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Indice
Dedichiamo l’intero numero della Rivista al tema “Salute e Migranti”, argomento spesso affrontato al di fuori di quell’ottica sistemica che la nostra Rivista persegue e la stessa politica di promozione dalla salute esige.
Il lavoro è frutto della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, società scientifica nata negli anni ‘90 sotto la spinta di gruppi ed organizzazioni che in varie parti d’Italia si occupavano di garantire il diritto all’assistenza sanitaria agli immigrati e oggi divenuta un “policy network” nazionale di scambio di esperienze, dati, evidenze scientifiche e analisi di politica sanitaria.
Diritto alla salute, dimensione socio-economico-politica della salute, determinanti sono i concetti chiave sui quali la Rivista propone riflessioni ed esperienze, così come interdisciplinarietà e intersettorialità sono i requisiti di approccio, advocacy e partecipazione le metodologie di analisi e intervento.
Come ben evidenziato nella presentazione di Rinaldi e Marceca – curatori del numero – una significativa analisi, attraverso la promozione della salute, consente la definizione di strategie di azione.
La numerosità e la ricchezza dei documenti proposti garantisce una visione ampia e articolata del fenomeno, utile ad aprire e sviluppare il dibattito per ricercatori e professionisti impegnati in questo ambito.
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Health and Migration: a complex relationship and a case-study of health promotion
Alessandro Rinaldi, Maurizio Marceca
DOI: 10.48291/SISA.61.3.2
OPEN ACCESS
Salute e Migrazione: una relazione complessa e un case-study di promozione della salute
Health and Migration: a complex relationship and a case-study of health promotion
Alessandro Rinaldi, Maurizio Marceca
DOI: 10.48291/SISA.61.3.2
Società Italiana Medicina delle Migrazioni
‘Salute’ e ‘Migrazione’ sono due fenomeni di per sé complessi e complessa è, inevitabilmente, la relazione dinamica che li caratterizza. A un approfondimento di questa complessità si dedicava (e intitolava) un editoriale di The Lancet del 20061. Questo stesso binomio si presenta come un ‘case study’ di Promozione della Salute. A ben vedere infatti, ‘Salute’ e ‘Migrazione’ sono specularmente accomunate dalla necessità di vedere realizzate alcune caratteristiche sancite ad Ottawa nel 1986: pace; protezione; istruzione; cibo; reddito; ecosistema stabile; sviluppo sostenibile; equità e giustizia sociale. Viceversa, è proprio la mancanza, o carenza, di queste condizioni, a spingere milioni di persone in tutto il mondo ad abbandonare la propria casa, i propri affetti, la propria terra di origine: guerra, persecuzioni sociali e religiose, carenza di istruzione, scarsità di cibo, povertà, cambiamenti climatici, ingiustizie e disuguaglianze sociali sono infatti riconosciuti tra i principali fattori di spinta (push factors) verso la migrazione.
SISA_2017_3_art_rinaldi_marceca
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Role of SIMM for migrant health care, a result of a participatory advocacy process
Salvatore Geraci
DOI: 10.48291/SISA.61.3.3
Ruolo della SIMM per l’assistenza sanitaria dei migranti come risultato di un processo partecipativo di advocacy
Role of SIMM for migrant health care, a result of a participatory advocacy process
Salvatore Geraci
DOI: 10.48291/SISA.61.3.3
Area sanitaria Caritas di Roma; Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, Roma
Parole chiave: immigrazione, advocacy, rete
RIASSUNTO
Obiettivi: l’articolo riporta il percorso di un’organizzazione che si occupa dei temi della salute degli immigrati (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni SIMM) e descrive le principali fonti normative italiane per la garanzia del diritto all’accesso ai servizi sanitari per questa popolazione, analizzandone i punti di forza e le criticità. Metodi: con stile narrativo, partendo da singole storie, attraverso la prospettiva di visione degli operatori, impegnati da anni in una azione di advocacy, sono ripercorse le fasi di creazione e azione dei gruppi locali su base territoriale “Gruppi Immigrazione e Salute” – GrIS – , in parallelo con le tappe dell’emersione del diritto alla tutela sanitaria dei cittadini non italiani.
Risultati: l’Italia si è data nel tempo norme inclusive, mostra una specifica attenzione al tema, ma ancora oggi c’è un’eccessiva diversificazione ed eterogeneità nell’applicazione normativa a livello locale che genera disuguaglianze e discriminazioni e manca una chiara governance nazionale.
Conclusioni: la complessità del fenomeno migratorio e la sua estrema variabilità nel tempo e nello spazio induce ad un aggiustamento continuo di politiche e norme per la salute, ma soprattutto per l’accoglienza e l’integrazione con il rischio che ciò sia condizionato, soprattutto a livello locale, da approcci ideologici e semplicistici.
Key words: immigration, advocacy, policy network
SUMMARY |
Objectives: This article describes the path of an organization dealing with immigrant health issues (Italian Society for Migration Medicine SIMM) and describes the main Italian legal sources that guarantee the right to access to health services for this population, analyzing its strengths and limits. |
Methods: With narrative style, starting from individual stories, through the perspectives of the operators, who have been engaged in advocacy for years, have traced the creation and action phases of local groups based on “Immigration and Health Groups” – GrIS – in parallel with the stages of the emergence of the right to health protection of non-Italian citizens. |
Results: Italy has given inclusive norms over time, shows a specific focus on the topic, but there is still too much diversity and heterogeneity in the local legislation that generates inequalities and discrimination and lacking clear national governance . |
Conclusions: The complexity of the migratory phenomenon and its extreme variability in time and space leads to a continuous adjustment of health policies and standards, but above all to the reception and integration with the risk that this will be conditioned, local level, from ideological and simplistic approaches. |
Autore per corrispondenza: s.geraci@simmweb.it
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Advocacy for migrants’ health: dynamics, working tools and perspectives starting from the experience of the Italian Society for Migrants Health and its Local Groups
Manila Bonciani, Marisa Calacoci, Filippo Gnolfo, Lorenzo Surace
DOI: 10.48291/SISA.61.3.4
Advocacy per la salute dei migranti: dinamiche, strumenti di lavoro e prospettive a partire dalle esperienze della SIMM e dei GrIS
Advocacy for migrants’ health: dynamics, working tools and perspectives starting from the experience of the Italian Society for Migrants Health and its Local Groups
Manila Bonciani1, Marisa Calacoci 2, Filippo Gnolfo 3, Lorenzo Surace 4
DOI: 10.48291/SISA.61.3.4
1 GrIS Toscana 2 GrIS Emilia-Romagna 3 GrIS Lazio 4 GrIS Calabria
Parole chiave: advocacy, migrazione, diritto alla salute
RIASSUNTO
Obiettivi: il presente contributo vuole mettere in evidenza le azioni di advocacy realizzate dai GrIS nei contesti locali, gli strumenti utilizzati e le prospettive future di intervento per promuovere e tutelare il diritto alla salute delle popolazioni migranti.
Metodi: dal racconto delle esperienze di quattro GrIS (Emilia-Romagna, Calabria, Lazio e Toscana), diversi per storia e per caratteristiche del contesto locale in cui operano, sono state descritte le azioni di advocacy realizzate, mettendone in luce le difficoltà incontrate ed i risultati raggiunti.
Risultati: la restituzione di una riflessione più ampia tra i GrIS ha delineato l’approccio strategico, il metodo da implementare e gli strumenti a disposizione per la realizzazione di azioni di advocacy, coerenti tra livello nazionale, regionale e locale.
Conclusioni: la capacità della SIMM e dei GrIS di continuare sistematicamente il proprio impegno nel promuovere e tutelare il diritto alla salute dei migranti si misura anche nella concreta possibilità di identificare priorità di azione ed attivare alleanze e risorse locali per raggiungere obiettivi comuni.
Key words: adovocacy, migration, right to health
SUMMARY
Objectives: this article aims to point out the advocacy actions carried out in regional contexts by Local Groups of the Italian Society for Migrants Health, as well as the tools used and the future perspectives in order to promote and defend the right to health in the migrant population.
Methods: trough the reports of four Local Groups’ experiences (those of Emilia-Romagna, Calabria, Lazio and Toscany, which are different for their own history and the characteristics of the local contexts where they act, we described the advocacy actions that have been implemented, by underling the difficulties met and the results achieved. Results: from the broad reflection between Local Groups that have been reported in the article, it has been possible to define the strategic approach, the methods to be implemented and the available tools to carry out advocacy actions, which have to be coherent among the national, regional and local levels. Conclusions: the capacity of the Italian Society for Migrants Health and its Local Groups to carry on their com- mitment for the promotion and defence of the right to health of migrants is linked to the operative possibility to identify priorities for action and activate alliances and local resources to achieve common objectives.
Autore per corrispondenza: m.bonciani@simmweb.it
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Healthcare access in ‘Europe fortress’
Chiara Bodini -DOI: 10.48291/SISA.61.3.5
L’accesso alle cure nella ‘fortezza Europa’
Healthcare access in ‘Europe fortress’
Chiara Bodini
DOI: 10.48291/SISA.61.3.5
Centro di Salute Internazionale (CSI), Università di Bologna Società Italiana Medicina delle Migrazioni (SIMM)
Parole chiave: diritto alla salute, migrazione, Europa, legislazione, advocacy
RIASSUNTO
Obiettivi: questo articolo ha lo scopo di illustrare, per principi generali e con alcuni esempi specifici, la situazione in Europa per quanto riguarda l’accesso alle cure della popolazione straniera (regolarmente presente, non in regola con la normativa, proveniente da altri Paesi europei, richiedente protezione internazionale).
Metodi: l’articolo è tratto da contributi preparati per una pubblicazione internazionale da persone aderenti al Movimento dei Popoli per la Salute (People’s Health Movement, PHM). La pubblicazione in oggetto è il rapporto alternativo sulla salute nel mondo (Global Health Watch, GHW) redatto a cura del PHM e di altre organizzazioni e reti della società civile ogni tre anni (prossima edizione prevista per la fine del 2017).
Risultati: il quadro europeo per quanto riguarda l’accesso alle cure della popolazione straniera è fortemente diso- mogeneo. Ne risulta una tutela del diritto alla salute insufficiente e iniqua, particolarmente nei confronti dei settori di popolazione più vulnerabili.
Conclusioni: è necessaria un’azione più forte e coordinata della società civile, tanto a livello dei Paesi che dell’Unione Europea, per aumentare la forza delle rivendicazioni di una maggiore tutela del diritto alla salute per tutte e tutti.
Key words: right to health, migration, Europe, legislation, advocacy
SUMMARY
Objectives: this article aims to illustrate the key features of access to healthcare for immigrants in the Eu- ropean Union (documented and undocumented immigrants, immigrants coming from other EU countries, asylum seekers), through the description of general principles as well as some specific examples.
Methods: the article originates from contributions prepared for an international publication by members of the People’s Health Movement (PHM). This publication is the alternative world health report (Global health Watch, GHW), a book edited by the PHM together with other civil society organisations and networks every three years (next edition scheduled for end 2017).
Results: the situation in Europe concerning access to healthcare for immigrants is highly uneven. The result is that the right to health is not adequately protected and this generates inequalities, particularly towards the most vulne- rable sectors of the society.
Conclusions: a stronger and more coordinated civil society action is needed, both at the national and at the European level, in order to strengthen the advocacy for a greater protection and promotion of the right to health for all.
Autore per corrispondenza: chiara.bodini@unibo.it
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Migration and Mental Health
Marco Mazzetti
DOI: 10.48291/SISA.61.3.6
Migrazione e Salute Mentale
Migration and Mental Health
Marco Mazzetti
DOI: 10.48291/SISA.61.3.6
Area Sanitaria Caritas Roma
Parole chiave: migrazione, salute mentale, psicotraumatologia, resilienza
RIASSUNTO
Obiettivi: l’articolo descrive alcune caratteristiche della salute mentale tra gli immigrati in Italia.
Metodi: analisi della storia di un profugo, e di alcuni dati disponibili sui ricoveri tra pazienti stranieri negli ospedali psichiatrici italiani.
Risultati: vengono messi in evidenza tre fattori di resilienza in grado di proteggere la salute mentale degli immigrati: le caratteristiche psichiche individuali, il progetto migratorio e il sostegno sociale, e vengono correlati con dati epidemiologici sui ricoveri in psichiatria.
Conclusioni: tra i recenti arrivi in Italia sembrano esserci contingenti di persone che non godono di sufficienti fattori di resilienza, e appaiono quindi a rischio per quanto riguarda la salute mentale. Conoscere queste vulnerabilità appare necessario per predisporre appropriati interventi di tutela.
Key words: migration, mental health, psychotraumatology, resilience
SUMMARY
Objectives: the article describes some aspects of the actual situation of migrants’ mental health in Italy.
Methods: analysis of a refugee’s history, and data on psychiatric in-patients in the Italian National Health System. Results: three resilience factors protecting migrants’ mental health are described: individual characteristics, migratory project and effective social support. These factors are related with epidemiological data from psychiatric hospitals.
Conclusions: among last arrivals in Italy, a significant figure of asylum seekers appears not having sufficient resilience factors, and being at risk for mental health. The knowledge about these vulnerability factors is necessary in order to plan strategies for the mental health promotion.
Autore per corrispondenza: marcomazzetti.at@libero.it
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Some reflections on mental health of forced migrants and refugees: the SAMIFO center experience
Giancarlo Santone, Emilio Vercillo
DOI: 10.48291/SISA.61.3.7
Alcune riflessioni in tema di Salute Mentale nei Migranti Forzati: l’esperienza del centro SAMIFO
Some reflections on mental health of forced migrants and refugees: the SAMIFO center experience
Giancarlo Santone, Emilio Vercillo
DOI: 10.48291/SISA.61.3.7
SAMIFO – ASL Roma 1
Parole chiave: migranti forzati; approccio multidisciplinare; tortura
RIASSUNTO
Premessa: i “migranti forzati” vengono definiti tali perché costretti a scappare dai propri paesi per motivi di carattere politico, religioso, etnico o per discriminazioni di genere. Questi hanno un elevato rischio di essere esposti nel paese ospite a rischi di carattere psicologico, sociale e fisico. Per tale ragione l’assistenza sanitaria fornita ai richiedenti asilo e rifugiati politici deve avere un approccio che sia multidisciplinare e multidimensionale.
Obiettivi: facilitare e promuovere la fruibilità dei servizi sanitari; informare i pazienti dei loro diritti; formare gli operatori socio-sanitari sui temi riguardanti la medicina delle migrazioni; assicurare la mediazione culturale per superare le barriere linguistiche e culturali; promuovere un approccio sistematico per affrontare il trauma. Metodi/Risultati: nel Lazio, e nello specifico a Roma, grazie a un protocollo stipulato tra l’ex Asl Roma A e il Centro Astalli è stato fondato un centro di assistenza sanitaria dedicata ai richiedenti asilo e rifugiati politici: SAMIFO. L’approccio del centro è di tipo multidisciplinare e combina il lavoro fornito dall’assistenza sanitaria pubblica della ASL con quello del privato sociale fornito dal Centro Astalli.
Conclusioni: dal 2007 al 2016 sono stati visitati più di 10.000 pazienti, suddivisi in: 55000 visite di medicina generale e 35000 visite specialistiche (psichiatria, psicologia, ginecologia, medicina legale, infettivologia, ortopedia).
Key words: Forced Migrants, multidisciplinary approach, torture
SUMMARY
Introduction: Forced Migrants, escaped from their countries because of political, ethnic, religious or gender problems, are not comparable to Economic Migrants in terms of health. In fact Forced Migrants are highly exposed to psychic, social and physical hazard in their destination countries. The healthcare dedicated to asylum seekers and refugees must be conceived through a systemic approach multidisciplinary and multidimensional at the same time. Aims: to promote and facilitate the fruition to public health care; to inform patients about their rights and about the related information sources; to educate healthcare professionals about migration medicine topics; to ensure cultural-linguistic mediation to overcome the barrier of language and intercultural communication; to promote systemic approach to multidimensional trauma. Scientific Committee: goals and actions planning; promotion of information research and education activities; raise the awareness of social and institutional actors; promotion of the circulation of knowledge and results; definition of a list of evaluation indicators
Methods/Results: the local health net GRIS Lazio permitted to Public Health Care and Private Social Assistance to present and share their ideas of good practice in order to create common resources, developing common ways of reflection on critical areas in the matter of migrants health. The agreement protocol between ex ASL Roma A and Centro Astalli association officially founded SAMIFO health center: a multidisciplinary integrated sys- tem between Public Health Care (ASL Roma 1) and Private Social Assistence (Italian Jesuit Refugees Service). Aims: to promote and facilitate the fruition to public health care; to inform patients about their rights and about the related information sources; to educate healthcare professionals about migration medicine topics; to ensure cultural-linguistic mediation to overcome the barrier of language and intercultural communication; to promote systemic approach to multidimensional trauma.
Conclusions: in our centre, from 2007 to 2016, there have been more than 10.000 patients and main health visits have been over: 55000 general medicine and 35000 specialist visits (psychiatric, gynecologic, forensic medicine, psychological, vaccination, infectivology, orthopedics).
Autore per corrispondenza: giancarlo.santone@aslroma1.it
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Comments and thoughts on cultural mediation in mental health services
Adela Ida Gutierrez
DOI: 10.48291/SISA.61.3.8
Mediazione culturale nei servizi di salute mentale. Considerazioni e riflessioni
Comments and thoughts on cultural mediation in mental health services
Adela Ida Gutierrez
DOI: 10.48291/SISA.61.3.8
Società Italiana Medicina delle Migrazioni (SIMM)
Parole chiave: migrazione, mediazione culturale, salute mentale, traduzione, transdisciplinarietà
RIASSUNTO
Obiettivi: l’articolo presenta una serie di riflessioni su diversi aspetti della mediazione culturale nello specifico ambito dei Servizi di Salute Mentale.
Metodi: le riflessioni prendono spunto dall’esperienza professionale e formativa dell’autore.
Risultati: si evidenzia il bisogno di un dibattito allargato a partire da progetti mirati con la partecipazione attiva degli stessi mediatori culturali.
Conclusioni: l’articolo propone lo sviluppo di modalità organizzative/formative a partire da dispositivi flessibili con una prospettiva transdisciplinare e transculturale.
Key words: migration, cultural mediation, mental health, translation, trans-disciplinary
SUMMARY
Objectivses: the paper presents several thoughts on the different aspects of cultural mediation, in particular related to mental health services.
Methods: thoughts and comments arise from professional and educational experience.
Results: it emerges the need of a wider discussion starting from targeted projects taking place with the active involvement of cultural mediators.
Conclusions: starting from flexible settings, the paper provides organizational and learning arrangements with a interdisciplinary and transcultural perspective.
Autore per corrispondenza: agutierrez@libero.it
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Active listening, warm welcome and trustful relationship between social workers and users, particularly for the social worker’s role
Marcella Cocci
DOI: 10.48291/SISA.61.3.9
Ascolto attivo, accoglienza e rapporto fiduciario tra operatori e utenti, con particolare riguardo al ruolo dell’Assistente Sociale
Active listening, warm welcome and trustful relationship between social workers and users, particularly for the social worker’s role
Marcella Cocci
DOI: 10.48291/SISA.61.3.9
Koiné Casa dei Popoli, associazione promozione sociale (Aps)
Parole chiave: immigrazione, integrazione, accoglienza, fiducia, empatia
RIASSUNTO
Obiettivo: l’articolo mira ad evidenziare l’importanza dell’ascolto attivo, accoglienza e rapporto fiduciario, tra operatori, con particolare attenzione all’assistente sociale, e utenza – sia immigrata che autoctona.
Metodo: partendo dalle più frequenti problematiche presentate dai migranti, si evidenzia l’importanza dell’applicazione della metodologia utilizzata nei Consultori Familiari.
Conclusioni: non vi sono molte differenze tra ciò che chiedono, ai Servizi socio-sanitari, le persone immigrate e le autoctone. Le prime necessitano di maggiore attenzione ed empatia per instaurare un rapporto fiduciario con l’operatore. Nella relazione d’aiuto, l’operatore deve mettersi in gioco anche come persona. Solo se c’è un riconoscimento e si stabilisce una relazione empatica con l’altro il rapporto può funzionare.
Key words: immigration, integration, warm welcome, trust, empathy.
SUMMARY
Objective: the article seeks to emphasize the importance of active listening, the warm welcome and the trustful relationship between the social worker and the client – either immigrant or native.
Method: starting from the most frequent problems as presented by migrants, this article highlights the importance of the methodology’s implementation by Family Consultants.
Conclusions: there are not many differences in the requests towards social and health services between immigrants and native people. The former are in need of major attention and empathy in order to establish a trustful relationship with the social worker. During this relationship between the client and the social worker, the latter must be involved also as a human being. Finally, the article underlines that only if there is acknowledgment there may be established a trustful and empathic relationship that can work, attaining the desirable results.
Autore per corrispondenza: marcella.coccia@libero.it
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Foreign women’s and mothers’ health: a challenge for our maternal-infant services
Alessandra Cecchetto, Elisabetta Cescatti, Grazia Lesi, Graziella Sacchetti
DOI: 10.48291/SISA.61.3.10
La salute delle donne e madri straniere: una sfida per i nostri servizi materno-infantili
Foreign women’s and mothers’ health: a challenge for our maternal-infant services
Alessandra Cecchetto1, Elisabetta Cescatti 2, Grazia Lesi 3, Graziella Sacchetti 4
DOI: 10.48291/SISA.61.3.10
1 Ginecologo, Consultorio Giovani Mestre Centro
2 Ginecologo, Consultorio Familiare Azienda Provinciale Servizi Sanitari Provincia di Trento
3 Ginecologo, Centro per la salute delle donne straniere Dipartimento cure primarie, UOC Consultori AUSL di Bologna, Referente per l’integrazione delle MnC negli ambiti: salute donna e per l’Oncologia, P.I. Studio Med. IO. RER e Studio AcCliMaT
4 Ginecologo, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni; Cooperativa Crinali Onlus, Milano
Parole chiave: donne, migrazione, gravidanza, giovani straniere, violenza e tratta in donne richiedenti asilo
RIASSUNTO
Obiettivi: partendo da un’ottica transculturale e dai cambiamenti in questi ultimi anni dell’accesso delle donne straniere ai servizi materno infantili per gravidanza, parto e interruzione volontaria di gravidanza, si propongono riflessioni su modelli migliori per le cure. Un’attenzione particolare per due categorie di donne più vulnerabili: le giovani straniere e le donne richiedenti asilo vittime di violenza e di tratta.
Metodi: analisi dei dati a disposizione e delle esperienze di operatrici ginecologhe che lavorano sia sul territorio che in ospedale e che mettono a confronto modelli di presa in carico a cura.
Risultati: analizzando alcune categorie più vulnerabili – giovani straniere, donne vittime di violenza e tratta, donne in gravidanza e richiedenti l’interruzione di gravidanza – si possono proporre interventi sia nei confronti degli operatori che nei confronti delle comunità straniere per migliorare gli indici di salute nel campo materno- infantile.
Conclusioni: i nostri servizi materno infantili possono misurare e migliorare il loro funzionamento nei confronti della popolazione assistita, usando come cartina di tornasole la modalità di presa in carico e cura delle donne straniere. La flessibilità, la competenza transculturale degli operatori, la loro formazione continua, l’utilizzo dei mediatori linguistico culturali dove sia possibile e il lavoro in équipe multidisciplinare paiono essere degli ‘ingre- dienti’ importanti per migliorare gli indici di salute materno infantile di tutte le donne.
Key-words: women, migration, pregnancy, young foreigners, violence and trafficking against women seeking asylum
SUMMARY
Objectives: we propose a change in health care management, based on the observation of the effectiveness of transcultural approach of maternal infant services oriented on foreign women’s needs, such as obstetric care and voluntary abortion. We give specific importance to the analysis of two categories of more vulnerable women: young foreigners and women victims of trafficking.
Methods: we analyzed available data and the experiences of some gynecologists working in those services both in hospitals and outpatient clinics, comparing different models of taking in charge patients.
Results: it is possible to plan different actions oriented both toward health care workers, and foreign communities in order to improve health indexes in the maternal infant field, based on the analysis of vulnerable categories’ behav- iors and care – young foreigners, victims of abuse and trafficking, pregnant women and women seeking voluntary abortion.
Conclusions: our maternal infant services could measure and improve toward general population, using the model of services directed to the foreign population, their ways of taking in charge the healthcare of patients. The flexi- bility, the transcultural skills, the continuous improving, the assistance given by cultural and linguistic mediators when possible, seem to be crucial ingredients for better health indexes.
Autore per corrispondenza: graziella.sacchetti@gmail.com
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Foreigners children, migrant minors: challenge and opportunity for health protection and promotion
Simona La Placa, Rosalia Maria Da Rio
DOI: 10.48291/SISA.61.3.11
Bambini stranieri, minori migranti: sfida e opportunità per la tutela e la promozione della salute
Foreigners children, migrant minors: challenge and opportunity for health protection and promotion
Simona La Placa, Rosalia Maria Da Rio
DOI: 10.48291/SISA.61.3.11
Gruppo di Studio – Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Migrante della Società Italiana di Pedia- tria (GLNBM – SIP), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM)
Parole chiave: bambini migranti, accesso ai servizi sanitari, multidisciplinarietà, determinazione età, cittadinanza
RIASSUNTO
Obiettivi: oggi più che mai le migrazioni rappresentano una sfida da affrontare in termini di accoglienza, ma so- prattutto un’opportunità da cogliere in ambito di sanità pubblica per la “crescita” dei servizi offerti attraverso un approccio multidimensionale.
Metodi: il Gruppo di Lavoro del Bambino Migrante della Società Italiana di Pediatria (GLNBM-SIP) da 25 anni si occupa di salute e, di conseguenza, di diritto alla salute del bambino migrante nell’ambito di un lavoro di rete con la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM).
Risultati: seguendo i cambiamenti che nel tempo hanno caratterizzato la popolazione pediatrica migrante e i suoi bisogni di salute, si è reso necessario modulare l’accoglienza sanitaria al minore migrante tenendo conto sia delle attuali evidenze scientifiche sia del fatto che ogni standardizzazione nell’approccio rischia di rivolgere l’attenzione su aspetti epidemiologici e infettivologici generali con ricadute non positive, sia sui bisogni specifici del singolo sia sulla spesa sanitaria, senza un reale vantaggio in termini di salute pubblica. Inoltre, la particolare vulnerabilità dei minori migranti, dovuta a fragilità sociale ed accoglienza inadeguata, insieme all’incremento delle migrazioni forzate e del numero di minori stranieri non accompagnati, impongono un approccio olistico multidisciplinare e transculturale, sempre più diffuso.
Conclusioni: il tutto nasce e deve essere applicato nella ferma consapevolezza che il fine ultimo dell’accoglienza sanitaria al minore migrante è l’inclusione del bambino, il più presto possibile, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale italiano e il suo regolare accesso ai percorsi dedicati alla popolazione pediatrica, in un’ottica d’inclusione e di equità.
Key words: migrant children, access to health care, multidisciplinary approach, age assessment, citizenship
SUMMARY
Objectives: today more than ever, migrations are a challenge to be addressed in terms of reception but above all an opportunity to be taken in terms of public health. The aim is to improve, through a multidimensional approach, pediatric health services.
Methods: the National Working Group for Migrant Children of the Italian Society of Pediatrics (GLNBM – SIP) has been working for twenty five years for the right to migrant child’s health and healthcare, in partnership with the Italian Society of Health and Migration.
Results: following the changes that have characterized the migrant pediatric population and its health needs, health-reception have been further redefined from time to time, in order to take into consideration both current scientific evidence and to avoid any standardized approach that is likely to focus attention on epidemiological and infectious aspects without any positive effects on both the individual needs and health care costs and without any real benefits in terms of public health. Moreover, the particular vulnerability of migrant minors, due to social fragility and inadequate reception, in turn added to the increase of forced migrations and the growing number of unaccompanied minors, impose multisciplinary and transcultural approach, increasingly widespread.
Conclusions: alloftheaboveshallbeapplied,therebyalsoincreasingpublicawareness,inordertopromote–with- in a framework where inclusion and fairness prevail – foreign children’s access to pediatric health services as well as their National Healthcare System registration.
Autore per corrispondenza: simonaplaca@libero.it
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Work-related health problems among immigrant workers in Italy
Erica Eugeni, Flavia Sesti, Anteo Di Napoli, Giovanni Baglio
DOI: 10.48291/SISA.61.3.12
La salute dei lavoratori stranieri in Italia
Work-related health problems among immigrant workers in Italy
Erica Eugeni, Flavia Sesti, Anteo Di Napoli, Giovanni Baglio
DOI: 10.48291/SISA.61.3.12
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
Parole chiave: lavoratori immigrati, infortuni, malattie professionali, discriminazioni
RIASSUNTO
Introduzione: la salute dei migranti in relazione al lavoro e ai settori e alle condizioni di impiego nei quali più co- munemente essi si trovano a essere arruolati, costituisce un’importante questione di salute pubblica, sebbene i dati a disposizione siano frammentari e il tema sia scarsamente affrontato nella letteratura scientifica.
Obiettivi: offrire un quadro generale sulle condizioni di salute lavoro-correlate degli immigrati presenti nel nostro Paese.
Metodi: è stata condotta una revisione narrativa di studi sulla salute in ambito occupazionale.
Risultati: i lavoratori stranieri in Italia rappresentano una categoria particolarmente vulnerabile, in ragione di un più alto rischio infortunistico rispetto ai lavoratori italiani e di una maggiore esposizione a condizioni di discriminazione. Il lavoro precario, la carenza di formazione, il ridotto utilizzo di dispositivi di protezione individuale, la scarsa conoscenza della lingua sono da ritenersi tra i principali fattori che influenzano le condizioni di salute dei lavoratori stranieri. Per quanto riguarda la discriminazione, emerge una maggiore esposizione ad atti di prepotenza e vessazione sul lavoro, soprattutto tra gli uomini in contesti di lavoro manuale, quali cantieri o fabbriche. Tra le donne, viene invece segnalata una discriminazione più legata a un differente accesso alle opportunità di avanzamento nella carriera o a un mancato riconoscimento delle proprie capacità professionali.
Conclusioni: alla luce dei dati attualmente disponibili, emerge la necessità di sviluppare interventi orientati alla formazione e alla tutela della salute negli ambienti di lavoro, soprattutto a vantaggio dei gruppi sociali più deboli. È, inoltre, auspicabile intraprendere un maggior numero di studi volti a indagare i meccanismi sociali e culturali che accrescono il rischio di malattie riconducibili al lavoro.
Keywords: immigrant workers, work-related injuries, occupational diseases, discrimination
SUMMARY
Introduction: work-related health problems among immigrants in Italy is an emerging concern, even if available data are fragmentary and the topic has not received nearly enough attention in scientific literature.
Objectives: this paper intends to offer a depiction of work-related heath conditions of migrant workers in our Country.
Methods: a non-systematic review has been carried out on occupational health.
Results: in Italy immigrant workers represent a vulnerable category, exposed at higher risk of injuries and discrimination compared to Italian workers. Precarious work, lack of training, inadequate use of individual protection equipment, limited knowledge of the language are the principal determinants of work-related health conditions. With regard to discrimination, available data suggest an increased exposure to abuses and bullying among men, in particular in work environment such as building sites or factories. Among women, the discrimination is more related to advancement opportunities or professional skills recognition.
Conclusions: there is a need to develop initiatives for training of immigrants and protection of their health in the work environment. Furthermore, more studies should be carried out to investigate social and cultural factors that increase the risk of work-related health problems.
Autore per corrispondenza: baglio.giovanni@yahoo.it
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Considerations for the training of professionals as a strategy for the promotion and protection of migrants's health
Emma Pizzini, Maria Laura Russo
DOI: 10.48291/SISA.61.3.13
Spunti e riflessioni per la formazione dei professionisti come strategia per la promozione e la tutela della salute dei migranti
Considerations for the training of professionals as a strategy for the promotion and protection of migrants’s health
Emma Pizzini, Maria Laura Russo
DOI: 10.48291/SISA.61.3.13
Società Italiana Medicina delle Migrazioni
Parole chiave: partecipazione, riflessività, competenza culturale, apprendimento trasformativo
RIASSUNTO
Obiettivi: questo articolo ha lo scopo di illustrare, da un lato, come la formazione dei professionisti della salute intercetti i fondamenti della promozione della salute in diversi punti, dall’altro, quanto il sostegno alle competenze dei professionisti sanitari possa fare la differenza nel contrasto alle disuguaglianze di salute che coinvolgono le popolazioni migranti. Si richiama l’attenzione su costrutti, quali “pratica”, “comunità di pratica”, “apprendimento trasformativo”, “riflessività”, per evidenziare alcuni aspetti emergenti del dibattito sulla formazione dei professionisti della salute e per fornire agli stessi nuove prospettive per re-interpretare e “trasformare” le proprie pratiche professionali.
Metodi: l’articolo rilegge ed evidenzia alcuni elementi fondamentali delle teorie dell’educazione degli adulti alla luce delle sollecitazioni che provengono dalle esperienze di formazione nel campo della salute dei migranti.
Risultati: si propongono alcune direttrici (impianto partecipativo, coinvolgimento di tutti gli attori come soggetti, sostegno alla cultural competence) a partire dalle quali la formazione dei professionisti della salute possa essere realmente una strategia di promozione della salute.
Conclusioni: nella cornice dei cambiamenti e delle tendenze in atto, la formazione deve porsi l’obiettivo di promuovere nuovi strumenti e modelli formativi capaci di considerare l’individuo come protagonista del proprio apprendimento, mediante lo stimolo alla partecipazione, consolidando le competenze legate al riconoscimento dell’importanza della riflessività nella pratica dell’incontro con l’alterità.
Key words: participation, reflexivity, cultural competence, transformative learning
SUMMARY
Objectives: This article aims to illustrate how the training of professionals is able to approach the fundamental principles of health fostering from different point of views, and, on the other hand, how the training of health professionals can make the difference in how the inequalities that involve migrant populations are tackled. It is im- portant to analyse constructs such as “practice”, “community practice”, “transformative learning” and “reflexivity”, in order to highlight some of the emerging aspects regarding the debate about the training of health professionals and to provide them new perspectives to re-interpretate and evolve their own professional procedures.
Methods: This article re-evaluates and highlights some of the basic elements of adult educational theory, in line with the recent developments that came from the training experiences in the field of migrant’s health.
Results: We propose several paths (participative implant, envolvement of all the actors as subjects, support to cul- tural competence) to craft an effective trainership for health professionals that can deliver a solid strategy for the promotion of health.
Conclusions: In the framework of changes and the recent trends, the training has to aim at promoting new tools and teaching templates capable of viewing the individual as protagonist of his own learning, through stimulating participation, strengthening the know-how related to recognizing the importance of self-awareness in the daily practice with diversity.
Autore per corrispondenza: formazione@simmweb.it
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