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Indice
In questo numero, una Monografia dedicata al tema della salute mentale, composta da due Sezioni: Atti e Articoli.
La prima Sezione contiene gli Atti del Seminario “La cura della salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia” organizzato dalla Fondazione Alessandro e Tullio Seppilli insieme con la Sopraintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e l’Archivio di Stato di Perugia, nell’ambito del ciclo di incontri “Il diritto alla salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia” tenutosi a Perugia nell’ottobre 2022, ampio e vivace dibattito tra soggetti diversi presenti nel corso dei decenni sul terreno del servizio pubblico, della cura, della ricerca in salute mentale. Una riflessione e un approfondimento al servizio di un progetto scientifico, culturale e politico sulla salute mentale, tema ad alta intensità democratica, sul piano della inclusione ed esercizio di partecipazione attiva.
Nella Seconda Sezione “Articoli”:
il rapporto tra demanicomializzazione della psichiatria e costruzione di una nuova psichiatria è il tema dell’articolo di Francesco Scotti. Si descrive il metodo adottato perché dal cambiamento in senso democratico dell’organizzazione dell’ospedale e la trasformazione della vita al suo interno si giunga alla forma della “comunità terapeutica”, alla realizzazione di un nuovo approccio anche a pazienti con gravi disturbi psichici. La costruzione di una psichiatria di comunità ha permesso di mettere in evidenza l’influenza dei fattori extra-clinici sulla espressività dei disturbi. L’accesso alle cure, la stabilità nella presa in carico, la possibilità da parte del paziente di sperimentare in un contesto favorevole la positività della cura, sono gli elementi emersi con particolare chiarezza, con la necessità di affiancarli agli altri fattori extra- clinici di natura socio culturale.
L’articolo di Mario Del Vecchio et al analizza le differenze tra i Dipartimenti di Salute Mentale circa la loro missione, risorse, strutture e competenze professionali nel SSN italiano. Sono sottoposti ad esame tre casi studio in diverse regioni italiane ed analizzata un’intervista inviata a tutti i 120 direttori dei Dipartimenti. Sono presenti evidenze quantitative sulle differenze tra DSM su missione, strutture, risorse e skill. Permangono nella psichiatria, rispetto ad altre discipline, visioni sui contenuti e l’oggetto degli interventi non sufficientemente omogenee. Tale insufficiente omogeneità della disciplina in termini di visione, disegni e modelli può aiutare a comprendere una certa difficoltà della psichiatria nella interlocuzione con il sistema sanitario nel suo complesso, nonostante la crescente attenzione che il tema della salute mentale riceve.
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Francesco Scotti
DOI: 10.48291/SISA.67.3.1
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.67.3.1 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 279-282
Editoriale
Salute mentale: una rivisitazione a partire dal Manifesto
Mental health: a revisiting from the Manifesto
Francesco Scotti
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Perugia, 14 ottobre 2022
Presentazione
OPEN ACCESS
Atti del Seminario “La cura della salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia”
Perugia, 14 ottobre 2022
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It is necessary to manifest emergencies in the field of mental health
Elisabetta Rossi
DOI: 10.48291/SISA.67.3.2
DOI: 10.48291/SISA.67.3.2 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 286-289
È necessario manifestare le emergenze nel campo della salute mentale
It is necessary to manifest emergencies in the field of mental health
Elisabetta Rossi
Psichiatra, Fondazione Alessandro e Tullio Seppilli
“La cura del dolore nel campo della Salute Mentale pubblica è in crisi. Il dominio del modello biomedico l’ha inaridita. L’approccio puramente farmacologico alla ‘sofferenza mentale’ e, tendenzialmente, a tutte le problematiche esistenziali, appiattisce sulla biologia i nostri desideri, sentimenti, pensieri e azioni, facendo leva su un obsoleto determinismo naturalistico.”
Così esordisce il Manifesto della Salute Mentale, “La cura nella salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia”, documento pubblicato nell’autunno 2021 da un gruppo di scienziati, clinici e professionisti i cui contenuti hanno trovato posto nel ciclo di incontri dal titolo “Il diritto alla salute mentale: Coltivare la memoria e promuovere il cambiamento”, organizzati dalla Fondazione Alessandro e Tullio Seppilli, dall’Archivio di Stato di Perugia e dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, nel corso del 2022.
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Manifesto for Mental Health: “Mental health care as enhancement of the person and defense of democracy”
Angelo Barbato, Antonello D’Elia, Pierluigi Politi, Fabrizio Starace, Sarantis Thanopulos
DOI: 10.48291/SISA.67.3.3
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.67.3.3 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 290-294
Manifesto per la Salute Mentale:“La cura nella Salute Mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia”
Manifesto for Mental Health: “Mental health care as enhancement of the person and defense of democracy”
Angelo Barbato, Antonello D’Elia, Pierluigi Politi, Fabrizio Starace, Sarantis Thanopulos
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The “Manifesto of mental health”: a multidisciplinary and democratic approach to care
Sarantis Thanopulos
DOI: 10.48291/SISA.67.3.4
DOI: 10.48291/SISA.67.3.4 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 294-303
Il “Manifesto della salute mentale”: un approccio multidisciplinare e democratico alla cura psichica nel sistema sanitario nazionale
The “Manifesto of mental health”: a multidisciplinary and democratic approach to care
Sarantis Thanopulos
Presidente della Società Psicoanalitica Italiana
Il “Manifesto della salute mentale”, promosso dalla Società Psicoanalitica Italiana, dalla Psichiatria Democratica, dalla Società di Epidemiologia Psichiatrica, dall’Istituto Negri di Milano e dalla cattedra di Psichiatria dell’Università di Pavia (che hanno curato la sua redazione) è rivolto a tutti gli operatori della salute mentale, alle forze politiche e alla società civile. Esso è un’affermazione di principi che appartiene a coloro che vi aderiscono e mira a creare il consenso necessario per la riforma della cultura e della prassi della cura psichica.
È un testamento anche: un passaggio del testimone da una generazione che è cresciuta in un’epoca di passione e di impegno, la “primavera” della salute mentale nel nostro paese (il cui coronamento fu la riforma Basaglia), alla generazione dei più giovani, a coloro che si affacciano sulla scena della cura psichica per la prima volta. Perché se è importante che tutti coloro che da tempo lavorano nella salute mentale, oggi in grande crisi, hanno il dovere etico di impegnarsi nello sforzo di un cambiamento, senza rifugiarsi nella rassegnazione o nei facili distinguo, nulla può davvero cambiare senza una sana ribellione allo stato di conformismo dominante la percezione collettiva del dolore psichico che solo i giovani possono mantenere viva e indomita.
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Psychotherapy drugs and psychosocial interventions in depression between evidence and practices
Angelo Barbato
DOI: 10.48291/SISA.67.3.5
DOI: 10.48291/SISA.67.3.5 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 304-309
Farmaci psicoterapie e interventi psicosociali nella depressione fra evidenze e pratiche
Psychotherapy drugs and psychosocial interventions in depression between evidence and practices
Angelo Barbato
Dipartimento di Politiche per la Salute, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri-IRCCS, Milano
La ricerca in psicoterapia ha una storia ormai lunga quasi un secolo, da quando Fenichel nel 1930 pubblicò i risultati dei trattamenti psicoanalitici effettuati dai clinici dell’Istituto di Psicoanalisi di Berlino. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ma le controversie sullo statuto delle psicoterapie e sul loro ruolo nell’ambito dei diversi approcci al trattamento dei disturbi mentali non si sono esaurite.
Una recente sintesi degli studi valutati nelle revisioni sistematiche condotte con metodologia meta analitica dal 2014 ha incluso una massa imponente di dati derivanti da 58 meta-analisi effettuate su 1.440 studi con un totale di quasi 100.000 casi. La suddivisione degli studi in base alle diagnosi dei soggetti coinvolti mostra che tutti i disturbi mentali sono rappresentati. Possiamo dunque dire che i dati per fare un bilancio non mancano e che le psicoterapie sono uno dei trattamenti non farmacologici più studiati nel campo dell’assistenza sanitaria.
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Bringing future healthcare professionals closer to people with schizophrenia: evidence and strategies
Lorenza Magliano
DOI: 10.48291/SISA.67.3.6
DOI: 10.48291/SISA.67.3.6 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 310-317
Avvicinare i futuri operatori sanitari alle persone con schizofrenia: evidenze e strategie educative anche in tempo di pandemia
Bringing future healthcare professionals closer to people with schizophrenia: evidence and strategies
Lorenza Magliano
Dipartimento di Psicologia, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Caserta.
Questo contributo riassume i contenuti dell’intervento presentato in remoto al Seminario “ La cura nella salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia”, tenutosi a Perugia il 14 ottobre 2022. L’intervento era centrato sugli studi relativi allo stigma nei confronti delle persone con schizofrenia e alle strategie educative per farvi fronte, condotti dal Laboratorio di Ricerca in Epidemiologia e Psichiatria Sociale (LEPS) del Dipartimento di Psicologia, ’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Si rimanda alla bibliografia degli articoli descritti in questo contributo per i riferimenti alla letteratura internazionale sui temi trattati.
In tutto il mondo, le persone che attraversano l’esperienza di un disturbo mentale grave fanno fronte non solo a sintomi e disabilità ma anche allo stigma, una sorta di seconda malattia che spesso persiste anche quando il disturbo mentale è ormai guarito. Nel caso della schizofrenia, le difficoltà cliniche, funzionali e socio-lavorative che le persone con questa diagnosi affrontano sono particolarmente incrementate dagli stereotipi e dai pregiudizi che accompagnano questo disturbo e che costituiscono un forte ostacolo alle cure e alla guarigione.
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“Difficult” cases and reflections for a complex canon in treatment in Psychiatry
Antonio De Pascalis
DOI: 10.48291/SISA.67.3.7
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.67.3.7 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 318-341
Casi “difficili” e riflessioni per un canone complesso nella cura in Psichiatria
“Difficult” cases and reflections for a complex canon in treatment in Psychiatry
Antonio De Pascalis
Psichiatra
Le seguenti riflessioni intorno ai Casi “difficili” in psichiatria, e alla conseguente necessità di dotarsi di una prospettiva complessa della cura per poterli affrontare in modo effettivo, sono legate inevitabilmente alla mia esperienza professionale, e ahimè anche piuttosto lunga, si potrebbe confessare che risentano poi di qualche utile “provocazione” di F.S. e sono state sollecitate più nello specifico dalla lettura del cosiddetto “Manifesto per la Salute mentale”, redatto e pubblicato nel settembre 2021.
In questa sede interessa di più naturalmente sottolineare e contestualizzare il legame di quanto elaborato con il Manifesto e in particolare con un suo spunto tematico alquanto stimolante e direi anche alquanto problematico.
In modo sintetico si potrebbe parlare più in generale di tema della “complessità”, il tema cioè della configurazione complessa di molti quadri psicopatologici, soprattutto quelli di area diagnostica di tipo psicotico, da affrontare di necessità con una specula- re e altrettanto complessa forma di pensiero terapeutico.
“Complessità” in terapia che il Manifesto “denuncia” come una promessa operativa tradita negli attuali Servizi psichiatrici, caratterizzati come sarebbero piuttosto da una progressiva deriva di “semplificazione” tecnica, dovuta alla depauperazione delle risorse professionali disponibili, ma soprattutto alla qualità della loro formazione influenzata in modo prevalente da una egemonia culturale e accademica del Modello biomedico.
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Paths of mental health in the CSM of Perugia
Ombretta Meiattini, Ilaria Persiani, Chiara Ragni, Silvia Urbani, Marco Grignani
DOI: 10.48291/SISA.67.3.8
DOI: 10.48291/SISA.67.3.8 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 342-351
Percorsi di salute mentale nei CSM di Perugia
Paths of mental health in the CSM of Perugia
Ombretta Meiattini1, Ilaria Persiani1, Chiara Ragni1, Silvia Urbani1, Marco Grignani2
1 Psicologa-psicoterapeuta 2 Psichiatra-psicoanalista
In questo intervento vorremmo descrivere alcuni principi generali del funzionamento dei Servizi di Salute mentale, senza alcuna pretesa di essere esaustivi, e ricollocarli all’interno delle attività quotidiane. Per questo abbiamo scelto di presentare alcune considerazioni generali e di descrivere brevemente alcune situazioni di lavoro e di ricerca che consideriamo paradigmatiche di quanto avviene di innovativo nelle nostre strutture. Naturalmente la descrizione è molto parziale e non raccoglie tutta la ricchezza del lavoro, ma da un certo punto di vista descrive una traiettoria che crediamo in linea con il Manifesto e che definisce un modello operativo.
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Reflections on adolescent mental health services from the Mental Health Manifesto
Angiolo Pierini
DOI: 10.48291/SISA.67.3.9
DOI: 10.48291/SISA.67.3.9 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 352-357
Riflessioni sui servizi di salute mentale per l’età evolutiva a partire dal “Manifesto della Salute Mentale”
Reflections on adolescent mental health services from the ‘Mental Health Manifesto’.
Angiolo Pierini
Neuropsichiatra infantile
Il “MANIFESTO DELLA SALUTE MENTALE” in poche pagine richiama i principi, largamente condivisi dalla comunità scientifica e dagli operatori del settore, che dovrebbero improntare il sistema pubblico indirizzato a promuovere la salute psichica ed il benessere dei cittadini in tutte le età: la centralità delle équipe territoriali, la partecipazione degli utenti, delle famiglie, delle istituzioni e dei contesti sociali per costruire uno spazio di accoglienza e riconoscimento della persona che esprime sofferenza, permettendone la elaborazione e la trasformazione in desiderio di vivere. Entro questa cornice la dimensione psicoterapica (la cura realizzata nell’incontro), il momento riabilitativo (negli ambienti di vita), la terapia farmacologica, ma anche le strategie di prevenzione e quelle per la diagnosi precoce possono trovare una integrazione produttiva e sinergica.
Ma perché scrivere un Manifesto per proclamare qualcosa su cui vi è ampio consenso? Il motivo è la constatazione che nella realtà quotidiana tali principi ed intenzioni non trovano pieno riscontro e si evidenzia una sostanziale stagnazione, se non un regresso drammatico della qualità delle cure, talvolta fina alla loro inaccessibilità.
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Mental health in the training and professional practice of social workers
Patrizia Cecchetti
DOI: 10.48291/SISA.67.3.10
DOI: 10.48291/SISA.67.3.10 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 358-360
La salute mentale nella formazione e nell’esercizio professionale degli Assistenti sociali
Mental health in the training and professional practice of social workers
Patrizia Cecchetti
Responsabile del Coordinamento Servizio Sociale Aziendale dell’Azienda USL Umbria 1 e Docente a contratto di Metodi e tecniche del Servizio Sociale II presso il Corso di Laurea in Servizio Sociale del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia.
La cura del dolore nel campo della Salute Mentale pubblica e in crisi. Il dominio del modello bio-medico l’ha inaridita. L’approccio puramente farmacologico alla “sofferenza mentale” e a tutte le problematiche esistenziali appiattisce sulla biologia i nostri desideri, sentimenti, pensieri e azioni, facendo leva su un obsoleto determinismo naturalistico.
Nell’insegnamento universitario per gli Assistenti Sociali presso l’Università di Perugia sono oggi presenti i riferimenti alla storia della Salute Mentale nazionale ed umbra mediante: seminari sulla riforma psichiatrica e sul suo ispiratore Franco Basaglia; la visione e discussione del film documentario del 1975 “Fortezze vuote” di Gianni Serra e del film che ripercorre le vicende dell’ex Ospedale Psichiatrico di Perugia “Dentro le proprie mura” di Carlo Corinaldesi; la narrazione della storia del movimento della psichiatria di territorio umbro.
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A Manifesto for democracy or a democracy for the aims of the Manifesto?
Francesco Scotti
DOI: 10.48291/SISA.67.3.11
OPEN ACCESS
DOI: 10.48291/SISA.67.3.11 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 361-373
Un Manifesto per la democrazia o una democrazia per gli obiettivi del Manifesto?
A Manifesto for democracy or a democracy for the aims of the Manifesto?
Francesco Scotti
Sistema salute nell’agosto 2012 pubblicava un numero monografico su “Salute mentale e servizi per la salute mentale”. La tesi fondamentale di quel numero era che «la salute mentale è un contenitore indefinito di ciò che vi mettono dentro non gli specialisti ma gli uomini e le donne di una certa epoca, in un certo regime politico e in una certa organizzazione sociale.
È più facile definirne i confini che non i contenuti: confina con l’idea di benessere in generale se non proprio con quella di felicità; con tutto il campo della sofferenza umana di qualunque natura sia; con le aspirazioni di un popolo o di un gruppo particolare che imponga le proprie scelte a tutti; con le operazioni di quelle aree la cui funzione è di dare più anni alla vita e più vita agli anni (per usare un’espressione oramai diventata famosa); i suoi confini sono anche delimitati da quelle parti della vita in cui i conflitti psicologici (tra persone ma anche nella stessa persona) diventano distruttivi di ogni tranquillità e di ogni progresso.
Dobbiamo valutare la salute mentale non solo in termini sanitari ma anche facendo riferimento a tutto ciò che incide sul benessere degli individui e in particolare con quella parte del benessere che dipende dagli affetti, dalle emozioni, dai desideri e dalle motivazioni delle persone. La cura dei disturbi psichici e delle malattie mentali non esaurisce i compiti della salute mentale, ma è da un’attenzione a tutte le componenti della salute mentale che deriva un modo nuovo di fare psichiatria.
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Destruction of the asylum and construction of a new psychiatry
Francesco Scotti
DOI: 10.48291/SISA.67.3.12
DOI: 10.48291/SISA.67.3.12 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp.374-384
Demanicomializzazione della malattia mentale e costruzione di una nuova psichiatria
Destruction of the asylum and construction of a new psychiatry
Francesco Scotti
Psichiatra
Parole chiave: manicomio, paradigma, psicoterapia, salute mentale
RIASSUNTO
Obiettivi: dimostrare che dalla risposta alla domanda come sia nata una psichiatria di comunità in Umbria è possibile ricavare evidenze sul rapporto tra demanicomializzazione della psichiatria e costruzione di una nuova psichiatria.
Metodi: viene ricercato il metodo adottato perché dal cambiamento in senso democratico dell’organizzazione dell’ospedale e la trasformazione della vita al suo interno fino a raggiungere la forma della “comunità terapeutica”, si giungesse alla realizzazione di un nuovo approccio anche a pazienti con gravi disturbi psichici, distruggendo le convinzioni pessimistiche della psichiatria classica.
Risultati: ne è derivata una nuova psichiatria il cui asse portante è la cura dei pazienti psicotici. Sono proprio i successi in questo campo che suggeriscono uno stile nuovo di lavoro terapeutico utile in qualunque intervento psichiatrico. Si giunge a costruire competenze che trovano campo di applicazione in tutte le situazioni in cui è stata danneggiata, o è solo messa in pericolo, la salute mentale.
Key words: asylum, mental health, paradigm, psychotherapy
SUMMARY
Objectives: to demonstrate that from the answer to the question how a community psychiatry was born in Umbria it is possible to obtain evidence on the relationship between the destruction of the asylum and the construction of a new psychiatry.
Method: the method adopted is being researched so that from the democratic change of the organization of the hospital and the transsformation of life inside it up to reaching the form of the “therapeutic community”, we arrive at the creation of a new approach also to patients with serious disorders psychics, destroying the pessimistic beliefs of classical psychiatry.
Results: the result was a new psychiatry whose cornerstone is the treatment of psychotic patients. It is precisely the successes in this field that suggest a new style of therapeutic work useful in any psychiatric intervention. We come to build skills that find their application in all situations in which mental health has been damaged, or is only endangered.
Autore per corrispondenza: francescotti@navingio.net
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Mental Health Departments’ Emergent Mission, Organizational Structures and Professional Skill Mix in the Italian NHS
Mario Del Vecchio, Laura Giudice, Francesca Lecci, Francesco Longo, Valeria Rappini
DOI: 10.48291/SISA.67.3.13
DOI: 10.48291/SISA.67.3.13 Sistema Salute, 67, 3, 2023: pp. 385-409
Vocazioni, strutture, skill mix emergenti dei Dipartimenti di Salute Mentale
Mental Health Departments’ Emergent Mission, Organizational Structures and Professional Skill Mix in the Italian NH
Mario Del Vecchio, Laura Giudice, Francesca Lecci, Francesco Longo, Valeria Rappini
CERGAS/SDA Bocconi
Parole chiave: dipartimento di salute mentale, vocazioni, skill mix, organizzazione, strategia
RIASSUNTO
Obiettivi: confrontare e analizzare le differenze dei Dipartimenti di Salute Mentale circa la loro missione, risorse, strutture organizzative e competenze professionali nel SSN italiano:
Metodi: tre casi studio in diverse regioni italiane e un’intervista inviato a tutti i 120 direttori italiani DSM con 40 risposte.
Risultati: evidenze quantitative sulle differenze DSM all’interno del SSN italiano su missione, strutture, risorse e skill da cui è possibile comprendere il loro servizio e le priorità dei pazienti
Conclusioni: differenziali denotano scelte di priorità strategiche diverse, non sempre consapevoli e guidati.
Key word: mental health department, mission, skill mix, organizational structures, strategies
SUMMARY
Objectives: compare and analyze Mental Health Departments differences about their mission, resources, organizational structures and professional skill mix in the Italian NHS.
Methods: three case studies in different Italian Regions and a survey sent to all Italian 120 MHD direc- tors with 40 answers.
Results: quantitative evidences about MHD differences within the Italian NHS about mission, struc- tures, resources and skill mix from which is possible to understand their service and patient priorities.
Conclusions: the differences provide evidences for divergent strategic priorities not always intentional and always with full awareness.
Autore per corrispondenza: francesco.longo@unibocconi.it
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Massimo Formica La complessità e le disavventure della scienza. La medicina ad una svolta
Cultura e Salute Editore Perugia 2023
Recensione di Carlo Romagnoli
Massimo Formica “La complessità e le disavventure della scienza. La medicina ad una svolta.” Cultura e Salute Editore Perugia 2023, pp 358.
Recensione di Carlo Romagnoli
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