.
Indice
About vaccines and vaccinationes, between conscience and reason, ideology and science
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.61.2.1
OPEN ACCESS
A proposito di vaccini e vaccinazioni, tra coscienza e ragione, ideologia e scienza
About vaccines and vaccinationes, between conscience and reason, ideology and science
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.61.2.1
[ DIRECT URL ]
The internet addiction: a new addiction or a widespread social condition?
Rosolino Vico Ricci, Luigi Ferrannini
DOI: 10.48291/SISA.61.2.2
OPEN ACCESS
La dipendenza da internet: una nuova dipendenza o una condizione sociale diffusa?
The internet addiction: a new addiction or a widespread social condition?
Rosolino Vico Ricci*, Luigi Ferrannini**
DOI: 10.48291/SISA.61.2.2
*Psichiatra e Psicoterapeuta, Libero Professionista. Già Direttore del Dipartimento Dipendenze e Dipartimento Salute Mentale e SERT ASL 5 “Spezzino”, La Spezia. “Spezia Salute”
**Psichiatra, Professore a contratto Università di Genova, Past President Società Italiana di Psichiatria
Parole chiave: internet, scopi della connessione, conseguenze sociali, dipendenza, fattori di rischio, prevenzione
RIASSUNTO
Si calcola che nel mondo nell’anno 2016 le persone utilizzatrici della rete siano state oltre 3 miliardi e mezzo, con la maggior concentrazione in Asia e subito dopo in Europa. Gli scopi con cui ci si connette alla rete sono assai differenti ed ampiamente diversificati (dal lavoro al divertimento). Si tratta di un fenomeno sociale di vaste proporzioni e si presume che il tasso di connessione annuo, in forte crescita, possa portare in breve tempo alla possibilità di accedere ad internet praticamente a chiunque ed in ogni luogo. L’industria che opera nel campo informatico ha interesse alla distribuzione, sempre più ampia, dei mezzi per connettersi (computer, tablet e smartphone), così come allo sviluppo ed all’aggiornamento continuo dei software per computer e applicazioni per smartphone e tablet. La crescita della disponibilità della rete, dei mezzi per connettersi e delle applicazioni determinano, infine, la necessità di inserirsi nel sistema informatico.
Le conseguenze sono le semplificazioni e le facilitazioni nella vita quotidiana, da un lato, e dall’altro lato il rischio dello sviluppo di una impellenza alla connessione che può determinare uno stato patologico di dipendenza, ma anche un isolamento crescente dalle relazioni sociali. Nell’articolo si cercherà di affrontare le conseguenze dell’eccesso di connessione, le possibili conseguenze psicopatologiche i fattori di rischio per la dipendenza e qualche suggerimento per la messa in atto di interventi preventivi.
Keywords: internet, purpose of access, social consequences, addiction, risk factors, prevention.
SUMMARY
It is estimated that in the year 2016 user network people in the world have been over 3 billion and a half, with the greatest concentration in Asia and soon after in Europe. The purpose with which users connect to the network are very different and widely diversified (from work to fun). It is a social phenomenon of vast proportions: it is assumed that the annual high-growth rate of connection could quickly lead almost anyone and any place to the possibility of internet access. The computer industry is interested in a growing distribution of connecting media (computers, tablets and smartphones) as well asin the development and the continuous updating of computer software and applications for smartphones and tablets. The growth of the availability of the network, the connecting media and applications determine, finally, the need to enter the computer system.
The consequences are simplifications and facilities in daily life, on the one hand and on the other hand the risk of the development of an urgency to the connection that can determine a pathological state of dependence, but also an increasing isolation from social relations. The article will try to deal with the consequences of inappropriate connection, the risk factors for addiction and suggesting some ideas for prevention.
Autori per corrispondenza: aferrannini@libero.it; vicoricci@tin.it
[ DIRECT URL ]
For a new science and human care
Francesco Bottaccioli
DOI: 10.48291/SISA.61.2.3
Per una nuova scienza e cura dell’essere umano
For a new science and human care
Francesco Bottaccioli
DOI: 10.48291/SISA.61.2.3
Direzione Master in Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata
Università dell’Aquila e di Torino, Presidente on. SIPNEI
Parole chiave: industrializzazione della medicina, organizzazione della vita, politica neo-liberista, psiconeuroendocrinoimmunologia, paradigmi di salute e di promozione della salute
RIASSUNTO
L’industrializzazione della medicina ha prodotto un paradigma con cui guardare l’essere umano, che ha uniformato e ricercatori, operatori sanitari e cittadini: la salute e la malattia dipenderebbero per lo più da fattori genetici, mi- croorganismi, da alterazioni strutturali. La loro individuazionee/o rimozione sono in grado di risolvere i problemi di salute. In realtà salute e malattia dipendono in larga misura dall’organizzazione della vita: organizzazione com- portamenti anche sociali, il che richiede una visione sistemica e integrata nella prevenzione e nella cura. Nell’attuale epoca della cosiddetta “terza rivoluzione industriale”, chiamata “seconda età delle macchine” si avverte un cambiamento epocale che lascerà il segno nell’organizzazione sociale e anche nella struttura psicobiologia degli esseri umani. In questa fase della politica neo-liberista lo stesso focus dell’azione di promozione della salute è piom- bato sull’individuo, sul potenziamento delle capacità di prendersi cura di se stesso, mistificazione che lascia campo libero alla sanità privata e all’industria del benessere, oscurando la drammatica e crescente disparità di accesso alle fonti del mantenimento e rinnovamento della salute.
Key words: industrialization of medicine, life organization, neoliberal politics, psychoneuroendocrinoimmunology, health and health promotion paradigma
SUMMARY
The industrialization of medicine has produced a paradigm through which to look at human beings that has levelled out researchers, health care professionals and citizens: good health and disease depend mainly on genetic factors, microorganisms, structural alterations. Their identification/removal could solve health problems. Good health actually depends largely on life organization and social behaviours, which require a systemic and integrated vision of prevention and care. In the current time of the so-called “third industrial revolution”, which is called “second time of machines”, a sweeping change is perceived that will have an impact on social organization and psychobiological structure of human beings.
In this phase of the neoliberal politics, the focus itself of health promotion action has shifted on the empowerment of the single person. This is a mystification that leaves room for private health care and wellbeing industry, hiding the growing inequality of access to the sources of health.
Autore per corrispondenza: bottac.fra@gmail.com
[ DIRECT URL ]
Process and outcomes evaluation of a nutritional monitoring program for overweight and obesity reduction in Taranto
Antonio Pesare, Sabrina Liuzzi, Walter Liuzzi, Paola Beatini
DOI: 10.48291/SISA.61.2.4
Valutazione di processo e di esito di un programma di sorveglianza nutrizionale per la riduzione di sovrappeso e obesità a Taranto
Process and outcomes evaluation of a nutritional monitoring program for overweight and obesity reduction in Taranto
Antonio Pesare*, Sabrina Liuzzi*, Walter Liuzzi*, Paola Beatini^
DOI: 10.48291/SISA.61.2.4
*Dipartimento di Prevenzione Asl Taranto, U.O. Epidemiologia, Comunicazione e Formazione, coordinamento delle attività di Promozione della salute
^Centro Sperimentale per la promozione della salute e l’educazione sanitaria, Università degli Studi di Perugia
Parole chiave: sovrappeso-obesita, sorveglianza nutrizionale, educazione nutrizionale,valutazione
RIASSUNTO
Premessa: sovrappeso e obesità costituiscono un importante problema di sanità pubblica. Indicazioni internazionali e letteratura evidenziano la necessità di azioni efficaci e diversificate per specifici gruppi di popolazione e la necessità che i promotori si dotino di indicatori e strumenti atti a valutarne i risultati.Obiettivi: il contributo riferisce su metodologia, indicatori di processo e di esito e su risultati di un Percorso di salute nutrizionale realizzato per soggetti obesi e in sovrappeso di alcuni quartieri di Taranto. Metodo: sono descritte le fasi del Percorso: obiettivi, metodologia – screening e colloqui motivazionali- criteri e indicatori per la valutazione. Risultati: la valutazione di esito è stata positiva in termini di salute (calo ponderale e mantenimento del peso), in riferimento agli obiettivi comportamentali (incremento del consumo di frutta e verdura e diminuzione di carni rosse) e agli obiettivi educativi (senso di responsabilità e di autoefficacia). La valutazione di processo evidenzia problemi di adesione e drop out alle varie fasi. Conclusioni: l’impianto di valutazione di cui si è dotato il Servizio ha consentito un’analisi per un ri-orientamento del percorso caratterizzato da un più ampio coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e un approfondito studio su strategie di adesione dei gruppi più fragili.
Key words: overweight-obesity, nutritional surveillance, nutrition education, evaluation
SUMMARY
Introduction: overweight and obesity are an important public health problem. International indications and litera- ture highlight the need for effective and diversified actions for specific population groups to tackle it and the need for promoters to have indicators and tools to evaluate their results.
Objectives: the contribution refers methodology, outcome and process and results indicators of a Nutrition Program for obese and overweight subjects in some neighborhoods of the Local Health Agency of Taranto.
Method: the authors describe the phases of the program: Objectives, Methodology – Screening and Motivational Interviews – Criteria and Indicators for Evaluation.
Results: the outcome evaluation was positive in terms of health (weight loss and weight maintenance), with referen- ce to behavioral goals (increased consumption of fruit and vegetables and decreased red meat consumption), and educational goals (sense of responsibility and self-efficacy). The process evaluation highlights adhesion and dropout problems at various steps.
Conclusions: provided the Service is currently undergoing a reorientation of the program with a wider involvement of GPs and an in-depth study on strategies to get most vulnerable groups involved in thanks to the Evaluation System in place.
Autore per corrispondenza: antonio.pesare@asl.taranto.it
[ DIRECT URL ]
Health consumerism and medicalization in the Facebook era. Does who need a more and more obese and illogic Health System?
Mariano Dimonte
DOI: 10.48291/SISA.61.2.5
Consumismo sanitario e medicalizzazione nell’era di Facebook. A chi serve una sanità sempre più obesa e illogica? Health consumerism and medicalization in the Facebook era. Does who need a more and more obese and illogic Health System?
Mariano Dimonte
DOI: 10.48291/SISA.61.2.5
Radiologo, Medico Nucleare, Sociologo. Servizio di Radiologia, Ospedale di Scorrano, ASL Lecce
Parole chiave: consumismo sanitario; medicalizzazione della vita; biopotere; web society
RIASSUNTO
Estremizzando la riflessione sociologica sui rapporti tra medicalizzazione, biopotere e prassi medica quotidiana nella società contemporanea, scopo di questo contributo è attrarre l’attenzione del lettore su dinamiche, di cui si ha probabilmente scarsa consapevolezza, ma che a mio avviso rischiano di minare le fondamenta ontologiche, epistemologiche e metodologiche di una medicina sempre più condizionata dal mercato. In particolare la mutazione antropogenetica incarnata dal medicus videns, che sembra riflettere fedelmente il degrado cognitivo, intellettuale e morale della web society, dovrebbe indure tutti, medici ed utenti, a ripensare una società e una medicina basata su ben altri principi.
Key words: health consummerism; life medicalization; biopower; web society
SUMMARY
Stressing the sociologic reflection about the relations between medicalization, biopower and ordinary clinical practice in the contemporary society, the main aim of the present paper is to focus the reader’s attention on dynamics, whose we have probably poor consciousness, that I suppose are mining the ontologic, epistemic and metodologic pillars of a medicine over and over market-oriented. In particular, the antropogenetic mutation enbodied by medicus videns, looking the perfect reflexion of the cognitive, intellectual and moral involution of the web society, should make us all, doctors and users, to rethink a society and a medicine supported by far different principles.
Autore per corrispondenza: mariano.dimonte@libero.it
[ DIRECT URL ]
Empowerment programs for “new” celiac and their family
Emilia Guberti, Paola Navacchia, Elena Centis, Lauretta Bianco, Francesca Celenza, Silvia Bertini, Chiara Rizzoli, Francesca Visani
DOI: 10.48291/SISA.61.2.6
Percorsi di empowerment per celiaci neodiagnosticati e familiari
Empowerment programs for “new” celiac and their family
Emilia Guberti, Paola Navacchia, Elena Centis, Lauretta Bianco, Francesca Celenza, Silvia Bertini, Chiara Rizzoli, Francesca Visani
DOI: 10.48291/SISA.61.2.6
Unità Operativa Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione Dipartimento di Sanità pubblica Az. USL di Bologna
Parole chiave: celiachia, dieta senza glutine, promozione ed educazione alla salute
RIASSUNTO
Obiettivi: la celiachia è una intolleranza permanente al glutine, presente nei cereali di uso più comune, che dan- neggia la mucosa intestinale con importanti sintomi a carico dell’apparato gastroenterico e sistemici. Si stima che ne sia affetta una persona su 100 nel mondo, nel 2013 erano quasi 165.000 i casi diagnosticati in Italia (10.000 in Emilia-Romagna, oltre 2.000 a Bologna). L’unico trattamento possibile per i celiaci è l’adesione rigorosa a una dieta priva di glutine. Pertanto il nostro obiettivo è stato promuovere e supportare l’adesione rigorosa alla dieta senza glutine nei celiaci neo diagnosticati della provincia di Bologna.
Metodi: il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’ Az. USL di Bologna, aderendo al dettato della Legge 123/2005, ha promosso momenti di formazione e controlli nella scuola, ospedali e luoghi di lavoro per rendere disponibile la dieta senza glutine ed ha realizzato percorsi di empowerment per celiaci neodiagnosticati e loro familiari. Diversi professionisti (medici igienisti, nutrizionisti, dietisti, psicologi ed educatori) hanno collaborato alla realizzazione dei percorsi educative (6 incontri più uno di follow up) per promuovere l’adesione rigorosa ad una dieta senza glutine sicura varia e ben bilanciata dal punto di vista nutrizionale.
Risultati: sono stati realizzati sette corsi per celiaci e loro familiari che hanno coinvolto 151 persone. Durante i corsi si sono accolti e raccolti problemi e necessità dei celiaci, il grado di adesione alla dieta e il gradimento del percorso. Aderendo alle richieste dei partecipanti è stato realizzato sul sito web dell’Az. USL di Bologna uno spazio dedicato alla “Celiachia” con informazioni per i celiaci, le imprese che producono senza glutine ed un numero verde. I corsi hanno registrato un elevato gradimento da parte dei partecipanti. Restano margini di miglioramento relativamente alle modalità e strumenti di monitoraggio dell’adesione stretta alla dieta senza glutine. Conclusioni: l’esperienza maturata evidenzia come la sanità pubblica possa identificare e contribuire a risolvere i problemi dei pazienti come i celiaci con modalità proattiva. Dal canto loro i celiaci si sono fatti “ingaggiare” diventando a loro volta promotori di salute e benessere. I percorsi di empowerment per celiaci neodiagnosticati sono divenuti parte integrante del piano della prevenzione 2015-18 della Regione Emilia Romagna.
Key words: Celiac disease, gluten-free diet, empowerment, health education
SUMMARY
Objectives: Celiac disease is a permanent intolerance to gluten, a protein found in the most commonly used cereals, which can damage the intestinal mucosa, with serious gastro Intestinal and/ or systemic symptoms. It is estimated to affect 1 in 100 people worldwide. In 2013, almost 165,000 cases were diagnosed in Italy (10,000 in Emilia-Romagna, over 2,000 in Bologna). The only treatment for celiac disease is lifelong adherence to a strict gluten-free diet. Therefore, our aim is to promote and support adherence to a strict gluten-free, safe and well-balanced diet for celiac people of Bologna’s area.
Methods: the Food Safety and Nutrition Service (FSNS) of the Local Health Unit of Bologna, has promoted trai- ning and control measures in schools, hospitals and workplaces to promote gluten-free diets and realized a specially training for celiac people and their family. Different professionals (medicines specialists in hygiene and nutrition, dieticians, psychologist, educator) collaborated to realize food education courses (6 meetings and 1 follow up meeting) to empower strict adherence to a safe, diverse and well-balanced gluten-free diet.
Results: seven food education courses have been realized for celiac people and their families, involving almost 151 newly-diagnosed subjects. This was an occasion to register the problems and the needs of celiac people, the adhesion to the diet, and customer satisfaction. In order to answer to celiac needs, a space has been dedicated on the website of the USL of Bologna for Celiac Disease, with an information desk, assistance for enterprises and a free phone line. The class has proven very successful for customer satisfaction. We are still implementing tools to monitor the actual strict adhesion to the gluten free diet.
Conclusions: these measures prove that public health institutions can identify and solve in a proactive way. Celiac people were engaged in this plan and became active promoters of their health and wellbeing. These classes are now a functional part of the Emilia Romagna’s Prevention Plan 2015-2018.
Autore per corrispondenza: emilia.guberti@gmail.com
[ DIRECT URL ]
The work of OIP: a possible contribution to the change in the Department of Prevention
Francesco Calamo-Specchia
DOI: 10.48291/SISA.61.2.7
Il lavoro dell’OIP: un possibile contributo al cambiamento dei Dipartimenti di prevenzione
The work of OIP: a possible contribution to the change in the Department of Prevention
Francesco Calamo-Specchia
DOI: 10.48291/SISA.61.2.7
Professore Associato di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
coordinatore operativo nazionale OIP
Parole chiave: Dipartimento, prevenzione, osservatorio, organizzazione sanitaria, dati quantuitativi, rilevazioni qualitative
RIASSUNTO
L’OIP, dalla sua istituzione nel 2010 alle ultime rilevazioni del 2015 riguardanti il 65% dei Dipartimenti di pre- venzione italiani, ha costruito un sistema di controllo epidemiologico oggettivo per rilevare assetti organizzativi, dotazioni, attività dei Dipartimenti nel nostro Paese, e un sistema di ascolto e confronto degli orientamenti e atteggiamenti soggettivi dei loro operatori. Il lavoro dell’OIP vuol favorire un cambiamento dei DP, giungendo a delineare una ipotesi di DP forte e condivisa che possa poi essere proposta ai referenti istituzionali e politici del SSN. Ciò sarà tanto più possibile quanto più il lavoro dell’OIP sarà ampiamente conosciuto da tutto il mondo della prevenzione italiana, per fondare su di esso conclusioni condivise, in termini di proposte operative. Per far questo, la sfida che sta ora davanti all’OIP sembra dunque in primo luogo una sfida comunicativa.
Key words: Department, Prevention, Observatory, Health Organisation, Quantitative data, Quantitative surveys
SUMMARY
The OIP, since its creation in 2010 to the latest surveys of 2015 about the 65% of the Italian departments of pre- vention, have built an epidemiological objective control system to detect organization structures, equipment and activities of the departments in our country, as well as a way to discuss and compare the tendencies and subjective attitudes of their operators. The work of the OIP aims to encourage a change of DP, going as far as to outline a Hypothesis of strong and shared DP, which could then be offered to institutional and political representatives of the SSN. This will be possible when the OIP will be widely known all over the world from the Italian prevention, to build on it shared conclusions, in terms of operational proposals. To do this, the challenge facing the OIP thus seems primarily a communicative challenge.
Autore per corrispondenza: fcalamospecchia@libero.it
[ DIRECT URL ]
Rapporto sui lavori del gruppo “Distretti e Cure Primarie” al Quinto Congresso Nazionale di Senior Italia “Corte di giustizia popolare per il diritto alla salute”, Rimini, 18-20 novembre 2016
a cura di Luciano Pletti
vicepresidente CARD Italia, Presidente CARD Friuli-Venezia Giulia
[ DIRECT URL ]