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In questo numero
Nel 2020 è ricorso il 25.ale della scomparsa di Alessandro Seppilli, fondatore della Rivista. Lamberto Briziarelli lo ricorda con la lettura magistrale tenuta in occasione della sessione inaugurale del XLII Congresso nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, il 16 ottobre 2019 a Perugia. Trattazione nella quale l’insegnamento del Maestro sul ruolo del SSN emerge drammaticamente evidente nell’attuale pandemia.
La percezione della Medicina da parte della popolazione italiana è profondamente cambiata durante il periodo di diffusione della pandemia da Covid-19, afferma Marco Ingrosso nell’incipit del suo contributo. A partire da questa riflessione, l’Autore propone una analitica rassegna dei modelli di organizzazione sanitaria orientati al cambiamento delle relazioni di cura e definisce un percorso per nuovo patto-alleanza di cura, che ripensi la partecipazione quale elemento da sempre fondante il SSN.
Elisabetta Calvo et al attraverso l’analisi di revisioni sistematiche, pubblicazioni della letteratura scientifica e un caso di studio illustra come l’implementazione di programmi della rete ENWHP per la promozione della salute nei luoghi di lavoro, oltre a incrementare la salute e il benessere dei lavoratori, contribuisca alla produttività e potenzi l’immagine pubblica dell’azienda.
L’articolo di Giorgio Banchieri et al descrive e sintetizza l’esperienza condotta dalla direzione strategica della USL di Rieti per affrontare la problematica fragilità-cronicità di fronte a due eventi devastanti: sisma e pandemia. La sperimentazione e il perfezionamento di modalità di lavoro in rete, rimodulando l’organizzazione dei servizi territoriali e il loro rapporto con il livello ospedaliero, ha consentito la gestione della complessità.
Giada Fioretti et al riferiscono un’indagine su un campione di insegnanti della Regione Umbria appartenenti a tutti i cicli scolastici – realizzata attraverso un questionario – finalizzata a comprendere il nuovo contesto da cui partire per una riprogettazione delle attività nel prossimo anno scolastico. Dall’indagine emergono importanti elementi per la comprensione della didattica a distanza e l’utilizzo di internet.
L’emergenza sanitaria Covid-19 è divenuta rapidamente un’emergenza psicologica. Il lavoro di Pasquale Fallace et al descrive l’esperienza di intervento di supporto psicologico a pazienti Covid-19 e ai loro familiari condotta dal servizio “Parlane con me!” attivato presso la ASL Napoli 2 Nord, con l’obiettivo di contenere l’ansia della popolazione nelle prime fasi di diffusione del virus in Italia. I professionisti hanno fatto riferimento alle acquisizioni della Psicologia delle emergenze e alle tecniche del Counselling motivazionale, ma la drammaticità delle situazioni e le emozioni impattate li ha necessariamente condotti a costruire sul campo nuovi riferimenti e nuovi percorsi operativi per alleviare la sofferenza delle persone e dei loro vissuti.
Lo studio di Roberta Alagna et al presenta la valutazione quantitativa e qualitativa dei dati del Servizio di consulenza psicologica relativi al progetto sperimentale “Chat Con-Tatto!” rivolto ad adolescenti e giovani adulti.
Dai dati quantitativi, nello specifico dalla valutazione della frequenza della richiesta, si evidenzia – attraverso il monitoraggio dell’affluenza – l’importanza di rispondere prontamente all’emergenza in atto. La valutazione qualitativa evidenzia come di fronte ai grandi temi della vita con i quali la pandemia ha costretto tutti a confrontarsi, come l’incertezza, la vulnerabilità, la malattia e la morte, i nuovi adolescenti siano spesso impreparati, incapaci di tollerare frustrazione e dolore mentale.
In conclusione riportiamo l’articolo di Aurora Piaggesi et al riferito a un’esperienza di formazioni in stori-telling e medicina narrativa, rivolto ad operatori dell’Istituto di Riabilitazione dell’IRCCS Fondazione Stella Maris e a genitori di pazienti in età evolutiva – iniziata in epoca pre-pandemica – risultata dalla valutazione utile per i destinatari durante l’esperienza della pandemia. Lo studio ha evidenziato come coloro che avevano ricevuto gli strumenti per formulare in ottica narrativa la situazione in cui si trovavano e, sotto forma di diario, le emozioni che stavano vivendo, hanno trovato un prezioso alleato, grazie al quale superare senso di disperazione e smarrimento.
Nella Sezione Documenti sono presentati i risultati di una indagine della SItI (Società di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) sull’emergenza Covid-19, con proposte finalizzate a migliorare la preparazione per gestire una pandemia e a rafforzare e innovare l’organizzazione e le attività di prevenzione.
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In memory of Antonia Modolo
Giovanni Barro
DOI: 10.48291/SISA.64.4.1
OPEN ACCESS
In ricordo di Antonia Modolo
In memory of Antonia Modolo
Giovanni Barro
DOI: 10.48291/SISA.64.4.1
Antonia Modolo ci ha lasciati dopo una vita da Gigante. La definizione può sembrare enfatica e risaputa, ma si adatta perfettamente a definire la grandezza del personaggio che ha “semplicemente” inventato l’educazione sanitaria come strumento fondamentale del servizio sanitario pubblico.
OPEN ACCESS https://doi.org/10.48291/SISA.64.4.1
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Alessandro Seppilli, real utopia master
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.64.4.2
Alessandro Seppilli, maestro di concrete utopie
Alessandro Seppilli, real utopia master
Lamberto Briziarelli
DOI: 10.48291/SISA.64.4.2
Parole Chiave: ricerca, insegnamento, politica; fumo, freddo, fluoro, famiglia; educazione e promozione della salute; programmazione e organizzazione sanitaria
RIASSUNTO
Alessandro Seppilli, rientrato dall’esilio imposto dalle leggi razziali fasciste, giunse a Perugia alla fine degli anni ‘40, creò in un prestigioso Istituto universitario, la grande Scuola di Igiene dell’Ateneo perugino, al servizio di tre Facoltà e di numerosi Corsi di Laurea. Di carattere fermo, determinato, cresciuto nella Trieste asburgica del primo novecento, Egli esprime una personalità assai complessa, con diverse sfaccettature, docente, politico e ricercatore; tutta la sua lunga carriera era ispirata da tre grandi principi: elaborare idee, produrre programmi, formare persone, tecnici esperti e popolo.
Come ricercatore, accanto ai temi tradizionali (microbiologia, malattie infettive, igiene ambientale) introdusse forti innovazioni; le quattro effe (Fumo, Fluoro, Freddo, Famiglia), Educazione e Promozione della salute, Programmazione e organizzazione sanitaria. Tutti questi aspetti furono condotti e sviluppati nel suo Istituto con attività di studio e ricerca, di applicazione concreta nella società, italiana e internazionale.
Come politico, da sindaco, diresse la città di Perugia per tutti gli anni “50, guidando il processo di modernizzazione dopo la grande guerra, sul piano culturale, economico e sociale. Dando il via a processi di riorganizzazione e di decentramento dei poteri centrali, con importanti innovazioni nel campo della salute pubblica, con un moderno Ufficio di Igiene ed un servizio di medicina scolastica, la creazione delle Assistenti sanitarie in appoggio alle condotte mediche ed ostetriche.
Come insegnante dispiegò un grande impegno per la formazione di operatori sanitari e per la creazione di una coscienza sanitaria della popolazione, che chiamava “soggetto del sistema sanitario”. Dalla Scuola di Specializzazione una vera massa di Igienisti si riversarono nell’intero Paese, nei Comuni, nelle Province, nelle regioni, negli ospedali. Con il Centro Sperimentale per l’Educazione Sanitaria, creato nei primi anni “50, furono formati altrettanti esperti, nella sanità e nel sociale, per un’azione educativa nei confronti della popolazione, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. Con una grande attività in campo internazionale.
Egli va ricordato come un grande maestro, nel pieno senso del termine, assieme al ruolo di Padre della Riforma sanitaria, avendo guidato la Commissione nazionale che produsse il rapporto per la formazione del Servizio Sanitario Nazionale, sancito nella legge 833 del 1978.
Key words: research, education, politics; smoke, cool, fluorine, family; health education and promotion, health planning and organization
SUMMARY
Alessandro Seppilli, back to Italy after the fascist laws exile, in the late 40.ies become Professor at Perugia University and create a great School of Public Health, based on four Faculties and numerous Degree Courses.Grown in the Hapsburg Trieste of the early twentieth of XXth century, He had a firm determined character and expressed a very complex personality, with different facets: as teacher, politician and researcher; along all life span He was inspired by three major principles: developing ideas, producing programs, educating technical experts and people.
As a researcher, dealing with the traditional discipline topics (microbiology, infectious diseases, environmental hygiene…..) introduced strong innovations; the four Smoke, Fluorine, Cold, Family; Education and Health Promotion; Health Planning and Organization. In his Institute all these aspects were developed, with study and research activities having concrete application as well at national and international level.
As a politician, Perugia mayor along all 50s after the great war, He led a process of cultural, economic and social modernization. He started the process of reorganization and decentralization of central powers, with important innovations in the field of public health: a modern Office of Hygiene and School medicine service, health assistants in support of local medical and obstetrical services creation. As teacher he demonstrated a great commitment in health workers training and creation of a population (“subject of the health system”) health consciousness. A true hygienists mass poured into the entire Country from the School of Specialization. In municipalities, provinces, regions and hospitals. As well as much experts in health care and social work, for educational action towards the population, in schools and workplaces trained in the Experimental Center for Health Education, created in the early 1950s. With a great activity in the international field.
He should be remembered as a great teacher, in the full sense of the term, along with the role he played as Father of Health Reform, having led the National Commission that produced the report for the formation of the National Health Service, enshrined in Law 833 of 1978.
Autore per corrispondenza: lamberto.brizia@gmail.com
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A new pact of care for the recovery plan of NHS
Marco Ingrosso
DOI: 10.48291/SISA.64.4.3
Un nuovo patto di cura per il piano di rilancio del SSN
A new pact of care for the recovery plan of NHS
Marco Ingrosso
DOI: 10.48291/SISA.64.4.3
Docente di Sociologia della Salute, Università di Ferrara
Parole chiave: patto di cura, partecipazione al SSN, relazione di cura, modello organizzativo
RIASSUNTO
Obiettivi: la percezione sociale della medicina è profondamente cambiata durante la diffusione e convivenza col virus Covid-19: la popolazione ha percepito una medicina vicina ma non onnipotente. Ciò apre la porta a nuovi investimenti in sanità che possono essere gestiti in termini di crescita quantitativa o di cambiamento qualitativo. L’articolo esplora la possibilità di definire un nuovo patto di cura in sanità sulla base di una riforma della partecipazione civica e su un deciso cambiamento delle relazioni di cura.Metodi: l’analisi dell’evoluzione storica della partecipazione si basa sull’esame della normativa regionale e nazionale e su una valutazione delle azioni pubbliche intraprese dai movimenti civici e dei pazienti. La problematica delle relazioni di cura viene affrontata attraverso un’analisi comparativa di otto modelli organizzativi che si propongono di promuovere il ruolo attivo della persona in cura secondo approcci differenziati.
Risultati: relativamente alla partecipazione, si evidenzia la necessità di una riorganizzazione della rappresentanza e di dare maggiore potere ai territori. L’esame dei modelli di relazioni di cura evidenzia un forte mutamento di prospettiva nel tempo, passando da un focus informativo centrato sulla scelta ad un coinvolgimento della persona in cura che considera le sue esigenze complessive e gli effetti sui percorsi di cura in termini di qualità, efficacia ed efficienza.
Conclusioni: le attese della popolazione non dovrebbero essere deluse, ma le prospettive operative possono percorrere diverse strade utilizzando le indicazioni emergenti dai modelli più evoluti.
Key words: care pact, participation to NHS, care relationship, organizational pattern
SUMMARY
Objectives: the social perception of medicine has profoundly changed during the spread and coexistence with the virus Covid-19: medicine is seen today as closer to people but not omnipotent. This opens the door to new investments in the NHS that can be managed in terms of quantitative growth or qualitative change. The article explores the possibility of establishing a new care pact based on a reform of civic participation and a significant change in care relationships.
Conclusions: the expectations of the population should not be disappointed, but the operational perspectives can take different paths using the indications emerging from the most advanced models.
Autore per corrispondenza: marco.ingrosso@unife.it
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Workplace health prevention and promotion for sustainable development the European Union's strategies
Elisabetta Calvo, Martina Dominici, Dante Alpi
DOI: 10.48291/SISA.64.4.4
La prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro per lo sviluppo sostenibile: le strategie dell’Unione
Europea Workplace health prevention and promotion for sustainable development the European Union’s strategies
Elisabetta Calvo, Martina Dominici, Dante Alpi
DOI: 10.48291/SISA.64.4.4
Elisabetta Calvo1, Martina Dominici2, Dante Alpi3
1 Lead auditor SGQ ed esperta in Corporate Wellness e Welfare aziendale – Membro Progetto Wellness in Job
2 Dottore Commercialista ed esperta in Corporate Wellness e Welfare aziendale – Membro Progetto Wellness in Job
3 Medico di Medicina Generale USL Umbria 2 – Membro Progetto Wellness in Job
Parole chiave: salute nei luoghi di lavoro, WHP, ENWHP, sviluppo sostenibile, salutogenesi
RIASSUNTO
Obiettivi: il presente contributo si propone di mettere in evidenza che l’implementazione di programmi volti alla promozione della salute sui luoghi di lavoro suggeriti dalla rete ENWHP incrementa la produttività e potenzia l’immagine pubblica dell’azienda e che tali programmi hanno impatti positivi sull’intera collettività.
Metodi: analisi di revisioni sistematiche, pubblicazioni della letteratura scientifica e un caso di studio con valutazione dei dati relativi alla salute psico-fisica della popolazione e dei miglioramenti rinvenuti nelle realtà che hanno adottato programmi di promozione della salute sul luogo di lavoro.
Risultati: i programmi volti alla promozione della salute sul luogo di lavoro hanno dimostrato un impatto positivo sulla realtà aziendale, in quanto in grado di aumentare la produttività, diminuire l’assenteismo e migliorare l’immagine pubblica dell’azienda nei confronti del mercato. I programmi di promozione di salute che coinvolgono i lavoratori hanno delle ricadute positive anche nei confronti della collettività in quanto il lavoratore trasmette, in ambito familiare, le best practices acquisite sul luogo del lavoro, generando in tal modo un circolo virtuoso che coinvolge l’intera società.
Conclusioni: la promozione della salute presenta delle ricadute di carattere generale e costituisce un pilastro fondamentale per il raggiungimento del benessere sociale ed economico di tutta la comunità. La WHP si propone come obiettivo quello di incrementare la salute ed il benessere dei lavoratori, al fine di assicurare un maggior livello di benessere psico-fisico e di abilità lavorativa. L’ENWHP, tramite l’integrazione delle attività poste in atto dai datori di lavoro, dai lavoratori e dalla società per incrementare la salute e il benes- sere degli individui sul luogo di lavoro, si configura come un efficace mezzo a sostegno di questo obiettivo.
Key words: health workplace, WHP, ENWHP, sustainable development, salutogenesis
SUMMARY
Objectives: this contribution aims to highlight that the implementation of programs aimed at promoting health in the workplace suggested by the ENWHP network increases productivity and enhances public image and that these programs have positive impacts on the entire community.
Methods: analysis of systematic reviews, publications of scientific literature and a casa study with evaluation of the data relating to the psycho-physical health of the population and of the improvements found in the realities that have adopted workplace health promotion programs.
Results: the programs aimed at promoting health in the workplace have shown a positive impact on the business reality, as they are able to increase productivity, decrease absenteeism and improve the public image of the company towards the market. Health promotion programs involving workers have positive repercussions also for the community as the worker transmits the best practices acquired in the workplace to the family, thus generating a virtuous circle that involves the whole society.
Conclusions: health promotion has general repercussions and constitutes a fundamental pillar for achieving the social and economic well-being of the whole community. The WHP aims to increase the health and well-being of workers, in order to ensure a greater level of psycho-physical well-being and work ability. The ENWHP, through the integration of the activities implemented by employers, workers and society to increase the health and well-being of individuals in the workplace, is an effective means to support this goal.
Autore per la corrispondenza:elisabettacalvo@outlook.it
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Fragility and chronicity in Rieti: between the earthquake and the Covid 19 pandemic
Giorgio Banchieri, Assunta De Luca, Mariella D’Innocenzo, Pietro Manzi
DOI: 10.48291/SISA.64.4.5
Fragilità e cronicità a Rieti: tra sisma e pandemia Covid19
Fragility and chronicity in Rieti: between the earthquake and the Covid1 9 pandemic
Giorgio Banchieri, Assunta De Luca, Mariella D’Innocenzo, Pietro Manzi
DOI: 10.48291/SISA.64.4.5
Giorgio Banchieri *, Assunta De Luca**, Mariella D’Innocenzo***, Pietro Manzi****
* Segretario Nazionale ASIQUAS, Associazione italiana per la Qualità dell’Assistenza Sanitaria e Sociale, Docente DiSSE, Dipartimento di Scienze Sociali ed economiche, Università “Sapienza”, Roma ** Direttore Sanitario ASL Rieti
*** Direttore Generale ASL Rieti
**** Coordinatore Sanitario Piano della Cronicità ASL Rieti Parole chiave: fragilità, cronicità, percorsi assistenziali, pandemia, sisma
RIASSUNTO
Introduzione: fragilità e cronicità sono due aspetti di uno stesso problema di fondo: il bisogno di assistenza a lungo termine, che richiede attività continuative ed eterogenee, sanitarie e sociali, soprattutto di prossimità, per prevenire o rallentare l’evoluzione delle patologie ed aumentare la qualità della vita delle persone che ne sono affette, anche attraverso la modifica dei modelli culturali basati sulla medicina di iniziativa o di prossimità e sul coinvolgimento dei caregivers.
Obiettivi: la ASL di Rieti ha affrontato sin dal 2018 il duplice tema, dovendo superare la doppia sfida degli effetti del devastante sisma del 2016 e successivamente della pandemia da COVID19.
L’articolo descrive e sintetizza l’esperienza condotta sia come direzione strategica e manageriale, che di middle management, per fornire una indicazione concreta delle policy e degli strumenti per agevolare l’integrazione dei servizi sanitari e sociali nella provincia.
Metodi: partendo dalla revisione dei principali elementi della letteratura scientifica e dalla analisi demografica ed epidemiologica dei due Distretti Sanitari, si è proceduto alla rimodulazione dell’organizzazione sanitaria dei servizi territoriali e al rafforzamento dei rapporti tra ospedale e territorio.
Risultati: è stato aggiornato il Piano Aziendale Territoriale, nonché alcuni Percorsi Assistenziali e sono state istituite alcune strutture gestionali specificamente destinate alla governance del territorio, ovvero l’Osservatorio della Fragilità e della Cronicità, la Centrale per Integrazione Socio Sanitarie e la Centrale Operativa Aziendale. Conclusioni: le emergenze che sono esplose nel territorio reatino, a partire dal sisma 2016, hanno accelerato la sperimentazione e il perfezionamento di modalità di lavoro in rete, che sono risultate necessarie per la gestione della complessità.
SUMMARY
Introduction: fragility and chronicity are two aspects of the same underlying problem: the need for long- term assistance, which requires continuous and heterogeneous health and social activities, especially proxi- mity activities, to prevent or slow down the evolution of diseases and increase the quality of the life of people affected by it, also through the modification of cultural models based on initiative or proximity medicine and on the involvement of caregivers.
Objectives: the ASL of Rieti has faced the double issue since 2018, having to overcome the double challenge of the effects of the devastating earthquake of 2016 and subsequently of the COVID19 pandemic.
The article describes and summarizes the experience conducted both as a strategic and managerial direction and as a middle management, to provide a concrete indication of the policies and tools to facilitate the integration of health and social services in the province.
Methods: starting from the review of the main elements of the scientific literature and from the demographic and epidemiological analysis of the two health districts, we proceeded with the remodeling of the health organization of local services and the strengthening of relations between hospital and territory.
Results: the Territorial Plan has been updated, as well as some Assistance Pathways and some management structures specifically intended for territorial governance have been established, namely the Observatory of Fragility and Chronicity, the Central for Social and Health Integration and the Central Operations Center . Conclusions: the emergencies that exploded in the Rieti area, starting from the 2016 earthquake, accelerated the experimentation and improvement of networking methods, which were necessary for the management of complexity.
Autore per corrispondenza: dottormanzi@gmail.com
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Rethinking health school promotion during the Covid-1 9 emergency Fact-finding survey on critical issues and needs expressed by teachers
Giada Fioretti, Sonia Bacci, Elisa Marceddu e Marco Cristofori
DOI: 10.48291/SISA.64.4.6
Ripensare la promozione della salute a scuola nell’emergenza Covid-19. Indagine conoscitiva su criticità e bisogni espressi dai docenti
Rethinking health school promotion during the covid-1 9 emergency Fact-finding survey on critical issues and needs expressed by teachers
Giada Fioretti, Sonia Bacci, Elisa Marceddu e Marco Cristofori
DOI: 10.48291/SISA.64.4.6
Giada Fioretti*, Sonia Bacci**, Elisa Marceddu*** e Marco Cristofori****
* Psicologa-Psicoterapeuta, S.S.D. Sorveglianza e Promozione della Salute, USL Umbria 2
** P.O. Sorveglianza e Promozione della Salute, USL Umbria 2
*** Psicologa-Psicoterapeuta, Centro Regionale per la Salute Globale
****Resp. S.S.D. Sorveglianza e Promozione della Salute USL Umbria 2 , Direttore Centro Regionale per la Salute Globale
Parole chiave: promozione della salute, didattica a distanza, life skills, approccio comunitario
RIASSUNTO
Obiettivi: comprendere il nuovo contesto da cui partire per una riprogettazione condivisa delle attività di promozione della salute a scuola, in seguito all’emergenza Covid-19 e all’avvio della didattica a distanza. Metodi: l’indagine ha coinvolto un campione di insegnanti della Regione Umbria di tutti i cicli scolastici, attraverso un questionario autosomministrato elaborato ad hoc, da compilare online.
Sono state analizzate le distribuzioni della frequenza delle diverse risposte e, per le informazioni generali, sono state realizzate una serie di associazioni volte a descrivere meglio il gruppo dei partecipanti. Le risposte alla domanda aperta sono state codificate seguendo un metodo induttivo e i dati classificati secondo il metodo della long table analysis.
Risultati: la maggior parte degli insegnanti è riuscito a mantenere la continuità nella frequenza scolastica per tutti o almeno tre quarti degli alunni. Le problematiche connesse alle tecnologie si confermano un importante fattore di dispersione scolastica. L’uso di internet, non solo nei suoi rischi ma anche e soprattutto nelle sue potenzialità, viene riportato come un elemento da sviluppare. Indagando le life skills utilizzate maggiormente durante l’emergenza, per gli insegnanti si evidenziano con forza quelle relazionali e negli alunni la capacità di gestire le emozioni. È emersa la necessità di includere gli altri attori (famiglie, colleghi, comunità) alle iniziative di Promozione della Salute, nonché un bisogno di informazioni, sia sulle iniziative di supporto e Promozione della Salute del territorio, sia sull’emergenza Covid-19.
Conclusioni: si conferma il ruolo centrale del potenziamento delle life skills, riproposte come competenze su cui lavorare anche nel futuro. L’emergenza sanitaria sembra aver stimolato nei docenti la consapevolezza della necessità di un approccio comunitario e intersettoriale nelle attività di Promozione della Salute, nonché la centralità dei determinanti sociali della salute. Inoltre, si conferma la necessità di mantenere salda la relazione Scuola-Sanità per garantire formazione, confronto e facilitazione nei processi di Promozione della Salute.
Keywords: health promotion, distance learning, life skills, community approach
SUMMARY
Objectives: study how to continue health promotion activities at school, during the Covid-19 emergency and distance learning.
Methods: the survey involved a sample of teachers from all school cycles in Umbria and used a self administered questionnaire, to be completed online.
The frequency distributions of data were analyzed. Data sets for general information were made to describe the group of participants. The answers to the open item were coded following an inductive method and the data were classified using the long table analysis method.
Results: Most teachers managed to maintain continuity in school attendance for all or at least three quarters of the students. The problems connected with technologies are confirmed as an important factor in leaving school early. The use of internet results as an important tool should be developed relative to both its risks and its potential. The life skills investigation revealed that strong relational skills and the ability to manage student emotions were used most during the emergency. Teachers recognized the importance of including other actors (families, colleagues, communities) in Health Promotion initiatives, and also reported that they need more information about support and health promotion initiatives and about the Covid-19 emergency. Conclusions: life skills are confirmed as central competences to support students in the future. This health emergency seems to have stimulated teachers’ awareness regarding the community and the intersectoral approach in health promotion activities, as well as the centrality of social determinants of health. Furthermore, teachers confirmed the importance of maintaining good relationships between School and Health services and, to guarantee training, comparison and facilitation in Health Promotion processes.
Autore per corrispondenza: marco.cristofori@uslumbria2.it
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The storytelling as a strategy for promoting well-being in psychological support to positive Covid-19 subjects and their families. The experience of the ASL Napoli 2 Nord
Pasquale Fallace, Maria Pia Costa, Rossella Esposito, Rosaria Pandolfi, Enrico Bianco
DOI: 10.48291/SISA.64.4.7
La narrazione come strategia di promozione del benessere nel supporto psicologico a soggetti Covid-19 positivi e alle loro famiglie. L’esperienza dell’ASL Napoli 2 Nord
The storytelling as a strategy for promoting well-being in psychological support to positive Covid-19 subjects and their families. The experience of the ASL Napoli 2 Nord
Pasquale Fallace, Maria Pia Costa, Rossella Esposito, Rosaria Pandolfi, Enrico Bianco
DOI: 10.48291/SISA.64.4.7
Pasquale Fallace1, Maria Pia Costa2, Rossella Esposito3, Rosaria Pandolfi4, Enrico Bianco5
1 Responsabile UOS Educazione Sanitaria ASL Napoli 2 Nord 2 Psicologa – psicoterapeuta ASL Napoli 2 Nord
3 Psicologa – psicoterapeuta ASL Napoli 2 Nord
4 Psicologa – psicoterapeuta ASL Napoli 2 Nord
5 Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL Napoli 2 Nord
Parole chiave: promozione della salute, Covid-19, supporto psicologico, narrazione
RIASSUNTO
Obiettivi: il lavoro descrive l’esperienza dell’intervento di supporto psicologico a pazienti Covid-19 e ai loro familiari. Il servizio Parlane con me! è stato attivato presso l’ASL Napoli 2 Nord con l’obiettivo di contenere l’ansia della popolazione nelle prime fasi di diffusione del virus in Italia. L’emergenza sanitaria Covid-19, dopo i primi casi e i primi decessi, è divenuta rapidamente anche un’emergenza psicologica. Il Servizio Parlane con me! è stato riservato ai casi positivi con l’obiettivo di dare risposta ai pressanti bisogni di natura emotiva, affettiva e relazionale.
Metodi: si è fatto riferimento alle acquisizioni della Psicologia delle emergenze e alle tecniche del Counselling motivazionale. Tuttavia le situazioni e le emozioni impattate con i soggetti positivi hanno reso necessario ricercare nuovi approcci più rispondenti alle condizioni fronteggiate. La relazione di cura ai tempi del Covid-19, va ripensata. Parlare a distanza implica la necessità di una comunicazione capace di dare un’identità sonora forte che colmi il vuoto tra emittente e destinatario. Richiede un lessico semplice ma ad alta carica emotiva, fatto di elementi ritmici più marcati, di parole di affetto più frequenti capaci di toccare con la lingua e con la voce.
Risultati: siamo stati costretti a costruirci sul campo nuovi riferimenti per integrare i modelli teorici e i percorsi operativi risultati inadeguati per la sofferenza delle persone e dei loro vissuti. Abbiamo attivato una costante supervisione di gruppo per confrontarci sulle nostre stesse difficoltà a smaltire il carico emotivo generato da situazioni tanto coinvolgenti e inusuali.
Conclusioni: nonostante il solo contatto telefonico e i contenuti intensi, la connessione empatica si è realizzata rapidamente. Le persone si sono aggrappate ad una voce che spesso rappresenta per loro l’unica ancora. I racconti delle loro condizioni fluiscono e svolgono la funzione catartica sul percorso per ritrovare sé stessi.
Keywords: health promotion, Covid-19, psychological support, storytelling
SUMMARY
Objectives: the work describes the experience of the psychological support intervention for Covid-19 patients and their family members. Talk to me! service has been activated in ASL Napoli 2 Nord with the aim of containing the anxiety of the population in the early stages of the virus spreading in Italy. The Covid-19 health emergency, after the first several cases and deaths, has quickly become a psychological emergency. Talk to me! service was therefore reserved for people affected by Covid-19 to give an answer to their hard needs of emotional, affective and relational nature.
Methods: reference was made to the acquisitions of Emergency Psychology and to Motivational Counseling techniques. However, the situations and emotions experienced by positive subjects made it necessary to seek new approaches, more responsive to the faced conditions.
During the time of Covid-19 the relation of cure must be rethought. Virtually talking implies the need of a communication capable of giving a strong sound identity that fills the void between the sender and the receiver. It requires a simple but highly emotional lexicon, made of more marked rhythmic elements, more frequent words of affection capable of touching with the language and the voice.
Results: we were forced to build new references on the field to integrate theoretical models and operational paths, inadequate for people’s pain and their living.
We have activated a constant group supervision to discuss our own difficulties in disposing of the emotional load generated by such engaging and unusual situations.
Conclusions: although we were obliged to talk by phone about hard content, the empathic connection was quickly realized. People cling to a voice that often represents the only anchor for them. The stories of their conditions flow and perform the cathartic function on the path to find themselves.
Autore per corrispondenza: pasquale.fallace@aslnapoli2nord.it
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Chat ConTatto! an online psychological support intervention for adolescents and young adults: results of a quantitative and qualitative analysis
Roberta Alagna, Maddalena Bazzoli, Viviana Lisetti, Manola Tognellini
DOI: 10.48291/SISA.64.4.8
Chat ConTatto! un intervento di supporto psicologico on line rivolto ad adolescenti e giovani adulti: esiti di una valutazione quantitativa e qualitativa
Chat ConTatto! an online psychological support intervention for adolescents and young adults: results of a quantitative and qualitative analysis
Roberta Alagna, Maddalena Bazzoli, Viviana Lisetti, Manola Tognellini
DOI: 10.48291/SISA.64.4.8
Roberta Alagna*, Maddalena Bazzoli**, Viviana Lisetti***, Manola Tognellini***
* Dirigente Psicologo Usl Umbria 1
** Psicologo-psicoterapeuta Usl Umbria 1 *** Psicologo-psicoterapeuta
Parole chiave: emergenza sanitaria Covid-19, chat sincrona, intervento psicologico, adolescenti, giovani adulti
RIASSUNTO
Obiettivi: nel recente periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 si è assistito ad un drastico stravolgimento degli stili di vita quotidiani. L’obiettivo dell’articolo è quello di presentare la valutazione quantitativa e qualitativa dei dati del Servizio di consulenza psicologica tramite chat sincrona – Chat ConTatto! rivolto ad adolescenti e giovani adulti attivata sperimentalmente nella Usl Umbria 1 in risposta all’emergenza Covid-19.
Metodi: l’articolo illustra i dati preliminari relativi al progetto sperimentale “Chat Con-Tatto!” dal giorno della sua attivazione ad Ottobre 2020. Per l’Analisi dei dati si è utilizzata una metodologia mista che ha previsto un’analisi quantitativa, descrittiva del campione e dell’affluenza al Servizio, e qualitativa relativa alle interazioni testuali della chat seguendo il metodo della Long Table Analysis di Krueger. Per estrarre le unità di analisi è stato applicato un metodo di campionamento sistematico. Risultati: hanno avuto accesso alla chat un totale di 51 utenti, 42 dei quali hanno effettivamente avviato uno scambio chat con gli psicologi referenti. La fascia di età più rappresentata è compresa tra i 20 e i 27 anni, (M=21,32 DS= 3,82), F =67% M= 33%. In totale sono state effettuate 180 chat, con un picco di frequenza nel mese di aprile, con più di 50 chat/mese. La valutazione qualitativa ha evidenziato le seguenti aree tematiche: Bisogni emersi, Impatto dell’emergenza sanitaria, Problematiche pregresse all’emergenza Covid, Chat ConTatto! e Fattori protettivi.
Conclusioni: grazie agli esiti della valutazione quantitativa e qualitativa è stato possibile verificare come l’intervento di supporto psicologico online tramite chat sincrona “Chat Con-Tatto! rappresenti uno strumento innovativo nel contesto delle attività di promozione della salute e di prevenzione. L’impatto e l’efficacia dimostrate dallo strumento si collocano in linea con i dati della letteratura scientifica.
Keywords: Covid-19 health emergency, synchronous chat, psychological intervention, adolescents, young adults
SUMMARY
Objectives: the health emergency of the Covid-19 pandemic brought about a drastic change in everyday lifestyles. The goal of the article is to present a quantitative and qualitative evaluation of data gathered by the psychological counseling service via a synchronous messaging system – Chat Con-Tatto!. Aimed at adolescents and young adults, the service was activated experimentally within USL Umbria 1 in response to the Covid-19 emergency.
Methods: the article presents the preliminary data gathered during the experimental project “Chat Con-Tatto!” from the day of its activation to October 2020. A mixed methodology was used to analyse the data: a quantitative, descriptive analysis of the sample and of access to the service, and a qualitative analysis of textual interactions within the chat following Krueger’s “long table” analysis method. A systematic sampling method was applied in order to extract the analysis units.
Results: a total of 51 users accessed the online chat system, 42 of which actually initiated an exchange with the psychologists on duty. The most represented age group is that of people between 20 and 27 years of age, (M = 21.32 SD = 3.82), F = 67% M = 33%. In total, 180 online chats were conducted, with a peak of more than 50 chats/month during April. Our qualitative assessment highlighted the following thematic areas: emergence of needs, impact of the health emergency, issues predating the Covid emergency, Chat ConTatto!, and protective factors.
Conclusions: thanks to the results of our quantitative and qualitative assessments, it was possible to demonstrate that online psychological support interventions via the synchronous messaging system Chat Con-Tatto! represent an innovative tool in the context of health promotion and primary prevention activities. The demonstrated impact and effectiveness of the tool are in line with data in the published scientific literature.
Autore per corrispondenza: roberta.alagna@uslumbria1.it
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Child Neurology and Psychiatry in a Pandemic. Narration as a resource during CoVid-19
Aurora Piaggesi, Giulia Bini, Silvia Carpi, Barbara Parrini, Stefania Bargagna
DOI: 10.48291/SISA.64.4.9
Neuropsichiatria Infantile e Pandemia. La narrazione come risorsa ai tempi del CoVid-19
Child Neurology and Psychiatry in a Pandemic. Narration as a resource during CoVid-1 9
Aurora Piaggesi, Giulia Bini, Silvia Carpi, Barbara Parrini, Stefania Bargagna
DOI: 10.48291/SISA.64.4.9
IRCCS Fondazione Stella Maris
Parole chiave: Medicina Narrativa, COVID-19, Storytelling, Neuropsichiatria infantile, Medical Humanities
RIASSUNTO
Introduzione: nel corso dei mesi di gennaio e febbraio 2020 un gruppo di operatori dell’Istituto di Riabilitazione (IRC) dell’ IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) e di genitori dei loro pazienti con varie forme di disabilità dell’età evolutiva si sono sottoposti a un periodo di formazione in Storytelling e Medicina Narrativa ai fini di uno studio pilota incentrato sulla comunicazione in ambito terapeutico. A seguito di tale formazione, tutti i partecipanti allo studio sono stati istruiti sulle procedure e iniziative da perpetrare con i nuovi strumenti acquisiti nei sei mesi successivi. Tuttavia, colti dalla pandemia da CoVid-19 soltanto un mese dopo l’inizio dello studio, molti dei partecipanti al progetto si sono trovati in lockdown presso le loro abitazioni e pertanto impossibilitati a frequentare l’istituto, svolgere le regolari attività terapeutiche e mettere in atto ciò che avevano appreso nelle modalità previste.
Obiettivi: indagare come la formazione in Storytelling e Medicina Narrativa può essere stata una risorsa utile anche durante l’esperienza inaspettata della Pandemia.
Metodi: non potendo verificare sul campo se le risorse acquisite nel corso della formazione e le conseguenti pratiche di scrittura e racconto orale fossero state utili ai partecipanti in ambito terapeutico, in aprile sono stati somministrati loro dei questionari online creati appositamente per acquisire informazioni sul loro stato emotivo in questa situazione, con l’obiettivo di effettuare una valutazione sull’efficacia della narrazione come strumento di supporto emotivo e comunicativo in un momento di eccezionale stress personale e sociale. Le aree di analisi di tali questionari riguardavano lo stress personale, il rapporto con i propri familiari e figli, il rapporto con il proprio lavoro e con i propri colleghi, nonché il rapporto tra il sé e l’altra parte dell’alleanza terapeutica: i genitori dei pazienti e i pazienti stessi per gli operatori, le terapiste e le dottoresse per i genitori.
Risultati: nonostante i numeri dei partecipanti al progetto siano piccoli, è stato già possibile notare degli interessanti riscontri. I risultati ottenuti indicano che tra i partecipanti allo studio, coloro che avevano ricevuto la formazione in narrazione e stavano cercando di mettere in pratica quanto appreso avevano attivato maggiore resilienza, manifestavano minore rabbia e frustrazione e avevano cercato maggiormente di entrare in contatto con altri per chiedere o fornire aiuto e supporto emotivo. Coloro che avevano ricevuto gli strumenti per formulare in ottica narrativa la situazione in cui si trovavano e, sotto forma di diario, le emozioni che stavano vivendo, hanno trovato un prezioso alleato grazie al quale superare il senso di disperazione e smarrimento. Disponendo gli eventi, attraverso la scrittura o la narrazione orale, in un ordine logico consequenziale, sono stati in grado di dare maggiormente un senso alla situazione e a superare l’ansia del qui e ora, coltivando una prospettiva più lungimirante. Infine, e questo lo si è visto soprattutto con gli operatori, coloro che avevano ricevuto la formazione, hanno cercato maggiormente di mettersi in contatto con l’altro, dimostrando maggiore empatia nei confronti dei pazienti e delle famiglie, rispetto a coloro che non erano stati formati.
Conclusioni: abbiamo di conseguenza dedotto che aver ricevuto una formazione in Storytelling e Medicina Narrativa e aver messo in pratica esercizi di narrazione e scrittura stia aiutando gli operatori quanto i genitori ad affrontare emotivamente e psicologicamente questo difficile momento storico.
Keywords: Narrative Medicine, COVID-19, Storytelling, Child Neuro-psychiatry, Medical Humanities
SUMMARY
Introduction: during January and February 2020 a group of Health Care professionals from Istituto di Riabilitazione (IRC) at IRCCS Fondazione Stella Maris, Calambrone (Pisa) and of parents of their patients affected by various kinds of physical and cognitive disabilities endured in an education period in Storytelling and Narrative Medicine for a pilot study focused on communication in therapeutic contexts. After this period of education, all the participants were instructed on procedures and initiative to pursue with their new acquired knowledge in the course of the following six months. Nevertheless, after the CoVid-19 outbreak in Italy, only after one month after the beginning of the study, many of the participants found themselves in lockdown in their homes and unable to go to the institute, attend to the therapy sessions and apply what they had learned how it was asked them to do.
Objectives: to investigate how training in Storytelling and Narrative Medicine may have been a useful resource even during unexpected experience of Pandemic.
Methods: unable to verify on location if the resources acquired during education and the consequent writing and story-telling practices had been useful to the participants in the contexts of therapy, in April we submitted to them original online surveys to gain information on their emotional state in this situation. We were aiming at evaluating the efficacy of storytelling as a tool for emotional and communication support during a time of particular personal and social stress.
The areas of analysis of these surveys were: personal stress, the relationship with children and family members, the relationship with one’s colleagues and job, not to mention the relationship between the two parts of therapeutic alliance: the parents of the patients and patients themselves for the professionals and the doctors and therapists for the parents.
Results: despite the short number of the participants to the project, it has already been possible to notice interesting feedbacks.
The results obtained with the surveys are showing that, among the participants, those who had attended education in storytelling and were trying to apply with stronger resilience what they had learned, manifested less anger and frustration and tried more to keep in contact with others to ask or give emotional support. Those who were given the knowledge to perceive the condition they were experiencing in a narrative form and express their emotions in their journal, found a precious ally with which they managed to overcome their sense of despair and confusion. Structuring the events in a consequential order, may it be through writing or oral Storytelling, helped them making a better sense out of the situation and overcoming the anxiety of the present moment. And finally, we also noticed, especially in the answers of the professionals, those among them who went through education tried to contact their patients more, even from home, showing bigger empathy toward them and their families than those professionals who did not attend the course.
Conclusion: consequently we have deduced that undergoing an education in Storytelling and Narrative Medicine and practicing writing and telling exercises is helping both the professionals and the parents to face from a psychological and emotional point of view this difficult moment in time.
Autore per corrispondenza: stefania.bargagna@fsm.unipi.it
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Cultura e Salute Editore Perugia, 2020
recensione di Ada Aliprandi
DOI: 10.48291/SISA.64.4.10
OPEN ACCESS
Recensione: Fattori G, Manuale di marketing sociale per la salute e per l’ambiente. Non solo saponette. Cultura e Salute Editore Perugia, 2020
recensione di Ada Aliprandi
DOI: 10.48291/SISA.64.4.10
Una freccia nella faretra del Settore pubblico. Giuseppe Fattori – medico, ex dirigente Ausl, docente presso l’università di Bologna – nel suo libro “Manuale di marketing sociale per la salute e per l’ambiente. Non solo saponette” ci accompagna nei meandri di questo potente strumento al servizio del benessere sociale, sviscerando tutti i “trucchi” di una buona progettazione per il miglioramento della salute (e non solo).
OPEN ACCESS https://doi.org/10.48291/SISA.64.4.10
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DOI:10.48291/SISA.64.4.11
DOI:10.48291/SISA.64.4.11 Sistema Salute, 64, 4, 593-613
Documento Indagine emergenza COVID-19
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI)
Partecipanti al gruppo di lavoro e referenti dell’indagine:
Sezioni Regionali SItI
Abruzzo-Molise: Marianna Mastrodomenico
Apulo-Lucana: Alberto Fedele
Calabria: Carmelo Nobile
Campania: Paolo Montuori
Emilia-Romagna: Aldo De Togni
Lazio: Leonardo Villani, Floriana D’ambrosio
Liguria: Filippo Ansaldi
Lombardia: Claudio Garbelli
Marche: Daniel Fiacchini, Emilia Prospero
Piemonte e Valle d’Aosta: Carla M. Zotti, Deborah Traversi, Annalisa Castella, Angela Gallone
Sardegna: Antonio A. Azara
Toscana: Angelo Baggiani
Triveneto: Davide Gentili
Umbria: Pietro Manzi
Consulta Specializzandi SItI: Stefano Greco
Giunta esecutiva della SItI: Fausto Francia
Istituto Superiore di Sanità: Luigi Bertinato
Coordinatore del Gruppo di lavoro: Claudio Garbelli
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