parole chiave: economia circolare, ambiente, salute
RIASSUNTO
Obiettivi: un’economia si può considerare sostenibile se è in grado di evitare sprechi di risorse e inquinamenti, che possono mettere a repentaglio gli equilibri ambientali e la salute umana. Ma l’attuale sistema produttivo lineare produce rifiuti ed ha favorito il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico, la contaminazione delle acque, la rottura dei cicli biogeochimici, con lo sviluppo di nuove malattie, di tipo cronico-degenerativo.
Metodi: questo contributo mette a confronto l’economia lineare, che attualmente caratterizza la produzione industriale e agricola, con l’economia circolare della natura, che dura da milioni di anni.
Risultati: dal confronto emerge che un’economia diversa, senza sprechi di risorse e senza inquinamenti, è possibile, se si seguono le indicazioni che vengono dal sistema produttivo naturale. La nuova economia deve utilizzare fonti di energia rinnovabili, come quella di origine solare, e soprattutto deve avere un andamento circolare, con continuo riutilizzo dei materiali impiegati in ogni ciclo produttivo.
Key words: circular economy, environment, health
SUMMARY
Objectives: an economy can be considered sustainable if it is able to avoid resource waste and pollution, which can jeopardize the ecological balance and human health. But the current linear production system produces waste and has fostered climate change, air pollution, water contamination, breaking of biogeochemical cycles, with the development of new diseases, chronic-degenerative.
Methods: this paper compares the linear economy, which currently characterizes the industrial and agricultural production, with the circular economy of nature, which has lasted for millions of years.
Autore per corrispondenza: gtamin@tin.it
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The circular economy will save us? A first review of the available evidence
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA.60.4.3
L’economia circolare ci salverà? Una prima rassegna delle evidenze disponibili –
The circular economy will save us? A first review of the available evidence
Carlo Romagnoli
DOI: 10.48291/SISA.60.4.3
Medico, specialista in Igiene, Epidemiologia e sanità pubblica
Coordinatore del gruppo di lavoro nazionale ISDE sulla Economia Circolare
Parole chiave: economia circolare, impatto sulla salute, pianificazione globale
RIASSUNTO
Obiettivi: a fronte delle evidenze sull’’impatto negativo che la economia basata sul solo parametro del profitto aziendale (Economia Lineare) sta dimostrando di avere sulla sostenibilità ambientale (crescita dei fenomeni di macro e micro inquinamento da rifiuti e dei loro effetti sulla salute e sull’ambiente), vi è un crescente attenzione sulla necessità di dare applicazione ad un diverso tipo di economia che sia, per progettazione e intenzione, riparatoria e in cui i flussi di materiali siano di due tipi, nutrienti biologici, destinati a rientrare alla biosfera in modo sicuro, e nutrienti tecnici, che siano progettati per far circolare materiali di alta qualità senza che entrino nella biosfera ( Economia Circolare).
Metodi: in questa prospettiva, dopo una breve rassegna delle diverse accezioni che il concetto di CE assume in alcuni importanti contesti in cui è stata declinata, vengono passate in rassegna le principali evidenze relative all’impatto sulla salute della transizione verso la CE, ottenute grazie ad una ricerca bibliografica su Medline ed alla successiva analisi di contenuto di una selezione di articoli pertinenti.
Risultati: da questi materiali sono state ottenute alcune cartografie relative: a) ai territori che producono evidenze sulle applicazioni della CE, dove emerge con forza l’apporto che viene dalla attuale fabbrica del mondo, la Repubblica popolare Cinese; b) alle tipologie di settore produttivo e/o di materia seconda su cui sono disponibili evidenze, che fornisce una specifica descrizione sia dei pesanti impatti prodotti attualmente che dei guadagni di salute possibili una volta messa a regime la CE nelle diverse aree di recupero delle materie seconde; c) ai problemi di salute ed operativi che emergono dalle esperienze applicative, dove assumono risalto: c.1) le condizioni ambientali, occupazionali e di sanità pubblica delle global secondary materials supply chains e la necessità di una normativa globale che uniformi le normative su livelli necessari per tutela salute e le renda sostenibili per i paesi low income; c.2) i problemi relativi alla proprietà e responsabilità nel caso di rifiuti il cui riciclo non sia redditizio; c.3) la complessità e volatilità del commercio transfrontaliero di materiali riciclati; c.4) i tempi di allineamento dei processi produttivi globalizzati ai principi della CE; c.5) il fatto che le riduzioni osservate vertono per ora più sul conferimento in discarica che sui processi di incenerimento.
Conclusioni: la discussione mette quindi a fuoco potenzialità e limiti della CE nella sua fase di messa di regime, facendo emergere la necessità di valorizzare il punto di vista degli esposti e delle future generazioni nelle applicazioni che a diversi livelli, UE compresa, porterà alla introduzione della CE nelle politiche industriali.
Key words: circular economy, health impact, global planning
SUMMARY
Objectives: in view of the evidence on the negative impact that the economy based on only one parameter of corporate profit (Economics Linear) it is proving to have environmental sustainability (growth of micro and macro phenomena waste pollution and their effects on health and environment), there is an increasing focus on the need to apply to a different type of economy that is, by design and intent, restorative and in which the flows of materials are of two types, organic nutrients, are intended to fall to securely biosphere and technical nutrients, which are designed to circulate high-quality materials without entering the biosphere (Circular Economy).
Methods: in this perspective, after a brief review of the different meanings that the concept of EC takes in some important contexts in which it has been converted, it is reviewed the main evidence on the health impact of the transition to the EC, obtained thanks to a literature search of Medline and the subsequent content analysis of a selection of relevant articles.
Results: from these materials some related maps were obtained: a) to the territories that produce evidence on the EC applications, where emerges strongly the contribution which comes from the current factory of the world, the People’s Republic of China; b) the types of production sector and / or of the second material on which are available evidence, that provides a specific description of both the heavy impacts of the products that currently possible health gains once the EC making arrangements in the different areas of recovery of materials second; c) the health problems that arise from the application and operational experiences, where assume prominence: c.1) the environment, employment and public health of the global secondary materials supply chains and the need for a comprehensive legislation that uniform regulations on levels necessary to protect health and makes them sustainable for low-income countries; c.2) issues related to property and liability in the case of waste for which recycling is not profitable; c.3) the complexity and volatility of cross-border trade in recycled materials; c.4) alignment times of globalized production processes to the principles of the EC; c.5) the fact that the reductions observed relate to now more on landfilling that on incineration processes.
Conclusions: the discussion then focuses on the potential and limits of the EC in its commissioning phase regime, highlighting the need to enhance the views of the exhibits and future generations in applications at different levels, including the EU, will lead to the introduction of the EC industrial policies.
Autore per corrispondenza: Carlo Romagnoli (ISDE Umbria) surfcasting.dakhla@gmail.com
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Anthropology and Anthropocene
Maya Pellicciari, Sabrina Flamini
DOI: 10.48291/SISA.60.4.4
Antropologia e Antropocene
Anthropology and Anthropocene
Maya Pellicciari*, Sabrina Flamini**
DOI: 10.48291/SISA.60.4.4
*Dottore di ricerca in Metodologie della ricerca etnoantropologica, Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia)
** Dottore di ricerca in Educazione Sanitaria, Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia)
Parole chiave: antropologia ambientale, epistemologia della scienza, Antropocene, Capitalocene, politiche di sviluppo
RIASSUNTO
Il contributo presenta una breve disamina del dibattito antropologico contemporaneo rispetto al tema del cosiddetto “Antropocene”. Attraverso una panoramica delle iniziative istituzionali in ambito scientifico, tanto a livello nazionale che internazionale, si propone una lettura critica dei contributi di alcuni autorevoli antropologi ed epistemologi della scienza, tra cui Bruno Latour, Donna Haraway.
L’intento è quello di mettere in luce le prospettive e i nodi critici di un concetto che, se appropriatamente impostato, potrebbe modificare anche radicalmente sia i parametri del discorso scientifico che il suo impatto nell’ambito delle politiche ambientali e sanitarie. I temi trattati sollecitano il lettore ad interrogarsi, insieme agli autori, sul quadro delle responsabilità che hanno portato la specie umana ad assumere oggi il ruolo di potenza geo-storica.
Key words; environmental anthropology, epistemology of science, Anthropocene, Capitalocene, development policies
SUMMARY
The article present a brief review of contemporary anthropological debate on the issue of the so-called “Anthropocene”. Through an overview of the institutional scientific initiatives – nationally and internationally as well –, the paper offer a critical reading of the contributions of some authoritative anthropologists and epistemologist of science, Bruno Latour and Donna Haraway among them.
The aim is to highlight the perspectives and the critical issues of a concept that, if properly set, could even radically change both the parameters of scientific discourse and its impact in environmental and health policies. The treated topics stimulate the reader to question, together with the Authors, the balance of responsibilities that took the human species to actually assume the role of geo-historical power.
Autore per corrispondenza: flamini@antropologiamedica.it
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The Medical Education in the present age
Riccardo Casadei, Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.60.4.5
Medical Education nell’epoca contemporanea
The Medical Education in the present age
Riccardo Casadei, Liliana Minelli
DOI: 10.48291/SISA.60.4.5
Dipartimento di Medicina Sperimentale, Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria (CeSPES), Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: studenti, metodi di insegnamento, apprendimento in campo sanitario
RIASSUNTO
Obiettivi: le esigenze formative in campo sanitario ed in quello medico in particolare stanno profondamente cambiando; una delle più importanti modifiche nei contenuti tradizionali riguarda l’attenzione che si sposta dallo studio delle malattie e delle sue cause allo studio della salute e dei fattori ad essa connessi, comprese le caratteristiche sociali e culturali ed il collegamento di questi aspetti con quelli economici e di sostenibilità che caratterizzano le diverse comunità. Metodi: sintetica review della letteratura. Risultati: la nuova formazione avrà a che fare con l’interpretazione dei bisogni delle popolazioni dentro contesti complessi e dovrà essere coerente con i principi della post modernità (ripensamento della razionalità tecnica e della relazione medico/paziente, codecisionalità nei sistemi complessi, uso efficace della comunicazione). Anche i modelli e gli strumenti educativi dovranno necessariamente cambiare, così da rendere l’esperienza insegnamento- apprendimento un luogo trasformativo reale.
Key words: students, teaching methods, health professional education
SUMMARY
Objectives: training needs in health and particularly in medical education are profoundly changing; one of the most important changes in the traditional content concerns the attention moving from the study of disease and its causes, to study about health and the factors associated with it, including the social and cultural characteristics and the connection of these aspects with economic ones and sustainability that characterize the different communities. Methods: short review of the literature. Results: the new line will deal with the interpretation of the needs of populations in complex contexts and will be consistent with the principles of post-modernity. Even the models and the educational tools will necessarily change, to make the teaching-learning experience a real transformative place.
Autore per corrispondenza: riccardo.casadei@unipg.it
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Environment is health #Let’s talk to school
Maria Grazia Serra, Roberto Romizi
DOI: 10.48291/SISA.60.4.6
Ambiente è salute #ParliamoneAscuola
Environment is health #Let’s talk to school
Maria Grazia Serra*, Roberto Romizi**
DOI: 10.48291/SISA.60.4.6
*Coordinatore Nazionale ISDE1 Progetto Scuola **Presidente ISDE Italia
Parole chiave: ambiente, salute, promozione, scuola
RIASSUNTO
Obiettivi: “Ambiente è Salute #parliamoneAscuola” è un idea di ISDE medici per l’ambiente e di Apoteca Natura una rete di 550 farmacie sparse su tutto il territorio Italiano che si occupa di prevenzione. Il progetto prevede di creare un intesa con le scuole per una diffusione capillare, su tutto il territorio italiano, delle conoscenze scientifiche sui temi ambiente-salute. Il fine è quello di formare una nuova generazione che si preoccupi concretamente delle ricadute dell’inquinamento sulla salute dell’uomo e degli ecosistemi, applicando i principi di tutela e salvaguardia dell’ambiente e conseguentemente di prevenzione e precauzione.
Metodi: medici ISDE e farmacisti Apoteca Natura sono gli attori di questa iniziativa e coinvolgono studenti ed insegnanti in un viaggio alla scoperta delle criticità causate da un progresso mal gestito. Si discute nelle aule di fronte a slides di incisivo impatto visivo e ricche di contenuti. Si attira l’attenzione degli studenti attraverso il racconto di esperienze reali e si stimola l’impegno individuale per realizzare nel quotidiano pratiche rispettose della salute e dell’ambiente.
Risultati: il progetto partito a gennaio 2016 ha visto. fino a giugno 2016, il coinvolgimento di 7 regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia con il coinvolgimento di 2600 studenti frequentanti scuole medie di primo e secondo grado. Gli studenti sono stati promotori di iniziative di vario genere e si sono attivati per contagiare i coetanei con nuove idee volte al cambiamento ecosostenibile.
Conclusioni: le nuove generazioni sono il futuro, aiutarli a comprendere come proteggere l’ambiente e il mondo in cui vivranno, deve partire dai banchi di scuola. La relazione con personale specializzato in questioni di ambiente e salute contribuisce ad alimentare concretamente il desiderio di cambiamento. Il progetto può crescere con il sostegno dei medici ISDE e dei farmacisti di Apoteca Natura e rappresentare un momento di crescita verso nuove politiche che tutelino il bene comune.
Key words: environment, health, promotion, school
SUMMARY
Objectives: “Environment is #parliamoneAscuola Health” is an idea of ISDE Doctors for the Environment and Nature Apoteca a network of 550 pharmacies scattered throughout the Italian territory dealing with prevention. The project aims to create an agreement with the schools to become ubiquitous, on the whole Italian territory, of scientific knowledge on environment and health issues. The goal is to train a new generation who cares concretely the effects of pollution on human health and ecosystems, by applying the principles of protection and preservation of the environment and, consequently, prevention and precaution.
Methods: ISDE Doctors and pharmacists Apoteca Nature are the actors of this initiative and involve students and teachers in a journey of discovery of the critical issues caused by a progress mismanaged. It discusses in classrooms in front of slides incisive visual impact and rich in content. It draws students’ attention through the story of real-life experiences and stimulates the individual commitment to accomplish in daily practices that meet health and the environment.
Results: the project started in January 2016 saw, until June 2016, the involvement of 7 regions: Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardy, Piedmont, Puglia and Sicily with the participation of 2600 students attending secondary schools of first and second degree. Students were promoters of various initiatives, and they set out to involve peers with new ideas aimed at sustainable change.
Conclusions: the new generations are the future, help them understand how to protect the environment and the world in which they live, he must start from school. The relationship with specialized personnel in environmental issues and health contributes to concretely the desire for change. The project can grow with the support of the ISDE doctors and pharmacists Apoteca Nature and represent a moment of growth to new policies that protect the common good.
Per corrispondenza: Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia. Via della Fioraia 17/19 – 52100 Arezzo. Tel. 0575-22256, Fax 0575-28676. Web www.isde.it, E-mail isde@isde.it. Facebook https://www.facebook.com/isdeitalia. Twitter @ISDEItalia
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Promoting physical activity in the workplace. The role of a Movement Science graduate
Giorgio Liguori, Alessandra Miele
DOI: 10.48291/SISA.60.4.7
Attività fisica sui luoghi di lavoro: come promuoverla. Il ruolo del laureato in Scienze Motorie
Promoting physical activity in the workplace. The role of a Movement Science graduate
Giorgio Liguori*, Alessandra Miele*
DOI: 10.48291/SISA.60.4.7
* Cattedra di Igiene ed Epidemiologia, Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, Università degli Studi di Napoli Parthenope
** Dottorato di Ricerca in Scienze delle Attività Motorie e Sportive
Parole chiave: promozione della salute, luoghi di lavoro, attività fisica, laureato in Scienze Motorie
RIASSUNTO
Negli ultimi cinquant’anni molti lavori sono diventati sempre più sedentari e ripetitivi. Il luogo di lavoro spesso rappresenta la sede in cui si passa il maggior numero delle ore del giorno, spesso seduti e in posizioni scorrette. L’ambiente lavorativo pertanto risulta essere un setting ideale in cui promuovere la pratica di attività fisica e stili di vita più salutari.
In questa ottica nasce la Workplace Health Promotion (WHP), un insieme complesso di programmi teorico- pratico-strategici finalizzati al miglioramento organizzativo della salute e del benessere psico-fisico dei lavoratori. É ampiamente dimostrato che la WHP determina benefici non solo per il lavoratore ma anche per l’azienda, ad es. maggiore produttività, riduzione dei costi per assenteismo o malattia, e per la collettività. In tale contesto si inserisce la figura del laureato in Scienze Motorie, cui spetta un ruolo decisivo.
Keyword: health promotion, workplace, physical activity, Movement Science graduate
SUMMARY
In the last fifty years, many jobs have become increasingly sedentary and repetitive. The workplace is often the place where people spend most of the day, frequently in a seated and incorrect position. Therefore, the work place is an ideal setting to promote physical activity and healthy lifestyles.
The Workplace Health Promotion (WHP) is a complex set of theoretical-practical-strategic programs aimed at improving the management of health and mental well-being of workers.
It is well established that WHP determines benefits not only for the employee but also for the company (i.e. increased productivity, reduction of costs related to absenteeism or illness) and for the community. In this context the figure of the Movement Science graduate plays a key role.
Autore per corrispondenza: Prof. Giorgio Liguori. Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, Università degli Studi di Napoli ”Parthenope”, via Medina 40, 80133 Naples, Italy – +39 081.5474790; +39 339.5790771; giorgio. liguori@uniparthenope.it
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GIOCS Young people, health and so on. An active citizenship experience in the health promotion
Alice Scavarda, Franca Beccaria, Luigi Domenico Barbero, Antonella Ermacora, Valentina Fida, Enrico Santero, Maria Grazia Tomaciello
DOI: 10.48291/SISA.60.4.8
GIOCS Giovani, salute e dintorni. Un’esperienza di cittadinanza attiva nella promozione della salute
GIOCS Young people, health and so on. An active citizenship experience in the health promotion
Alice Scavarda*, Franca Beccaria*, Luigi Domenico Barbero**, Antonella Ermacora***, Valentina Fida****, Enrico Santero^, Maria Grazia Tomaciello^^
DOI: 10.48291/SISA.60.4.8
* Sociologa, Eclectica, Istituto di ricerca e formazione; **Medico, Direttore del Distretto di Cuneo – Borgo San Dalmazzo ASL CN1; ***Educatore-formatore, Eclectica Istituto di ricerca e formazione; ****Educatrice professionale, Eclectica e Cooperativa Sociale Emmanuele; ^ Counsellor e coordinatore progetti, Cooperativa Sociale Emmanuele; ^^ Dirigente Medico Referente Promozione Educazione alla Salute – ASL Cn1.
Parole chiave: promozione della salute, giovani, cittadinanza attiva, stili di vita sani, comportamenti a rischio, educazione tra pari
RIASSUNTO
L’articolo illustra il progetto: “GIOCS. Giovani, salute e dintorni”, rivolto a giovani cuneesi di età compresa tra i 15 e i 25 anni e realizzato tra settembre 2014 e maggio 2015. L’iniziativa rappresenta un percorso di cittadinanza attiva volto alla promozione di stili di vita sani. Il duplice obiettivo preposto è coinvolgere i giovani nei processi di definizione delle politiche a loro destinate e diffondere il concetto di “salute in tutte le politiche”. La metodologia utilizzata, l’educazione tra pari, promuove il diritto-dovere ad assumersi la responsabilità della propria salute e attiva processi di empowerment. Il saggio conclude con alcuni spunti di riflessione circa le conseguenze dell’iniziativa sul senso di autoefficacia dei giovani e sulla comunità locale, per la quale le giovani generazioni rappresentano una risorsa potenziale.
Key-words: health promotion, young people, active citizenship, healthy lifestyles, risky behaviors, community
SUMMARY
This article illustrates the project “GIOCS. Young people, health and so on” aimed at young people aged between 15 and 25, carried out in the Cuneo area from September 2014 to May 2015. The initiative represents an active citizenship process aimed at promoting healthy lifestyles. The double objective of GIOCS consists on the one side in involving young people in youth policy making and on the other side in fostering the notion of “Health in all Policies”. The methodology applied, namely the peer education, is effective at supporting participants’ right- duty to take on the responsibility of their own health and it activates empowerment processes. Finally, the paper provides some considerations about the consequences of the initiative on young people’s self-efficacy and on the local community, to whom younger generations represent a potential resource.
Autore per corrispondenza: scavarda@eclectica.it
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The Nursery Primary Care in the Piana di Lucca District
Svaldo Sensi, Laura Unti, Maria Bertoncini, Luciana Traballoni, Luigi Rossi
DOI: 10.48291/SISA.60.4.9
L’Infermiere delle Cure Primarie nella Zona Distretto Piana di Lucca
The Nursery Primary Care in the Piana di Lucca District
Svaldo Sensi**, Laura Unti°°, Maria Bertoncini°, Luciana Traballoni*, Luigi Rossi°°
DOI: 10.48291/SISA.60.4.9
* Direttore SC Direzione Infermieristica e Ostetrica Lucca, AUSL Toscana Nord Ovest
° Responsabile Assistenza Infermieristica Territoriale Lucca AUSL Toscana Nord Ovest
**Responsabile Dipartimento Infermieristico Cure Primarie, Intermedie e Residenzialità Lucca, AUSL Toscana Nord Ovest °° Infermiere Coordinatore Continuità Assistenziale, Cure Domiciliari e UVM Zona Distretto Piana di Lucca, AUSL Toscana Nord Ovest °°°Direttore Zona Distretto Piana di Lucca, AUSL Toscana Nord Ovest, Presidente CARD Toscana
Parole chiave: infermiere, chronic care model, cure intermedie
RIASSUNTO
Introduzione: gli sviluppi epidemiologici e demografici degli ultimi anni hanno imposto ai sistemi sanitari di riorganizzare l’offerta dei servizi, orientandoli alla presa in carico, alla gestione delle cronicità, delle co-morbilità e della non autosufficienza.
Obiettivi: obiettivo primario della riorganizzazione infermieristica è quello di favorire maggiormente la presa in carico dei soggetti sul territorio, implementando forme organizzate di assistenza. La Zona/Distretto Piana di Lucca dell’AUSL Toscana Nord Ovest ha rivisto l’organizzazione infermieristica territoriale tenendo conto della riorganizzazione della Medicina Generale in Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), dello sviluppo del Chronic Care Model e dell’implementazione delle Cure Intermedie extraospedaliere, rendendo fruibile il servizio per 12 ore/die per 6 gg/settimana e per 6 ore nei festivi per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
Metodi: sono stati riviste le assegnazioni funzionali, i modelli organizzativi e i carichi di lavoro del personale infermieristico presente sul territorio della Zona/Distretto.
Risultati: i dati fin qui emersi dalla riorganizzazione dimostrano una tendenza positiva sia come qualità che come quantità delle prestazioni offerte, dove l’appropriatezza nell’uso delle risorse è l’unica strada percorribile per cogliere l’obiettivo della sostenibilità ed il soddisfacimento dei bisogni.
Keywords: nurse, chronic care model, intermediate care
SUMMARY
Introduction: epidemiological and demographic developments of recent years have forced health systems to reorganize the supply of services, orienting them to the taking charge, to the chronicity of the management, co- morbidity and long-term care.
Objectives: the first objective of the nursing reorganization is to further encourage the taking charge of the subjects in the territory, by implementing organized forms of assistance. The District Piana di Lucca of AUSL Toscana Nord Ovest has revised the territorial nursing organization taking account of the reorganization of General Medicine in Territorial Functional Combinations (AFT), the development of the Chronic Care Model and implementation of the Intermediate-hospital care, making available the 12 hours / day service for 6 days / week and for 6 hours on holidays for the Integrated Home Care (ADI).
Methods: we revised the functional assignments, the organizational models and the workload of the nursing staff on the territory of the District.
Results: the results from the reorganization show a positive trend both in quality and quantity of the services provided, where appropriate use of resources is the only way for grasping the goal of sustainability and meeting needs.
Autore per corrispondenza: svaldo.sensi@uslnordovest.toscana.it
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Oggetto: l’economia circolare verso rifiuti zero, emissioni zero, cibi km zero, mobilità sostenibile. Atto di indirizzo
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